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Chi vende beni/servizi B2C tramite LLC a clienti EU deve versare Iva tramie OSS/IOSS?

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  • Chi vende beni/servizi B2C tramite LLC a clienti EU deve versare Iva tramie OSS/IOSS?

    Ancora sto valutando se aprire LLC per le mie esigenze, dovro' obbligatoriamete versare IVA in EU per beni/servizi erogati a cittadini EU?

  • #2
    Ciao dipende.

    Cosa vendi? Da dove spedisci? Dove acquisti?

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    • #3
      Ciao, dispositivi medici dal Brasile, B2C, chiedo perché ho letto che sul sito dell'Unione Europea dicino che va pagata sempre IVA sia per beni che per servizi addirittura. Poi non sono residente in Brasile, ma in Europa, quindi vorrei essere in ragionevolmente sicuro di non avere problemi

      Comment


      • #4
        Originariamente Scritto da Ciccini Visualizza Messaggio
        Ciao, dispositivi medici dal Brasile, B2C, chiedo perché ho letto che sul sito dell'Unione Europea dicino che va pagata sempre IVA sia per beni che per servizi addirittura. Poi non sono residente in Brasile, ma in Europa, quindi vorrei essere in ragionevolmente sicuro di non avere problemi
        Di base si e’ corretto, andrebbe pagata sempre l’IVA tuttavia nessuno lo fa anche perché sopratutto se vendi B2c nessuno se ne accorge e sopratutto la caricano al cliente finale in dogana appena la merce arriva in Italia/Europa

        Altro punto da verificare ma credo sarai sicuramente a posto e’ il tema estero vestizione qualora fossi residente in Italia.
        Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

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        • #5
          Originariamente Scritto da Ciccini Visualizza Messaggio
          Ciao, dispositivi medici dal Brasile, B2C, chiedo perché ho letto che sul sito dell'Unione Europea dicino che va pagata sempre IVA sia per beni che per servizi addirittura. Poi non sono residente in Brasile, ma in Europa, quindi vorrei essere in ragionevolmente sicuro di non avere problemi
          Se spedisci dispositivi medici dal Brasile, con destinatario il cliente finale sarà lui a farsi carico dell'IVA.
          Diverso discorso se spedisci i dispositivi ad un tuo indirizzo di smistamento in Europa, e da lì invii poi al cliente.

          Comment


          • #6
            Dalla via che ci sei verifica se i dispositivi medici che vendi possono essere importati da clienti B2c senza certificazione in Europa.
            So per certo che alcuni tipi di dispositivi medici possono essere importati solo da B2b customers con licenza.

            Esempio banale la classica garza che trovi in farmacia, per assurdo non può essere commercializzata.
            Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

            Comment


            • #7
              Originariamente Scritto da bomber747 Visualizza Messaggio
              Dalla via che ci sei verifica se i dispositivi medici che vendi possono essere importati da clienti B2c senza certificazione in Europa.
              So per certo che alcuni tipi di dispositivi medici possono essere importati solo da B2b customers con licenza.

              Esempio banale la classica garza che trovi in farmacia, per assurdo non può essere commercializzata.
              Hai ragione, nel mio caso non dovrebbero esserci problemi ma in generale ci sono mille scazzi, mi sta venendo in mente di risolvere questo business facendo incassare direttamente il dropshipper così se le smazza lui eventuali rogne e a me mi faccio girare il mio margine, mi risolverebbe diversi problemi, ma ho paura che così facendo si ingolosisca troppo, perché ho un buon margine

              Comment


              • #8
                Originariamente Scritto da Ciccini Visualizza Messaggio

                Hai ragione, nel mio caso non dovrebbero esserci problemi ma in generale ci sono mille scazzi, mi sta venendo in mente di risolvere questo business facendo incassare direttamente il dropshipper così se le smazza lui eventuali rogne e a me mi faccio girare il mio margine, mi risolverebbe diversi problemi, ma ho paura che così facendo si ingolosisca troppo, perché ho un buon margine
                Io non ci penserei minimamente a far incassare una società terza…
                Poi rischi di perdere il business dall’oggi al domani se gli gira male.

                Piuttosto valuta bene la situazione e qualora non dovessi avere licenze particolari puoi procedere con una qualsiasi società offshore senza troppi problemi.

