Mi presento e vi chiedo un aiuto

[macri]

Ciao a tutti, io sono un ingegnere civile di 36 anni.
E' un po' che penso a mollare tutto il mio lavoro e i miei clienti perchè le tasse, ma soprattutto la Cassa Ingegneri e Arch e l'IVA uccidono il libero professionista.
Ho iniziato il mio lavoro con gioia con i contributi minimi, quelli che non dovevi superare 35000. Ma il secondo anno ho fatturato 60000...
mica pensavo che mi sarebbero capitate tasse da pazzi!!!
Poi per motivi familiari mi sono trasferita alle Canarie, per cui ho chiuso la P.IVA, ma non ho aperto posizioni contributive in Spagna e da un po' faccio avanti e indietro.
Vorrei a questo punto aprire una società offshore, che mi permetta magari un domani di avere anche dei dipendenti in Italia ma anche alle Canarie, che mi permetta di avere clienti in Italia e in Europa: io lavoro con privati italiani, con i Condomìni(che hanno P.IVA), con le Imprese Edili italiane e spagnole, ma non mi interessa scaricare le spese, perchè la mia macchina non è italiana (tra l'altro l'unica e la condivido con mio marito) e sono intestataria di 2 immobili in Italia, non affittati perchè uno è in vendita e nell'altro ci abita mio papà.
Non voglio avere spese di alcun tipo (commercialista, tasse..) e tra l'altro la mia richiesta è un po' urgente perchè devo ricevere un pagamento sostanzioso da un cliente italiano ma non so come fatturare..!
Un grazie se avrete voglia e tempo di darmi qualche consiglio ma più che altro, indicarmi una persona che mi possa aiutare seriamente, un professionista del settore a cui io possa affidare tutto ciò, che poi è la mia vita.
Ciao!

[bestia789]

Aziende offshore, aziende estere e clienti italiani sono un connubio non ottimale; se hai clienti in Italia ed il tuo lavoro è principalmente in Italia a rigor di logica devi pagare le tasse in Italia.

[macri]

Intanto grazie per avermi risposto, oggi guardavo se fosse cambiato un pochino il regime inarcassa e cosa poter fare in Italia. Ma no, per me non c'è speranza, per me e per tutti i colleghi che come me infatti, a meno d¡ essere famose archistar, rimangono poveracci.
IO però scusate non ci sto.
Non la trovo una cosa giusta!
Quindi niente speranze per me?
Non mi resta che riaprire la p.iva (oggi in regime forfettario se non supero i 30k) e accontentarmi?

[emi]

ciao, se lavori con dei condomini in italia, che questi siano disposti a pagare una societá offshore la vedo dura.
anche perchè i problemi a registrare la fattura del belize per la spesa condominiale ce l'avranno loro e non tu.

ecco questo è uno dei casi dove invece una societá europea avrebbe più senso.

[macgyver]

concordo con emi, devi usare una società europea quantomeno.

Non voglio avere spese di alcun tipo (commercialista, tasse..) e tra l'altro la mia richiesta è un po' urgente perchè devo ricevere un pagamento sostanzioso da un cliente italiano ma non so come fatturare..!

Qui sembra che non vuoi pagare niente e nessuno però non vedi l'ora di incassare ...

darmi qualche consiglio ma più che altro, indicarmi una persona che mi possa aiutare seriamente, un professionista del settore a cui io possa affidare tutto ciò, che poi è la mia vita.

se è un professionista andrà pagato, non capisco, prima dici che non vuoi pagare nessuno e poi cerchi qualcuno, un professionista che non voglia essere pagato?

[jamba]

sulla possibilità dell'offshore ti hanno già risposto. Il mio consiglio è un po' più tradizionale.
costituisci una srl, anzi falla costituire a tuo marito. l'oggetto sociale saranno prestazioni tecniche. non fare una società di ingegneria o professionale, altrimenti dovrai comunque pagare inarcassa. Tu come libera professionista figurerei come amministratrice o semplice collaboratrice. Fatturagli il minimo indispensabile, il resto lo lasci nella srl. Se durante l'anno tuo marito non percepisce alcun compenso eviti l'inps.
una srl paga 27% (no irap se non ha dipendenti) sulla divisione utili l'aliquota del privato sul 49,5%. Fai un po' di simulazioni sommando le tue tasse (compreso inarcassa), quelle della srl sull'utile di tuo marito...

l'unico svantaggio e che per dividere l'utile devi aspettare un anno. quindi il primo anno sarà un "po' difficile"...

