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Organizzatore di giri turistici con sede all'estero!
Salve a tutti, mi sono appena registrato ma seguo il vostro forum da tempo.
L'anno scorso mi sono licenziato da una multinazionale in Italia (stipendio da fame) per dare vita a una mia attività nel settore turistico e credo ci siano i presupposti per mettere la sede all'estero.
Ho provato a documentarmi da solo ma, data la complessità della materia e non trovando un'attività simile alla mia, ho molta confusione, pertanto vorrei chiedere gentilmente qualche suggerimento agli esperti per il mio caso specifico.
Vi descrivo in breve di cosa si tratta:
Vorrei organizzare tour enogastronomici in una particolare zona d'Italia.
Mi rivolgo solo a clienti stranieri, in particolare nord-americani, con dei pacchetti turistici all-inclusive di durata settimanale che includono:
alloggio presso una struttura ricettiva (NON di mia proprietà), tour guidati in zona a bordo di un minibus 9 posti (a noleggio), lezioni di cucina presso la struttura.
Durante i tour giornalieri gli ospiti visiteranno vari siti di interesse culturale e culinario (ad esempio: frantoi, case vinicole, etc.) dove potranno assaggiare i prodotti tipici locali.
Al loro rientro gli ospiti parteciperanno a una lezione di cucina italiana presso la cucina della struttura.
I pasti, le bevande e i trasferimenti sono inclusi. Sono previste 2 cene fuori presso ristoranti di zona, sempre incluse.
Il volo NON è incluso, è a carico dei clienti.
Il mio ruolo si limita a organizzare il pacchetto contattando dei partner commerciali in Italia che offrono l’alloggio e gli altri servizi.
In teoria posso fare tutto con email e telefono da qualsiasi parte del mondo.
Il business model è replicabile anche in altre aree del paese (e volendo in altri paesi europei) con dei partner locali.
Avrò bisogno però di pagare una cuoca per le lezioni di cucina, un paio di autisti e una persona in loco che assista i turisti con la lingua e faccia da guida.
Si tratta comunque di persone fidate che non hanno un lavoro fisso e si accontenterebbero di qualsiasi forma di collaborazione, anche occasionale/voucher, o forse neanche quello ;-)
Ogni pacchetto viene venduto a un prezzo di circa 2500 euro + IVA a persona, con un margine del 25-30%.
Conto di venderne minimo 10 al mese, fino alla capienza massima di 12 persone a settimana.
Riassumo alcuni dati:
Fatturato atteso: a partire da 300.000 euro/anno
Clienti: B2C principalmente da USA e Canada, volendo anche UK, Australia, Nuova Zelanda, etc. Assolutamente NO ITALIANI! + B2B sempre stranieri (incentive, gruppi)
Canali di vendita: 20% Diretto (sito internet solo in inglese), 80% Agenzie/tour operator situati all'estero (dietro pagamento di una commissione tra il 10% e il 20%)
Pagamento: tutto anticipato, con carta di credito (VISA, MC e AMEX) o bonifico. Eventuali spese extra verranno pagate dagli ospiti direttamente ai partner/fornitori.
Voci di costo/fornitori:
agriturismo (per l'alloggio, cene e uso della cucina)
2 ristoranti (cene fuori)
noleggio 1/2 minibus a 9 posti senza conducente
frantoio, caseificio, salumificio, etc. (visite e degustazioni)
1/2 autisti, 1 cuoca, 1 assistente/traduttrice
La maggior parte delle attività simili presenti in altre zone d'Italia sono gestite da stranieri che vivono in Italia, sono sicuro al 100% che il pagamento avviene su conti esteri (alcuni hanno i prezzi solo in dollari) e non pagano un euro di tasse da noi (neanche l'IVA).
Io sono italiano e per il momento non posso lasciare l'Italia, ma se non agisco in qualche modo non riuscirò ad essere competitivo con loro.
Inoltre qui il comune mi sta facendo storie perché secondo loro ci vorrebbe la licenza da agente di viaggio (a meno che non faccio un'agenzia di affari) e un locale commerciale C1 per la sede legale (per un pc e un telefono, ma dai!)
