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ed ora cari miei facciamo un po di politica VOTA SI O VOTA NO

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  • Non si sono ncora placati gli animi per l'alterco fra il PM Camillo Davigo e il conduttore Bruno Vespa, quest'ultimo addirittura insolente nei confronti del PM lo deride con frecciatine del tipo "Davigo dorme con le manette sul comodino!"

    Non c'è niente da fare Vespa è genetivamente un fossile della Prima Repubblica... a cui deve tutto! Un' "uomo RAI" attaccato al potentone di turno, per sua stesssa ammissione, e che ha attraversato la Seconda Repubblica a braccetto di SB (sempre presente come ospite d'onore alla presentazione del'ennesimo libro puntuale come l'influenza)! E ora la sta sfangando anche con questi...

    Non c'è niente da fare, in Italia si vive ancora di una DOPPIA MORALE, che spesso ci vede cittadini irreprensibili nella vita privata e, invece, aperti e disponibili all'andazzo comune nella sfera pubblca!
    Dare la colpa alla "politica" è la via più breve che nasconde da una parte una nostra certa inclinazione al compromesso e dall'altra la non risolutezza di esercitare con vigore i nostri doveri e non solo rivendicare i diritti... quando ci fa comodo!
    Ho generalizzato eccessivamente, ma quando sento ancora Vespa mettere il pannicello caldo per stemperare sulla "questione morale", mi ricorda tanto quell'omertà ottenuta non con la lupara... ma con i sonniferi, benentiso virtuali, della partitocrazia. Ovvero se facevi parte di una parrocchia avevi i tuoi vantaggi, fuori si era dei cani sciolti, ... ma se ti schieravi contro, il sistema reagiva con virulenza: mi sono sentito dire in faccia "a' fra che te serve?", per intendere se stavo cercando rogna!





    “BRUNO VESPA NON SA DI COSA PARLA”

    - PIERCAMILLO DAVIGO: “NEL MOMENTO IN CUI RITIENE CHE L’ITALIA NON SIA UN PAESE CORROTTO, PERCHÉ HA DETTO CHE CI SONO EPISODI SPORADICI, GLI HO LETTO UN VERBALE DEL 1992 RELATIVO A UN ENTE IN CUI SI PARLAVA DI UN SISTEMA CORRUZIONE TOTALE CHE ERA STANDARDIZZATO DA ALMENO VENT'ANNI - SIAMO IN PRESENZA DI SISTEMI CRIMINALI COMPLESSI…”

    - VIDEO DEL TELE-SCAXXO http://www.dagospia.com/rubrica-3/po...igo-188655.htm





    Last edited by Martin; 24/11/2018, 15:00.
    Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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    • 1 – “LASCIATE CHE I MERCATI CASTIGHINO I POPULISTI ITALIANI” – IL CAPO-ECONOMISTA DI COMMERZBANK HA UN PIANO PER FAR FUORI SALVINI E DI MAIO: BRUXELLES DEVE SOLO “SFRUTTARE LE PRESSIONI CHE I MERCATI STANNO ESERCITANDO SULL’ITALIA” (DA DAGOSPIA, 15 NOVEMBRE



      ...


      Ho poco tempo stasera, ma vorrei ricordare un paio di concetti, poi magari ci torno.

      JM Keynes oltre che un economista è stato un grandissimo civil servarnt, cioè una che ha cercato sempre di applicare la scienza alle situazioni reali. E ci sempre riuscito con una lungimiranza che onestamente gli invidio!

      Detto brevemente, Keynes nelle sue teorie dello stimolo della DOMANDA privilegiava gli investimenti e rifuggiva l'appesantimento della spesa corrente. La ragione di ciò la si evidenzia nelle dinamiche economiche del moltiplicatore. Per esempio lo Stato fa deficit spending per infrastrutture o per la banda larga affidando appalti e commesse ad imprese private. Questa è DOMANDA che attiva altra DOMANDA, le imprese acquistano materie prime, semilavorati e fanno investimetiin macchinari; i lavoratori ricevono la paga che spendono per i loro bisogni e piaceri. Questo il moltiplicatore keynesuano, si riattiva tutta la filiera per vari passaggi, ma soprattutto si realizzano investimenti lordi fissi che migliorano le condizioni competitive del paese.
      Il pregio degli investimenti è che possono essere programmati per un periodo prestabilito, quando l'economia mostra la sua ripresa lo Stato cambia indirizzo economico.

