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ed ora cari miei facciamo un po di politica VOTA SI O VOTA NO

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  • Originariamente Scritto da Titty Visualizza Messaggio
    Grazie Afratton, spiegazione precisissima. La cosa che mi pareva più sospetta era il fatto che una ditta italiana vendesse a prezzi stracciatissimi un prodotto. Mettiamo da parte il discorso camere di hotel, si era parlato di divani. Io, ditta italiana, produco divani, li rivendo a una ditta bulgara che a sua volta li rivende a molto di più. La ditta bulgara è sempre mia e quindi immaginavo il drizzarsi di orecchie varie per questo giro strano. E infatti, come hai precisare, il nome nella ditta bulgara non deve risultare. Ecco, questo volevo sapere. Poi, aggiungo, mentre è normale per un hotel vendere le sue camere a vari tour operatore che poi le piazzano, forse per altri tipi di merci questo giro è un pò più strano.....e potrebbe dare il via a controlli.

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    potrei raccontartene tante ma proprio tante di giochetti come questo. il punto critico é la fiducia nei "complici"; la fiducia é una merce rarissima oggi giorno, in pratica ci si accorda col prestanome quanto dell'utile va a uno e quanto all'altro, e dato che la maggior parte dell'utile viene proprio dal prestanome, ecco spiegato perché bisogna aver fiducia nei soggetti, specie quando si inizia a parlare di cifre da 5-6 zeri o piu' che andranno ripartite su conti offshore nelle percentuali concordate; e chi sgarra, facilmente diventa materiale per intercapedini

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    • Si, infatti. Anche appoggiarsi a un prestanome.....deve essere qualcuno di cui ti fidi più che di te stesso. Oppure sei bravo nelle tecniche di gambizzazione....

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      Mai voltarsi indietro, nemmeno per prendere la rincorsa.
      Tutto quello che vuoi è dall' altra parte della paura.

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      • spesso i prestanome sono parenti acquisiti, mogli, mariti, generi, cugini, qualche volta amanti o trombamici...questo nella speranza (spesso assai vana) di maggior "lealtà"

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        • Comunque, per farmi almeno in parte perdonare da Hero, io ho votato no. Anche se il risultato è stato questo non sono felice del tutto perché, alla fine, credo che cambierà poco o nulla. Gattopardo docet.

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          Mai voltarsi indietro, nemmeno per prendere la rincorsa.
          Tutto quello che vuoi è dall' altra parte della paura.

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          • Beh, si argina un pò il problema.

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            Mai voltarsi indietro, nemmeno per prendere la rincorsa.
            Tutto quello che vuoi è dall' altra parte della paura.

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            • Ci sono degli errori, rileggete ciò che avete scritto o copiato e pubblicato, la matematica non è un opinione.
              Last edited by Eraser; 07/12/2016, 14:02.
              Consulenza finanziamenti esteri


              Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il tuo nemico.


              NON ESISTONO DOMANDE STUPIDE MA SOLAMENTE STUPIDI CHE NON LE FANNO

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              • Può darsi che matematicamente ci siano errori ( ho fatto un rapido calcolo ), ma il concetto è quello .

                Tornado al voto , vi propongo un articolo dal Sole24h

                L'Italia è un paese che non vuole cambiare, ogni tanto l'Economist ci azzecca

                E così è tutto finalmente chiaro. I liberali hanno votato per i comunisti. I partigiani per i fascisti. I leghisti per i terroni. I giovani per i vecchi. I grillini per la casta. E viceversa. Le colpe dell’Italia non sono più da attribuire a improbabili poteri forti, oscure e lontane radici storiche, e meno che mai alle multinazionali e all’euroburocrazia. I responsabili ora hanno nomi, cognomi e pagine Facebook.
                Alla semplice domanda «Volete proseguire il cambiamento?» – perché la domanda era questa, e gli italiani l’hanno capita perfettamente, molto meglio degli arzigogoli della riforma costituzionale – tre quinti del Paese hanno risposto: «No». E a votare «No» sono stati in gran parte quelli che ripetono sempre che l’Italia è un Paese di merda, che non cambierà mai, quelli che alla prima occasione volano a Londra e vorrebbero fare gli americani.
                A votare «No» sono stati quelli con il cuore a sinistra, ansiosi di mandare a casa il leader che gli aveva regalato percentuali di voto in cui non avevano mai potuto sperare. I sogni non si devono avverare, se no smettono di essere sogni e si rischia di scoprire che se non sei nessuno non è colpa di nessuno, se non tua. L’Italia è un Paese che non vuole cambiare, ogni tanto l’Economist ci azzecca.




