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L'Esterovestizione....questa sconosciuta

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  • #31
    Loro hanno scoperto l'acqua calda.... "il grande servizio di intelligence" ... il fatto è che in italia è pieno di aziende di confine (CH, AT, SLO) che stanno nominalmente dall'altra parte.

    Il pirla più grande è il titolare che non se ne è andato a vivere oltreconfine per non spostarsi di 50 km. Lo ridico, PIRLA! La colpa è sua, gli sta bene. Si comprava un appartamento decente, anche molto di più con quello che gli porteranno via adesso. Gli sarebbero avanzati anche quelli per un secondo passaporto.

    Lo aspetto oltreoceano a leccarsi le ferite, magari lo rimettiamo in piedi, sia mai detta l'ultima parola.
    I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

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    • #32
      Ormai lo sanno anche i sassi che ste cose non stanno in piedi.. o si ha "il santo in paradiso", e allora cambia tutto, oppure appunto si è solo MOLTO disinformati. Mi meraviglio anche dei "professionisti" che ancora si prestano al tutto.

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      • #33
        Non per fare l'avvocati dell'eventuale professionista svizzero , ma più che consigliare su come muoversi non può fare . Come noi facciamo sul forum o in privato , possiamo dare consigli , indicazioni , ma nessuno può obbligare nessun altro a fare chissà che .

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        • #34
          Domanda forse stupida. Ma se io apro una società in uk, o qualsiasi altro stato UE, e da residente italiano vado a fare regolare dichiarazione con relativo conguaglio su doppia imposizione, possono ancora rompermi le balle con l'esterovestizione?

          In questo caso avrei ovviamente minor vantaggi, ma mi eviterei per esempio gli anticipi, gli studi di settore, qualche spesa meglio detratta, ecc ecc..

          che dite?

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          • #35
            Certo che possono e se tu dichiari gli fornisci le informazioni per fare le indagini, per questo nel quadro RW sono richieste informazioni anche quando non determinano il pagamento di tasse. L'esterovestizione rigurderebbe la società e non te.

            Se per esempio hai una LTD UK che vende software, senza dipendenti, di cui tu sei amministratore ed unico socio, in pratica sei un freelance "travestito" da LTD UK ti contesteranno l'esterovestizione proprio perchè la tua presenza in UK non ha altro scopo se non quello di evitare, INPS, Ires più alta, studi di settori e tutto il resto.

            La domanda da farsi e che un eventuale controllo farebbe è : che scopo ha questa LTD in UK o altrove ? Se la risposta è solo pagare meno tasse e non c'è altra motivazione, allora è esterovestizione. La legge è scritta apposta per evitare che tu faccia arbitraggio fiscale.

            E noi siamo qui per espellere l'arbitro
            Scopri il BLOG > NomadiFiscali.com

            Trasferire la residenza ed aprire società all'estero, teoria delle bandiere e nomadismo fiscale.

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            • #36
              In realtà ho posto male la domanda. Per le persone giurdiche funziona che per lo meno serve un nominee per giustificare la registrazione estera ecc ecc. Ma per una ditta individuale? Mi sembra che la normativa europea dica che io cittadino europeo posso aprire un'attività ovunque voglia all'interno dell'unione, rispettando ovviamente i criteri necessari per l'apertura in loco.

              Esempio pratico: io abito a varese, apro un negozio di parrucchieri in svizzera, e questo è una ditta individuale (persona fisica).

              Andrei quindi a pagare le tasse in svizzera + compensazione (doppia imposizione) in italia in quanto residente, giusto?
              Non ci sarebbe però esterovestizione, o sbaglio?

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              • #37
                non puoi aprire una ditta individuale in un Paese in cui non sei residente.

                Abbiamo già parlato di questo tema, se vuoi aprire un negozio in un Paese in cui non sei residente devi usare una società con personalità giuridica e fiscale ivi residente. o devi spostare la tua residenza in tale Paese.

                Se per esempio un cittadino francese viene in Italia e vuole aprire un ristorante come ditta individuale, la prima cosa di cui ha bisogno è il codice fiscale italiano, indi le residenza sua in Italia.

                Mi spiego ?
                Scopri il BLOG > NomadiFiscali.com

                Trasferire la residenza ed aprire società all'estero, teoria delle bandiere e nomadismo fiscale.

