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Società in Spagna e anonimato

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  • Società in Spagna e anonimato

    Salve a tutti
    A breve dovrei costituire una società in Spagna (Valladolid) per avviare un progetto online. Il paese scelto è Spagna per una serie di ragioni.
    Io sono residente in Italia e sarà socio unico e forse anche amministratore unico.
    Capisco che in questo modo vado incontro ad estero-vestizione e visto che l'identità del socio unico e dell'amministratore appaiono su registro pubblico, vorrei trovare qualche soluzione.
    Per l'amministratore probabilmente troverò un residente in loco che potrà farlo.
    Per quanto riguarda la detenzione delle quote non saprei come fare. Se la società non è unipersonale, l'identità dei soci non viene pubblicizzata come quella unipersonale, ma i beneficial owners vengono comunque censiti e, in Spagna, appaiono nel "Registro de Titularidades Reales" della camera di commercio.
    Mi ha spiegato il mio avvocato spagnolo che in Spagna non esistono Trust o nominee shareholders, in quanto i Trust non solo non esistono nella legislazione spagnola ma non sono riconosciuti quelli esteri (come lo sono in Italia) perché la Spagna, a differenza dell'Italia, non ha ratificato la Convenzione Haja che ne imponeva di riconoscere gli effetti.

    A questo punto vi chiedo: come potrei fare per non apparire pubblicamente come proprietario della società (e allo stesso tempo non avere problemi con le banche spagnole)?

    Grazie infinite

  • #2
    Buongiorno, se nominerai un direttore residente con tanto di ufficio in loco (che tanto ti serve o col cazz che ti aprono i conti), il fatto di comparire come azionista non ti crea problemi.

    Dovrai solo dichiararne la titolarità dell’azienda e gli eventuali dividendi percepiti.

    Ti consiglio di ragionare BENE sull’operatività, non pensare di poter usare il conto aziendale e la carta come bancomat personale.

    PS: i nominee si possono usare ovunque nel mondo, Spagna compresa.


    Inviato da Tapatalk

    Comment


    • #3
      Buongiorno a tutti,

      1) Scordarsi la parola ANONIMATO, in Spagna ed in generale nel mondo, la parola giusta è riservatezza.

      2) Se la società non è unipersonale e non si è soci fondatori -ossia si sono acquistate delle quote dopo la costituzione, queste non vengono iscritte nel registro mercanti (in seguito spenderò qualche parola sull’acquisto di società pronte che non hanno operato ed i rischi connessi) Compariranno solo nel libro dei soci.

      3) quando si presenta il mod 200 “impuesto sociedades” il nome ed il nif dei soci deve essere indicato , quindi l’agenzia tributaria sa chi siete.

      4) Titulares reales. è un atto notarile che viene iscritto in un registro presente nel consiglio generale del Notariato, ed ogni notaio è tenuto a farlo quando si presenta un soggetto che apre una società o acquista quote La Camera di Commercio non c’entra nulla. Questi dati rimangono nel registro e da lì non escono (ricordarsi che esiste un regolamento europeo sulla privacy che disciplina la conservazione e l’accesso ai dati) L’atto notarile lo presenti quando apri il conto in banca.

      5) In Spagna trust e contratti fiduciari sono riconosciuti in via giurisprudenziale

      6) Quando apri il conto bancario in Spagna come altrove, la banca vorrà conoscere il titolare/i ultimi del conto (quindi anche trust o altro) e scambierà i dati con il paese di residenza del socio, come in tutti gli altri stati.


      Questo a grandi linee,

      C’è un motivo particolare per cui scegli Valladolid?
      Ho disabilitato i messaggi privati. Se volete comunicare con me, usate la telepatia (attenti a non sbagliare destinatario)

      Comment


      • #4
        Originariamente Scritto da Andy Fratton Visualizza Messaggio
        Buongiorno, se nominerai un direttore residente con tanto di ufficio in loco (che tanto ti serve o col cazz che ti aprono i conti), il fatto di comparire come azionista non ti crea problemi.

        Dovrai solo dichiararne la titolarità dell’azienda e gli eventuali dividendi percepiti.

        Ti consiglio di ragionare BENE sull’operatività, non pensare di poter usare il conto aziendale e la carta come bancomat personale.

        PS: i nominee si possono usare ovunque nel mondo, Spagna compresa.