                Oggi tutti dicono che Renzi, e tutti noi, non abbiamo ascoltato la pancia, non abbiamo capito il popolo e la sua rabbia. Non raccontiamoci frottole. Noi il popolo lo conosciamo. Anche noi siamo il popolo. Chi pensa che per far parte del popolo bisogna essere ignoranti e poveri, offende il popolo. Noi la pancia la conosciamo, la vediamo ogni giorno, la sentiamo brontolare. Non abbiamo bisogno di corsi accelerati per scoprire come vive, cosa vuole e quanto è incazzata. E non diciamo che chi non è d’accordo con noi ha delle ragioni che vanno rispettate. Se alla pancia si chiede se le piace il modo in cui viene riempita, risponderà sempre no. E se a qualcuno piace sentirsi pancia, deve ricordarsi dove si trova il suo sbocco.
                Non raccontiamoci la storia che la linea divisoria passa tra un’élite che si è chiusa nella torre d’avorio e il popolo, lasciamo queste terminologie da marxismo per gli asili. La linea divisoria passa tra chi vuole cambiare e chi stava bene quando stava peggio. Tra chi si guadagna da vivere e chi campa di rendita, e sa che potrà contare su qualche appartamentino o villetta ereditato dai genitori. Tra chi parla inglese non per finta e chi si esprime in dialetto.
                Tra chi preferisce fare il figo in provincia invece che competere nella metropoli. Tra chi vuole modernizzarsi – il che non significa necessariamente vivere più tranquilli e protetti di prima – e chi chiede i posti fissi, chi vuole le protezioni dei piccoli politici locali, chi vuole chiudere la domenica, chi sostiene che il liceo classico italiano sia la migliore scuola del mondo, chi ha paura di non essere più competitivo. Che si chiamino destra o sinistra non ha nessuna importanza, non facciamoci distrarre dalle etichette, tanto sono adesive.
                La differenza è tra chi vuole il mondo “liquido”, globalizzato, multi culturale, multietnico, multisessuale, multi tutto, razionale e non del cuore, con ciascuno che si sceglie l’identità che vuole e risponde per se stesso. E chi non ci vuole stare.




                Abbiamo sbagliato in una sola cosa: a trattarli come dei bambini e non dire loro la verità. E cioè che Babbo Natale non esiste. Dal treno della globalizzazione non si può scendere. Le leggi dell’economia sono inesorabili quanto quelle della fisica, e non sono imposte dalla Goldman Sachs, dalla Merkel e dalla dittatura dei mercati. Chi dice «no» non tornerà indietro nell’Italia della lira, della scala mobile, del sindacato, del BOT alle stelle, dei mercati protetti dalla concorrenza da ordini e corporazioni, delle baby pensioni, senza immigrati e disoccupati.
                È impossibile far ridiventare una zuppa di pesce un acquario. Il «No» non fa che rendere più pesanti le condizioni del cambiamento, come è stato per l’«ohi» greco. Con il «Sì» e tutto quello che significava avremmo potuto aiutare quelli rimasti indietro a traghettarsi, a coinvolgerli. Chi ci vuole morti perché pensa che è per colpa nostra che hanno perso il loro passato, potrà anche averci morti ma non potrà tornare indietro. L’alternativa è il Venezuela. Qualcuno glielo deve dire.
                La scelta è chiara, e l’antagonismo palese. Gli adulti e i bambini, gli autosufficienti e gli assistiti, quelli che cercano di capire e di risolvere e quelli che – sì, diciamolo finalmente, basta con il politicamente corretto, lo dite voi, no? – non capiscono niente e non vogliono nemmeno informarsi sulla tegola che sta per cadere sulle loro teste, e scoprire che i politici che hanno guidato la crociata del «no» in buona parte avevano votato per la riforma del «sì» in Parlamento. Non siamo pronti a morire per il loro diritto di esprimere le proprie opinioni, perché per farsi un’opinione bisogna prima fare qualche sforzo. O noi, o loro.
                Il paragone con Brexit e Trump regge fino a un certo punto. I giovani inglesi hanno votato Remain, i giovani americani hanno votato Hillary, i giovani italiani rimasti in Italia hanno votato «No». A 15 anni parlano della pensione, vivono con i genitori fino ai 40 anni, fanno errori di ortografia dopo due lauree. E non diciamo che vivono peggio dei loro genitori, hanno viaggiato, studiato, ballato e fatto l’amore molto più di loro, che dovevano anche lavorare.
                Gli altri giovani italiani hanno votato con i piedi. Ed è un’altra legge della natura inesorabile. Il voto all’estero, il «Sì» soverchiante, lo dimostra. È come nel Meridione: chi non ne può più se ne va, e fa fortuna altrove, chi resta in fondo preferisce restare, e vivere nel mondo abitato dai peggiori. Le famiglie che se lo possono permettere ormai mandano i figli a studiare all’estero non all’università ma già al liceo. Chi resta però non deve tirare un sospiro di sollievo. Quando tutti i rompiscatole se ne saranno andati arriveranno i cinesi. O i coreani, i russi, gli indiani, o qualche altro extracomunitario che nel frattempo si sarà dato una mossa. E compreranno l’Italia. Che resta il più bel Paese del mondo, come dice Renzi, seppure solo paesaggisticamente.
                Chi non voleva riformarsi da solo, o sotto la spinta della troika, lo farà sotto la frusta degli asiatici, che non terranno referendum. Chi oggi vota «No» perché ha paura che le loro figlie verranno molestate dai musulmani domani dovrà farsi piacere dei rampanti generi cinesi. Perché sì, non è buonista dirlo, ma il mondo si divide in falliti e riusciti. E il fallimento e il successo si misurano anche da quanti stranieri vogliono vivere, lavorare, studiare, investire e sposarsi – e non solo passare le vacanze – in un posto.
                In Italia non ci sarà mai più un politico che promuoverà le riforme, perché saprà che finirà fucilato da un fuoco incrociato. Questo non significa che l’Italia non cambierà. Ma il suo cambiamento sarà molto più doloroso, e lascerà sul terreno molte più vittime. E non si potrà accusare nessuno, perché ora sappiamo finalmente chi è stato.

































