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Proposte di riforma della Brrd (Bank recovery and resolution directive)

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  • Proposte di riforma della Brrd (Bank recovery and resolution directive)

    Arrivano le prime conferme sulle proposte di riforma della Brrd (Bank recovery and resolution directive).

    Attualmente la normativa per la gestione delle crisi bancarie prevede con il cosiddetto "bail in", il salvataggio con i mezzi propri dell'istituto in crisi: i primi a pagare sono gli azionisti, poi gli obbligazionisti e in ultimo sono chiamati a concorrere i correntisti con depositi oltre i 100.000 euro (soglia garantita Fondo di Garanzia Interbancario).

    Il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento europeo, lo scorso febbraio, hanno chiesto alla Bce un parere sulla modifica di alcune normative bancarie proprio per la revisione di cui sopra. Nel testo firmato dal governatore Mario Draghi e datato 8 novembre, si paventa l’introduzione di una sorta di "pre bail-in", un periodo straordinario e limitato nel tempo (si parla di cinque giorni lavorativi) durante il quale tutti gli sforzi sono concentrati a “prevenire il grave deterioramento del bilancio di un istituto di credito”.Secondo la Bce la moratoria dovrebbe servire a dare tempo alle autorità competenti per definire la procedura di risoluzione e prendere delle decisioni formali. Durante questo periodo transitorio, al fine di massimizzare l’efficacia degli interventi, la Bce si attribuisce dei “super poteri”, compreso quello di “autorizzare il prelievo di importi limitati ai titolari dei depositi garantiti”.
    Da questa morsa non si salverebbero dunque nemmeno i correntisti i cui risparmi versati in banca sono oggi protetti dalle leggi nazionali e comunitarie.

    Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, l'ultimo animale libero ucciso.
    Vi accorgerete che non si può mangiare il denaro. (Orso in piedi. Sioux)
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