                In sostanza parliamo di una pura triangolazione extra EU to EU, nulla di più.
                Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

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                • #9
                  Originariamente Scritto da Andy Fratton Visualizza Messaggio

                  Se spedisci dispositivi medici dal Brasile, con destinatario il cliente finale sarà lui a farsi carico dell'IVA.
                  Diverso discorso se spedisci i dispositivi ad un tuo indirizzo di smistamento in Europa, e da lì invii poi al cliente.
                  Per "lui" intendi il cliente finale? È comunque un problema perché dichiarando valore reale in dogana, oltre alla lentezza biblica dello sdoganamento che rende lentissime le spedizioni, fra IVA e dazi di importazione il prezzo aumenta di quasi il 40% e il tasso di clienti che rifiuterebbero la consegna sarebbe altissimo più i feedback negativi che mi sputtanerebbero il brand, il Brasiliano ad oggi spedisce dichiarando 20 e pagando imposte su tale cifra tramite IOSS del corriere.

                  In ogni caso, anche facendo le cose a mestiere, c'è una controversia sul fatto che il Brasiliano debba dichiarare come valore della merce quanto io la pago a lui (cioè 250, restante metà sarebbe valore commissione) oppure deve dichiarare il prezzo totale a cui io la vendo (cioè 500) ho sentito vari commercialisti ma mi dicono cose opposte.

                  Comment


                  • #10
                    Originariamente Scritto da bomber747 Visualizza Messaggio

                    Io non ci penserei minimamente a far incassare una società terza…
                    Poi rischi di perdere il business dall’oggi al domani se gli gira male.

                    Piuttosto valuta bene la situazione e qualora non dovessi avere licenze particolari puoi procedere con una qualsiasi società offshore senza troppi problemi.

                    In sostanza parliamo di una pura triangolazione extra EU to EU, nulla di più.
                    Dici? La piattaforma ed il brand continuerei a gestirlo completamente io però.

                    Per la società sto pensando alla LLC ma dovrei andare negli States ad aprire il conto visto che shopify non mi accetta conti fintech.

                    Sulla precarietà del business purtroppo quella è una fragilità intrinseca del dropshipping, posso solo mitigarla focalizzandomi a diversificare le fonti di income

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                    • #11
                      Originariamente Scritto da Ciccini Visualizza Messaggio

                      Dici? La piattaforma ed il brand continuerei a gestirlo completamente io però.

                      Per la società sto pensando alla LLC ma dovrei andare negli States ad aprire il conto visto che shopify non mi accetta conti fintech.

                      Sulla precarietà del business purtroppo quella è una fragilità intrinseca del dropshipping, posso solo mitigarla focalizzandomi a diversificare le fonti di income
                      Per te va benissimo una llc US o una rak icc tanto per rimanere tax free e spendere poco di incorporazione/mantenimento, ad entrambe puoi aprire conto online (emi) e vedrai che shopify funziona che e’ una meraviglia.

                      Basta che contatti Andre e in poco risolvi.

                      Discorso iva del post precedente invece sei ad un bivio dove puoi scegliere tra due opzioni.

                      1- la metti in fattura, te la fai pagare dal cliente finale e la vai a versare te come hai detto che fa già il tuo fornitore, (in teoria sarebbe d’obbligo fare così)

                      2- situazione molto più diffusa, il 99% delle attività estere fa così, dichiari sempre sotto i 20$ e lasci tutto sulle spalle del cliente.
                      Se la tua roba e’ di piccole dimensioni per il 99% delle volte passa e nessuno dirà mai nulla.
                      Quella volta ogni tanto che non passa o rimborsi o rispedisci in base a quello che ti conviene economicamente parlando.

                      Nulla di più semplice.
                      Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

                      Comment


                      • #12
                        Originariamente Scritto da bomber747 Visualizza Messaggio

                        Per te va benissimo una llc US o una rak icc tanto per rimanere tax free e spendere poco di incorporazione/mantenimento, ad entrambe puoi aprire conto online (emi) e vedrai che shopify funziona che e’ una meraviglia.

                        Basta che contatti Andre e in poco risolvi.

                        Discorso iva del post precedente invece sei ad un bivio dove puoi scegliere tra due opzioni.

                        1- la metti in fattura, te la fai pagare dal cliente finale e la vai a versare te come hai detto che fa già il tuo fornitore, (in teoria sarebbe d’obbligo fare così)

                        2- situazione molto più diffusa, il 99% delle attività estere fa così, dichiari sempre sotto i 20$ e lasci tutto sulle spalle del cliente.
                        Se la tua roba e’ di piccole dimensioni per il 99% delle volte passa e nessuno dirà mai nulla.
                        Quella volta ogni tanto che non passa o rimborsi o rispedisci in base a quello che ti conviene economicamente parlando.

                        Nulla di più semplice.
                        Il problema è che Stripe mi ha bloccato non appena ho associato il conto al sito, ora uso shopify payments (che paradossalmente si appoggia a Stripe) loro mi hanno espressamente detto che per società US non accettano emi tipo transferwise ma solo conti su banca fisica, inoltre vogliono anche prova di sostanzialità con indirizzo fisico e connessione ip da US (quello si risolve con vpn).

