Annuncio

Collapse
No announcement yet.

ed ora cari miei facciamo un po di politica VOTA SI O VOTA NO

Collapse
This topic is closed.
X
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • La domanda che tutti si fanno è se l'attuale maggioranza reggerà dopo una sconfitta di Bonaccini in Emilia Romagna.

    a questo proposito il dato del sondaggio di Termometro Politico è sorprendente e per certi versi creativo:

    - confrontando le risposte 1 e 2 si nota un pareggio fra chi pensa che il governo cadrà o non cadrà dipendentemente dal risulato

    - al punto 3 emerge un agguerrito 24,1% che dichiara che il governo cadrà in ogni caso, se questo si saldasse, in caso di sconfitta di Bonaccini, al 34,9 si avrebbe teoricamente il 59% dell'opinione pubblica favorevole al canbio di governo!



    [IMG][/IMG]
    Last edited by Martin; 10/01/2020, 11:04.
    Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

    Comment





    •   ANDREA SCANZI SU FACEBOOK   scanzi marattin Ehilà, pure in homepage sul Corriere della sera. Troppa grazia. Da notare l’originalità della “critica”: “Sei ossessionato”. Proprio come i Bondi e Ghedini dicevano a Travaglio. I










      [IMG][/IMG]


      Last edited by Martin; 10/01/2020, 15:02.
      Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

      Comment



      • Claudio Antonelli per “la Verità”   sergio mattarella giuseppe conte 4 Nel corso della giornata più difficile per le relazioni internazionali del Tricolore, Giuseppe Conte ha trovato il tempo di salire al Quirinale e far saper a Sergio Mattarella quanto




        Sto branco di squinternati sta sputtanando pure il Presidente della Repubblica








        Attendiamo conferma o smentita
        Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

        Comment



        • Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”   qassem soleimani «Ma voi in Europa sapevate che Qassem Soleimani è stato direttamente coinvolto nel rapimento di oltre 12.000 iracheni? Di loro dal 2015 non si hanno notizie e quasi certamente sono stati



          Aggiungiamo le operazione che con i Quds, Soleimani, aveva condotto più recentemente dal sequestro dellapetroliera inglese nello Stretto di Ormuz, all'attentato alla raffineria Aramco in Arabia Saudita e, infine, l'attacco all'ambasciata USA in Iraq.







          Nonostante la pomposa propaganda iraniana proclamava sfracelli come vendetta per l'uccisione del comandante Soleimani, dopo le "perette" lanciate nei campi deserti di Erbil, che al massimo avranno fatto strage di formiche,... mi è balenato un presentimento: che quello di stronzo di Qassem Soleimani faceva comodo a TUTTI toglierselo dalle palle!!!
          Il secondo lancio di missili dall'Iran ancora senza nessuna vittima ne danni mi ha rinforzato l'idea.

          Il conduttore Frediano Finucci fa la seguente domanda a Nicola Pedde, direttore Global Studies:
          "Lei conosce bene l'Iraq, ha scritto un libro, perchè la risposta iraniana è stata così contenuta? Tattica, timore, paura, cos'altro? E, secondo lei, quali sono le priorità del governo iraniano?

          Pedde: "Secondo me la principale questione è che entrambi gli attori, gli Stati Uniti e l'Iran, bbiano lo stesso obiettivo, cioè arrivare ad un nuovo accordo, per ragioni differenti sul nucleare:

          - Trump è interessato ad un nuovo accordo si possa chiamare "accordo Trump", e che possa essere speso politicamente come il miglior accordo possibile

          - gli iraniani, dopo l'uscita degli americani dal [sigla della accordo sul nucleare], stanno attraversando un periodo di crisi profondissima, soprattutto sul piano economico, oltre alle sanzioni secondarie riattivate dagli americani che effetivamente stanno colpendo il paese

          Entrambi gli attori sono alla ricerca di un piano negoziale che non riescono però a definire all'atto pratico, nel senso che gli Stati Uniti una pressione che onestamente non ha portato grandi risultati. E' una tecnica negoziale di Trump, quella di spingere la controparte ad accettare condizioni più complesse, sulla base dell'utilizzo di un forte strumento politico e militre.

