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La Commissione Europea ha adottato martedì (18 maggio) un piano per lo sviluppo di una tassazione unificata per le società, i cui 27 sistemi nazionali stanno lottando per far fronte ad un mondo in cui le transazioni economiche e gli affari avvengono senza confini, spesso online.
Secondo la proposta, alcune grandi aziende che operano nell’UE dovrebbero pubblicare le loro aliquote fiscali effettive per garantire una maggiore trasparenza, e ci sarebbero nuove misure anti-evasione per affrontare l’uso abusivo di società di comodo.
“E’ tempo di ripensare la tassazione unificata Europea”, ha dichiarato Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’economia.
“Mentre le nostre economie passano a un nuovo modello di crescita… così anche i nostri sistemi fiscali devono adattarsi alle priorità del 21esimo secolo”.
I governi di tutto il mondo sono alla disperata ricerca di entrate extra per ricostruire le loro economie devastate dalla pandemia, e la tassazione delle imprese è diventata un obiettivo ovvio dopo decenni di declino.
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) deve concordare a giugno delle regole globali su dove tassare le grandi multinazionali come Google, Amazon o Facebook, e a quale tasso minimo effettivo.
L’OCSE mira a fermare i governi che tagliano le aliquote fiscali in modo competitivo per attirare gli investimenti, e a creare un modo per tassare i profitti nei paesi dove sono i clienti, piuttosto che dove una società stabilisce il suo ufficio per scopi fiscali.
La Commissione europea prevede di usare l’accordo OCSE come un trampolino di lancio verso regole più unificate per la tassazione delle imprese in tutta l’UE.
EuroCommerce, che rappresenta i settori europei della vendita al dettaglio e all’ingrosso, ha accolto con favore il piano, dicendo che i diversi regimi fiscali sono una grande barriera in tutto il mercato unico dell’UE.
L’ultimo piano della Commissione europea andrà ora agli stati membri e ai legislatori dell’UE per l’approvazione. Diversi piani per regolarizzare la tassazione dell’UE sono già falliti in passato, poiché la fissazione delle aliquote fiscali è una prerogativa gelosamente custodita dai parlamenti nazionali.
Il piano, chiamato BEFIT – Business in Europe: Framework for Income Taxation – fornirà un unico regolamento per l’imposta sulle società europee, e fornirà una più equa ripartizione dei diritti di tassazione tra i diversi Paesi.
Secondo la proposta, alcune grandi aziende che operano nell’UE dovrebbero pubblicare le loro aliquote fiscali effettive per garantire una maggiore trasparenza, e ci sarebbero nuove misure anti-evasione per affrontare l’uso abusivo di società di comodo.
“E’ tempo di ripensare la tassazione unificata Europea”, ha dichiarato Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’economia.
“Mentre le nostre economie passano a un nuovo modello di crescita… così anche i nostri sistemi fiscali devono adattarsi alle priorità del 21esimo secolo”.
I governi di tutto il mondo sono alla disperata ricerca di entrate extra per ricostruire le loro economie devastate dalla pandemia, e la tassazione delle imprese è diventata un obiettivo ovvio dopo decenni di declino.
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) deve concordare a giugno delle regole globali su dove tassare le grandi multinazionali come Google, Amazon o Facebook, e a quale tasso minimo effettivo.
L’OCSE mira a fermare i governi che tagliano le aliquote fiscali in modo competitivo per attirare gli investimenti, e a creare un modo per tassare i profitti nei paesi dove sono i clienti, piuttosto che dove una società stabilisce il suo ufficio per scopi fiscali.
La Commissione europea prevede di usare l’accordo OCSE come un trampolino di lancio verso regole più unificate per la tassazione delle imprese in tutta l’UE.
EuroCommerce, che rappresenta i settori europei della vendita al dettaglio e all’ingrosso, ha accolto con favore il piano, dicendo che i diversi regimi fiscali sono una grande barriera in tutto il mercato unico dell’UE.
L’ultimo piano della Commissione europea andrà ora agli stati membri e ai legislatori dell’UE per l’approvazione. Diversi piani per regolarizzare la tassazione dell’UE sono già falliti in passato, poiché la fissazione delle aliquote fiscali è una prerogativa gelosamente custodita dai parlamenti nazionali.
Il piano, chiamato BEFIT – Business in Europe: Framework for Income Taxation – fornirà un unico regolamento per l’imposta sulle società europee, e fornirà una più equa ripartizione dei diritti di tassazione tra i diversi Paesi.