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Appalti di lavoro europei e requisiti in alternativa al certificato SOA

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  • Appalti di lavoro europei e requisiti in alternativa al certificato SOA

    Buongiorno,
    leggendo vari bandi relativi ad appalti pubblici, mi è venuto un dubbio:

    Possesso dell’attestazione di qualificazione, rilasciata da una SOA regolarmente
    autorizzata, per la categoria OG10 classifica III o di attestazione equivalente in base alla
    normative vigente nello Stato in cui il concorrente ha la sede legale;

    Considerando che in Italia è possibile comprarsi un ramo d'azienda e farsi rilasciare l'attestato SOA.. negli altri paese europei come funziona?

    Mi spiego, non m'interessa dove dovrò pagare le tasse.. anzi, considerando che mi interessa lavorare solo in Italia, è scontato che dovrò pagarle qui..

    Quello che mi interessa sapere è; quanto mi costerebbe in linea molto generale, aprire una società in zona europa e acquistare i requisiti equivalenti al SOA per partecipare ad appalti in Italia? Giusto per sapere se ci sarebbe convenienza o meno..

    In italia:
    Partecipare ad una gara tramite istituto d'avvalimento costa:
    - avvalimento: 200/300 euro + 3/4% sull'importo netto. (per ogni appalto ovviamente)
    piu le altre spese che avrei comunque.

    Comprare un ramo d'azienda semplice costa sui 30/40.000 euro + 7/8000 euro per riattestarmi ed avere il SOA.t
    Mi chiedevo se negli altri stati, si potesse trovare qualcosa di più economico.. giusto per iniziare.

    Grazie.

  • #2
    Ciao Criss.. dimentichi una cosa principale.. che per la cessione o compra vendita dei rami d'azienda in ITALIA ti serve la perizia giurata.. fatta da un tecnico (CTU) nominato dal te o dal tuo legale per il tramite del Tribunale di competenza... tempi di attesa minimi 60gg per la nomina del tecnico, e non tutti i tecnici sono preparati per la certificazione di ESISTENZA dei rami d'azienda..ulteriori tempi per disbrigo pratica ad andar bene altri 60gg (esperienza personale) il costo varia in funzione al numero di categorie di lavoro solitamente la cifra puo' oscillare fra i 1.200-3.000 euri .. per quanto concerne la tua domanda..:
    1- "Considerando che in Italia è possibile comprarsi un ramo d'azienda e farsi rilasciare l'attestato SOA.. negli altri paese europei come funziona?"
    - funziona che dovresti contattare un Ente di Attestazione SOA in italia per capire quale documentazione ti serva per attestarti in italia con i requisiti comprati da aziende della UE (sono grattacapi) .
    2- "Quello che mi interessa sapere è; quanto mi costerebbe in linea molto generale, aprire una società in zona europa e acquistare i requisiti equivalenti al SOA per partecipare ad appalti in Italia? Giusto per sapere se ci sarebbe convenienza o meno.." personalmente.. da ex imprenditore edile settore pubblico e privato,ti dico che non avresti alcuna convenienza FISCALE .................................................. .....ed ancor prima di aprire la tua azienda..(proprio perche intendi operare nel territorio italiano) dovresti pensare a pararti le chiappe... ossia ancor prima di aprire.. dovresti sapere già come chiuderla.. in casi estremi.... per quanto riguarda la partecipazione agli appalti pubblici con requisiti paesi UE.. nel Bando di Gara solitamente trovi tutto quello che richiedono... per quanto concerne i costi di apertura... azienda..in paesi UE variano. Mi ero interessato anch'io tempo fa ponendomi le tue stesse domande ed ho abbandonato... anzi... chiuso...
    Una piccola postilla personale... i nuovi sistemi di aggiudicazione degli appalti in italia.. sono al 90% con "l'offerta economicamente piu vantaggiosa.... " e cio' la dice lunga e..... non mi dilungo.... (contatta un ente di attestazione SOA) e vedi cosa ti dicono... per i requisiti.. (cosa importantissima) Buona giornata