      Keynes è favorevole ad adottare misure di politica fiscale come abbassamento delle tasse e sovvenzioni ai ceti più deboli, perchè sono provvedimenti che possono essere revocati quando la situazione migliora. Ci sarebbe da fare un discorso sugli stabilizzatori, ma non ho tempo: se il disoccupato trova lavoro cessa di ricevere ilsussidio di disoccupazione dello Stato è diventa un contribuente!!

      Purtoppo, invece, la manovra congegnata da Di Maio e Salvini prevede di finanziare a debito delle "uscite strutturali" come il Reddito di cittadinanza, Quota 100, la Flat Tax, ecc di questo i mercati hanno paura!

      Vista l'approssimazione, la superficialità, o l'incompentenza che hanno regnato finora nel governo, benchè Tria era stato chiaro!, nel non risolvere il nodo delle coperture ma solo affidandosi agli auspici dell'ottimismo...
      Last edited by Martin; 23/11/2018, 20:18.
      Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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      • "30 anni fa la differenza (di retribuzione) fra l'operaio standard e il direttore era di 30 volte, oggi la differenza è di 300-400 volte e NESSUNO DICE NIENTE! Abbiamo accettato delle forme di lavoro che noi 30 anni fa non avremmo MINIMAMENTE accettato"

        Romano Prodi - 19 Novembre 2018

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        • Originariamente Scritto da Martin Visualizza Messaggio

          1 – “LASCIATE CHE I MERCATI CASTIGHINO I POPULISTI ITALIANI” – IL CAPO-ECONOMISTA DI COMMERZBANK HA UN PIANO PER FAR FUORI SALVINI E DI MAIO: BRUXELLES DEVE SOLO “SFRUTTARE LE PRESSIONI CHE I MERCATI STANNO ESERCITANDO SULL’ITALIA” (DA DAGOSPIA, 15 NOVEMBRE



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          Ho poco tempo stasera, ma vorrei ricordare un paio di concetti, poi magari ci torno.

          JM Keynes oltre che un economista è stato un grandissimo civil servarnt, cioè una che ha cercato sempre di applicare la scienza alle situazioni reali. E ci sempre riuscito con una lungimiranza che onestamente gli invidio!

          Detto brevemente, Keynes nelle sue teorie dello stimolo della DOMANDA privilegiava gli investimenti e rifuggiva l'appesantimento della spesa corrente. La ragione di ciò la si evidenzia nelle dinamiche economiche del moltiplicatore. Per esempio lo Stato fa deficit spending per infrastrutture o per la banda larga affidando appalti e commesse ad imprese private. Questa è DOMANDA che attiva altra DOMANDA, le imprese acquistano materie prime, semilavorati e fanno investimetiin macchinari; i lavoratori ricevono la paga che spendono per i loro bisogni e piaceri. Questo il moltiplicatore keynesuano, si riattiva tutta la filiera per vari passaggi, ma soprattutto si realizzano investimenti lordi fissi che migliorano le condizioni competitive del paese.
          Il pregio degli investimenti è che possono essere programmati per un periodo prestabilito, quando l'economia mostra la sua ripresa lo Stato cambia indirizzo economico.

          Keynes è favorevole ad adottare misure di politica fiscale come abbassamento delle tasse e sovvenzioni ai ceti più deboli, perchè sono provvedimenti che possono essere revocati quando la situazione migliora. Ci sarebbe da fare un discorso sugli stabilizzatori, ma non ho tempo: se il disoccupato trova lavoro cessa di ricevere ilsussidio di disoccupazione dello Stato è diventa un contribuente!!

          Purtoppo, invece, la manovra congegnata da Di Maio e Salvini prevede di finanziare a debito delle "uscite strutturali" come il Reddito di cittadinanza, Quota 100, la Flat Tax, ecc di questo i mercati hanno paura!

