Ciao a tutti!
Dopo aver seguito sporadicamente il forum da guest per mera cultura personale, ho finalmente deciso di iscrivermi. Nel corso delle mie letture ho avuto modo di apprezzare diversi contributi, in particolare quelli di alcuni celebri utenti che ritengo anche inutile menzionare, per i quali nutro ormai una vera e propria stima: per quanto mi riguarda è impossibile non averne nei confronti di chi manifesta un così elevato livello di conoscenza, a prescindere dal settore al quale essa si applica. Tuttavia, queste mie letture sul forum, hanno contribuito ad un’importante presa di coscienza. Sono giunto alla consapevolezza che stavo per sbagliare “tutto” nella mia vita. Di per sé non è bello rendersi conto di una cosa del genere, ma sono contento di essermene accorto in tempo per un deciso cambio di rotta… che spero di poter attuare, magari, seguendo alcuni vostri preziosi consigli al fine di trovare pace al di fuori dal cosiddetto Belpaese. Da parte mia, cercherò di contribuire là dove la mia esperienza e le mie conoscenze mi consentiranno di farlo, trovo che i contributi sterili non siano utili a nessuno.
Dato che il forum è sensatamente orfano della sezione presentazioni e pertanto sarò certamente perdonato per questa lunga premessa, vado al dunque.
Sarei giunto alla conclusione che Malta potrebbe essere la mia soluzione, nell’isola mi stabilirei come self-sufficient con tutte le accortezze del caso e trasferendo realmente la mia residenza, quella della mia compagna (non moglie al momento) e di eventuali futuri figli. Tuttavia, ancor prima di parlare del tipo di struttura che meglio si adeguerebbe ai miei business attuali ed altri in corso di valutazione, mi piacerebbe chiarire alcuni elementi.
- Vorrei poter “esplorare” l’isola per un periodo prolungato allo scopo di appurare in maniera solida come ci si potrebbe vivere realmente, dunque soggiornando più a lungo dei 3 mesi a fini turistici. Se mi facessi assumere sul posto per meno di 183 giorni e tornassi poi a casa per qualche tempo, la cosa potrebbe essere vista negativamente dall’ufficio di competenza nel momento in cui mi andrei a presentare successivamente come aspirante self-sufficient?
- Una coppia, in seguito a matrimonio in ovvio regime di separazione dei beni, potrebbe risultare composta da un componente self-sufficient e da uno titolare d’impresa/dipendente sul posto? In qualche modo potrebbe la situazione del secondo influire negativamente sui meravigliosi benefici fiscali del self-sufficient?
Grazie mille anticipatamente, a buon rendere!
Dopo aver seguito sporadicamente il forum da guest per mera cultura personale, ho finalmente deciso di iscrivermi. Nel corso delle mie letture ho avuto modo di apprezzare diversi contributi, in particolare quelli di alcuni celebri utenti che ritengo anche inutile menzionare, per i quali nutro ormai una vera e propria stima: per quanto mi riguarda è impossibile non averne nei confronti di chi manifesta un così elevato livello di conoscenza, a prescindere dal settore al quale essa si applica. Tuttavia, queste mie letture sul forum, hanno contribuito ad un’importante presa di coscienza. Sono giunto alla consapevolezza che stavo per sbagliare “tutto” nella mia vita. Di per sé non è bello rendersi conto di una cosa del genere, ma sono contento di essermene accorto in tempo per un deciso cambio di rotta… che spero di poter attuare, magari, seguendo alcuni vostri preziosi consigli al fine di trovare pace al di fuori dal cosiddetto Belpaese. Da parte mia, cercherò di contribuire là dove la mia esperienza e le mie conoscenze mi consentiranno di farlo, trovo che i contributi sterili non siano utili a nessuno.
Dato che il forum è sensatamente orfano della sezione presentazioni e pertanto sarò certamente perdonato per questa lunga premessa, vado al dunque.
Sarei giunto alla conclusione che Malta potrebbe essere la mia soluzione, nell’isola mi stabilirei come self-sufficient con tutte le accortezze del caso e trasferendo realmente la mia residenza, quella della mia compagna (non moglie al momento) e di eventuali futuri figli. Tuttavia, ancor prima di parlare del tipo di struttura che meglio si adeguerebbe ai miei business attuali ed altri in corso di valutazione, mi piacerebbe chiarire alcuni elementi.
- Vorrei poter “esplorare” l’isola per un periodo prolungato allo scopo di appurare in maniera solida come ci si potrebbe vivere realmente, dunque soggiornando più a lungo dei 3 mesi a fini turistici. Se mi facessi assumere sul posto per meno di 183 giorni e tornassi poi a casa per qualche tempo, la cosa potrebbe essere vista negativamente dall’ufficio di competenza nel momento in cui mi andrei a presentare successivamente come aspirante self-sufficient?
- Una coppia, in seguito a matrimonio in ovvio regime di separazione dei beni, potrebbe risultare composta da un componente self-sufficient e da uno titolare d’impresa/dipendente sul posto? In qualche modo potrebbe la situazione del secondo influire negativamente sui meravigliosi benefici fiscali del self-sufficient?
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