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    • #3
      Mi permetto di intervenire sul tema per alcune precisazioni. In attesa che le nuove direttive comunitarie vengano recepite nel nostro ordinamento con la predisposizione di un nuovo codice dei contratti pubblici (quello attuale è così pieno di novelle e integrazioni continue che non faccio in tempo ad acquistarne una copia che è già superata...).
      Con riferimento al tema introdotto da Criss, riporto l'art. 47 D.Lgs. 163/2006:
      1. Agli operatori economici stabiliti negli altri Stati aderenti all'Unione Europea, nonche' a quelle stabilite nei Paesi firmatari dell'accordo sugli appalti pubblici che figura nell'allegato 4 dell'accordo che istituisce l'Organizzazione mondiale del commercio, o in Paesi che, in base ad altre norme di diritto internazionale, o in base ad accordi bilaterali siglati con l'Unione Europea o con l'Italia che consentano la partecipazione ad appalti pubblici a condizioni di reciprocita', la qualificazione e' consentita alle medesime condizioni richieste alle imprese italiane.
      2. Per gli operatori economici di cui al comma 1, la qualificazione di cui al presente codice non e' condizione obbligatoria per la partecipazione alla gara. Essi si qualificano alla singola gara producendo documentazione conforme alle normative vigenti nei rispettivi Paesi, idonea a dimostrare il possesso di tutti i requisiti prescritti per la qualificazione e la partecipazione gli operatori economici alle gare. E' salvo il disposto dell'articolo 38, comma 5.

      E ancora sui requisiti ex art. 38, il comma 5 recita:
      5. Se nessun documento o certificato e' rilasciato da altro Stato dell'Unione europea, costituisce prova sufficiente una dichiarazione giurata, ovvero, negli Stati membri in cui non esiste siffatta dichiarazione, una dichiarazione resa dall'interessato innanzi a un'autorita' giudiziaria o amministrativa competente, a un notaio o a un organismo professionale qualificato a riceverla del Paese di origine o di provenienza.

      Infine, in merito alle certificazioni di qualità, l'art. 43 del decreto citato prevede che:
      1. Qualora richiedano la presentazione di certificati rilasciati da organismi indipendenti per attestare l'ottemperanza dell'operatore economico a determinate norme in materia di garanzia della qualita', le stazioni appaltanti fanno riferimento ai sistemi di assicurazione della qualita' basati sulle serie di norme europee in materia e certificati da organismi conformi alle serie delle norme europee relative alla certificazione. Le stazioni appaltanti riconoscono i certificati equivalenti rilasciati da organismi stabiliti in altri Stati membri. Esse ammettono parimenti altre prove relative all'impiego di misure equivalenti di garanzia della qualita' prodotte dagli operatori economici.


      Chiedo scusa per la pedanteria, ma è importante partire dalle disposizioni normative per inquadrare correttamente la fattispecie e trarre qualche rapida conclusione:
      1) una operazione di questo tipo va condotta non acquisendo un ramo d'azienda con equivalente SOA da parte di una società italiana, ma con una società UE, partecipando agli appalti quindi direttamente con società UE;
      2) la convenienza sta anche nel regime previdenziale favorevole di alcuni paesi (vedi Romania ad es.) ovvero nel trattamento fiscale migliore (vedi Bulgaria ad es.).
      Tuttavia, anche senza la struttura in UE è possibile ottenere legittimamente personale distaccato dalla Romania a società italiana per lavorare ad appalti in Italia. Ciò soprattutto al fine di poter giustificare offerte economiche anormalmente basse. Altro sistema attualmente in voga per abbattere i costi del personale e effettuare offerte economiche molto basse è quello di utilizzare manodopera di un certo tipo (ad es. galeotti), per la quale sono presenti varie agevolazioni (chiedete al vostro consulente del lavoro).
      Spero di aver fornito qualche spunto di riflessione e qualche informazione utile per orientarti meglio nel magico mondo degli appalti pubblici (magico perché chi lo conosce sa che a volte accadono delle magie...).