        Inviato da Tapatalk
        1. Apparire come proprietario mi crea problemi a livello di privacy e riservatezza, non a livello di tasse. Non ho intenzione di evadere nulla dunque non ho problemi se il governo sa chi sono, ma non voglio che si sappia pubblicamente cercando il mio nome su google o comunque consultando registri pubblici.

        2. La società pagherà dividendi o rayalties a me e io userò i soldi solo dopo che sono usciti dalla società, pertanto non userò la società come bancomat.

        3. Mi ha spiegato il mio avvocato che i nominee in spagna hanno vita dura, perché il fatto che possiedano quote in nome di altri (scissione del concetto di proprietà) non è previsto dal diritto spagnolo e in più non è "opponibile ai terzi di buona fede". Vale a dire, ad esempio, che se il mio avvocato spagnolo si intesta le quote e mi firma un contratto (o trust) nel quale si dice che le quote sono mie e che lui si impegna a restituirmele quando glielo chiedo, o a "prendere ordini" da me ogni qualvolta c'è un diritto da esercitare con le quote (es. assemblea dei soci), questo non vale verso terzi, che significa ad esempio che le quote non creeranno una massa patrimoniale separata dal patrimonio dell'avvocato (trustee), dunque se a lui gli fanno un pignoramento possono prendergli anche le "mie" quote. Oppure quando la società distribuisce i dividenti, per il fisco spagnolo il percettore sarà l'intestatario dello quote, cioò il nominee, e pretenderà da lui le tasse.

        Ho trovato anche un articolo su internet che ne parla.

        Per quanto riguarda i nominee director, beh essi sono semplicemente degli amministratori a tutti gli effetti, ai quali non si possono neanche limitare i poteri. Ci si deve fidare che il (nominee) director che si è scelto non agisca in mala fede. Per fortuna io ho una persona di fiducia che farebbe l'amministratore.

        Comment


        • #5
          Originariamente Scritto da paperone rothschild Visualizza Messaggio
          Buongiorno a tutti,

          1) Scordarsi la parola ANONIMATO, in Spagna ed in generale nel mondo, la parola giusta è riservatezza.

          2) Se la società non è unipersonale e non si è soci fondatori -ossia si sono acquistate delle quote dopo la costituzione, queste non vengono iscritte nel registro mercanti (in seguito spenderò qualche parola sull’acquisto di società pronte che non hanno operato ed i rischi connessi) Compariranno solo nel libro dei soci.

          3) quando si presenta il mod 200 “impuesto sociedades” il nome ed il nif dei soci deve essere indicato , quindi l’agenzia tributaria sa chi siete.

          4) Titulares reales. è un atto notarile che viene iscritto in un registro presente nel consiglio generale del Notariato, ed ogni notaio è tenuto a farlo quando si presenta un soggetto che apre una società o acquista quote La Camera di Commercio non c’entra nulla. Questi dati rimangono nel registro e da lì non escono (ricordarsi che esiste un regolamento europeo sulla privacy che disciplina la conservazione e l’accesso ai dati) L’atto notarile lo presenti quando apri il conto in banca.

          5) In Spagna trust e contratti fiduciari sono riconosciuti in via giurisprudenziale

          6) Quando apri il conto bancario in Spagna come altrove, la banca vorrà conoscere il titolare/i ultimi del conto (quindi anche trust o altro) e scambierà i dati con il paese di residenza del socio, come in tutti gli altri stati.


          Questo a grandi linee,

          C’è un motivo particolare per cui scegli Valladolid?

          1) Concordo, forse mi sono espresso male o comunque il significato che do io alla parola "anonimato" è in realtà riservatezza verso il pubblico generale, non certo verso banca e governo.

          2) Concordo, il libro dei soci non è pubblico. Forse addirittura neanche i soci fondatori risultano al Registro Mercantil, ma non è questo il problema (ti rispondo al punto 4).

          3) Come ho già detto, non c'è problema, l'importante è che non sia pubblico.