          Dall'altra parte l'Iran ha lo stesso interesse, ma non può accettare la definizione di un nuovo accordo per passi per l'uso delle sanzioni, cioè di essere stati piegati dalle sanzioni [volute dagli USA].

          Questo è il problema sul quale i 2 si stanno fronteggiando oggi, ossia l'incapacità di definire un piano negoziale. Ci sono delle aperture da parte dell'Iran, ha dato, nonostante la situazione, questa blanda risposta militare sul campo. Inoltre l'Iran, ha confermato la propria adesione sull'accordo nucleare del 2015. Cominciano a circolare a Teheran voci su una certa disponibilità... "




          La risposta integrale del direttore Pedde mi conferma l'impressione iniziale, cioè che Soleimani, con le sue attività di guerra asimmetrica/terrorismo nella regione mediorientale, era un ostacolo per lo stesso regime iraniano sulla via del negoziato per uscire dall'impasse internazionale.




          PS

          Vediamo come si mette ora con le manifestazioni di piazza a seguito dell'abbattimento dell'aereo ucraino, c'è chi parla di rivolta. Chissà se gli USA ci soffieranno sopra per farla diventare una rivoluzione contro il regime degli Ayatollah...
          Last edited by Martin; 13/01/2020, 02:01.
          Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

          Comment





          • Alcune battute sintetiche sulla situazione libica dalla stessa puntata di Omiibus di sabato scorso.


            Pedde: L'obiettivo di Haftar è la conquista della Libia

            --- Se è così c'è poco da trattare



            Ambasciatore Minuto Rizzo: Un'osservazione di ordine metodologico, non basta assolutamente mettere le persone intorno ad un tavolo, le varie fazioni. Questo è solamente il principio di una discussione. Bisogna vere un obiettivo, un end-game che si vuole raggiungere. Bisogna sapere perchè si mettono le persone introno ad un tavolo, e allora, forse, con la pressione che si può creare da parte delle maggiori potenze gli attori devo venire a più miti consigli e mettersi d'accordo. Ma mettere intorno ad un tavolo , per mettere intorno ad un tavolo non serve a niente.

            --- Penso?! Conte e Di Maio ce l'hanno in mente "un obiettivo, un end-game" quando vanno in giro a parlare compulsivamente con questo e quello



            Gaiani di analisidifesa.it: Se Haftar conquista Tripoli la trattativa è finita, se invece Serraj è capace di una controffensiva, allora, vista l'incapacità di chiudere la partita sul campo di battaglia, si torna a trattare.

            --- Penso anch'io che quando si è in piena guerra, senza forze sul campo non si conta una beneamata ceppa



            Il prof Del Pero ha ricordato l'ammissione di Obama di aver commesso il suo più grande errore in politica estera dando il consenso all'abbattimento del regime di Gheddafi da parte della Francia di Sarkozy e Gran Bretagna.

            --- In seguito Obama per riprendersi dall'erroraccio cercò di affidarci la pratica libica per rimediare al casino, ma non ci facemmo trovare preparati.




            Il presidente del Ce.Si Margelletti era visibilmente irritato l'altro giorno a Tagadà nei confronti dei nostri politici sulla questione libica e in materia di politica estera in generale, dove non ci si può improvvisare da un giorno all'altro. Condivido pienamente!

            Cerco di rendere il senso del suo intervento. Margelletti affermava che l'influenza dell'Italia è basata sulla sua disponibilità a farsi carico dell'ordine mondiale. Egli riconosce un'elevata competenza alle nostre forze armate che si sono distinte con merito negli impieghi internazionali, ed è per questo che contiamo ancora qualcosa al tavolo dei Grandi.
            Tuttavia, è la "politica" che deve saper utilizzare questo enorme potenziale. In Libia non l'abbiamo fatto, malgrado che siamo il paese con le maggiori conoscenze del territorio, entrature, rapporti economici, presenza storica, ecc
            Ri-condivido pienamente!