          Vista l'approssimazione, la superficialità, o l'incompentenza che hanno regnato finora nel governo, benchè Tria era stato chiaro!, nel non risolvere il nodo delle coperture ma solo affidandosi agli auspici dell'ottimismo...
          I mercati hanno pura della mancanza di garanzia di una banca centrale, che tutti gli altri paesi al mondo hanno (per i titoli in valuta propria).
          Se i mercati non hanno questa garanzia, devono solo pensare a fare i loro interessi, che sono CONTRAPPOSTI a quelli dello Stato e in particolare alla volontà del popolo.
          Quale dei due interessi deve prevalere?

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          • ora vi do una informazione RISERVATISSIMA DA NON CONFIDARE A NESSUNO.

            siamo sottoattacco!. la bce non ha comprato i btp per creare nervosismo e crisi in italia., tutti gli altri stati ci evitano come lebbrosi

            sapete perche??

            perche tutti hanno paura di perdere le loro poltrone alle prossime votazioni di europee di maggio., dico tutti ma proprio tutti anche gli M5S e salvini
            non scrivetemi perche no me ne frega niente.

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            • Originariamente Scritto da HERO Visualizza Messaggio
              ora vi do una informazione RISERVATISSIMA DA NON CONFIDARE A NESSUNO.

              siamo sottoattacco!. la bce non ha comprato i btp per creare nervosismo e crisi in italia., tutti gli altri stati ci evitano come lebbrosi

              sapete perche??

              perche tutti hanno paura di perdere le loro poltrone alle prossime votazioni di europee di maggio., dico tutti ma proprio tutti anche gli M5S e salvini
              E il 31/12 alle 23.59 faremo un capodanno da urlo [emoji23]


              Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

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                • Per Martin e tutti:

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                  • “Berlusconi condusse negoziati segreti per  ritirare  l’Italia dalla zona euro nel 2011; il primo ministro greco Papandreou fece  lo stesso. Le  banche e le forze che contano nella UE li […]


                    ...

                    QUARTO: (tenetevi forte) “può essere un’uscita dell’Italia dall’euro. Temporanea, secondo il piano Schauble per la Grecia nel 2015, che è stato anche informalmente approvato dai 15 ministri delle finanze dell’Ecofin.

                    “L’economia si riprenderebbe molto rapidamente”, riconosce HWS. “I rapporti di credito interni resterebbero in equilibrio, perché i crediti sarebbero svalutati quanto i crediti [con l’introduzione della lira]. Anche un po’ di debito estero potrebbe essere trasformato in lire e svalutato. Certo, si produrrebbe una fuga di capitali [in realtà già in corso da mesi, ndr.] a cui l’Italia dovrebbe far fronte con il controllo sui capitali” [dunque si può!].



                    Dunque il professore tedesco vede come questa opzione come la sola vera ragionevole: ITAlexit.

                    E chi dunque si dovrebbe opporre?

                    “Sarebbero colpite le banche francesi, che sono tre volte e mezzo più esposte delle banche tedesche”. Ecco perché Macron si aggrappa spasmodicamente al “sogno europeo”. Mentre HWS non sembra particolarmente addolorato dalle sue sciagure. Il punto vero, però, è l’altro:

                    “Politicamente, accettare questo, per i principali politici d’Europa, equivarrebbe ad una auto-dichiarazione di fallimento”. E’ quel che ha sussurrato a bassa voce anche la Lagarde: s’è investito politicamente troppo in questo errore che è l’euro. Per qualcuno, come Draghi, Monti o Amato, sarebbe da processo di Norimberga 2.0.

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                    • Il lunedì è il giorno dedicato ai sondaggi al TG7 di Mentana.

                      Cosa emerge in questo come opinione prevalente degli italiani sarebbe stato più chiaro se si individuava l'orientamento politico dei partecipanti.

                      Tuttavia, si potrebbe azzardare che quel monolitico 38% che vorrebbe "rivedere completamente la manovra" è proviene probabilmente dalle opposizioni sia di dx che di sx, cioè che ha proposte diverse al "contratto" Di Maio-Salvini. O anche solo per parte presa!

