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Le "dieci ipotesi classiche" di indagini finanziarie

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  • Le "dieci ipotesi classiche" di indagini finanziarie

    Riporto integralmente quanto pubblicato on line da EUROCONFERENCE: per me siamo sempre più in stato di guerra....

    "Le c.d. indagini finanziarie (o bancarie) non sono, da un punto di vista strettamente tecnico, un vero e proprio accertamento di carattere tributario, bensì rappresentanoun’attività amministrativa diretta all’acquisizione e all’utilizzo di dati, notizie edocumenti che risultano da un rapporto – continuativo o anche occasionale –intrattenuto da un contribuente con un soggetto che, per semplicità, appartiene al “mondo finanziario”. Tale attività di indagine e raccolta è, naturalmente, svolta al fine di attivare un’eventuale accertamento di natura fiscale basato sui dati e sulle informazioni raccolte e riscontrante la sussistenza di eventuali redditi non dichiarati. Taletipo di inquadramento delle indagini finanziarie trova conferma anche nella stessanomenclatura dell’articolo 32 D.P.R. n. 600/1973 indicato come “Poteri degli Uffici”, a dimostrazione della sopra argomentata classificazione, così come dimostrato dal richiamo operato dalle diverse fonti normative di accertamento (articoli 38, 39, 40 e 41-bisdel D.P.R. n. 600/1973, articoli 54 e 55 del D.P.R. n. 633/1972 e articolo 53-bis del D.P.R. n. 131/1986) allo stesso articolo 32 del D.P.R. n. 600/1973.
    Una delle domande che spesso ci si pone, nel momento in cui si viene a conoscenza di essere di fronte ad un’indagine finanziaria, è la semplice interrogazione di quale sia stato l’input che ha fatto finire il contribuente all’interno delle maglie di selezione dell’Amministrazione finanziaria, per l’effettuazione di un controllo “bancario”.
    Tralasciando la classica circostanza rappresentata da una costante opera di versamento di denaro contante nel c/c acceso presso un qualsiasi Istituto di Credito, le “dieci ipotesi classiche” che, anche sulla base delle indicazioni di cui al D.L. n. 201/2011 (Decreto Salva Italia), possono fare scattare la selezione del contribuente da sottoporre a controllo, mediante tale strumento di indagine, possono essere così elencate:
    1. un’incongruenza dei dati finanziari rispetto ai dati reddituali, ossia quando l’ammontare degli accrediti eccede di gran lunga l’ammontare del reddito dichiarato dal contribuente in questione;
    2. l’utilizzo esclusivo o frequente di operazioni “finanziarie” anomale, quali possono essere le c.d. operazioni extra contro (operazioni allo sportello), come, a mero titolo esemplificativo, il cambio assegni allo sportello di una banca senza il transito per il c/c bancario;
    3. la sussistenza di un’incongruenza quantitativa tra le uscite finanziarie e le spese rilevate dall’Anagrafe tributaria, come, ad esempio, l’effettuazione di incrementi patrimoniali senza l’utilizzo dei canali finanziari;
    4. un frequente e costante accesso del contribuente alle cassette di sicurezzadetenute presso i locali di uno o più Istituti di credito;
    5. l’effettuazione di frequenti e consistenti ricariche di carte di credito prepagate;
    6. un consistente utilizzo del plafond annuale delle carte di credito;
    7. l’assidua effettuazione di operazioni finanziarie, magari extra conto, da parte di un soggetto “formalmente” residente all’estero;
    8. l’utilizzo frequente e in misura importante dei canali di money transfer;
    9. le segnalazioni antiriciclaggio;
    10. la segnalazione di reati penali dal puto di vista tributario.