            Il tutto per dire, secondo me quello che oramai succede in Libia ce lo vediamo seduti sul balcone col cannocchiale
            Last edited by Martin; 13/01/2020, 02:03.
            Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

            Comment


            • ho sentito con qualche giorno di ritardo del gran colpaccio che ha provato Conte per cercare di far incontrare al-sarraj e haftar a roma... risultato gran bidone in diretta mondiale e spernacchiato pure da putin! che imbarazzo ahahhaahaha

              Comment


              • Originariamente Scritto da ubiquo Visualizza Messaggio
                ho sentito con qualche giorno di ritardo del gran colpaccio che ha provato Conte per cercare di far incontrare al-sarraj e haftar a roma... risultato gran bidone in diretta mondiale e spernacchiato pure da putin! che imbarazzo ahahhaahaha

                La verità che è emersa 2 giorni dopo è ben peggiore!

                Il gen Haftar era venuto a Roma per incontro all'ambasciata USA con la v.Consigliera alla sicurezza di Trump, con delega per il Nord-Africa, e l'ambasciatore americano in Libia, che però attualmente risiede a Tunisi.

                Il nostro inbrillantinato Presidente del Coniglio si è imbucato di straforo ... in casa propria!!!
                Last edited by Martin; 14/01/2020, 13:11.
                Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

                Comment







                • Sulla Libia si decide tutto "altrove"...
                  Last edited by Martin; 14/01/2020, 13:10.
                  Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

                  Comment


                  • Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

                    Comment






                    • .




                      Il maresciallo Khalifa Haftar ha lasciato Mosca senza firmare l'accordo di cessate il fuoco con il governo di accordo nazionale (GNA) guidato da Fayez al-Sarraj. Lo riporta RIA Novosti, che cita una sua fonte. (ANSA)


                      .


                      Il gen Haftar non ha firmato la tregua a Mosca perchè stava aspettando rinforzi per sferrare l'ultimo attacco su Tripoli!

                      Vedete sopra il verde, sotto il controllo delle milizie di Haftar,che si estende su quasi tutta la Libia, soprattutto sul 70/80% dei giacimenti di petrolio e gas. A questo punto, come si può pensare che il Baffo della Cirenaica si ritiri ora che giunto sotto le mura di Tripoli? Può la diplomazia, avulsa da un intervento diretto sul campo, decidere le sorti di un conflitto che sembra ormai segnato?

                      La Libia ha un governo presieduto da al Sarraj riconosciuto dalle Nazioni Unite che, però, nessuno appoggia militarmente nella guerra civile che si è scatenata nel vuoto lasciato dalla caduta di Gheddafi. Compreso il disimpegno italiano!!!
                      O meglio, in extremis è intervenuta la Turchia...






                      Veicoli militari e cannoni degli Emirati Arabi Uniti sarebbero giunti nel quartier generale di Khalifa Haftar per un possibile nuovo assalto a Tripoli. Lo riferisce l'agenzia statale turca Anadolu, citando fonti militari legate al governo di Fayez al Sarraj. (ANSA)


                      .
                      Last edited by Martin; 14/01/2020, 17:06.
                      Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

                      Comment






                      • .


                        Ma cosa va pigolando in giro per il mondo quel fenomeno del nostro Presidente del Coniglio?


                        Democrazia ai libici ... ne hanno sentito parlare via parabolica satellitare

                        "L'Italia non mira ad ingerenze o a interferenze", però gli altri si fanno i cazzi loro!


                        Il principio di "non ingerenza" resta sempre valido a certe condizioni. Nelle Relazioni internazionali (prefirisco parlare di economia!) c'è una teoria che vede i vari paesi come un'"associazione di Stati", nella quale ciascuno Stato ha il dovere di garantire la sicurezza al proprio interno, in modo da garantire reciprocamente la sicurezza generale.
                        Quando uno Stato non è in grado di assicurare uno standard di sicurezza richiesti, ma si ingenerano situazioni che possono nuocere agli altri paesi e/o compromettere i diritti umani all'interno, scatta il principio di "sussidiarietà" da parte degli altri Stati. Solitamente è l'ONU che sancisce l'intervento di suoi membri per evitare che la situazioni degeneri, ricordo per esempio la "pulizia etnica" nell'ex-Jugoslavia.