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                • #38
                  Originariamente Scritto da Lev! Visualizza Messaggio
                  In realtà ho posto male la domanda. Per le persone giurdiche funziona che per lo meno serve un nominee per giustificare la registrazione estera ecc ecc. Ma per una ditta individuale? Mi sembra che la normativa europea dica che io cittadino europeo posso aprire un'attività ovunque voglia all'interno dell'unione, rispettando ovviamente i criteri necessari per l'apertura in loco.

                  Esempio pratico: io abito a varese, apro un negozio di parrucchieri in svizzera, e questo è una ditta individuale (persona fisica).

                  Andrei quindi a pagare le tasse in svizzera + compensazione (doppia imposizione) in italia in quanto residente, giusto?
                  Non ci sarebbe però esterovestizione, o sbaglio?
                  a parte la questione " ditta individuale " che ti ha spiegato Nomad , c è il rovescio della medaglia della " globalizzazione europea " .
                  Allo stesso modo della LTD che opera in Italia , una SRL può tranquillamente lavorare in Germania . Ancora una volta , se la scelta di una giurisdizione estera , piuttosto della tua " home based " è data solo ed esclusivamente da indebito risparmio fiscale , questa non regge .
                  Ricorda , la sostanza vale sulla forma .

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                  • #39
                    Solo in Italia abbiamo questa perversione fiscale, abbiamo uno stato che fa la guerra alle farfalle, basterebbe abbassare un po le tasse e evitare di condannare gli imprenditori condannandoli a priori come evasori. Che poi come è sempre stato ci vanno di mezzo sempre i poveri perchè chi è amico e grosso la fa sempre franca.
                    Comunque a Malta si può aprire anche una "ditta individuale" pur avendo la residenza fuori Malta.
                    Per la Ltd maltese, nel caso tu voglia tenere la residenza in Italia hai il rimborso del 30% sugli utili a fine anno sul 35% che paghi, andando a pagare alla fine solo un 5% di tasse.

                    Poi per l'esterovestizione dipende molto dal tipo di attività che svolgi e come la svolgi, se ad esempio apri una pizzeria o un negozio di scarpe all'estero ovunque tu voglia aprire non può essere esterovestizione perchè l'attività ricava guadagno da operazioni svolte esclusivamente all'estero, ma è logico che se sei un consulente con redidenza in Italia e vuoi fatturare i tuoi servizi ai tuoi clienti italiani dalla tua società estera è palese che è esterovestizione al fine di sottrarre soldi allo stato italiano.
                    In questo caso è meglio trasferirsi e risiedere all'estero sempre che il tuo tipo di lavoro lo permetta.

                    Cosa diversa è se apri una società all'estero e i tuoi clienti sono al 60% clienti non Italia e 40% clienti italiani, in questo caso non può essere esterovestizione perchè il volume d'affari verso l'italia è inferiore e l'azienda ricava guadagno da diversi paesi.

                    X l'esterovestizione devono dimostrare che hai costituito la società estera e alla fine la gestisci dall'italia o che fai lo stesso lavoro che prima facevi con società italiana fatturando sempre agli stessi clienti italiani o che comunque la tua sede all'estero sia fittizia (finta).

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                    • #40
                      In Italia c'è perversione fiscale perchè BISOGNA mantenere il livello di inefficienza statale, a scapito di chi lavora e produce.
                      Ricordo la riflessione di qualche tempo fa fatta da Edmond sul costo esorbitante delle autostrade italiane: alla luce (ancora poca....) del recente scandalo ANAS, avete capito perchè costano così care? il pedaggio deve mantenere una ruberia sulla quale campano e s'ingrassano, secondo me, centinaia di migliaia di beneficiati dalla redistribuzione tangentizia.
                      Intanto, pure i 14 km della nuovissima bretella A8 A9 (gallarate - lomazzo) da lunedì mi costano 3,08 euro (e altrettanti al ritorno).
                      Che schifo!!!!!!!!