          4) L'Acta de Titularidad Real fino a un anno fa era "solo" un atto notarile che il notaio faceva firmare ogni qualvolta avveniva una compravendita di partecipazioni e comparivano/scomparivano soci che hanno almeno il 25% delle quote. Questo atto identifica i beneficial owners (chi ha almeno il 25%, direttamente o indirettamente) dello quote societarie. L'atto veniva poi depositato nella "Base de datos de titularidad real", un database ai quali potevano accedere in lettura/scrittura solo i notai (e tutti i dipendenti degli studi notarili).
          A partire dall'anno scorso invece, oltre ad esistere questo database, quando si depositano i bilanci annuali al Registro Mercantil, vanno dichiarate anche tutte le partecipazioni, che il Registro Mercantil registra e rende pubblici nel "Registro de Titularidades Reales", una "sottosezione" del Registro Mercantil accessibile qui: https://www.registradores.org/regist...ridades-reales

          5) Su questo punto personalmente non ho informazioni a riguardo.

          6) Di nuovo, nessun problema.

          7) Valladolid solo perché ho una persona di fiducia li.

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          • #6
            [QUOTE=osilot;n191649]


            1) Concordo, forse mi sono espresso male o comunque il significato che do io alla parola "anonimato" è in realtà riservatezza verso il pubblico generale, non certo verso banca e governo.

            2) Concordo, il libro dei soci non è pubblico. Forse addirittura neanche i soci fondatori risultano al Registro Mercantil, ma non è questo il problema (ti rispondo al punto 4).

            3) Come ho già detto, non c'è problema, l'importante è che non sia pubblico.

            4) L'Acta de Titularidad Real fino a un anno fa era "solo" un atto notarile che il notaio faceva firmare ogni qualvolta avveniva una compravendita di partecipazioni e comparivano/scomparivano soci che hanno almeno il 25% delle quote. Questo atto identifica i beneficial owners (chi ha almeno il 25%, direttamente o indirettamente) dello quote societarie. L'atto veniva poi depositato nella "Base de datos de titularidad real", un database ai quali potevano accedere in lettura/scrittura solo i notai (e tutti i dipendenti degli studi notarili).
            A partire dall'anno scorso invece, oltre ad esistere questo database, quando si depositano i bilanci annuali al Registro Mercantil, vanno dichiarate anche tutte le partecipazioni, che il Registro Mercantil registra e rende pubblici nel "Registro de Titularidades Reales", una "sottosezione" del Registro Mercantil accessibile qui: https://www.registradores.org/regist...ridades-reales

            5) Su questo punto personalmente non ho informazioni a riguardo.

            6) Di nuovo, nessun problema.

            7) Valladolid solo perché ho una persona di fiducia li.[/QUOTE


            Inizio dal fondo.

            In linea di principio consiglio sempre ai miei clienti di domiciliare le proprie imprese in grandi città e specificamente a Madrid perché nel Registro di Madrid sono registrate mezzo milione di società, molte con soci e/o amministratori stranieri inoltre ci sono sei milioni e mezzo di residenti. E’ normale che si passi più inosservati dall’Agenzia Tributaria rispetto ad un piccolo centro.

            Ma se hai una persona di fiducia a Valladolid e questa ti può fare da amministratore bene: immagino ti servirà l’iscrizione al VIES ed in Spagna solitamente è piuttosto complicata da avere, richiedono un ufficio fisico -anche un coworkig- e qualcuno presente sul territorio: con amministratore residente all’estero, senza impiegati la vedo dura. Poi bisogna vedere come sono gli ispettori Valladolid, a Madrid ci sono quelli più disponibili e quelli meno

            Se il problema è non far sapere i fatti propria parenti, conoscenti, soci, concorrenti. creditori etc, l’importante è non essere soci unici e non comparire come amministratori (per il semplice motivo che l’amministratore si trova digitando il nome su google per cui il dubbio che sia anche socio sorge)

            Puoi anche far costituire la società dall’amministratore e poi farti cedere tutte le partecipazioni (quote) tranne una così non è unipersonale e sul web non compari. Più importante di tutto non mettere la pulce nell’orecchio a chi non deve sapere…

            Le informazioni del Registro Mercanti sui titolari reali non sono pubbliche, hanno solo accesso polizia Guardia Civil, Udef, Fiscalia etc, non a privati (il link postato non funziona quello giusto è questo https://www.registradores.org/regist...ridades-reales )

            Certo, l’amministratore nominato (in Spagna lo chiamiamo amministratore fiduciario) ha in mano la società e può farne ciò che vuole. Non fare l’errore di farti una procura generale per operare se no devi presentarla al registro mercanti e la qualità di “appoderano” (procuratore) è pubblica e sei di nuovo visibile.
            Ho disabilitato i messaggi privati. Se volete comunicare con me, usate la telepatia (attenti a non sbagliare destinatario)

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            • #7
              [QUOTE=paperone rothschild;n191650]
              Originariamente Scritto da osilot Visualizza Messaggio


              1) Concordo, forse mi sono espresso male o comunque il significato che do io alla parola "anonimato" è in realtà riservatezza verso il pubblico generale, non certo verso banca e governo.