                        A parte la teoria, che si ferma al pre-giuridico, ci sono le "relazioni di fatto" che si instaurano fra gli Stati, scelte liberamente, formali e non formali, ma possono creare dei vincoli molto stretti per gli interessi coinvolti. In questi casi l'ingerenza non c'entra nulla.
                        L'Italia con la Libia era arrivata a sottoscrivere il Trattato di Amicizia nel 2008, proprio teso a sviluppare partenariato e cooperazione. Certo lo avevamo fatto con un dittatore come Gheddafi, ma formalmente valeva anche in quel caso la "non ingerenza" nelle vicende interne uno Stato estero.
                        Quel Trattato fu siglato alla fine di un lungo processo negoziale che "fotografava" le relazioni di fatto che storicamente erano intercorse fra i due paesi delle coste del Mediterranneo, compreso di essere suo alleato politico.
                        Per l'Italia la Libia non è stata un rigurgito neo-colonialista, ma una scelta razionale in un'ottica di collaborazione e interesse reciproco. Ricordo che il nostro paese tramite l'ENI ha gestito sempre rapporti paritari nel settore energetico con i paesi arabi, e non solo, che si fondavano sullo scambio di petrolio e gas contro la tecnologia italiana per l'estrazione e la raffinazione. In questo l'Eni è stata concorrente e alternativa al dominio delle cosiddette "7 sorelle", cosa che alla fine è costata la vita a Enrico Mattei.

                        Sulla Libia l'Italia ha investito, vedi ENI azieda pubblca, abbiamo dei contratti in essere che dovrebbero garantirci il ritorno dei nostri investimenti, ma se questi non dovessero essere rispettati nel futuro assetto politico della Libia, che facciamo
                        La "non ingerenza" di Giuseppi Conte, permette di fatto l'ingerenza degli altri, Turchia, Russia, Egitto, ecc, nelle nostre relazioni economiche consolidate che hanno un'enorme rilevanza:

                        - ENI
                        , che nel 2017 ha toccato il livello di produzione record di 384 mila barili al giorno;

                        - ci sono sia il potenziale estrattivo di due nuovi giacimenti di gas scoperti in un'area più vicina alle acque egiziane, giacimenti che per ENI rappresentano la più grande scoperta di gas mai effettuata nel Mediterraneo

                        - si stima che la guerra, scatenata da Sarkozy dal 2011, abbia prodotto finora 200 miliardi di euro in perdite di infrastrutture e capitale produttivo della Libia, delle quali le imprese italiane potrebbero contribuire alla ricostruzione per una quota rilevante, 40/50 miliardi di €

                        - l'interscambio fra Italia e Libia che era di 14 miliardi nel 2010 potrebbe tornare a correre una volta stabilizzata, di questo più del 50% era rappesentato da prodotti petroliferi raffinati, se si ristabilissero i rapporti precedenti, altrimeni con l'invasione di Turchia e Russia...

                        - mettiamoci pure il controllo dei flussi dei migranti...



                        Di fronte a questo scenario, il nostro Presidente del Coniglio si preoccupa della "non ingerenza", della tregua illimitata, di mandare i caschi blu, di indire libere elezioni...

                        Siamo in presenza di ignoranza e i'ncompentenza, ma soprattutto, l'ho già scritto, sotto lo scacco ideologico tutto grillino/M5S del pacifismo, anche anti-militarismo, ... e ai like che si perderebbero sulla piattaforma Rousseau se l'Italia si mette l'elmetto!


                        Di questo governo fa parte anche il PD, che sulla Libia è nn pervenuto, eppure ha il ministro della Difesa e il ministro dell'Economia, settori ben interessati dalle sorti della Libia.




                        P.S.

