Il piano d'azione pubblicato la settimana scorsa definisce le misure concrete che la Commissione adotterà nei prossimi 12 mesi per far rispettare, controllare e coordinare meglio le regole dell'UE sulla lotta al riciclaggio al finanziamento del terrorismo, eliminando al tempo stesso le scappatoie che ancora sussistono ed eliminando gli anelli deboli delle regole dell’UE.
Il piano poggia su sei pilastri:
- Garantire che le regole dell'UE siano applicate in modo efficace in tutti gli Stati membri attraverso un migliore monitoraggio;
- Proporre un unico regolamento UE entro il primo trimestre del 2021 che consenta agli Stati membri di attuare e applicare le norme in modo uniforme, invece di avere 27 versioni di norme anti-riciclaggio che i criminali possono sfruttare;
- Istituire un'autorità di vigilanza a livello UE. Attualmente, spetta a ciascuno Stato membro supervisionare individualmente le regole dell'UE in questo settore. Di conseguenza, possono svilupparsi delle lacune nel modo in cui le regole vengono comprese e applicate;
- Istituire un meccanismo in base al quale le unità di intelligence finanziaria dei paesi dell'UE si coordinino in modo più efficace e condividano più facilmente le informazioni;
- Migliorare il coordinamento e la cooperazione giudiziaria e di polizia tra gli Stati membri, nonché lavorare con le organizzazioni del settore privato per migliorare la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo;
- Incoraggiare una maggiore cooperazione globale per contrastare il riciclaggio di denaro, nonché intensificare l'approccio dell'UE nei confronti dei paesi terzi per verificare l'adeguatezza dei loro controlli/effetti anti-riciclaggio.
Le proposte sono aperte alla consultazione fino al 29 luglio.
L'iniziativa è una risposta al rapporto anti-riciclaggio della Commissione del luglio 2019, che ha evidenziato una serie di punti deboli nel suo quadro di riferimento per affrontare il flusso di denaro sporco e come tale denaro viene incanalato attraverso il sistema bancario europeo nelle mani delle organizzazioni terroristiche.
La Commissione ha inoltre pubblicato una nuova metodologia per identificare i paesi terzi ad alto rischio che presentano carenze strategiche nella lotta al riciclaggio e nella lotta al finanziamento del terrorismo, che rappresentano una minaccia significativa per il sistema finanziario dell'UE.
I paesi aggiunti all'elenco sono le Bahamas, Barbados, Botswana, Cambogia, Ghana, Giamaica, Mauritius, Mongolia, Myanmar, Nicaragua, Panama e Zimbabwe, mentre la Bosnia-Erzegovina, l'Etiopia, la Guyana, la Repubblica democratica popolare del Laos, lo Sri Lanka e la Tunisia sono stati cancellati dall'elenco.