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Apertura società EU per import di prodotti da usa

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  • Apertura società EU per import di prodotti da usa

    Buonasera, mi ritrovo a dovere scegliere uno stato in EU dove aprire società per poter fatturare agevolmente. tramite LLC acquisto merce in usa che importo necessariamente in italia (dove una azienda terza effettua la logistica e smistamento a clienti eu).
    Tra le opzioni per ora in considerazione ci sono Estonia e Slovenia ma se ce ne fossero altre valide sarei lieto di considerarle.
    Ogni consiglio e opinione sono ben accette in merito specialmente da chi ha avuto esperienze simili, soprattutto avendo a che fare con import di prodotti costosi e sulla gestione dell'iva in dogana.
    Grazie a chi risponderà

  • #2
    Dal momento che devi per forza importare in Italia come hai scritto, qualsiasi struttura tu vada a creare non è altro che un accrocchio.
    Tanto vale che ti apri una srl italiana.
    Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

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    • #3
      possibile che non ci siano altre opzioni percorribili? sono andato a vivere fuori Italia proprio perchè stufo del sistema fiscale e burocratico fallimentare e l'ultima cosa che vorrei fare è aprire una srl anche perchè comunque amministrarla da un altro paese non sarebbe il massimo penso

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      • #4
        Originariamente Scritto da pacho Visualizza Messaggio
        possibile che non ci siano altre opzioni percorribili? sono andato a vivere fuori Italia proprio perchè stufo del sistema fiscale e burocratico fallimentare e l'ultima cosa che vorrei fare è aprire una srl anche perchè comunque amministrarla da un altro paese non sarebbe il massimo penso
        L’opzione c’è, non importi in Italia e non lavori la merce in Italia.
        Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

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        • #5
          premettendo che la merce non ha bisogno di essere lavorata ma semplicemente controllata e rispedita, quale potrebbe essere uno stato adatto alla casistica, dove affidarsi ad un reshipper o provider logistico per importare e smistare la merce ai clienti eu?

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          • #6
            Ma sei ancora residente in Italia? dopo il passaggio in Italia dove va la merce? quantità e fatturato, per capire se è giustificabile un paese tipo Malta o Irlanda. Ai fini IVA non cambia gran ché da quel che dici e ai fini IIDD gli elementi da considerare sono i tre che ti ho elencato (secondo me)

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            • #7
              Originariamente Scritto da frama Visualizza Messaggio
              Ma sei ancora residente in Italia? dopo il passaggio in Italia dove va la merce? quantità e fatturato, per capire se è giustificabile un paese tipo Malta o Irlanda. Ai fini IVA non cambia gran ché da quel che dici e ai fini IIDD gli elementi da considerare sono i tre che ti ho elencato (secondo me)
              Nella mia risposta sopra ho scritto che sono andato a vivere fuori Italia, nello specifico residente a Malta. Fatturato siamo sui € 500k annui potenzialmente in crescita, se per quantita intendi il numero di articoli venduti siamo tra i 1000/1500 considerato il valore medio che comunque oscilla parecchio. con IIDD non so a che cosa ti riferisci.

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              • #8
                dopo il passaggio in italia la merce va in svariati paesi europei la maggior parte dei clienti si concentra in francia, italia, germania, olanda e austria

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                • #9
                  Originariamente Scritto da frama Visualizza Messaggio
                  Ma sei ancora residente in Italia? dopo il passaggio in Italia dove va la merce? quantità e fatturato, per capire se è giustificabile un paese tipo Malta o Irlanda. Ai fini IVA non cambia gran ché da quel che dici e ai fini IIDD gli elementi da considerare sono i tre che ti ho elencato (secondo me)
                  Oramai la maggior parte dei paesi europei non rilascia più VAT in automatico, Irlanda poi è da qualche anno che non lo fa.
                  Le normative IVA sono molto precise e stringenti in quanto, sostanzialmente, gli stati si sono rotti le balle di chi vuol fare i giochetti.

                  Quindi, potete pure aprire una società dove vi pare in Europa ma se non si dimostra alla locale autorità fiscale che c'è sostanza nel paese (ossia che la società effettivamente opera lì) la stessa vi dirà chiaramente che la registrazione VAT va effettuata nel paese eve si opera realmente.

                  Il direttore nonchè unico dipendente della società Irlandese vive a Malta? A Malta si dovrà richiedere VAT.

                  Vi ricordo infine che il "reverse charge" è un regime definito "transitorio" perchè appunto destinato per venir rimpiazzato dal regime definitivo dell'imposizione a destino, come già da un anno a questa parte avviene per le cessioni intracomunitarie B2C.
                  Il regime definitivo quindi prevederà per il cedente l'applicazione dell'aliquota IVA del cessionario ed il versamento presso la propria agenzia fiscale dell'imposta dovuta. Saranno poi le agenzie fiscali dei vari paesi che provvederanno a scambiarsi i saldi contabili.

                  Restando in tema farei pure attenzione all'utilizzo di servizi di fatturazione conto terzi, potenzialmente far fatturare a terzi le proprie vendite/servizi da luogo ad "operazioni inesistenti" sotto il carattere soggettivo le quali possono portare non pochi problemi ai vostri clienti (disconoscimento della detrazione, verifiche fiscali)

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