Tweet
Le norme fiscali della Nuova Zelanda non hanno tenuto il passo con il settore delle crypto-valute in rapida evoluzione. Ciò ha causato confusione sulla tassazione e, in alcuni casi, una sovra-tassazione dei profitti.
Prendiamo ad esempio la GST (imposta sulle merci e sui servizi - l' IVA della Nuova Zelanda). Secondo le attuali norme fiscali, è discutibile che le crypto-valute non rientrino in alcuna esenzione rilevante da GST, anche se la valuta è generalmente esente da GST. Di conseguenza, è discutibile che un venditore neozelandese di un bitcoin (per esempio) debba essere sottoposto a GST sulla transazione.
Questo sarebbe altamente problematico, data la natura delle crypto-valute :
potrebbe non essere possibile per il venditore verificare se l'acquirente è residente o meno in Nuova Zelanda ( rilevante ai fini impositivi IVA);
anche se fosse possibile verificare la residenza, data la natura dei cambi in crypto-valuta sarebbe impraticabile, se non impossibile, per il venditore tentare di addebitare la GST "al lordo", il venditore dovrebbe così versare l'iva per l' intero importo;
Peggio ancora, ci si aspetta che il venditore possa avere difficoltà a richiedere il credito iva sull'acquisto. Il venditore sarebbe così assoggettato al pagamento dell'intero 15% di GST.
C'è stataanche confusione circa il fatto che gli strumenti azionari strutturati come crypto-asset siano esenti da GST. Questi problemi sono riconosciuti dai funzionari dell'IRD che notano che "le attuali regole GST forniscono un trattamento incerto e variabile rendendo l' utilizzo di crypto-valuta meno attraente rispetto all'utilizzo di denaro o all'investimento in altre attività finanziarie".
Anche il trattamento fiscale deille crypto-valute con le attuali impostazioni fiscali è problematico. A suo favore, l'IRD ha cercato di risolvere questo problema rilasciando documenti ad hoc che ne spiegano il trattamento fiscale in varie circostanze (ad es. quando i dipendenti sono pagati in crypto ). Tuttavia, vi sono questioni più fondamentali e di ampio respiro che non sono state affrontate. In particolare, non è ancora chiaro come le regole del "regime finanziario" della Nuova Zelanda si applichino alle numerose forme di crypto-valute esistenti. Se queste regole si applicano a una crypto-valuta, il detentore della stessa può essere soggetto all'imposta sul reddito sulle plusvalenze.
L'incertezza sulla tassazione e il potenziale rischio di sovratassazione, ha ostacolato lo sviluppo del settore dei crypto-valute in Nuova Zelanda, e sta costringendo gli imprenditori Neozelandesi attivi in questo spazio a considerare la possibilità di portare le loro idee all'estero sfruttando così la legislazione offshore.
Analisi di Simon Akozu and Zoe Barnes di MinterEllison.co.nz