                      Il 30% incline alla "mediazione", secondo me, è quella parte moderata della società che ha dato fiducia al M5S e Legama non vuole grandi scolvolgimenti.
                      Questo sentiment è confermato dal sondaggio che qualche giorno fa ho riportato del prof Diamanti, si evinceva che dal momento che si palesava un'instabilità politica in seguito alle elzioni del 4 marzo, si rafforzava negli italiani la loro fiducia nel Presidente della Repubblica e nella Magistratura. Sintomo, interpretava Diamanti, di essere aperti al cambiamento ma in un quadro istituzionale di garanzia.
                      Sulla stessa linea i dati che sortiscono dall'Eurometro con quasi il 70% di cittadini che in caso di referendum voterebbero per restare nell'Euro.

                      Però, non si capisce come sia ancora così alto il consenso alle singole forze che formano il governo. Sempre più sorprendente la Lega che prima ha cannibalizzato il Berlusca, in verità piuttosto acciaccato, ed ora erode fette di elettorato ai 5S.
                      E pensare che di capacità i nostri ne hanno sfoggiate pochine...





                      Gli italiani non gradiscono un conflitto con l'Ue sulla manovra: il 58% è favorevole a modifiche dopo la bocciatura di Bruxelles. E queste difficoltà penalizzano la Lega che cede l'1,2%, al 31,5%, i Cinquestelle guadagnano un decimale. Il Pd torna al 18% 
                      Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                      • La puntata era dedicata ad un editoriale di Paolo Mieli nel quale si ipotizza una crisi repentina del "contratto" giallo-verde dovuta alla litigiosità non artefatta fra Lega e M5S" e il peggioramento del quadro economico-finanziario... aspettiando le prossime aste dei titoli pubblici.
                        Bechis confermava intravedendo una possibile finestra elettorale dopo alcune elezioni regionali.
                        Scanzi non negava che il clima della maggioranza non è sereno.

                        Secondo me, nessuno li dentro a voglia di andare a casa, di rimettersi in gioco, ma di tenersi ben salda la cadrega
                        - Berlusconi, prostata permettendo, rischierebbe di scomparire...
                        - il PD è ancora alla stato gassoso!
                        - Il M5S ha il vincolo ferreo dei 2 mandati che falcidierebbe una buona parte di quelli che Grillo chiama "disadattati che abbiamo mandato in Parlamento", in più rischierebbe una flessione che non garantirebbe il posto neanche ai nuovi entrati

                        Siamo ridotti a queste banalità ... e perchè la scorsa legislatura come è andata in porto?!?!

                        Salvini sarebbe stando ai sondaggi il più interessato ad incasare il consenso virtuale che gli viene attribuito, ma appunto si tratta di dati "virtuali". Ricordiamo il caso del PM Theresa May, che ha sciolto le il Parlamento britannico sulle ali di folgoranti sondaggi che le avrebebro permesso di governare con una solida maggioranza tutta Tory, poi... nelle urne ha trovato un pugno di moschee

                        La crisi però arriverà
                        I giochi si faranno in Parlamento con una sorta di "sfiducia costruttiva" non scritta che porterà al momento giusto ad una nuova maggioranza. Il perno dell'operazione sarà Matteo Salvini per la capacità di attrazione di altri parlamentari, anche M5S, ai quali "garantirà" posti in lista alle prossime elezioni e cariche nell'immediato. A quel punto Salvini potrà aprire/provocare la crisi perchè in grado di andare dal Presidente della Repbblica con la garanzia di avere i numeri per formare un nuovo governo. E si vendicherà di Mattarella imponendo Savona al MEF!
                        Il M5S targato Di Maio sarà marginalizzato, ritorneranno i duri & puri

                        Vabbè, volevo dire che non prevedo elezioni politiche a breve




                        Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                        • Volevo dire, mi sembra una riunione di ufficiali Star Trek Beyond
                          Consulenza informatica e business. Poslovno in ra?unalniško svetovanje
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                          If you want situation specific advice feel free to -> contact me <- direct!
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                          • Originariamente Scritto da macgyver Visualizza Messaggio
                            Volevo dire, mi sembra una riunione di ufficiali Star Trek Beyond

                            Ahah... la magia della scenografia!
                            Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                            • 1 - «DA PAPÀ ERO IN REGOLA, PORTERÒ LE CARTE» Estratto dell’articolo di Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”   LUIGI DI MAIO E IL LAVORO NERO NELL AZIENDA DI FAMIGLIA Lunedì, ministero del Lavoro, Luigi Di Maio:



                              Secondo me l'afare s'ingrossa...