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      • #4
        Giustissimo.. anche se a mio parere oggi giorno non credo sia questo il problema nel MERCATO degli appalti pubblici.. comunque è un valido spunto per il risparmio.. grazie Avv. Pallini

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        • #5
          Originariamente Scritto da santiago77 Visualizza Messaggio
          Ciao Criss.. dimentichi una cosa principale.. che per la cessione o compra vendita dei rami d'azienda in ITALIA ti serve la perizia giurata.. fatta da un tecnico (CTU) nominato dal te o dal tuo legale per il tramite del Tribunale di competenza...
          Ciao, ti ringrazio per la risposta.
          Si, ho visto che in tanti eseguono la perizia. Sinceramente non pensavo fosse obbligatoria. Tuttavia, se un ramo costa 40/50.000 euro, ormai non sono questi 2/3000 che fanno la differenza. Inoltre era solo una parentesi per far capire agli altri quanto può costare un ramo d'azienda in Italia (giusto per confrontare il costo con gli altri stati UE. Non sono interessato ad acquisirne.

          Originariamente Scritto da santiago77 Visualizza Messaggio
          1- "Considerando che in Italia è possibile comprarsi un ramo d'azienda e farsi rilasciare l'attestato SOA.. negli altri paese europei come funziona?"
          - funziona che dovresti contattare un Ente di Attestazione SOA in italia per capire quale documentazione ti serva per attestarti in italia con i requisiti comprati da aziende della UE (sono grattacapi) .
          Intendo acquisire un ramo d'azienda ESTERO con una società UE (esempio stato X) e attestarmi direttamente nello stato X. Non so se si chiami SOA nello stato X, ma intendo proprio acquisire ramo e attestarmi nello stato X. In Italia non voglio il SOA.. voglio solo partecipare agli appalti tramite il mio requisito uguale al SOA, ma non SOA. Capito? Non so come spiegarmi meglio

          Se poi ci fosse la possibilità di autocrearsi il fatturato in qualche modo oscuro, senza versare iva e tasse, finti lavori ecc ecc.. mi andrebbe bene lo stesso

          Originariamente Scritto da santiago77 Visualizza Messaggio

          2- "Quello che mi interessa sapere è; quanto mi costerebbe in linea molto generale, aprire una società in zona europa e acquistare i requisiti equivalenti al SOA per partecipare ad appalti in Italia? Giusto per sapere se ci sarebbe convenienza o meno.." personalmente.. da ex imprenditore edile settore pubblico e privato,ti dico che non avresti alcuna convenienza FISCALE .................................................. .....ed ancor prima di aprire la tua azienda..(proprio perche intendi operare nel territorio italiano) dovresti pensare a pararti le chiappe... ossia ancor prima di aprire.. dovresti sapere già come chiuderla.. in casi estremi.... per quanto riguarda la partecipazione agli appalti pubblici con requisiti paesi UE.. nel Bando di Gara solitamente trovi tutto quello che richiedono... per quanto concerne i costi di apertura... azienda..in paesi UE variano.
          Per quanto riguarda i vantaggi fiscali, immaginavo non ci fosse niente di vantaggioso nel mio caso. Era tutto un discorso solo per risparmiare sull'attestazione e non dover dipendere dall'avvalimento.

          Originariamente Scritto da santiago77 Visualizza Messaggio

          Mi ero interessato anch'io tempo fa ponendomi le tue stesse domande ed ho abbandonato... anzi... chiuso...

          Mi dispiace.. ma ormai in Italia prima o poi toccherà a tutti..