              2) Concordo, il libro dei soci non è pubblico. Forse addirittura neanche i soci fondatori risultano al Registro Mercantil, ma non è questo il problema (ti rispondo al punto 4).

              3) Come ho già detto, non c'è problema, l'importante è che non sia pubblico.

              4) L'Acta de Titularidad Real fino a un anno fa era "solo" un atto notarile che il notaio faceva firmare ogni qualvolta avveniva una compravendita di partecipazioni e comparivano/scomparivano soci che hanno almeno il 25% delle quote. Questo atto identifica i beneficial owners (chi ha almeno il 25%, direttamente o indirettamente) dello quote societarie. L'atto veniva poi depositato nella "Base de datos de titularidad real", un database ai quali potevano accedere in lettura/scrittura solo i notai (e tutti i dipendenti degli studi notarili).
              A partire dall'anno scorso invece, oltre ad esistere questo database, quando si depositano i bilanci annuali al Registro Mercantil, vanno dichiarate anche tutte le partecipazioni, che il Registro Mercantil registra e rende pubblici nel "Registro de Titularidades Reales", una "sottosezione" del Registro Mercantil accessibile qui: https://www.registradores.org/regist...ridades-reales

              5) Su questo punto personalmente non ho informazioni a riguardo.

              6) Di nuovo, nessun problema.

              7) Valladolid solo perché ho una persona di fiducia li.[/QUOTE


              Inizio dal fondo.

              In linea di principio consiglio sempre ai miei clienti di domiciliare le proprie imprese in grandi città e specificamente a Madrid perché nel Registro di Madrid sono registrate mezzo milione di società, molte con soci e/o amministratori stranieri inoltre ci sono sei milioni e mezzo di residenti. E’ normale che si passi più inosservati dall’Agenzia Tributaria rispetto ad un piccolo centro.

              Ma se hai una persona di fiducia a Valladolid e questa ti può fare da amministratore bene: immagino ti servirà l’iscrizione al VIES ed in Spagna solitamente è piuttosto complicata da avere, richiedono un ufficio fisico -anche un coworkig- e qualcuno presente sul territorio: con amministratore residente all’estero, senza impiegati la vedo dura. Poi bisogna vedere come sono gli ispettori Valladolid, a Madrid ci sono quelli più disponibili e quelli meno

              Se il problema è non far sapere i fatti propria parenti, conoscenti, soci, concorrenti. creditori etc, l’importante è non essere soci unici e non comparire come amministratori (per il semplice motivo che l’amministratore si trova digitando il nome su google per cui il dubbio che sia anche socio sorge)

              Puoi anche far costituire la società dall’amministratore e poi farti cedere tutte le partecipazioni (quote) tranne una così non è unipersonale e sul web non compari. Più importante di tutto non mettere la pulce nell’orecchio a chi non deve sapere…

              Le informazioni del Registro Mercanti sui titolari reali non sono pubbliche, hanno solo accesso polizia Guardia Civil, Udef, Fiscalia etc, non a privati (il link postato non funziona quello giusto è questo https://www.registradores.org/regist...ridades-reales )

              Certo, l’amministratore nominato (in Spagna lo chiamiamo amministratore fiduciario) ha in mano la società e può farne ciò che vuole. Non fare l’errore di farti una procura generale per operare se no devi presentarla al registro mercanti e la qualità di “appoderano” (procuratore) è pubblica e sei di nuovo visibile.
              Grazie per le tue delucidazioni e i tuoi consigli.

              Non ci avevo pensato all'effetto "caos registro" che può esserci in una città grande. Forse a questo punto a Canarias andrebbe bene per tale proposito, forse meglio di Madrid.