Voi quali soluzioni potete consigliarmi per limitare la burocrazia italiana e ridurre per quanto possibile il carico fiscale?
Possibilmente senza incorrere in esterovestizione o altri reati e senza dovermi nascondere come un fuggitivo...
Ho anche preso contatti con la società di consulenza BSD (paradisi-fiscali.org) pensando che avessero a che fare con questo forum, li conoscete? Sono affidabili?
Loro mi hanno proposto una LTD UK con director nominee e conto bancario a Malta, che ne pensate?
Di seguito alcune domande che mi preoccupano (scusate se sono troppe):
1) i partner/fornitori possono fatturare tranquillamente a una società estera? con o senza IVA?
2) in che modo le persone su indicate (autisti, cuoca, guida) possono collaborare con la società estera trovandosi in loco?
3) se il pulmino viene fermato a un posto di blocco durante un tour e risulta noleggiato da una società estera, l'autista o la società possono avere delle grane?
4) gli ospiti hanno la loro assicurazione di viaggio, ma se la cuoca si fa male mentre cucina come può fare per essere coperta da un'assicurazione sugli infortuni del tipo INAIL?
5) in futuro, al crescere del business, vorrei affittare una location, prendere un minibus in leasing/noleggio a lungo termine, e aggiungere un e-commerce al sito per vendere online (a stranieri) i prodotti alimentari dei partner. Lo posso fare con una società estera?
6) rimanendo a vivere in Italia, come devo comportarmi con le imposte sul reddito della persona? Posso lasciare tutto sul conto della società estera e attingere direttamente da lì (ad es. come spese di rappresentanza) o devo pagarmi uno stipendio minimo?
7) Al momento non ho altra occupazione, ho solo un appartamento e le relative utenze intestate, avrò bisogno di un "piano B"?
8) Ho già il sito e il dominio .com registrato con GoDaddy con servizio di Domain Privacy. Va bene o devo cambiare qualcosa?
Grazie mille in anticipo per le risposte e scusate se mi sono dilungato troppo, ma vorrei fosse tutto chiaro.
Confido nella vostra infinita saggezza...
L'anno scorso mi sono licenziato da una multinazionale in Italia (stipendio da fame) per dare vita a una mia attività nel settore turistico e credo ci siano i presupposti per mettere la sede all'estero.
Ho provato a documentarmi da solo ma, data la complessità della materia e non trovando un'attività simile alla mia, ho molta confusione, pertanto vorrei chiedere gentilmente qualche suggerimento agli esperti per il mio caso specifico.
Vi descrivo in breve di cosa si tratta:
Vorrei organizzare tour enogastronomici in una particolare zona d'Italia.
Mi rivolgo solo a clienti stranieri, in particolare nord-americani, con dei pacchetti turistici all-inclusive di durata settimanale che includono:
alloggio presso una struttura ricettiva (NON di mia proprietà), tour guidati in zona a bordo di un minibus 9 posti (a noleggio), lezioni di cucina presso la struttura.
Durante i tour giornalieri gli ospiti visiteranno vari siti di interesse culturale e culinario (ad esempio: frantoi, case vinicole, etc.) dove potranno assaggiare i prodotti tipici locali.
Al loro rientro gli ospiti parteciperanno a una lezione di cucina italiana presso la cucina della struttura.
I pasti, le bevande e i trasferimenti sono inclusi. Sono previste 2 cene fuori presso ristoranti di zona, sempre incluse.
Il volo NON è incluso, è a carico dei clienti.
Il mio ruolo si limita a organizzare il pacchetto contattando dei partner commerciali in Italia che offrono l’alloggio e gli altri servizi.
In teoria posso fare tutto con email e telefono da qualsiasi parte del mondo.
Il business model è replicabile anche in altre aree del paese (e volendo in altri paesi europei) con dei partner locali.
Avrò bisogno però di pagare una cuoca per le lezioni di cucina, un paio di autisti e una persona in loco che assista i turisti con la lingua e faccia da guida.