                              Finora la maggior parte degli italiani pensava che l'unica esperienza lavorativa del ministro Di Maio era stata quella di steward allo stadio San Paolo, e a' mo esce fuori che è un imprenditore di una ditta ancora attiva.

                              Un ex dipendente dichiara di aver lavorato a nero , nel 2008, per l'impresa edile di cui il Capo politico del M5S è socio dal 2014.
                              A quanto sembra ci sono altri tre soggetti che sono pronti ad affermare e confermare di aver collaborato a nero con i Di Maio.
                              Il vicePremier si difende genericamente con il fatto che non gestiva direttamente l'impresa perchè ci pensava il padre, con cui neanche si parlava anche se lavora lui stesso all'interno. BAH!!!

                              Far lavorare la gente in modo irregolare è illegale, ci penserà l'ufficio del Lavoro del... Ministero di Di Maio

                              Secondo la mia cultura generale, non ho informazioni sul caso specifico, si può pagare un lavoratore a nero quando si hanno dei fondi neri!!!!

                              Altrimenti i conti non tornano, perchè non sarebbe conveniente dichiarare tutte le entrate e non portare i costi in detrazione!!!!

                              Qui potrebbe configurarsi un altro tipo di reato, quello di... evasione fiscale, se la ditta avesse incassato delle somme per opere svolte senza emettere fattura!!


                              La mia è solo un'ipotesi... nulla di più
                              Last edited by Martin; 28/11/2018, 13:22.
                              Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                              • La quasi totalità dei contrasti tra la #Commissione ed il #governo sorgono dal fatto che la prima ha dei tecnici che reputano l'Italia quasi alla PIENA UTILIZZAZIONE DEI FATTORI, cioè dicono che ulteriore spesa sarebbe inflazionaria, ridondante, uno spreco che non farebbe crescere il Pil! Per essi, un paese che l'anno scorso aveva ancora il Pil il 7% minore di quello del 2008, che ha una disoccupazione al 10% quando sono considerati occupati, secondo le regole Europee, anche persone che lavorano 1 ora alla settimana, sarebbe già al PIENO IMPIEGO dei fattori.
                                Rendiamoci conto. Per la Commissione la distanza del Pil tra quello attuale e quello "del miglior mondo possibile" del l'Italia (output gap) sarebbe circa dello 0.2%.
                                L'OUTPUT GAP, per la Commissione, è calcolato moltiplicando fra loro fattori come capitale, lavoro e contributo del progresso tecnologico alla crescita al loro livello di UTILIZZO POTENZIALE - cioè per quanto margine di miglioramento hanno.
                                Ed è qua che casca l'asino! Il lavoro potenziale, per esempio, è calcolato «estraendo la componente di trend di un insieme di variabili su dati storici e di previsioni». Una parte è la componente di trend del tassi di partecipazione, un'altra è la popolazione in età lavorativa attraverso proiezioni demografiche, un'altra ancora tratte il trend delle ore lavorate medie per lavoratore. Infine, vi è il famoso NAWRU, il tasso di occupazione per il quale «l'inflazione non accelera».
                                Tutti questi parametri riflettono in pratica le previsioni di trend basati su le CONDIZIONI ATTUALI a livello di stimoli, aspettative, formazione del capitale umano, investimenti in tecnologie e sviluppo. Il nawru, poi, nulla ci dice su quanto una diminuzione di disoccupazione crei valore aggiunto, anche se accompagnata da una discreta inflazione dovuta alla ripresa dei consumi.
                                Se volete confrontarvi davvero in maniera problematica con questi dogmi, vi consiglio studi come quello di Marco Cacciotti del Tesoro ("La politica Economica della UE: criticità e prospettive delle regole fiscali") e della Prof. Palumbo di Roma 3 ("Metodi di Stima del Pil Potenziale..")

                                Domenico Cortese - Filosofiadeldebito.it

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