                        Non ditemi che il Ciuffo imbrillantinato di palazzo Chigi ha un accordo segreto col Baffo forte della Cirenaica: il via libera ad Haftar passa con il "non appoggio" ad al Serraj in modo capitoli...
                        In cambio salviamo tutti gli interessi dell'ENI in Libia
                        Last edited by Martin; 14/01/2020, 19:42.
                        Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

                        Comment




                        •     Da ''la Verità''   Chi è davvero Giuseppe Conte? Come è stato possibile che un anonimo professore universitario sia diventato il premier «buono per tutte le stagioni», osannato dalle cancellerie europee? Passato con




                          .










                          Fuksas scatenatoooo...


                          Gruber a Fuksas - Le piace il premier Conte?

                          Fuksas Secondo me è un oggetto incontrollabile, incontrollato e imcomprensibile
                          Non so, aveva lo studio vicino al mio, ...

                          Padellaro Perchè è incomprensibile?

                          Fuksas Non è comprensibile perch non è di destra, non è di sinistra, non è di centro, però è governativo!
                          E' sta benessimo con la Lega, però sta benissimo con Zigaretti. Sta benissimo con tutti... basta che fa il Presidente del Consiglio
                          Vorrei sapere se non fosse Presidente del Consiglio, quello che farebbe?
                          Farebbe il professore a Firenze... Vabbene...
                          Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

                          Comment


                          • Qualche buona notizia



                            La Comunità di Sant'Egidio ha reso noto che dopo sei anni di sanguinosa guerra civile, il Sud Sudan ha finalmente firmato un accordo di pace



                            La Comunità di Sant’Egidio ha reso noto che dopo sei anni di sanguinosa guerra civile, il Sud Sudan ha finalmente firmato un accordo di pace


                            La Dichiarazione di Roma è stata firmata martedì 14 gennaio nella sede della comunità cattolica, che ha una lunga esperienza nella mediazione di conflitti. Per la prima volta si sono uniti i rappresentanti dell’opposizione, che non avevano firmato l’accordo del 12 settembre 2018.


                            Il merito dell’accordo di pace è di Papa Francesco”, ha affermato Pa’gan Amun Okiech, portavoce del SSOMA, un’organizzazione che riunisce tutti i movimenti di opposizione che non si erano uniti all’accordo di pace di Addis Abeba.
                            Il leader sudanese ha indicato che si è trattato di una firma unanime e con l’impegno di lavorare per costruire una pace duratura insieme al Governo e agli altri firmatari.
                            Quel gesto di baciarci i piedi ci ha ispirato, e l’appello alla prosperità e alla fraternità che ha rivolto per l’anno nuovo è un sogno che diventa realtà”...





                            Che dire, la soft diplomacy del Vaticano va piano, ma guarda lontano

                            Poi, diciamolo, c'è molto di "italiano" nella soprastante mediazione dall'esito felice.
                            Last edited by Martin; 16/01/2020, 15:20.
                            Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

                            Comment


                            • .


                              Andrea Pancani con Roberto Speranza, Margherita De Bac, Massimiliano Bianco Ad Iren, Antonio Padellaro, Leonardo Becchetti.





                              La posizione dell'Italia nell'ambito della crisi Libica...





                              Sentite quante belle parole per... dire che siamo tagliati fuori

                              PdC Conte nella conferenza stampa congiunta col Primo ministro olandese, riguardo alla Libia:

                              "... non vi è nessuno spazio per una soluzione militare, che finirebbe solo per acuire la sofferenza del popolo libico e l'instabilità dell'intera regione."

                              --- A prima vista, il senso buonista delle affermazioni del nostro Presidente del Coniglio è un'aspra critica a tutti gli altri attori che direttamente o inderettamente partecipano al conflitto civile in Libia. Però, di fatto, esse sanciscono la disfatta della politica italiana nel Mediterraneo!
                              In altre epoche abbiamo "combattuto" contro lo strapotere delle "7 sorelle", oggi ci facciamo sbatter fuori dalla Libia da un mucchio di cialtroni!


