Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Costituzione Cooperativa o Associazione ONLUS per la gestione servizi socio- sanitari

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • Costituzione Cooperativa o Associazione ONLUS per la gestione servizi socio- sanitari

    Salve a tutti voi del forum, visto e considerato che nella mia zona è in forte espansione il "businnes" relativo ai servizi di assistenza domiciliare agli anziani, con relativi accreditamenti presso i comuni locali per lo svolgimento di tale attività, avevo pensato di creare una cooperativa che offrisse tale servizio..
    Molte di queste cooperative già presenti ed operanti sul territorio, riescono a farsi un bel gruzzoletto con questi appalti, essendo già accreditate presso i comuni di riferimento. Le stesse assumono operatori socio sanitari (OSS) ed operatori socio assistenziali (OSA), che operano a domicilio dell'anziano con relativo contratto stipulato dalla cooperativa stessa. Molte di queste cooperative o quasi tutte, assumono gli operatori assistenziali attraverso sgravi contributivi per 3 anni.
    Con questa forma di assunzione l'operatore percepisce 7.50 euro nette ogni ora di lavoro prestato presso l'anziano, dove la parte contributiva risulta essere a carico della Regione per un periodo massimo di 3 anni.
    Sono anche a conoscenza del fatto, che la Regione "elargisce" dei contributi a queste cooperative sociali, previo accreditamento presso la Regione stessa, come ente socio-sanitario per la gestione di questi servizi.
    Conosco per sommi capi la procedura per la costituzione di una cooperativa sociale.
    Noto anche che alcune di queste cooperative sono delle Associazioni ONLUS, e che ci sono molte agevolazioni fiscali in merito.
    1) Volevo sapere se conviene costituire una ONLUS per la gestione di questi servizi, oppure costituire una cooperativa SRL e che differenze ci sono, e se in caso di costituzione di una Srl qual è il capitale iniziale di investimento, anche se sono a conoscenza del fatto che si può costituire una srl con capitale 1 euro.

    2) Quali sono gli adempimenti fiscali che bisogna affrontare per iniziare, e sopratutto se mi potevate dare dei consigli su come redigere al meglio lo statuto della Coop.

    3) dovrei anche aprire un c/c per la coop... cosa mi consigliate ..

    Vi ringrazio anticipatamente per il vostro aiuto.
    Last edited by skakko; 22/11/2013, 14:20.

  • #2
    Caro Skakko,
    piacere di conoscerti e benvenuto nel forum. Le tue richieste non sono proprio in linea con l'oggetto del forum, ma cerchiamo di aiutarti eguamente.
    Con riferimento alle tue richieste, la ONLUS non è un soggetto giuridico a sé stante. Il D.Lgs. 460/1997 prevede che le associazioni, lefondazioni, le società cooperative e gli altri enti di carattere privato, con osenza personalità giuridica, possano divenire una organizzazione non lucrativadi utilità sociale (ONLUS) e beneficiare delle agevolazioni fiscali previste,purché lo statuto o l’atto costitutivo contempli una serie di presupposti, tracui a titolo esemplificativo: a) lo svolgimento di peculiari attività (tra cuirientra, inter alia, anche la formazione e l’assistenza sanitaria); b)l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale; c) il divieto disvolgere attività diverse da quelle menzionate.

    Per costituire un’associazione o una fondazione (artt. 14-35 c.c.) o unasocietà cooperativa (artt. 2511-2545 c.c.),, è necessario un atto pubblico, checontenga gli elementi previsti a norma di legge. Successivamente è opportunorichiedere ed ottenere la personalità giuridica, al fine di tenere distinto ilpatrimonio degli associati da quello dell’ente. Il riconoscimento dellapersonalità giuridica si ottiene, per gli enti che operano su tutto ilterritorio nazionale, con domanda alla Prefettura competente, la quale entro120 giorni procede all’iscrizione nel registro delle persone giuridiche (DPR361/2000).