          Originariamente Scritto da santiago77 Visualizza Messaggio

          Una piccola postilla personale... i nuovi sistemi di aggiudicazione degli appalti in italia.. sono al 90% con "l'offerta economicamente piu vantaggiosa.... " e cio' la dice lunga e..... non mi dilungo....
          Potresti anche dilungarti.. questo è uno dei temi piu interessanti.. E il 90% delle società la pensa come te.. La maggior parte degli appalti sono pilotati.. Senza contare le procedure negoziate fino a 100.000 euro all'anno.. che poi di fatto li superano sempre.

          Grazie e buona giornata anche a te.
          Last edited by Criss; 03/07/2014, 11:48.

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          • #6
            Originariamente Scritto da avv.pallini Visualizza Messaggio
            1) una operazione di questo tipo va condotta non acquisendo un ramo d'azienda con equivalente SOA da parte di una società italiana, ma con una società UE, partecipando agli appalti quindi direttamente con società UE;
            Mi andrebbe benissimo partecipare direttamente con società UE, e nell'occorenza subappaltare alla mia società italiana tutto il possibile. Giusto per lasciare i dipendenti assunti alla mia società. Non tutti sarebbero contenti di farsi assumere da una società estera.
            E se possibile, il TOP sarebbe, crearmi i requisiti necessari, e fare partecipare la mia società italiana, in avvalimento con quella estera. Se esiste la possibilità....

            Originariamente Scritto da avv.pallini Visualizza Messaggio
            2) la convenienza sta anche nel regime previdenziale favorevole di alcuni paesi (vedi Romania ad es.) ovvero nel trattamento fiscale migliore (vedi Bulgaria ad es.).
            Tuttavia, anche senza la struttura in UE è possibile ottenere legittimamente personale distaccato dalla Romania a società italiana per lavorare ad appalti in Italia. Ciò soprattutto al fine di poter giustificare offerte economiche anormalmente basse. Altro sistema attualmente in voga per abbattere i costi del personale e effettuare offerte economiche molto basse è quello di utilizzare manodopera di un certo tipo (ad es. galeotti), per la quale sono presenti varie agevolazioni (chiedete al vostro consulente del lavoro).
            Questo punto è favorevole ma non mi è necessario. Ho visto società vincere appalti di manutenzione con un ribasso del 49% presso enti importanti (ASL di Cremona) e giustificare il ribasso dicendo che sono una grossa ditta e hanno il certificato ISO. Dimostrando inoltre di guadagnare un 3% e di accontentarsi. Perciò, potrei fare un 51% e accontentarmi dell'1%.
            Che poi alla fine lo sanno tutti, se una fa il 50%, vuol dire benissimo che segna più ore di quello che fa effettivamente.. o non versa l'iva.. o la compensa.. o non c'ha nulla d'intestato e se ne sbatte.
            Poi certo, su 100 ditte, magari 5 o 6 approfittano dei vantaggi fiscali ben spiegati dall'Avv. Pallini.

            Originariamente Scritto da avv.pallini Visualizza Messaggio
            Spero di aver fornito qualche spunto di riflessione e qualche informazione utile per orientarti meglio nel magico mondo degli appalti pubblici (magico perché chi lo conosce sa che a volte accadono delle magie...).
            I tuoi spunti sono sempre molto apprezzati e completi. Grazie..

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            • #7
              Originariamente Scritto da Criss Visualizza Messaggio
              .....
              Potresti anche dilungarti.. questo è uno dei temi piu interessanti.. E il 90% delle società la pensa come te.. La maggior parte degli appalti sono pilotati.. Senza contare le procedure negoziate fino a 100.000 euro all'anno.. che poi di fatto li superano sempre.

              Grazie e buona giornata anche a te.
              evidentemente con il meccanismo degli adeguamenti in corso d opera, magari sulla base della previsione degli stanziamenti richiesti a fine anno e relative prevedibili assegnazioni entro il primo semestre dell anno successivo.

              Per gli appalti in economia ,POI, la scelta ,non so ora, ma poteva anche avvenire non sulla base dell offerta piu' vantaggiosa ma sulla base del piu' consolidato rapporto con la PA.