              Si, devo pagare l'IVA nel luogo in cui avvengono le vendite, trattandosi di servizio elettronico. Non so se a questo proposito serve VIES ma penso di si (edit: in realtà devo iscrivermi al MOSS, il VIES a cosa serve esattamente?).
              L'ufficio ce l'ha già la persona di mia fiducia per attività sue, per cui utilizziamo lo stesso indirizzo.

              Per quanto riguarda l'accesso ai Titulares reales del Registro Mercantil, a me pare sia accessibile anche da avvocati, commercialisti, o addirittura dalle persone "normali" con il DNIe. Quindi si può dire che è pubblico, anche se almeno non è indicizzato su Google.

              Per quanto riguarda la procura generale, si, sapevo che se è generale deve essere registrata e il nome del procuratore appare accanto a quello dell'amministratore quando cerchi con Google.
              Se invece la procura è specifica non va registrata, quindi a limite mi faccio fare una serie di procure specifiche con vari poteri dall'amministratore unico (di cui comunque mi fido).
              Last edited by osilot; 23/08/2020, 15:10.

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              • #8
                Osilot, io fossi in te na chiacchieratina con Paperone la farei, poi vedi tu.


                Inviato da Tapatalk

                Comment


                • #9
                  [QUOTE=osilot;n191651]
                  Originariamente Scritto da paperone rothschild Visualizza Messaggio


                  Grazie per le tue delucidazioni e i tuoi consigli.

                  Non ci avevo pensato all'effetto "caos registro" che può esserci in una città grande. Forse a questo punto a Canarias andrebbe bene per tale proposito, forse meglio di Madrid.

                  Si, devo pagare l'IVA nel luogo in cui avvengono le vendite, trattandosi di servizio elettronico. Non so se a questo proposito serve VIES ma penso di si (edit: in realtà devo iscrivermi al MOSS, il VIES a cosa serve esattamente?).
                  L'ufficio ce l'ha già la persona di mia fiducia per attività sue, per cui utilizziamo lo stesso indirizzo.

                  Per quanto riguarda l'accesso ai Titulares reales del Registro Mercantil, a me pare sia accessibile anche da avvocati, commercialisti, o addirittura dalle persone "normali" con il DNIe. Quindi si può dire che è pubblico, anche se almeno non è indicizzato su Google.

                  Per quanto riguarda la procura generale, si, sapevo che se è generale deve essere registrata e il nome del procuratore appare accanto a quello dell'amministratore quando cerchi con Google.
                  Se invece la procura è specifica non va registrata, quindi a limite mi faccio fare una serie di procure specifiche con vari poteri dall'amministratore unico (di cui comunque mi fido).
                  Non complicarti la vita! se hai una persona di fiducia che ha un ufficio a Valladolid che può domiciliare la società e fa da amministratore va bene così. E’ esattamente ciò che vogliono vedere
                  Oltretutto poi la Canarie sono fuori zona iva.

                  Il VIES, in Spagna utilizzano più frequentemente il termine ROI (Registro Operadores Intracomunitarios ), serve per poter acquistare o vendere merci e servizi in ambito comunitario senza iva E’ necessario per chi opera professionalmente. Dipende da cosa fai esattamente, chi sono e dove sono i tuoi clienti, il tuo commercialista a suo tempo ti spiegherà. A volte diventa un problema per piccole realtà che hanno semplici domiciliazioni, oltre che per i capricci dell’ispettore di turno.

                  Mi hai messo la pulce nell’orecchio riguardo all’accesso al registro titulares reales per avvocati (essendo io avvocato che esercita a Madrid) Ho provato prima con il certificato digitale ACA dell’ordine degli avvocati e poi con quello FNMT che si richiede all’Agenzia tributaria con il quale sono registrato su Registradores.org (lo uso per richiedere certificati e depositare documenti) ed in entrambi i casi la risposta è stata negativa. Ma me lo aspettavo. Riporto le ultime righe della pagina web del RETIR:

                  “El Colegio de Registradores ha desarrollado el RETIR, que suministra los datos que en cada momento constan en los Registros Mercantiles y ha suscrito convenios para su utilización con el Tribunal de Cuentas, la Fiscalía, La Guardia Civil, la Policía Nacional, el Banco de España, la Comisión Nacional del Mercado de Valores, el Consejo General de Poder Judicial y otros organismos oficiales involucrados en la lucha contra el blanqueo de capitales.”