[Andy Fratton]

Ciao a tutti, io sono un ingegnere civile di 36 anni.
E' un po' che penso a mollare tutto il mio lavoro e i miei clienti perchè le tasse, ma soprattutto la Cassa Ingegneri e Arch e l'IVA uccidono il libero professionista.
Ho iniziato il mio lavoro con gioia con i contributi minimi, quelli che non dovevi superare 35000. Ma il secondo anno ho fatturato 60000...
mica pensavo che mi sarebbero capitate tasse da pazzi!!!
Poi per motivi familiari mi sono trasferita alle Canarie, per cui ho chiuso la P.IVA, ma non ho aperto posizioni contributive in Spagna e da un po' faccio avanti e indietro.
Vorrei a questo punto aprire una società offshore, che mi permetta magari un domani di avere anche dei dipendenti in Italia ma anche alle Canarie, che mi permetta di avere clienti in Italia e in Europa: io lavoro con privati italiani, con i Condomìni(che hanno P.IVA), con le Imprese Edili italiane e spagnole, ma non mi interessa scaricare le spese, perchè la mia macchina non è italiana (tra l'altro l'unica e la condivido con mio marito) e sono intestataria di 2 immobili in Italia, non affittati perchè uno è in vendita e nell'altro ci abita mio papà.
Non voglio avere spese di alcun tipo (commercialista, tasse..) e tra l'altro la mia richiesta è un po' urgente perchè devo ricevere un pagamento sostanzioso da un cliente italiano ma non so come fatturare..!
Un grazie se avrete voglia e tempo di darmi qualche consiglio ma più che altro, indicarmi una persona che mi possa aiutare seriamente, un professionista del settore a cui io possa affidare tutto ciò, che poi è la mia vita.
Ciao!

Nel tuo caso le società offshore le lascerei dove stanno ,o almeno non le metterei in diretta operatività con il cliente finale .
Non avere spese di alcun tipo , nel tuo caso non è possibile ;come è da vedere l'effettiva possibilità di utilizzare anche solo una società estera . Non è detto infatti che i tuoi clienti , specie italiani ( spagnoli non sò ) , se accettano di operare con struttura estera o meno . Non che sia illegale , chiaro , ma non escludo la possibilità che storcano il naso e , magari , si indirizzino verso un differente professionista in grado di fornire loro una fattura IT . Il consiglio di Jamba non va snobbato a mio avviso .
Da valutare anche la possibilità di utilizzare una struttura maggiormente articolata ,ma per 60.000 mi sembra un pò troppo ristretto il margine .
Contatta anche Edmond , quì sul forum , come soluzione estera anche la Slovenia potrebbe avere il suo perchè ( sempre attenzione a quanto detto prima sui tuoi clienti ) .

[poiuytr]

Sei troppo radicata in Italia per pensare di portare via la struttura con i clienti attuali e non funzionerebbe.

Però l'idea dell'SRL è buona se riesci a sostenere il "giro di boa" come ti han detto, e il completamento è avere l'SRL che ha ovviamente tanti, tantissimi rapporti con l'estero, ma non avrà rapporti con le Canarie; e va da se che non dividerai MAI gli utili dell'SRL chiudendo nel contempo i bilanci a poco più di zero.

unica nota che vedo prima di tutto questo però è che devi far diventare il tuo business molto più grande: il commercialista lo devi per forza avere, e mettere su tutto per 60.000 €/anno non ha senso..

[svizzeras]

Ciao a tutti, io sono un ingegnere civile di 36 anni.
E' un po' che penso a mollare tutto il mio lavoro e i miei clienti perchè le tasse, ma soprattutto la Cassa Ingegneri e Arch e l'IVA uccidono il libero professionista.
Ho iniziato il mio lavoro con gioia con i contributi minimi, quelli che non dovevi superare 35000. Ma il secondo anno ho fatturato 60000...
mica pensavo che mi sarebbero capitate tasse da pazzi!!!
Poi per motivi familiari mi sono trasferita alle Canarie, per cui ho chiuso la P.IVA, ma non ho aperto posizioni contributive in Spagna e da un po' faccio avanti e indietro.
Vorrei a questo punto aprire una società offshore, che mi permetta magari un domani di avere anche dei dipendenti in Italia ma anche alle Canarie, che mi permetta di avere clienti in Italia e in Europa: io lavoro con privati italiani, con i Condomìni(che hanno P.IVA), con le Imprese Edili italiane e spagnole, ma non mi interessa scaricare le spese, perchè la mia macchina non è italiana (tra l'altro l'unica e la condivido con mio marito) e sono intestataria di 2 immobili in Italia, non affittati perchè uno è in vendita e nell'altro ci abita mio papà.
Non voglio avere spese di alcun tipo (commercialista, tasse..) e tra l'altro la mia richiesta è un po' urgente perchè devo ricevere un pagamento sostanzioso da un cliente italiano ma non so come fatturare..!
Un grazie se avrete voglia e tempo di darmi qualche consiglio ma più che altro, indicarmi una persona che mi possa aiutare seriamente, un professionista del settore a cui io possa affidare tutto ciò, che poi è la mia vita.
Ciao!

Salve Macri, ti hanno già risposto in molti una offshore non è indicata per la tua situazione.
Una società europea è più adatta a questo scopo.
Una SRL tuttavia non risponde bene alle tue esigenze che sono quelle di pagare il meno possibile. Una struttura societaria in italia ha elevati costi di costituzione e gestione.

Una soluzione che possiamo proporle è quelle di utilizzare una struttura come la nostra con società europee che possono fatturare ai clienti per nostro tramite.

