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Consulenza informatica ... soluzione SRO ?

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  • Consulenza informatica ... soluzione SRO ?

    Ciao a tutti e complimenti per il forum!
    Vi leggo da qualche giorno e pertanto non ho molta esperienza in materia e neppure dimestichezza con le regole del forum, quindi mi scuso in anticipo se farò domande già trattate o errori di forma.

    Vado dritto al punto.
    Da circa 1 anno ho costituito una SRL in Italia nel settore della consulenza informatica (99% clienti = multinazionale estere, svizzera, singapore, etc...).
    Sono nel settore da una decina d'anni ma prima con ditta individuale e clienti solo italiani.
    Ora sono amministratore e socio lavoratore (60%) insieme ad altri 2 soci solo di capitale (20% ciascuno).
    Non ho dipendenti ma utilizzo consulenti in p.iva oppure acquisto consulenze da altre srl italiane.
    Volume d'affari circa 400K/anno.
    Il "problema" è la base imponibile poiché ho un buon margine sulle consulenze e costi bassissimi (sede dal commercialista, no auto aziendale, no dipendenti, etc) quindi dopo aver pagato i vari consulenti potrei arrivare a fine anno con circa 200K di utile... quindi circa 30% IRES+IRAP = 60K "buttati", follia! giusto?

    Il mio "brillante commercialista" consiglia di modulare il compenso amministratore per abbassare l'utile!! Così sarò tartassato da irpef italica + gestione separata e addizionali varie e sulla distribuzione degli utili a fine anno (dopo ires e irap) mi chiedono pure di pagare inps commercianti sul mio 60% di ricavi post tasse....e poi irpef come persona fisica sul 49% circa del restante.... seconda follia!

    Studi di settore, cliente principale svizzero (black list = antenne puntate, controlli ed adempimenti vari), anticipi/acconti tasse sul fatturato, ... terza follia!

    Il business si svolge al 99% con clienti stranieri (svizzera e singapore) però i consulenti che utilizzo sono (al momento) tutti italiani qui residenti, me compreso (moglie, casa di proprietà, auto, etc...)

    Sarei tentato di delocalizzare, pensavo a REP CECA per la relativa vicinanza ma prenderei in considerazioni anche altri vs consigli, basta che non siano soluzioni "estreme"... non mi interessa ridurre la tassazione a 0%, vorrei solo un consiglio su struttura legale per evitare inutili/doppi contributi inps e ad avere una corporate tax onesta (10-20%) e potendo poi anche ottimizzare il carico fiscale sui dividendi.

    Vorrei capire a cosa vado incontro e quali passi effettivamente si devono intraprendere. Meglio sarebbe poter evitare la residenza all'estero perchè mi risulterebbe complicato spostarmi in toto, moglie al seguito, etc....

    Tutto ciò premesso:

    1) SRO in REP CECA con ufficio/domicilio in loco e magari direttore nominee risolverebbe i miei problemi? Devo effettivamente avere del personale sul posto? (segretaria, clienti locali, etc.)
    2) Posso essere socio e semplicemente dichiarare 5% dei dividendi della SRO nel UNICO / Quadro RW?
    3) Fornitori tutti italiani costituirebbe un problema? Non escludo poi di cercare 1-2 consulenti informatici in Rep.Ceca...
    4) Sarebbe un azzardo avere una vettura aziendale con targa ceca usata principalmente in italia? Immagino si scarichi completamente in Rep. Ceca e non solo il 20% in 4/5 anni come da noi ...
    5) Potrei eventualmente tenere una P.IVA italiana aperta per continuare a gestire solo i clienti italiani?

    Grazie di cuore a chi vorrà provare a mettere un pò di chiarezza ai miei dubbi :-)

  • #2
    Originariamente Scritto da frashka Visualizza Messaggio
    Ciao a tutti e complimenti per il forum!
    Ciao a te frashka!

    Vi leggo da qualche giorno e pertanto non ho molta esperienza in materia e neppure dimestichezza con le regole del forum, quindi mi scuso in anticipo se farò domande già trattate o errori di forma.
    provo a risponderti in generale punto per punto. ti consiglio comunque di fare anche una ricerca per parole chiave nei vecchi post e sicuramente troverai argomenti di tuo interesse.

    Vado dritto al punto.
    così di fa, baravo!

    Da circa 1 anno ho costituito una SRL in Italia nel settore della consulenza informatica (99% clienti = multinazionale estere, svizzera, singapore, etc...).
    se i tuoi clienti stanno tutti all'estero e il tuo settore è quello che hai descritto, allora molto ma molto probabilmente la cosa migliore è usare una società estera.