    Tieni quindi conto che, a fronte di esenzioni fiscali, le ONLUS hanno però dei legacci e dei controlli maggiori sia in termini di oggetto che di attività.

    Lo statuto, visto che deve essere fatto per atto pubblico, lo trovi dal Notaio.

    A presto

    Comment


    • #3
      Avv Pallini grazie per le info, e chiedo scusa se la mia richiesta non ha rispecchiato l oggetto del forum.

      Comment


      • #4
        Originariamente Scritto da skakko Visualizza Messaggio
        Avv Pallini grazie per le info, e chiedo scusa se la mia richiesta non ha rispecchiato l oggetto del forum.

        se fai una coop a responsabilità limitata hai un sacco di spese ed un sacco di rogne.... o sei comunista o lascia perdere
        (le coop sono un sistema mafioso che gli appartiene)... alla fine poca differenza con le Srl (ormai costosissime)...

        segui le indicazioni di Avv.Pallini.... MA !?? per curiosità?

        ....prima di partire fatti fare un preventivo dettagliato dal notaio e senti bene con quelli del/dei comuni con cui intendi lavorare quali costi vai incontro e se effettivamente poi te la danno la convenzione....

        se ti sparano più di 500€ forse conviene fare una LLC in Delaware e fargli prendere stabile costituzione in Italia...

        potresti avere il vantaggio di assumere personale straniero con contratti esteri (se stipuli contratti di lavoro in Romania o Ucraina potresti avere dei vantaggi, sei più agile a livello internazionale e ti ripari il fondoschiena molto meglio)

        la contabilità che riguarda l'Italia rimane tale e quale.

        posso anche informarmi cosa costa farla in Slovenia o in Austria dove i notai sono almeno 10 volte meno esosi che da noi

        con la nuova legge regionale che andrà in vigore a breve, se prendi sede a Nova Gorica, a tutti gli effetti sarà come se tu fossi in Italia (comprensorio socio-sanitario a regime speciale transfrontaliero)... poi in Italia ti puoi sempre aprire una sede, chiedendo la partita IVA italiana
        se non hai fretta mi informo....

