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I deputati Luciano Poli e Silvano Bergonzoli sparano pesanti bordate contro Galliani
Continua la raffica di atti parlamentari contro la procuratrice generale aggiunta Maria Galliani in relazione alla sua presenza in società panamensi.
Una presenza che risulta dal registro di commercio elettronico del paradiso fiscale caraibico. I deputati Luciano Poli e Silvano Bergonzoli sparano pesanti bordate contro Galliani, dandole della bugiarda per aver dichiarato di non essere più amministratrice di panamensi attive e di essersi dimessa da ogni consiglio di amministrazione undici anni fa, al momento della sua entrata in magistratura. Poli e Bergonzoli scrivono che alcune società off-shore intestate a Galliani e al suo convivente, l’avvocato Gino Godenzi, sono state liquidate tra il 98 e il 99, dunque solo tre anni più tardi. E che tali società sono domiciliate a Panama presso una delle più grandi fiduciarie internazionali, che ogni anno invia precisi resoconti agli amministratori. E che gli amministratori devono pagare una tassa per poterle tenere in vita. Insomma, i due deputati sostengono che la procuratrice non poteva non sapere che il suo nome figura ancora nelle panamensi.
Sulla vicenda interviente oggi il Governo, distanziandosi, citiamo dalla nota stampa, dagli evidenti intenti denigratori delle interrogazioni di Poli e Bergonzoli. Non riusciremo a rispondere agli atti parlamentari prima della fine della legislatura, fa sapere il Consiglio di Stato.
Che ritiene però inaccettabile che un’interrogazione diventi uno strumento per colpire pubblicamente magistrati che, fino a prova contraria, si sono dimostrati onesti e competenti. Se vi sono dubbi sull’operato dei giudici, il luogo corretto in cui sollevarli è il Consiglio della magistratura, conclude il governo.
Il procuratore generale, Bruno Balestra, si dice disgustato di questi attacchi personali. Ribadisce quanto il Ministero ha già detto nella nota stampa di lunedì. E aggiunge che Galliani ha chiesto la documentazione necessaria a provare la sua estraneità alle accuse mosse nei suoi confronti. Ho piena fiducia nella collega, dice Balestra. Gli attacchi contro di lei sono strumentalizzioni politiche e difensive che arrivano da parte dell’avvocato Aldo Ferrini, attualmente indagato da Galliani. Quello che si sta tentando di fare è deligittimarla per far sì che lasci l’inchiesta.
Il Ticino è un paese dove sempre più spesso c’è una sovversione delle regole. Dove certi politici, pur di farsi propaganda, si prestano a essere strumento di persone indagate, sfruttandone la debolezza emotiva.
Continua la raffica di atti parlamentari contro la procuratrice generale aggiunta Maria Galliani in relazione alla sua presenza in società panamensi.
Una presenza che risulta dal registro di commercio elettronico del paradiso fiscale caraibico. I deputati Luciano Poli e Silvano Bergonzoli sparano pesanti bordate contro Galliani, dandole della bugiarda per aver dichiarato di non essere più amministratrice di panamensi attive e di essersi dimessa da ogni consiglio di amministrazione undici anni fa, al momento della sua entrata in magistratura. Poli e Bergonzoli scrivono che alcune società off-shore intestate a Galliani e al suo convivente, l’avvocato Gino Godenzi, sono state liquidate tra il 98 e il 99, dunque solo tre anni più tardi. E che tali società sono domiciliate a Panama presso una delle più grandi fiduciarie internazionali, che ogni anno invia precisi resoconti agli amministratori. E che gli amministratori devono pagare una tassa per poterle tenere in vita. Insomma, i due deputati sostengono che la procuratrice non poteva non sapere che il suo nome figura ancora nelle panamensi.
Sulla vicenda interviente oggi il Governo, distanziandosi, citiamo dalla nota stampa, dagli evidenti intenti denigratori delle interrogazioni di Poli e Bergonzoli. Non riusciremo a rispondere agli atti parlamentari prima della fine della legislatura, fa sapere il Consiglio di Stato.
Che ritiene però inaccettabile che un’interrogazione diventi uno strumento per colpire pubblicamente magistrati che, fino a prova contraria, si sono dimostrati onesti e competenti. Se vi sono dubbi sull’operato dei giudici, il luogo corretto in cui sollevarli è il Consiglio della magistratura, conclude il governo.
Il procuratore generale, Bruno Balestra, si dice disgustato di questi attacchi personali. Ribadisce quanto il Ministero ha già detto nella nota stampa di lunedì. E aggiunge che Galliani ha chiesto la documentazione necessaria a provare la sua estraneità alle accuse mosse nei suoi confronti. Ho piena fiducia nella collega, dice Balestra. Gli attacchi contro di lei sono strumentalizzioni politiche e difensive che arrivano da parte dell’avvocato Aldo Ferrini, attualmente indagato da Galliani. Quello che si sta tentando di fare è deligittimarla per far sì che lasci l’inchiesta.
Il Ticino è un paese dove sempre più spesso c’è una sovversione delle regole. Dove certi politici, pur di farsi propaganda, si prestano a essere strumento di persone indagate, sfruttandone la debolezza emotiva.
