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Vendita software a clienti italiani ed esteri

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  • #31
    Mamma mia come la fate tragica, io mi farei le ossa un paio d'anni qui in Italia, una volta impostata una base incominciare a pensare come strutturarsi veramente all'estero

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    • #32
      Vendita software a clienti italiani ed esteri

      Originariamente Scritto da Marmellata Visualizza Messaggio
      Mamma mia come la fate tragica, io mi farei le ossa un paio d'anni qui in Italia, una volta impostata una base incominciare a pensare come strutturarsi veramente all'estero
      Hai mai aperto attività in Italia nel settore?

      Da come parli gioioso e candido e beato, non si direbbe ;-)

      Più che all'estero passerai il tempo a pensare come tirarti fuori tra spese non dovute, tasse sovrumane, cartelle esattoriali, recupero crediti, avvocati, giudici e balle varie... al massimo all'estero ci scappi dalla disperazione...

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      Last edited by macgyver; 26/07/2017, 00:35.
      Consulenza informatica e business. Poslovno in ra?unalniško svetovanje
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      • #33
        Per il momento lavoro come autonomo alle Canarie, però conosco gente con società in Italia che non mi sembra così disperata come dici.

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        • #34
          l' Italia è il peggior posto al mondo per un giovane indigeno/nativo italiano...

          40% di disoccupazione giovanile ...

          100mila all'anno che se ne vanno...

          natalità sotto zero...

          facile parlare standosene a Tenerife...

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          • #35
            Comunque alla Canarie si pagano le tasse, un pò meno che in Italia ma si pagano, non è un paradiso fiscale. Comunque lui ha 18 anni, avviasse il suo business in Italia poi quando avrà voglia si delocalizzerà

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            • #36
              Originariamente Scritto da Marmellata Visualizza Messaggio
              Comunque alla Canarie si pagano le tasse, un pò meno che in Italia ma si pagano, non è un paradiso fiscale. Comunque lui ha 18 anni, avviasse il suo business in Italia poi quando avrà voglia si delocalizzerà
              perchè non torni a pagare il 75% in Italia !??

              anche solo ad aprirla una p.IVA in Italia è una troiata... puoi dichiarare rteddito zero o negativo e loro pretendere da te 100mila€ nei prossimi 5 anni...

              rimani in Canaria va che starai sicuramente meglio ...

              (N.d.R. quante volte abbiamo ripetuto che il territorio Canarino non è più un paradiso fiscale da almeno 25 anni !??
              ma ci vuole poco ad essere migliore dell' Itafrica )

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              • #37
                Non ho 18 anni ma quasi 40 e a mie spese conosco il sistema fiscale italiano.
                Come dicevo sono socio nell'azienda di famiglia e siamo leader a livello mondiale nella nostra nicchia di mercato. Non lo dico con presunzione ma con infinita tristezza perchè la realtà è che si combatte come leoni per superare i concorrenti degli altri paesi, si vince la battaglia ma a fine anno quando si tira la riga in tasca rimane ben poco.
                Non entro nel merito del "perchè non te ne vai dall'Italia?" perchè nel mio caso intervengono molti altri fattori legati a parentela, azienda e famiglia... una matassa difficilmente districabile.
                Voglio solo dire che non faccio parte di coloro che hanno paura di muoversi oltre i 100km da dove sono nati, sono frequent flyer con due compagnie aeree diverse e conosco bene lo sguardo incredulo di americani ed australiani quando si entra nell'argomento tasse e si cerca di spiegare cosa e quanto paghiamo qui.

                Ciò premesso la mia domanda riguarda proprio il come comportarsi per il mercato estero dal momento che un software non è un bene che viene fisicamente esportato da un paese all'altro.
                So perfettamente che l'optimum sarebbe di avere il software senza alcun legame in Italia (Siae, registrazione dominio, brevetti, SRL) ma intervengono due fattori:
                - una SRL italiana consentirebbe di osservare come si sviluppa il mercato nel futuro immediato
                - partire direttamente con una società fisica amministrata all'estero includerebbe (a parer mio ma posso sbagliarmi) un ulteriore grado di complessità ad un quadro già impegnativo (sviluppo del programma, personalizzazione per i clienti, gestione della società, diffusione presso altri clienti, lavoro presso l'attuale azienda)

                Quel che vorrei capire è se è praticamente impossibile spostare tutto all'estero una volta che creo questi legami con lo stato italiano (SRL, Siae & Co) oppure se ci sono margini per cui la GdF o l'AdE non possano trovare nulla da dire se il progetto parte in Italia e poi si sposta su una amministrata UK ad esempio.

                (Qualcuno mi può dire come funziona l'accettazione o meno dei messaggi pubblicati??)

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                • #38
                  Vendita software a clienti italiani ed esteri

                  Purtroppo come tu stesso hai già detto, in Italia non funziona in modo normale.