                  In pratica Il Registro per dare accesso alle informazioni richiede una previa convenzione con un Soggetto (Ente Pubblico) che si occupi di di lotta al riciclaggio di denaro, poi da lì sarà l’ente che deciderà quali sono i soggetti abilitati all’accesso.

                  Esempio concreto: io sono iscritto all’ordine degli avvocati di Madrid. Tale ordine ha una convenzione con L’agenzia Tributaria per far si che gli appartenenti all’ordine accedano con il proprio certificato digitale e possano presentare dichiarazioni fiscali e altri documenti per conto di terze persone. Quindi io posso presentare una dichiarazione dei redditi per il mio vicino di casa. Ma non è che tutti gli appartenenti all’ordine lo possano fare, solo quelli che sono stati abilitati (il certificato digitale deve essere riconosciuto)

                  Allo stesso modo ad es la Politica Nacional avrà una convenzione, poi sicuramente abiliterà gli uffici dell’UDEF (unidad delincuencia economica y fiscal) o altri soggetti che si occupano di cose simili.

                  Non credo chiunque nella polizia abbia accesso libero, vuoi per privacy, vuoi per poter monitorare il lavoro di chi si occupati tali delicate mansioni.

                  Quindi ai tuoi fini non mi preoccuperei di questo punto
                  Ho disabilitato i messaggi privati. Se volete comunicare con me, usate la telepatia (attenti a non sbagliare destinatario)

                  Comment


                  • #10
                    [QUOTE=paperone rothschild;n191653]
                    Originariamente Scritto da osilot Visualizza Messaggio
                    Non complicarti la vita! se hai una persona di fiducia che ha un ufficio a Valladolid che può domiciliare la società e fa da amministratore va bene così. E’ esattamente ciò che vogliono vedere
                    Oltretutto poi la Canarie sono fuori zona iva.

                    Il VIES, in Spagna utilizzano più frequentemente il termine ROI (Registro Operadores Intracomunitarios ), serve per poter acquistare o vendere merci e servizi in ambito comunitario senza iva E’ necessario per chi opera professionalmente. Dipende da cosa fai esattamente, chi sono e dove sono i tuoi clienti, il tuo commercialista a suo tempo ti spiegherà. A volte diventa un problema per piccole realtà che hanno semplici domiciliazioni, oltre che per i capricci dell’ispettore di turno.
                    I miei clienti sono privati e aziende in tutta UE. Vendo un servizio elettronico (SaaS) quindi se vendo a privati devo fatturare con l'aliquota IVA del paese del destinatario e poi versare l'IVA tramite MOSS. Non importo ne esporto beni fisici da altre società UE, quindi penso che il VIES non serva o sbaglio?


                    Mi hai messo la pulce nell’orecchio riguardo all’accesso al registro titulares reales per avvocati (essendo io avvocato che esercita a Madrid) Ho provato prima con il certificato digitale ACA dell’ordine degli avvocati e poi con quello FNMT che si richiede all’Agenzia tributaria con il quale sono registrato su Registradores.org (lo uso per richiedere certificati e depositare documenti) ed in entrambi i casi la risposta è stata negativa. Ma me lo aspettavo. Riporto le ultime righe della pagina web del RETIR:

                    “El Colegio de Registradores ha desarrollado el RETIR, que suministra los datos que en cada momento constan en los Registros Mercantiles y ha suscrito convenios para su utilización con el Tribunal de Cuentas, la Fiscalía, La Guardia Civil, la Policía Nacional, el Banco de España, la Comisión Nacional del Mercado de Valores, el Consejo General de Poder Judicial y otros organismos oficiales involucrados en la lucha contra el blanqueo de capitales.”

                    In pratica Il Registro per dare accesso alle informazioni richiede una previa convenzione con un Soggetto (Ente Pubblico) che si occupi di di lotta al riciclaggio di denaro, poi da lì sarà l’ente che deciderà quali sono i soggetti abilitati all’accesso.