Si tratta comunque di persone fidate che non hanno un lavoro fisso e si accontenterebbero di qualsiasi forma di collaborazione, anche occasionale/voucher, o forse neanche quello ;-)
Ogni pacchetto viene venduto a un prezzo di circa 2500 euro + IVA a persona, con un margine del 25-30%.
Conto di venderne minimo 10 al mese, fino alla capienza massima di 12 persone a settimana.
Riassumo alcuni dati:
Fatturato atteso: a partire da 300.000 euro/anno
Clienti: B2C principalmente da USA e Canada, volendo anche UK, Australia, Nuova Zelanda, etc. Assolutamente NO ITALIANI! + B2B sempre stranieri (incentive, gruppi)
Canali di vendita: 20% Diretto (sito internet solo in inglese), 80% Agenzie/tour operator situati all'estero (dietro pagamento di una commissione tra il 10% e il 20%)
Pagamento: tutto anticipato, con carta di credito (VISA, MC e AMEX) o bonifico. Eventuali spese extra verranno pagate dagli ospiti direttamente ai partner/fornitori.
Voci di costo/fornitori:
agriturismo (per l'alloggio, cene e uso della cucina)
2 ristoranti (cene fuori)
noleggio 1/2 minibus a 9 posti senza conducente
frantoio, caseificio, salumificio, etc. (visite e degustazioni)
1/2 autisti, 1 cuoca, 1 assistente/traduttrice
La maggior parte delle attività simili presenti in altre zone d'Italia sono gestite da stranieri che vivono in Italia, sono sicuro al 100% che il pagamento avviene su conti esteri (alcuni hanno i prezzi solo in dollari) e non pagano un euro di tasse da noi (neanche l'IVA).
Io sono italiano e per il momento non posso lasciare l'Italia, ma se non agisco in qualche modo non riuscirò ad essere competitivo con loro.
Inoltre qui il comune mi sta facendo storie perché secondo loro ci vorrebbe la licenza da agente di viaggio (a meno che non faccio un'agenzia di affari) e un locale commerciale C1 per la sede legale (per un pc e un telefono, ma dai!)
Voi quali soluzioni potete consigliarmi per limitare la burocrazia italiana e ridurre per quanto possibile il carico fiscale?
Possibilmente senza incorrere in esterovestizione o altri reati e senza dovermi nascondere come un fuggitivo...
Ho anche preso contatti con la società di consulenza BSD (paradisi-fiscali.org) pensando che avessero a che fare con questo forum, li conoscete? Sono affidabili?
Loro mi hanno proposto una LTD UK con director nominee e conto bancario a Malta, che ne pensate?
Di seguito alcune domande che mi preoccupano (scusate se sono troppe):
1) i partner/fornitori possono fatturare tranquillamente a una società estera? con o senza IVA?
2) in che modo le persone su indicate (autisti, cuoca, guida) possono collaborare con la società estera trovandosi in loco?
3) se il pulmino viene fermato a un posto di blocco durante un tour e risulta noleggiato da una società estera, l'autista o la società possono avere delle grane?
4) gli ospiti hanno la loro assicurazione di viaggio, ma se la cuoca si fa male mentre cucina come può fare per essere coperta da un'assicurazione sugli infortuni del tipo INAIL?
5) in futuro, al crescere del business, vorrei affittare una location, prendere un minibus in leasing/noleggio a lungo termine, e aggiungere un e-commerce al sito per vendere online (a stranieri) i prodotti alimentari dei partner. Lo posso fare con una società estera?
6) rimanendo a vivere in Italia, come devo comportarmi con le imposte sul reddito della persona? Posso lasciare tutto sul conto della società estera e attingere direttamente da lì (ad es. come spese di rappresentanza) o devo pagarmi uno stipendio minimo?
7) Al momento non ho altra occupazione, ho solo un appartamento e le relative utenze intestate, avrò bisogno di un "piano B"?
8) Ho già il sito e il dominio .com registrato con GoDaddy con servizio di Domain Privacy. Va bene o devo cambiare qualcosa?
Grazie mille in anticipo per le risposte e scusate se mi sono dilungato troppo, ma vorrei fosse tutto chiaro.
Confido nella vostra infinita saggezza...
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