                        PayPal non se ne parla, costosi come pochi e danno solo problemi

                        Inoltre vorrei avere conto personale US su banca fisica per le spese personali

                        Vedo online che qualcuno vende apertura di tali conti in banche americane da remoto ma non mi fido

                        Comment


                        • #13
                          Originariamente Scritto da Ciccini Visualizza Messaggio

                          Il problema è che Stripe mi ha bloccato non appena ho associato il conto al sito, ora uso shopify payments (che paradossalmente si appoggia a Stripe) loro mi hanno espressamente detto che per società US non accettano emi tipo transferwise ma solo conti su banca fisica, inoltre vogliono anche prova di sostanzialità con indirizzo fisico e connessione ip da US (quello si risolve con vpn).

                          PayPal non se ne parla, costosi come pochi e danno solo problemi

                          Inoltre vorrei avere conto personale US su banca fisica per le spese personali

                          Vedo online che qualcuno vende apertura di tali conti in banche americane da remoto ma non mi fido
                          In sostanza siamo passati da chiedere info sull’IVA a chiedere info sulla società per poi passare al processore di pagamento e finendo al conto personale …

                          Manca solo la residenza che non ho ancora capito da tuo post precedente se l’hai a Panama o no.

                          Non mi dilungo troppo, contatta Andrea e facci due chiacchiere e vedrai che risolvi.

                          In bocca al lupo !
                          Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

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                          • #14
                            Originariamente Scritto da Ciccini Visualizza Messaggio

                            Per "lui" intendi il cliente finale? È comunque un problema perché dichiarando valore reale in dogana, oltre alla lentezza biblica dello sdoganamento che rende lentissime le spedizioni, fra IVA e dazi di importazione il prezzo aumenta di quasi il 40% e il tasso di clienti che rifiuterebbero la consegna sarebbe altissimo più i feedback negativi che mi sputtanerebbero il brand, il Brasiliano ad oggi spedisce dichiarando 20 e pagando imposte su tale cifra tramite IOSS del corriere.

                            In ogni caso, anche facendo le cose a mestiere, c'è una controversia sul fatto che il Brasiliano debba dichiarare come valore della merce quanto io la pago a lui (cioè 250, restante metà sarebbe valore commissione) oppure deve dichiarare il prezzo totale a cui io la vendo (cioè 500) ho sentito vari commercialisti ma mi dicono cose opposte.
                            La merce DEVE passare in dogana.
                            E le strade possibili sono 2:

                            - passa diretta senza venire verificata (piccoli pacchetti di scarso valore)

                            - viene controllata

                            Se viene controllata la dogana richiederà al cliente finale distinta del pagamento effettuato, ed applicherà iva+dazi ( se ci sono ) all’intero importo pagato ( prodotto+spedizione).

                            Se il cliente finale (consumer) importa quantità superiori a quello che può essere un normale utilizzo personale dovrà fornire alla dogana un numero EORI.


                            Inviato da Tapatalk

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                            • #15
                              Originariamente Scritto da Ciccini Visualizza Messaggio

                              Il problema è che Stripe mi ha bloccato non appena ho associato il conto al sito, ora uso shopify payments (che paradossalmente si appoggia a Stripe) loro mi hanno espressamente detto che per società US non accettano emi tipo transferwise ma solo conti su banca fisica, inoltre vogliono anche prova di sostanzialità con indirizzo fisico e connessione ip da US (quello si risolve con vpn).

                              PayPal non se ne parla, costosi come pochi e danno solo problemi

                              Inoltre vorrei avere conto personale US su banca fisica per le spese personali

                              Vedo online che qualcuno vende apertura di tali conti in banche americane da remoto ma non mi fido
                              Sai perché ti ha bloccato?

                              Te lo dico io e vediamo se sbaglio:

                              - 1) sul tuo sito Shopify non si trova da nessuna parte l’indicazione di chi è il venditore (nome società, indirizzo, dati commerciali, numeri di telefono)

                              -2) Termini e condizioni di utilizzo assolutamente generiche e, nuovamente, non riportano dati del venditore

                              -3) Privacy Policy- vedi sopra

                              -4) Spedizioni e politiche di reso, idem

                              Il 90% dei negozi Shopify è così, non basta inserire il nome del sito nei termini, privacy e policy varie. Deve essere chiaramente specificato chi vende ed i suoi recapiti.
                              Ovviamente dati venditore Shopify e dati titolare conto Stripe devono coincidere.


                              Inviato da Tapatalk

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