L'operazione è molto semplice: noi fatturiamo con nostra società EU ai suoi clienti. Loro pagano a noi. Noi tratteniamo la nostra commissione che parte dal 4,9% e bonifichiamo tutto il resto sul suo conto personale (in questo caso alle canarie).

Oltre alla nostra commissione del 4,9% lei non avrà alcuna altra spesa: ne costituzione società, ne gestione societaria, ne gestione contabile, ne tasse.

Penso che questa sia la soluzione che meglio canza per il suo caso specifico.

[macgyver]

Salve Macri, ti hanno già risposto in molti una offshore non è indicata per la tua situazione.
Una società europea è più adatta a questo scopo.
Una SRL tuttavia non risponde bene alle tue esigenze che sono quelle di pagare il meno possibile. Una struttura societaria in italia ha elevati costi di costituzione e gestione.

Una soluzione che possiamo proporle è quelle di utilizzare una struttura come la nostra con società europee che possono fatturare ai clienti per nostro tramite.

L'operazione è molto semplice: noi fatturiamo con nostra società EU ai suoi clienti. Loro pagano a noi. Noi tratteniamo la nostra commissione che parte dal 4,9% e bonifichiamo tutto il resto sul suo conto personale (in questo caso alle canarie).

Oltre alla nostra commissione del 4,9% lei non avrà alcuna altra spesa: ne costituzione società, ne gestione societaria, ne gestione contabile, ne tasse.

Penso che questa sia la soluzione che meglio canza per il suo caso specifico.

Qui serve proprio una società IT, a meno che.. a meno che svizzeras non fornisca società estera con partita iva italiana e iscrizione alla camera di commercio, e a quello che tra poco probabilmente ci sarà, albo degli amministratori (è allo studio)... per ora esiste solo l'iscrizione ad una associazione, il superamento del corso (scritto/orale) e l'aggiornamento annuale... e quello deve farlo lei ed ogni collaboratore eserciti professione di amministratore di condomini, non la società = comunicare codice fiscale, che verrà registrato insieme alla sua iscrizione! quindi io chiederei anche ad una associazione di categoria quale ANACI e via dicendo...
poi se lavora solo come collaboratore di amministratori la vedo ancora peggio, perchè i periti devono essere iscritti all'albo in CCIAA e/o relativi albi ... altrimenti i fogli che rilasciano sono carta straccia...

[macri]

Ringrazio tutti perchè mi avete risposto e mi avete chiarito le idee (non sono amministratore macgyver......non hai capito!)
Comunque grazie mille a tutti, siete veramente competenti e ora so come muovermi, anche se io ci capisco proprio quasi niente di queste cose, per quest'anno continuo con mia PIVA italiana e cassa, non mi resta da fare altro, se il mio parco clienti aumenterà come spero, potrò decidere di aprire una società in Slovenia o Inghilterra e operare da là.
A presto! E buon lavoro ragazzi, complimenti per questo forum!

[jamba]

potrò decidere di aprire una società in Slovenia o Inghilterra e operare da là.

mi pare che nessuno ne abbia parlato: occhio all'esterovestizione...

[emi]

mi pare che nessuno ne abbia parlato: occhio all'esterovestizione...

Infatti, dice che ha capito e grazie per i consigli.
E poi scrive che si tiene la partita iva, cosa che nessuno le ha consigliato. E che poi si apre una societá in uk, altra cosa che nessuno le ha consigliato
Vabbè dicono che in italia il 50% delle persone fa fatica a capire il significato di un testo scritto

[macri]

ciao, se lavori con dei condomini in italia, che questi siano disposti a pagare una societá offshore la vedo dura.
anche perchè i problemi a registrare la fattura del belize per la spesa condominiale ce l'avranno loro e non tu.

ecco questo è uno dei casi dove invece una societá europea avrebbe più senso.

Potresti spiegare allora società europea cosa significa? Invece di darmi dell'incompetente, visto che ho già detto di esserlo, non c'è bisogno di offendermi...

[macri]

sulla possibilità dell'offshore ti hanno già risposto. Il mio consiglio è un po' più tradizionale.
costituisci una srl, anzi falla costituire a tuo marito. l'oggetto sociale saranno prestazioni tecniche. non fare una società di ingegneria o professionale, altrimenti dovrai comunque pagare inarcassa. Tu come libera professionista figurerei come amministratrice o semplice collaboratrice. Fatturagli il minimo indispensabile, il resto lo lasci nella srl. Se durante l'anno tuo marito non percepisce alcun compenso eviti l'inps.
una srl paga 27% (no irap se non ha dipendenti) sulla divisione utili l'aliquota del privato sul 49,5%. Fai un po' di simulazioni sommando le tue tasse (compreso inarcassa), quelle della srl sull'utile di tuo marito...

l'unico svantaggio e che per dividere l'utile devi aspettare un anno. quindi il primo anno sarà un "po' difficile"...

Questo l'ho analizzato, ci sono arrivata dai, qui ho fatto parte dell'altro 50% degli italiani che capiscono i testi!