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              • #8
                Originariamente Scritto da fabioc Visualizza Messaggio
                evidentemente con il meccanismo degli adeguamenti in corso d opera, magari sulla base della previsione degli stanziamenti richiesti a fine anno e relative prevedibili assegnazioni entro il primo semestre dell anno successivo.
                Per esperienza personale, ho vinto un appalto di manutenzioni (stimata 100.000 euro all'anno).. di fatto, ho fatturato quasi il doppio ogni anno.. Senza adeguamenti in corso d'opera. (probabilmente nelle manutenzioni non serve nemmeno).. giocheranno un pò con il bilancio e amen.
                Visto che questa cosa si ripete ogni anno, tanto vale pubblicare l'appalto con base annua 150.000/200.000 euro? no?
                Invece, tanto per cambiare, adesso è cambiato l'architetto che gestisce i lavori pubblici e fa una procedura negoziata da 98.000 euro all'anno. (98.000 euro solo per stare sotto la soglia dei 100.000 e invitare solo le ditte che vuole lui).
                Ecco lo schifo delle procedure negoziate

                Originariamente Scritto da fabioc Visualizza Messaggio
                Per gli appalti in economia ,POI, la scelta ,non so ora, ma poteva anche avvenire non sulla base dell offerta piu' vantaggiosa ma sulla base del piu' consolidato rapporto con la PA.
                Idem sopra. Invitano le 5 o 10 ditte della zona, sapendo già a quali può interessare il lavoro e a quali no.
                Se invito la ditta del paese con il massimo ribasso e altre 5 distanti (60km), al 99% vince la ditta del paese.

                Dovrebbero abbassare le soglie della procedura negoziata ad almeno 50.000 euro.. com'era qualche anno fa, se non sbaglio..

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                • #9
                  Qualcuno, per caso, non sa come si chiamino le "attestazioni SOA" negli altri stati? Cosi da fare una ricerca su google e vedere cosa trovo.. così da capire un pò come funziona l'acquisizione dell'attestato e i costi.

                  Anche perchè nella mia ignoranza, immagino sia proprio un attestato come in Italia.. se poi non esiste l'attestato ma basta avere i requisiti e dimostrarli in sede di gara, è tutto un altro discorso.

                  Grazie..

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                  • #10
                    Art. 47. Operatori economici stabiliti in Stati diversi dall'Italia
                    (art. 20-septies, d.lgs. n. 190/2002)
                    (articolo così modificato dall'art. 1, comma 1, lettera l), d.lgs. n. 152 del 2008)

                    1. Agli operatori economici stabiliti negli altri Stati aderenti all'Unione Europea, nonché a quelle stabilite nei Paesi firmatari dell'accordo sugli appalti pubblici che figura nell'allegato 4 dell'accordo che istituisce l'Organizzazione mondiale del commercio, o in Paesi che, in base ad altre norme di diritto internazionale, o in base ad accordi bilaterali siglati con l'Unione Europea o con l'Italia che consentano la partecipazione ad appalti pubblici a condizioni di reciprocità, la qualificazione è consentita alle medesime condizioni richieste alle imprese italiane.
                    2. Per gli operatori economici di cui al comma 1, la qualificazione di cui al presente codice non è condizione obbligatoria per la partecipazione alla gara. Essi si qualificano alla singola gara producendo documentazione conforme alle normative vigenti nei rispettivi Paesi, idonea a dimostrare il possesso di tutti i requisiti prescritti per la qualificazione e la partecipazione degli operatori economici italiani alle gare. E' salvo il disposto dell'articolo 38, comma 5.

                    Perciò, ogni ente è obbligato ad accettare una società estera.
                    E basta che quest'ultima, dimostri di avere i requisiti necessari per partecipare.

                    Per fare solo questo lavoro, che società mi consigliate? Che non costi molto a costituzione e gestione.
                    C'è qualche sistema per crearsi i requisiti in autonomia al minor costo possibile?

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