                    Esempio concreto: io sono iscritto all’ordine degli avvocati di Madrid. Tale ordine ha una convenzione con L’agenzia Tributaria per far si che gli appartenenti all’ordine accedano con il proprio certificato digitale e possano presentare dichiarazioni fiscali e altri documenti per conto di terze persone. Quindi io posso presentare una dichiarazione dei redditi per il mio vicino di casa. Ma non è che tutti gli appartenenti all’ordine lo possano fare, solo quelli che sono stati abilitati (il certificato digitale deve essere riconosciuto)

                    Allo stesso modo ad es la Politica Nacional avrà una convenzione, poi sicuramente abiliterà gli uffici dell’UDEF (unidad delincuencia economica y fiscal) o altri soggetti che si occupano di cose simili.

                    Non credo chiunque nella polizia abbia accesso libero, vuoi per privacy, vuoi per poter monitorare il lavoro di chi si occupati tali delicate mansioni.

                    Quindi ai tuoi fini non mi preoccuperei di questo punto
                    Però tu che sei abilitato a presentare documenti per terzi, puoi farlo per chiunque, non solo per il tuo vicino di casa. Cioè chiunque sia abilitato può tutto. Per non parlare del database dei notai, accessibili a tutti gli studi notarili (e a tutti gli impiegati, visto con i miei occhi).

                    Se proprio non volessi comparire in quel registro, esistono soluzioni (a parte dividere lo quote con famigliari, affinché nessuno abbia il 25%)?

                    Grazie infinite comunque per le tue risposte molto chiare!

                    Comment


                    • #11
                      Premessa necessaria: quando non c’è un chiaro titolare reale si ritiene che sia titolare l’amministratore della società (questo nei casi di partecipazioni polverizzate o mancanza di informazioni.)

                      A questo punto il problema non è più tanto che tu abbia fiducia dell’amministratore quanto che lui abbia fiducia in te. Bisogna sapere che per la lei sociedades de capitales, l’amministratore ha anche in alcuni casi una responsabilità sussidiaria sui debiti sociali unita al fatto che risulti beneficiario effettivo…
                      A parte ciò, per non comparire nel registro notarile dei beneficiari effettivi, a parte il caso del prestanome puro, si deve trovare un notaio che si “dimentica” di fare l’atto di titolarità reale (mi è capitato sia nel senso di dimenticanza reale, sia nel posporre sine die l’atto in attesa di ulteriore passaggio: Tizio vende a Caio le quote e poi Caio le vende a Sempronio in seguito) E’ certo che con queste “dimenticanze” si può durare un po’ ma prima o poi si dovrà andare da un notaio per un qualsiasi atto e questo chiederà l’atto di titolarità reale.

                      Per muoversi in questo modo bisogna avere un ottimo rapporto con gli Oficial de Notaria che sono gli impiegati che preparano tutto il lavoro e poi lo consegnano al notaio per la firma. Tutto fuorché semplice.

                      Detto questo poi bisogna farsi anche i conti in tasca. Lasciando da parte il capitolo Trust sia perché la funzione del trust non è schermare il beneficiario quanto separare il patrimonio, sia perché tali strumenti si utilizzano quando in gioco ci sono milioni - notare il plurale - di euro ed i costi sono in linea. Ma anche un amministratore che va a prendersi diverse responsabilità, domiciliare la società e quant’altro non costa due soldi, senza contatela la Seguridad Social se già non la paga già per amministrare altra impresa (in alcuni casi però si può evitare di pagarla) minimo 367 € mensili..

                      Insomma, certe esigenze di riservatezza devono essere ben giustificate ed il business molto concreto se no si rischia di avere costi proibitivi
                      Ho disabilitato i messaggi privati. Se volete comunicare con me, usate la telepatia (attenti a non sbagliare destinatario)

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                      • #12
                        Originariamente Scritto da paperone rothschild Visualizza Messaggio
                        Premessa necessaria: quando non c’è un chiaro titolare reale si ritiene che sia titolare l’amministratore della società (questo nei casi di partecipazioni polverizzate o mancanza di informazioni.)

                        A questo punto il problema non è più tanto che tu abbia fiducia dell’amministratore quanto che lui abbia fiducia in te. Bisogna sapere che per la lei sociedades de capitales, l’amministratore ha anche in alcuni casi una responsabilità sussidiaria sui debiti sociali unita al fatto che risulti beneficiario effettivo…
                        A parte ciò, per non comparire nel registro notarile dei beneficiari effettivi, a parte il caso del prestanome puro, si deve trovare un notaio che si “dimentica” di fare l’atto di titolarità reale (mi è capitato sia nel senso di dimenticanza reale, sia nel posporre sine die l’atto in attesa di ulteriore passaggio: Tizio vende a Caio le quote e poi Caio le vende a Sempronio in seguito) E’ certo che con queste “dimenticanze” si può durare un po’ ma prima o poi si dovrà andare da un notaio per un qualsiasi atto e questo chiederà l’atto di titolarità reale.

