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Lavoro remoto dalle Canarie
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Ciao,
Se ti trasferisci alle Canarie in maniera definitiva, non puoi neanche prendere in considerazione di aprire la P. Iva italiana.
E se gli importi sono quelli che dici, ti conviene non aprire nulla.
Se poi crescerai, potrai aprire p. iva locale alle Canarie, e se poi crescerai ancora, potrai pensare di attuare strategie di tax planning per abbassare le tasse.
Vai per gradi, al momento ti conviene pensare solo a far crescere la tua attività e fatturato.
Qualora poi ci riuscirai, potrai aprire la tua prima p. iva in Italia o alle Canarie che sia, in base a dove vivrai.
E' inutile che ora tu pensi a dove prendere la residenza, dove aprire società, ecc, se non c'è "ciccia" sotto.
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Lavoro remoto dalle Canarie
Buon pomeriggio, vi scrivo per avere qualche info/idea in merito ad una situazione.
Mi spiego meglio, lavoro da remoto e ho delle entrate sicure (molto basse ma in crescita) pari a 5.000,00 € / 6.000,00 netti annali.
Finora ha gestito la cosa con le ritenute d'acconto visto che non superavo i 5.000,00 lordi, quindi trattando questo lavoretto come collaborazione occasionale.
In quest'ultimo periodo ho vissuto alle Canarie, dove vorrei trasferirmi per via della qualità della vita e del clima.
In Italia l'alternativa consigliata dal Commercialista è quella dell'apertura del forfettario con tassazione al 15% perchè sarebbe prosecuzione di attività che già svolgo... e sinceramente per questi importi non so quanto convenga.
Vi vengono in mente soluzioni alternative, magari anche in territorio Spagnolo prendendo la residenza fiscale?Tag: Nessuno
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