    Sono nel settore da una decina d'anni ma prima con ditta individuale e clienti solo italiani.
    Ora sono amministratore e socio lavoratore (60%) insieme ad altri 2 soci solo di capitale (20% ciascuno).
    Non ho dipendenti ma utilizzo consulenti in p.iva oppure acquisto consulenze da altre srl italiane.
    ok, italiani o stranieri poco importa, tutti possono essere "indipendent contractors" a quanto credo di comprendere da quanto dici.

    Volume d'affari circa 400K/anno.
    Il "problema" è la base imponibile poiché ho un buon margine sulle consulenze e costi bassissimi (sede dal commercialista, no auto aziendale, no dipendenti, etc) quindi dopo aver pagato i vari consulenti potrei arrivare a fine anno con circa 200K di utile... quindi circa 30% IRES+IRAP = 60K "buttati", follia! giusto?
    giusto!

    Il mio "brillante commercialista" consiglia di modulare il compenso amministratore per abbassare l'utile!! Così sarò tartassato da irpef italica + gestione separata e addizionali varie e sulla distribuzione degli utili a fine anno (dopo ires e irap) mi chiedono pure di pagare inps commercianti sul mio 60% di ricavi post tasse....e poi irpef come persona fisica sul 49% circa del restante.... seconda follia!
    evito di sparare a zero sul tuo "brillante" commercialista visto che l'ho fatto ampiamente in passato. Un consiglio soltanto: CAMBIALO !! SUBITO !!

    Studi di settore, cliente principale svizzero (black list = antenne puntate, controlli ed adempimenti vari), anticipi/acconti tasse sul fatturato, ... terza follia!
    se fosse una società offshore oppur eonshore a bassa tassazione come cipro per esempio a fatturare il clinete svizzero e quello di singapore allora non avresti nessun problema di "blacklist"

    Il business si svolge al 99% con clienti stranieri (svizzera e singapore) però i consulenti che utilizzo sono (al momento) tutti italiani qui residenti, me compreso (moglie, casa di proprietà, auto, etc...)
    tu potresti benissimo lavorare per la società estera come gli altri consulenti.

    Sarei tentato di delocalizzare, pensavo a REP CECA per la relativa vicinanza ma prenderei in considerazioni anche altri vs consigli, basta che non siano soluzioni "estreme"...
    nessuna soluzione estrema, ma tutte quante internazionalmente lineari.

    non mi interessa ridurre la tassazione a 0%, vorrei solo un consiglio su struttura legale per evitare inutili/doppi contributi inps e ad avere una corporate tax onesta (10-20%) e potendo poi anche ottimizzare il carico fiscale sui dividendi.
    Cipro (meglio se abbinato ad una offshore per ottimizzare sui dividendi) se vuoi rimanere in EU, HK se preferisci stare extra EU. Altre opzioni possiamo valutarle se vuoi.

    Vorrei capire a cosa vado incontro e quali passi effettivamente si devono intraprendere. Meglio sarebbe poter evitare la residenza all'estero perchè mi risulterebbe complicato spostarmi in toto, moglie al seguito, etc....
    volendo è possibile evitarla. Meglio prenderne una in ogni caso, anche "paper residency" per avere sempre un punto di appoggio in caso il sistema Europa dovesse arrivare al collasso.

    Tutto ciò premesso:

    1) SRO in REP CECA con ufficio/domicilio in loco e magari direttore nominee risolverebbe i miei problemi? Devo effettivamente avere del personale sul posto? (segretaria, clienti locali, etc.)
    Cipro è meglio in EU. Non ha blacklist e niente ritenute alla fonte su dividendi e royalties. corporate tax al 12.5%

    2) Posso essere socio e semplicemente dichiarare 5% dei dividendi della SRO nel UNICO / Quadro RW?
    puoi essere solo socio: SI. Dichiarare il 5% dei dividendi SI, per come farlo devi parlare con un commercialista meno "brillante" del tuo di adesso, insomma uno che non fa solo bar e ristoranti come dico sempre.

    3) Fornitori tutti italiani costituirebbe un problema? Non escludo poi di cercare 1-2 consulenti informatici in Rep.Ceca...
    no, ma più sono internazionali e meglio è.

    4) Sarebbe un azzardo avere una vettura aziendale con targa ceca usata principalmente in italia? Immagino si scarichi completamente in Rep. Ceca e non solo il 20% in 4/5 anni come da noi ...
    lascia perdere le auto. prima organizza bene la struttura societaria poi pensi ai trasporti. meglio dichiarare un attimod i più e avere una vettura regolare con targa locale. Saresti sicuramente più "low profile" e più congruente al stuo status

    5) Potrei eventualmente tenere una P.IVA italiana aperta per continuare a gestire solo i clienti italiani?
    si assolutamente. puoi anche fatturare la offshore per le tue prestazioni personali effettuate nei suoi confronti.

    Grazie di cuore a chi vorrà provare a mettere un pò di chiarezza ai miei dubbi :-)
    mi auguro di averti già dato qualche spunto, poi se vuoi approfondiamo in privato.
    I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

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