Ciao, cosa rischia chi dichiara la residenza all'estero ma poi vive in Italia più dei famosi 184 giorni? Ipotizziamo 200 giorni all'anno in Italia.
Verrebbero svolte le indagini per verificare il suo reddito all'estero e poi fatto pagare le tasse in Italia?
Ciao, cosa rischia chi dichiara la residenza all'estero ma poi vive in Italia più dei famosi 184 giorni? Ipotizziamo 200 giorni all'anno in Italia.
Verrebbero svolte le indagini per verificare il suo reddito all'estero e poi fatto pagare le tasse in Italia?
grazie
Se davvero rappresenta un problema reale, rivolgerei il quesito a un legale .
Ciao, cosa rischia chi dichiara la residenza all'estero ma poi vive in Italia più dei famosi 184 giorni? Ipotizziamo 200 giorni all'anno in Italia.
ti èstato già risposto alla domanda specifica.
ma la domanda vera è: come fanno a sapere che sei stato 200 giorni in italia?
Hai figli iscritti alla scuola pubblica? sei in cura presso una clinica anche privata ma con convenzione con lo stato? guidi regolarmente una macchina registrata in italia e parli regolarmente con un telefonino italiano all'interno del territorio stesso? Se decidi di "andartene" sia REALMENTE che in modalità FITTIZIA (de gustibus, l'improtante è che sai che rischi ci sono) le cose devono essere fatte bene ed è meglio lasciare meno legami possibili con il paese precedente dal quale te ne sei andato.
Verrebbero svolte le indagini per verificare il suo reddito all'estero e poi fatto pagare le tasse in Italia? grazie
non automaticamente ma potrebbe essere fatto se sei un qualcuno che vive una vita non proprio low profile. scrissi un post tempo fa su questo. fai pure una ricerca sono sicuro che riesci a trovarlo.
I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.
Vedi caro Fabio (posso chiamarti Fabio ? Fabioc fa così nickname), non tutti ragionano come te. Non tutti quando hanno un problema reale si rivolgono subito ai professionisti. Io per esempio ritengo che tu davvero rappresenti un problema reale per questo forum ma non rivolgerò per questo un quesito ad un legale.
A buon intenditor...
Ricordo inoltre che da quest'anno i comuni sono fortemente incentivati a scovare i "falsi emigrati" ,infatti tutti i proventi fiscali recuperati finiranno direttamente nelle casse del comune stesso .
ma la domanda vera è: come fanno a sapere che sei stato 200 giorni in italia?
Hai figli iscritti alla scuola pubblica? sei in cura presso una clinica anche privata ma con convenzione con lo stato? guidi regolarmente una macchina registrata in italia e parli regolarmente con un telefonino italiano all'interno del territorio stesso? Se decidi di "andartene" sia REALMENTE che in modalità FITTIZIA (de gustibus, l'improtante è che sai che rischi ci sono) le cose devono essere fatte bene ed è meglio lasciare meno legami possibili con il paese precedente dal quale te ne sei andato.
non automaticamente ma potrebbe essere fatto se sei un qualcuno che vive una vita non proprio low profile. scrissi un post tempo fa su questo. fai pure una ricerca sono sicuro che riesci a trovarlo.
per me la cosa migliore è rinunciare alla cittadinanza, gli metti un vincolo burocratico non da poco.
per me la cosa migliore è rinunciare alla cittadinanza, gli metti un vincolo burocratico non da poco.
Philippe, sicuramente è una Soluzione con la "S" maiuscola e concordiamo su quello, assolutamente!
Ma non è necessaria per un cittadino italiano. Lo è invece al 99% per un cittadino statunitense perchè viene tassato sui redditi prodotti a livello internazionale anche se non risiede negli USA. Per gli italiani, una volta che se ne sono andari realmente dal "ex bel paese" non ci sono limitazioni particolari di sorta e possono riguadagnarsi legalmente buona parte della privacy della quale hanno sacrosanto diritto.
Un secondo o terzo passaporto, tuttavia, rimandono sempre e comunque una conditio sine qua non in futuro non si potrà più fare a meno se si vuol godere di un'assicurazione sulla vita e sulla propria privacy assolutamente inespugnabile. Questo è un dato di fatto, quindi vale la pena iniziare a pensarci per tempo e non quando sarà oramai troppo tardi per farlo.. è da tempo che lo continuo a dire, e.. ovviamente... non serve uns econdo passaporto o una seconda residenza qualsiasi, ma di un luogo che risulti "libero", "vantaggioso" e "rispettabile".
I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.
il fatto è che rimanendo italiano possono quantomeno contestarti qualcosa (anche di campato in aria) e/o farti sequestri preventivi, qualora tu detenga beni in paesi alla portata dei loro tentacolacci (sicuramente UE + confinanti + qualcos'altro).
anche la soluzione che hai scritto alla fine è ok.
il fatto è che rimanendo italiano possono quantomeno contestarti qualcosa (anche di campato in aria)
teoricamente si, ma è molto difficile. neanche ai grandi "stile briatore" sono mai riusciti a far pagare niente....
la soluzione è sempre la stessa.. rendere tutto il procedimento di "tentativo" di aggressione ai tuoi beni non più conveniente da un punto di vista economico e di dispendio di tempo.
e/o farti sequestri preventivi,
se non hai niente non prendono niente.
di ciò che è oltreconfine, se propriamente custodito, non prendono niente di niente, nemmeno preventivamente.
qualora tu detenga beni in paesi alla portata dei loro tentacolacci (sicuramente UE + confinanti + qualcos'altro)
è comunque meno facile di qunato si pensi.. anche all'estero vale la pena prendere precauzioni nella detenzione in maniera sicura dei propri beni ovviamente, ci sono anche i governi locali dai quali guardarsi le spalle talvolta..
anche la soluzione che hai scritto alla fine è ok.
exactly!
I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.
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