L’economia nell’Eurozona sta rallentando, anche se per i dati sinora disponibili, meno delle previsioni cupe dei mesi scorsi.Tuttavia, diversi segnali fanno intendere che potremmo essere dinnanzi a una fase molto complicata sul piano politico, finanziario, economico e sociale. Tra elezioni USA da un lato e appuntamenti elettorali anche in Italia (referendum costituzionale), Olanda, Francia e Germania, nonché l’avvio delle difficili trattative sulla Brexit, le tensioni finanziarie potrebbero montare, in coincidenza con un una crescita sempre più lenta, che potrebbe presto tradursi per buona parte dell’Eurozona in uno scivolamento verso la recessione. Purtroppo, tra i paesi maggiormente indiziati di una potenziale nuova crisi troviamo proprio l’Italia,il cui pil ha smesso di crescere già nel corso del secondo trimestre dell’anno.Ci chiediamo cosa potrebbe accadere, se l’insieme dell’unione monetaria o grossa parte di essa piombasse ancora una volta in recessione. Un’ennesima crisi in paesi come l’Italia sarebbe insostenibile sul piano politico e sociale. Le tensioni rischierebbero di esplodere e di accentuare le già acute rivolte elettorali, mettendo a rischio la tenuta dell’euro. E a quel punto? . Se una crisi arrivasse tra pochi mesi e investisse almeno qualcuno dei paesi chiamati alle urne nel 2017, le conseguenze sarebbero molto dolorose, perché faremmo presto i conti con una nuova ondata di instabilità e di incomprensioni tra i vari stati membri dell’Eurozona.
Fonte il messaggero
POSSONO INTERVENIRE ANCHE I PSEUDO CONSULENTI COME VENGONO CHIAMATI DA ALCUNI UTENTI.
Fonte il messaggero
POSSONO INTERVENIRE ANCHE I PSEUDO CONSULENTI COME VENGONO CHIAMATI DA ALCUNI UTENTI.
Comment