    La lista di cui sopra di certo non persegue l’obiettivo di essere esaustiva, tuttavia, permette di effettuare alcune riflessioni di carattere meramente operativo.
    Le ipotesi di cui ai punti 1 e 3 sono delle indicazioni di anomalia che, per certi aspetti, possono essere già rilevate mediante l’applicazione del “nuovo” redditometro e possono rappresentare a prima vista quelle situazioni di “evasione totale”. Tuttavia, non va dimenticato che il contribuente, tanto nel caso delle indagini finanziarie quanto in quello del redditometro, ha sempre la possibilità di dimostrare che le operazioni oggetto di contestazione, da parte dell’Amministrazione finanziaria, hanno trovato riscontro nei rispettivi modelli dichiarativi o rappresentano le classiche somme di denaro costituenti redditi esenti.
    Con riferimento all’utilizzo dei money transfer (ipotesi di cui al numero 8 che precede), si ricorda che l’Agenzia delle entrate, con la nota 11 aprile 2013, ha chiarito che gli agenti esteri money transfer che svolgono la propria attività per conto di istituti di pagamento comunitari sono sottoposti alla disciplina di settore del paese in cui l’intermediario preponente ha ottenuto l’autorizzazione. Ne deriva, a parere dell’Agenzia, che, per il combinato disposto degli articoli 114-decies e 128-quater, comma 7, del Testo Unico Bancario, gli agenti esteri money transfer, pur operanti fisicamente sul territorio italiano, non sono tenuti ad iscriversi nella sezione speciale dell’albo degli agenti in attività finanziaria. Essi, invece, devono essere iscritti nel registro pubblico tenuto dalle Autorità del paese di origine, in cui viene data evidenza degli istituti di pagamento autorizzati, delle succursali e dei relativi agenti. Tuttavia, per il principio di territorialità, di cui al D.P.R. n. 605/1973, sono assoggettati agli obblighi comunicativi di natura tributaria anche i servizi di pagamento svolti in Italia da parte di agenti esteri di istituti di pagamento comunitari in regime di libera prestazione dei servizi."
    Jorge

  • #2
    E' normale attività di scrutinio dei contribuenti per determinare chi accertare. Cercano di andare a colpo sicuro per recuperare il più possibile nel minor tempo. Tutto questo riguarda le persone fisiche e le piccole attività, ma la vera indecenza la si riscontra nell'aggressività che hanno verso le imprese dove la certezza del diritto (tributario) è inesistente e le normative ridicole. I funzionari che le applicano poi sono convinti di operare per il bene comune, immuni a qualsiasi critica dopo anni di lavaggio del cervello. Per questo l'Italia non attira più investimenti esteri. Se ne accorgeranno quando non gli arriverà più lo stipendio (e la pensione).

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    • #3
      Originariamente Scritto da boris69 Visualizza Messaggio
      E' normale attività di scrutinio dei contribuenti per determinare chi accertare. Cercano di andare a colpo sicuro per recuperare il più possibile nel minor tempo. Tutto questo riguarda le persone fisiche e le piccole attività, ma la vera indecenza la si riscontra nell'aggressività che hanno verso le imprese dove la certezza del diritto (tributario) è inesistente e le normative ridicole. I funzionari che le applicano poi sono convinti di operare per il bene comune, immuni a qualsiasi critica dopo anni di lavaggio del cervello. Per questo l'Italia non attira più investimenti esteri. Se ne accorgeranno quando non gli arriverà più lo stipendio (e la pensione).
      Sono d'accordissimo, l'unico modo per cambiare il sistema è non fare arrivare più viveri ( tasse) al governo centrale: sciopero fiscale!
      Jorge

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      • #4
        Originariamente Scritto da boris69 Visualizza Messaggio
        E[...] I funzionari che le applicano poi sono convinti di operare per il bene comune [...]