                        Per muoversi in questo modo bisogna avere un ottimo rapporto con gli Oficial de Notaria che sono gli impiegati che preparano tutto il lavoro e poi lo consegnano al notaio per la firma. Tutto fuorché semplice.

                        Detto questo poi bisogna farsi anche i conti in tasca. Lasciando da parte il capitolo Trust sia perché la funzione del trust non è schermare il beneficiario quanto separare il patrimonio, sia perché tali strumenti si utilizzano quando in gioco ci sono milioni - notare il plurale - di euro ed i costi sono in linea. Ma anche un amministratore che va a prendersi diverse responsabilità, domiciliare la società e quant’altro non costa due soldi, senza contatela la Seguridad Social se già non la paga già per amministrare altra impresa (in alcuni casi però si può evitare di pagarla) minimo 367 € mensili..

                        Insomma, certe esigenze di riservatezza devono essere ben giustificate ed il business molto concreto se no si rischia di avere costi proibitivi
                        Ero a conoscenza del fatto che qualora non ci sia un beneficial owner, si ritiene che quest'ultimo sia l'amministratore della società di cui non esiste un chiaro UBO.
                        Però non mi è chiara la questione delle responsabilità che potrebbero sorgere da questa condizione.

                        Le responsabilità attribuibili ad un amministratore di società spagnola sono elencate nel capitolo quinto della Ley de Sociedades de Capital, dall'art. 236 a seguire... non mi pare di aver letto nulla del genere.
                        Potresti chiarirmi quali sono le maggiori responsabilità a cui ti riferisci, che sopraggiungerebbero qualora l'amministratore risulti UBO?

                        Grazie ancora per le tue risposte

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                        • #13
                          Riguardo la Seguridad Social da pagare, il mio amministratore già la paga perché amministra già varie società, dunque non dovrebbero esserci costi aggiuntivi.
                          Su questo punto vorrei farti una domanda: in caso di amministratore non residente in Spagna, la Seguridad Social non si paga affatto, giusto?

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                          • #14
                            Riguardo alla responsabilità di amministratori, stiamo parlando di casi assolutamente teorici, perché un notaio non ometterà mai di redarre l’acta de titularidad real sapendo che il realtà esiste un socio con più del 25% al limite può attendere il passaggio di quote per non fare due volte l’atto.

                            Qui il ventaglio dei reati va dal falso al riciclaggio. Ma vale anche per gli altri soggetti: l’amministratore cosciente di tale situazione nel momento in cui capitasse qualcosa - nel senso che la società venisse utilizzata per qualche delitto- ne risponderebbe. (come minimo con un'inabilitazione)

                            Se poi mi dici che amministra altre imprese allora ti dico che se è minimamente serio, accetta solo cose fatte secondo le regole,

                            Per altro, ribadisco, non vedo quale sia il problema nel comparire in una banca dati cui hanno accesso solo soggetti impegnati nella lotta al riciclaggio se non si ha la coscienza sporca.

                            Riguardo ai contributi alla Seguridad Social, anche l’amministratore residente all’estero li versa a meno che non li versi già nel paese di residenza per altra attività, secondo Il Regolamento CE 883/2004. A parte questo caso poi bisogna vedere se l’amministratore è socio e con quale quota, Esistono poi casi di in cui si è esentati (Società patrimoniali, amministratori non soci e non retribuiti etc. in cui si possono non versare ma questo è un discorso complesso e lo analizzerà l’asesor fiscal al momento di mettere in marcia la società
                            Ho disabilitato i messaggi privati. Se volete comunicare con me, usate la telepatia (attenti a non sbagliare destinatario)

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                            • #15
                              Rileggendo ritengo di non essermi espresso con chiarezza: Un notaio non ometterà mai di redarre un "acta de titular real" o indicherà come titular real un amministratore sapendo che vi sono soci con più del 25%. E' roba da manette..
                              Ho disabilitato i messaggi privati. Se volete comunicare con me, usate la telepatia (attenti a non sbagliare destinatario)

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