                              Ministro Di Maio che riferisce in Parlamento:

                              "... possiamo lavorare insieme a tutta la comunità internazionale per imporre lo stile della politica estera italiano che non è stare con una squadra o l'altra...
                              - Trilaterale con Russia e Turchia [davvero?]
                              - intensificati i rapporti con paesi Nord Africa [qualche viaggetto!]
                              - pungolo in UE per organizzare missione in Libia [peccato che l'UE è divisa...]
                              e per portare avanti il dialogo l'Italia si siede in tutti i consessi, ed è considerata in tutti consessi, dove si prenderanno decisioni per la complessa situazione libica..."


                              --- Ministro Di Maio, l'indimendicato Enrico Cuccia diceva, benché con alterigia, che "le azioni non si contano, ma si pesano". Con riferimento alla nostra politica estera mi chiedo quanto "pesi" l'Italia senza impiegare nessuna risorsa ai consessi nei quali parteciperemo Man fondo è una domanda retorica
                              Credo che in quei consessi conteranno e peseranno sul destino della Libia chi ci ha "investito" con denaro, mercenari, milizie, cannoni, carri armati, missili, appoggio logistico, addestramento, informazioni, approvigionamenti, ecc Mentre chi è stato alla finestra come l'Italia farà una comparsata umiliante. Perchè la diplomazia non è fatta di buone intenzioni ma di potere d'influenza!

                              Il governo italiano non si è mai espresso su come intende tutelare l'interesse nazionale nel futuro assetto della Libia, e più in generale sulla collocazione geo-politica dell'Italia nel mondo!
                              Questo fa parte della debolezza dellItalia: il rapporto di Trump con il nostro governo di centro-sx va da se che presenta delle criticità; la Cina ci strumentalizza solamente; Putin ha simpatia per Salvini, o forse viceversa; in Europa abbiamo rotto i OO a Macron; ...




                              Il presidente (per mancanza di prove) al Sarraj venendo a Roma l'altro giorno si domandava da che parte stava l'Italia, in ritardo gli sono arrivate le esternazioni stesse di

                              - Conte "... non vi è nessuno spazio per una soluzione militare"

                              - e, soprattutto Di Maio "lo stile della politica estera italiano che non è stare con una squadra o l'altra..."


                              --- Lasciagtemi dire che sono dichiarazioni di un governo allo sbando che mostrano tutta la nostra impotenza, ma impotenti perchè incompetenti




                              Cmq, non conoscendo ancora le esternazione del Premier e del Ministro degli Esteri, avanti ieri io stesso avevo risposto al Presidente della Libia riconosciuto dall'ONU.






                              Dalla rassegna stampa delle ultime ore si può

                              Vedere la diversità di passo fra Italia e Turchia riguardo alla Libia... ci facciamo bullizzare da Erdogan:



                              - Conte parla di disimpegno. Erdogan invia truppe sul campo per restarci e avere influenza





                              Oggi: https://www.corriere.it/esteri/20_ge...?refresh_ce-cp



                              - Conte non prende posizione sull'interesse nazionale, vedi ENI. Erdogan persegue l'interesse della Turchia: inizia le trivellazioni nel Mediterraneo sotto il nostro naso!





                              Oggi: http://www.rainews.it/dl/rainews/art...tml?refresh_ce
                              Last edited by Martin; 16/01/2020, 18:39.
                              Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

                              Comment






                              • C’è tanta Libia nei sondaggi elettorali di Euromedia per Porta a Porta realizzati il 13 gennaio.

                                Agli italiani viene chiesto se l’Italia abbia ancora un ruolo centrale nella partita libica in cui stanno giocando diversi attori, dal presidente turco Erdogan a quello russo Putin. Il 51,9% risponde no.

                                Tra le conseguenze del protrarsi della crisi libica c’è il possibile aumento dei flussi migratori. Uno scenario che potrebbe ben presto realizzarsi secondo il 66,6% degli italiani.

                                E in quel caso cosa farebbe l’Europa? Per il 62,9% si girerà dall’altra parte mentre il 21,8% è convinto che Bruxelles darà una mano al nostro Paese.
                                Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

                                Comment

                                Working...
                                X