                      Comment


                      • #41
                        Originariamente Scritto da Verystrac Visualizza Messaggio
                        il pedaggio deve mantenere una ruberia sulla quale campano e s'ingrassano, secondo me, centinaia di migliaia di beneficiati dalla redistribuzione tangentizia.
                        su questo non c'è dubbio. Viaggio regolarmente su autostrade di Slovenia, Austria e Svizzera che richiedono solo una vignetta annuale e la qualità delle strade è, se non sempre, molto spesso superiore a quella delle autostrade italiane. Capita raramente di imbattersi in lavori in corso, spesso sono presenti le 3 corsie (in Italia cosa ancora rara, quando fanno un tratto di 3a corsia nuovo lungo 10km sembra che abbiano fatto un salto in avanti di 20 anni) e c'è molto meno traffico. In Italia spesso si corre a 2 corsie e quella di dx è interamente occupata dai mezzi pesanti. In Austria (e non solo) esistono, di tanto in tanto, delle aree di sosta con i bagni pubblici. Provate a fermarvi in qualche "autogrill" delle autostrade austriache: l'ho scritto tra virgolette perchè è riduttivo chiamarlo autogrill, spesso sono dei veri e propri gioielli. Mi è capitato anche di imbattermi, in Austria, in autogrill con bagni dotati di docce, nuovi di pallino e puliti alla perfezione al punto che dentro ci si poteva mangiare tranquillamente. Uno splendore.

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                        • #42
                          Originariamente Scritto da Verystrac Visualizza Messaggio
                          In Italia c'è perversione fiscale perchè BISOGNA mantenere il livello di inefficienza statale, a scapito di chi lavora e produce.
                          Ricordo la riflessione di qualche tempo fa fatta da Edmond sul costo esorbitante delle autostrade italiane: alla luce (ancora poca....) del recente scandalo ANAS, avete capito perchè costano così care? il pedaggio deve mantenere una ruberia sulla quale campano e s'ingrassano, secondo me, centinaia di migliaia di beneficiati dalla redistribuzione tangentizia.
                          Intanto, pure i 14 km della nuovissima bretella A8 A9 (gallarate - lomazzo) da lunedì mi costano 3,08 euro (e altrettanti al ritorno).
                          Che schifo!!!!!!!!
                          Il sistema autostrade in Italia è dato in concessione a società private, tranne alcune (ad esempio A3) che è sotto la gestione diretta di ANAS.
                          Il pagamento del pedaggio da provvisorio è divenuto effettivo (come spesso accade in Italia).
                          Qui da me ho autostrade gratuite, 3/4 corsie, segnaletica impeccabile, segnaletica luminosa d'esercizio, e assenza di limite di velocità a 130 Km/h (qui in autostrada vige la velocità consigliata di 130 Km/h).
                          Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, l'ultimo animale libero ucciso.
                          Vi accorgerete che non si può mangiare il denaro. (Orso in piedi. Sioux)

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                          • #43
                            Originariamente Scritto da Euroland Visualizza Messaggio
                            In tal caso poi ti vengono a bussare alla porta in italia ... e non è un'esperienza simpatica
                            Dai sentiamo, e quando vengono a bussare cosa ti fanno?

                            Multa? Mi ci pulisco il deretano..

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                            • #44
                              L'esterovestizione è per quelle società estere che lavorano in Italia senza partita iva e senza stabile organizzazione, facendo finta di essere estere,

                              quindi in Italia non dichiarano, e magari hanno un ufficio di rappresentanza ma vendono prodotti sul solo Italiano emettendo fattura estera.

                              Chi lavora con una società offshore non è soggetto a questa legge

                              Esempio: un cittadino italiano, residente in italia, ha una delaware llc con cui vende le sue app in tutto il mondo tramite un sito su piattaforma offshore, gli incassi vanno su un conto offshore della società.

                              Qua non c'è esterovestizione, forse omessa dichiarazione, ma se non divide gli utili e i fondi restano sul conto societario la vedo dura per il fisco italiano.

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                              • #45
                                Non ho capito se l'esempio del cittadino Italiano con la LLC Delaware lo consideri esterovestizione...


                                Originariamente Scritto da Escape Visualizza Messaggio
                                L'esterovestizione è per quelle società estere che lavorano in Italia senza partita iva e senza stabile organizzazione, facendo finta di essere estere,

                                quindi in Italia non dichiarano, e magari hanno un ufficio di rappresentanza ma vendono prodotti sul solo Italiano emettendo fattura estera.

                                Chi lavora con una società offshore non è soggetto a questa legge

                                Esempio: un cittadino italiano, residente in italia, ha una delaware llc con cui vende le sue app in tutto il mondo tramite un sito su piattaforma offshore, gli incassi vanno su un conto offshore della società.

                                Qua non c'è esterovestizione, forse omessa dichiarazione, ma se non divide gli utili e i fondi restano sul conto societario la vedo dura per il fisco italiano.

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