        Sei un illuso....
        I funzionari che le applicano perseguono unicamente i loro biechi interessi, confidando nel "cedimento" dell' "inquisito", che, d'altro canto, per difendersi, deve spendere un sacco di soldi per un tributarista (ammesso, poi, e non concesso, di trovarne uno preparato ed onesto, che sono due cose che, tra l'altro, spesso si escludono mutuamente).
        Ciò, per conseguire i seguenti obiettivi:
        a) i più marci, per ottenere una bustarella, in virtù della quale "ammorbidire" il controllo;
        b) i meno marci, ma non per questo meno fetenti, per fare "carriera", grazie alla quantità di presunta evasione facilmente recuperata da chi, per l'appunto, non ha i mezzi per scegliere di difendersi (che, molto spesso è, in realtà, vera e propria estorsione, basata, per l'appunto, sulle difficoltà nell'esercizio di difesa dell'inquisito, complici - dei suddetti funzionari - molte commissioni tributarie).

        , immuni a qualsiasi critica dopo anni di lavaggio del cervello.
        Più che "di lavaggio del cervello", "di impunità assoluta", direi.
        Solo ultimamente, infatti, qualche giudice tributario si sta rendendo conto che la tracotanza dell'amministrazione finanziaria sta contribuento ad affossare il Paese (diciamo pure a dargli il colpo di grazia).
        Ed, infatti, solo ultimamente si sta assistendo ad un comportamento giustamente punitivo nei confronti di chi dirige in questa maniera sciagurata gli uffici finanziari, con pesanti condanne alle spese nei processi nei quale rimane soccombente la A.F..
        Il problema, però, è che, poi, le spese processuali continuano a rimanere a carico della collettività, perchè i (pochi) procuratori presso le corti dei conti, cui spetterebbe il recupero dall'immeritato stipendio degli infami funzionari, non hanno nemmeno il tempo materiale di pensare di farlo.
        Quindi - non mi stancherò mai di ripeterlo - la rovina del Paese è da ricercare innanzitutto in chi amministra la giustizia (non "in nome del", ma "in barba al" popolo Italiano), perchè dove c'è giustizia vera, nè il "politico" nè l' "amministratore", possono abusare del loro potere. Quando però il potere giudiziario si mette a far concorrenza agli altri due nell'esercizio degli abusi, allora non rimane che fare le valige ed andarsene (che è poi l'unico vero modo per "chiudere i rubinetti" alle migliaia di parassiti che abusano delle loro posizioni nell'ambito dei tre poteri dello Stato, che, in fondo, si "tengono le mutande" gli uni con gli altri, in barba ai sudditi italioti).....

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        • #5
          Originariamente Scritto da boris69 Visualizza Messaggio
          E' normale attività di scrutinio dei contribuenti per determinare chi accertare. Cercano di andare a colpo sicuro per recuperare il più possibile nel minor tempo. Tutto questo riguarda le persone fisiche e le piccole attività, ma la vera indecenza la si riscontra nell'aggressività che hanno verso le imprese dove la certezza del diritto (tributario) è inesistente e le normative ridicole. I funzionari che le applicano poi sono convinti di operare per il bene comune, immuni a qualsiasi critica dopo anni di lavaggio del cervello. Per questo l'Italia non attira più investimenti esteri. Se ne accorgeranno quando non gli arriverà più lo stipendio (e la pensione).
          noto che sei molto ben informato sul modus operandi degli sciacalli del fisco italiota, percaso non è che sei uno di loro infiltrato qua dentro per seminare panico ai nuovi utenti che cercano info per andare offshore con i loro affari?

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          • #6
            se portassero le tasse al 20% non servirebbe più questo esercito di mangiapane a tradimento, a.d.e. e g.d.f. verrebbero immediatamente sciolte con notevole risparmio erariale nei confronti delle casse dello stato.

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            • #7
              non è che si sta seminando panico, diversi clieti hanno già cambiato idea !!!
              " Per avere cose MAI avute, occorre FARE cose mai fatte !!!"

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              • #8
                In tutta onesta ? Affari loro . Io campo benissimo anche senza star a dispensare pareri sul forum .