                  Ergo, una volta creati le basi e il mercato per quel prodotto, o chiudi tutto e riapri ex Novo (con amministratori diversi almeno!) oppure preparati a passare le giornate tra carte del tribunale e avvocati e giudici italioti che non capiscono un fico secco di informatica. In Italia saranno massimo 5 o 6 (ogni tanto ne muore qualcuno) i giudici che hanno un minimo di conoscenza sull'argomento, di avvocati, poco di più. Questo mi è stato detto da avvocato facoltoso e non di vetusta età, quello di vetusta età invece nemmeno ha risposto al quesito ... Ha continuato a scrivere sul suo taccuino... Si fa stampare -TUTTE- le email che riceve, il PC accanto a se lo tiene sempre spento , lo tiene solo per fare bella figura , dice. Noto penalista di fama nazionale, non un quaquaraquà .... Eppure...

                  Ciò che voglio dirti, è che in caso di contestazione (100 a 1 che ci sarà) a maggior ragione in questo settore, in Italia, non avrai alcuna tutela.

                  Ne vale la "pena" ?!


                  Sent from my iPhone using Tapatalk
                  Last edited by macgyver; 27/07/2017, 11:55.
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                  • #39
                    Originariamente Scritto da AlexanderD Visualizza Messaggio
                    Quel che vorrei capire è se è praticamente impossibile spostare tutto all'estero una volta che creo questi legami con lo stato italiano (SRL, Siae & Co) oppure se ci sono margini per cui la GdF o l'AdE non possano trovare nulla da dire se il progetto parte in Italia e poi si sposta su una amministrata UK ad esempio.

                    (Qualcuno mi può dire come funziona l'accettazione o meno dei messaggi pubblicati??)
                    No , non è impossibile . Fintanto che rimani in Italia avrai solamente le problematiche che già conosci .
                    Una volta che poi deciderai di delocalizzare dovrai prestare attenzione ad ogni particolare ( in realtà è quello che andrebbe fatto comunque in ogni caso ) .
                    Ti consiglio di approfondire il discorso Patent Box ( rivisto al 2017 ) per quanto riguarda il tuo prodotto e la branch exemption

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                    • #40
                      Originariamente Scritto da AlexanderD Visualizza Messaggio
                      Non ho 18 anni ma quasi 40 e a mie spese conosco il sistema fiscale italiano.
                      Come dicevo sono socio nell'azienda di famiglia e siamo leader a livello mondiale nella nostra nicchia di mercato. Non lo dico con presunzione ma con infinita tristezza perchè la realtà è che si combatte come leoni per superare i concorrenti degli altri paesi, si vince la battaglia ma a fine anno quando si tira la riga in tasca rimane ben poco.
                      Non entro nel merito del "perchè non te ne vai dall'Italia?" perchè nel mio caso intervengono molti altri fattori legati a parentela, azienda e famiglia... una matassa difficilmente districabile. <il 99% di quelli che restano in IT hanno gli stessi problemi ma questi non implicano affatto che non ci siano soluzioni legali e risolutive>
                      Voglio solo dire che non faccio parte di coloro che hanno paura di muoversi oltre i 100km da dove sono nati, sono frequent flyer con due compagnie aeree diverse e conosco bene lo sguardo incredulo di americani ed australiani quando si entra nell'argomento tasse e si cerca di spiegare cosa e quanto paghiamo qui.

                      Ciò premesso la mia domanda riguarda proprio il come comportarsi per il mercato estero dal momento che un software non è un bene che viene fisicamente esportato da un paese all'altro.
                      So perfettamente che l'optimum sarebbe di avere il software senza alcun legame in Italia (Siae, registrazione dominio, brevetti, SRL)<menomale !> ma intervengono due fattori:
                      - una SRL italiana consentirebbe di osservare come si sviluppa il mercato nel futuro immediato <perchè ? chi lo dice !?? io prevedo che osserverai il tuo fallimento, perché non hai nessun vantaggio rispetto ai tuoi futuri competitors>
                      - partire direttamente con una società fisica amministrata all'estero includerebbe (a parer mio ma posso sbagliarmi < SI ti sbagli di certo > ) un ulteriore grado di complessità ad un quadro già impegnativo (sviluppo del programma, personalizzazione per i clienti, gestione della società, diffusione presso altri clienti, lavoro presso l'attuale azienda)< a tutto ci sono soluzioni fuori che la morte>

                      Quel che vorrei capire è se è praticamente impossibile spostare tutto all'estero una volta che creo questi legami con lo stato italiano (SRL, Siae & Co) oppure se ci sono margini per cui la GdF o l'AdE non possano trovare nulla da dire se il progetto parte in Italia e poi si sposta su una amministrata UK ad esempio.
                      < basta che ti informi che cosa è successo a D&G e tieni presente che loro rispetto a te sono avvantaggiati.. sono specie protetta....>

                      (Qualcuno mi può dire come funziona l'accettazione o meno dei messaggi pubblicati??)

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