        A Gorizia la sanità gestita senza confini (Il Piccolo 06 lug) di FRANCESCO FAIN
        GORIZIA Ettore Romoli lo chiama ”Patto di reciprocità”. Consiste nel dare la possibilità ai pazienti goriziani di usufruire liberamente delle strutture sanitarie d’oltreconfine. E viceversa: con i pazienti sloveni che potranno essere curati negli ospedali di Gorizia e Monfalcone. Attualmente questo patto o accordo che dir si voglia non c’è. Ed è questo il motivo per cui la sanità transfrontaliera resta un progetto monco, fatto di belle parole, dichiarazioni d’intenti ma scarsissima concretezza.
        Ma il ”Patto” si farà. «Ci stiamo lavorando - ammette l’assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic -. Sono necessari ancora incontri a livello politico per definire al meglio i passi da intraprendere. So no disponibile ad incontrare il ministro sloveno della Sanità, Dorijan Marusic. L’obiettivo è quello di concordare un tavolo tecnico. È chiaro che gli ospedali di Gorizia e di San Pietro Vertojba dovranno collaborare sempre più strettamente come auspicato dall’Unione europea». Non solo. Kosic sottolinea come nel campo della collaborazione sanitaria transfrontaliera «non siamo certamente all’anno zero».
        Viene così accolta la proposta lanciata ieri dal sindaco di Nova Gorica Mirko Brulc, il quale aveva auspicato che il nuovo ”Trauma center” dell’ospedale di San Pietro Vertojba possa diventare un punto di riferimento anche per i pazienti italiani. Non solo. Brulc aveva anche espresso il desiderio, «condiviso da entrambe le parti del confine» aveva aggiunto, di «un maggiore collegamento della sanità, soprattutto degli ospedali».
        Ma quell’auspicio si scontra con una difficoltà oggettiva che solo il cosiddetto ”Patto di reciprocità” potrà abbattere. Ne è convinto pure il sindaco Ettore Romoli che ha letto con attenzione le esternazioni del collega d’oltreconfine. «Sono perfettamente d’accordo con Brulc. La Regione, d’accordo con il nostro Comune, si sta spendendo in questo senso. L’obiettivo deve essere quello di mettere a disposizione dei cittadini sia di Gorizia che di Nova Gorica che di San Pietro Vertojba le eccellenze dei propri ospedali. Brulc propone l’utilizzo del ”Trauma center” da parte dei pazienti italiani. Bene, noi potremmo mettere a disposizione dei cittadini sloveni il reparto di Urologia che è uno dei fiori all’occhiello del nostro ospedale».
        Chiaramente tecnico (e non potrebbe essere che così) il commento del direttore generale dell’Ass isontina Gianni Cortiula. Attende, chiaramente, segnali dal mondo politico. «L’utilizzo del ”Trauma center” dell’ospedale di San Pietro? In questo momento non è una questione risolvibile dalla singola Azienda sanitaria. Ci vuole un accordo sovraordinato che supera quelle che sono le competenze e il raggio d’azione dell’Ass. Comunque, credo si debba commentare in termini assolutamente positivi la disponibilità manifestata dal sindaco Brulc».
        Letteralmente entusiasta il consigliere regionale (e presidente della Provincia) Giorgio Brandolin. «Un sogno di molti goriziani che si avvera», è il suo commento alle parole del sindaco di Nova Gorica Mirko Brulc che apre alla possibilità di una sanità transfrontaliera, progetto al quale lo stesso Brandolin aveva lavorato nei suoi anni da presidente della Provincia. «Mi emoziona – afferma Brandolin – che dopo dieci, dodici anni di lavoro su questo fronte, finalmente la politica sia pronta a realizzare quello che è stato un sogno mio e di Darko Bratina e di molti goriziani, un sogno che tentammo di realizzare nella struttura del vecchio ospedale e che dovemmo rimandare causa trasferimento».

        Comment


        • #5
          sicuramente il settore del "socio assistenziale per la teza età è uno di quelli che può generare profitti considerato l'invecchiamentod ella poplazione e il fatto che l'Italia risulta essere completamente IMPREPARATA a sostenere una popolazione "vecchia" sia in termini di risorse che di servizi "per una vecchiaia serena". Non tutti possono andarsene per godersi la pensione. per quelli che rimangono servono servizi ad hoc. Direi che il settore possa comunque fruttare dei bei guadagni se organizzato a dovere. In bocca al lupo e buon lavoro!
          I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

          Comment


          • #6
            Io però cercherei di posizionare il servizio su un livello "medio" . Ossia assistenza privata ad anziani in cui chi paga è il privato . Mi sà che ,almeno al momento , appoggiarsi ad appalti pubblici sia un bel rischio visto i tempi di pagamento statali .

            Comment


            • #7
              Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
              Io però cercherei di posizionare il servizio su un livello "medio" . Ossia assistenza privata ad anziani in cui chi paga è il privato . Mi sà che ,almeno al momento , appoggiarsi ad appalti pubblici sia un bel rischio visto i tempi di pagamento statali .
              Giusto afratton! L'unico modo perchè un'impresa (piccola e media) stia in piedi ad oggi, in europa in generale, è quella di non concedere credito a nessuno. Troppe volte le aziende si sono ritrovate a fare "da banca" accettando pagamenti troppo lunghi che non hanno poi quasi mai ricevuto. il pagamneto deve avvenire "vista fattura", se una piccola media impresa vuole rimanere in piedi. Meglio "meno" volume ma "certo".
              I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

              Comment


              • #8
                Salve tutti vedo che questo post è del 2013, qualcuno mi può dire s'è cambiato qualcosa perché vorrei iniziare un'attività di casa famiglia, grazie.

                Comment

                Working...
                X