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                • #9
                  vi ricordo che abbiamo a che con un leviatano, lo stato italiota ha un esercito di troller pronti ad entrare in azione per fare disinformazione, oppure informazione molto distorta.. questo forum ha un bacino d'utenza abbastanza importante, e molti contribuenti che vogliono scappare dal fisco prima si fanno una capatina qua sopra... quindi inserire 3-4 soggetti fake che seminano panico per le entrate italiote è sempre un buon affare... parasiempre lo ha appena confermato, potenziali clienti fuggiti a gambe levate...

                  il terrorismo mediatico paga...

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                  • #10
                    Questa disquisizione è interessante, io faccio altro di lavoro per cui non ho il vs. punto di vista, ma permettetem di dire che se avete perso "potenziali" clienti (mi riferisco a Escape e Parasiempre) forse è un bene e tanto potenziali non erano...

                    chi vuole fare fà.. e data la situazione schifosa del BelPaese, al limite bisogna accelerare e non frenare. Se frenano e invertono la tendenza o non gli avete fatto ben capire come stanno le cose, o è gente che comunque vi avrebbe fracassato le scatole successivamente con mille se e mille ma..

                    ergo, non tutto il male vien per nuocere. Poi a far disinformazione mediatica direi che sono ampiamente sufficienti telegiornali e mass media Italiani, 2 fake qui sul forum non credo possano nuocere. voglio dire: che credibilità ha uno user con 2 post a confronto vostro con più di 500 ?
                    www.best-privacy.com

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                    • #11
                      @poyutr: per la precisione, è parasiempre che ha detto di aver perso clienti.... io i clienti del forum li perdo perchè mi faccio pagare profumatamente

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                      • #12
                        un attimo, facciamo chiarezza, puntualizzando; entrambi (Escape & Poyutr) avete ragione, but...

                        1) di clienti si parla quando viente intavolata una trattativa, il resto (la maggior parte, direi) è gente interessata, che SCASSA LA MINCHIA, ti ringrazia (quantomeno) e ti da appuntamento a data da destinarsi (mentre Renzia & co, gli stanno già levando pure le mutande)

                        2) fake o non fake, te ne accorgi strada facendo, ma credo sia giusto far sapere al "papabile cliente" tutto ciò a cui va incontro, dovendo metter mano poco o tanto al portafoglio; il problema sta nel fatto che c'è troppa disinformazione e rimangono in pochi a sapere a cosa si va incontro strutturandosi in off-shore, con o senza residenza "caraibica" , PUNTO.

                        ...detto ciò, non facciamo la conta di quanti clienti si "perdono per strada" poichè è meglio perderla certa genta, facente parte della gloriosa cerchia dei PERDITEMPO !!!
                        " Per avere cose MAI avute, occorre FARE cose mai fatte !!!"

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                        • #13
                          Originariamente Scritto da Escape Visualizza Messaggio
                          @poyutr: per la precisione, è parasiempre che ha detto di aver perso clienti.... io i clienti del forum li perdo perchè mi faccio pagare profumatamente

                          ricordami di non essere mai tuo cliente, e se tu fossi mio cliente di applicare un +50% ai prezzi ....
                          www.best-privacy.com

                          Comment


                          • #14
                            parasiempre, noi abbiamo risolto il problema "scassaminkia" facendoci pagare la prima consulenza una cifretta simbolica, che poi verrà rimborsata alla prima fattura utile.

                            ohhhhhh devi vedere, scappano a gambe levate ahahahahah

                            si perchè tanti vogliono la consulenza di persona, e pure aggratis

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                            • #15
                              Originariamente Scritto da poiuytr Visualizza Messaggio
                              ricordami di non essere mai tuo cliente, e se tu fossi mio cliente di applicare un +50% ai prezzi ....
                              poyutr: se tu sei bravo e mi garantisci un ottimo livello di sicurezza informatica io ti pago anche profumatamente, non ho problemi...

                              chi vuole andare offshore al risparmio deve mettere in conto che prima o poi si farà molto male..

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