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                • Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                  tre quinti del Paese hanno risposto: «No».

                  renzi ha preso il no perche la gente si e stufata delle barzellette. ha promesso cento è ha fatto 10.
                  la percezione all'estero è totalmente sbagliata. bisogna aver studiato il suo passato per capire. ed a noi e bastato questi 3 anni. stiamo parlando di un ex sindaco che piu di quello che non poteva fare. figurati dargli in mano un paese.
                  su youtube ( te lo risparmio di postarlo qui) ce un video prima delle votazione ( come tanti ) che lui dichiarava che avrebbe tolto tutte le accise sulla benzina perche erano inutili ... ti pare che lo ha fatto ??

                  ancora tutti si aspettano un taglio dei rimborsi elettorali che nonostante il vechcio referendum ( uno dei pochi che ha raggiunto il quorum) fosse stato schiacciante lo hanno fatto rientrare dalla finestra, e lui che lo ha usato in campagna elettorale cosa ha fatto ? se tenuto pure i rimborsi.

                  non serve togliare pochi posti al senato per poi fare girare altri politici rappresentati regionali ( con tanto di altri rimborsi spese ) se poi siamo sempre li a fucilarci che tutto questo risparmio fosse solo di 50milioni , ( fonte corte dei conti) mentre il referendum e costato 300 milioni.

                  La gente non e fessa ed ha capito che se passava il si diventava irrevocabile il senato e nessuno avrebbe piu potuto toglierlo dalle balle con i vincoli che avrebbe messo renzi.

                  è stato 3 mesi a perdere tempo per questa campagna spendendo energie invece di fare qualcosa di sensato per paese, che ci azzecca ( come disse Di Pietro) la costituzione con tutti i problemi che abbiamo??

                  Persino bersani ieri sera gli è andato addosso ( facile ora) dicendo che i vaucer che se inventato renzi sono elevatissimi e hanno generato solo precariato. per non parlare dell' jobs act che e servito a togliere l'immunita del licenziamento a tutti ( pero stranamente alla pubblica amministrazione no! .... non lo ha fatto.

                  ora il pd vogliono evitare assolutamente le votazioni perche se si torna alle urne prendono un bel calcio inculo una volta per tutte. e preferiscono fare melina perche aspettano che la gente dimentichi il casino.
                  Il furbo di renzi e del PD pero non hanno fatto altro che mettere nei posti chiave altri comunisti, vedasi mattarella che sicuramente non mandera' l'italia al voto , ma potrebbe dare addirittura lo scettro al cadavere di Napolitano ( un altro casinaro comunista) per far fare ancora questa stramaledetta LEGGE ELETTORALE ( renzi non e' stato buono ?? eh.. l'ha fatta lui era la migliore del mondo)

                  per trasformare il senato come la camera ci vogliono 15 giorni e si va a votare con l'italicum modificato senza disturbare neanche la Consulta. ( lo hanno proposto i 5stelle)

                  a proposto tutto questo ping pong e stato fatto dal PD ed anche dal berlusconi ( che vuole guadagnare tempo per trovarsi un cazzo di leader )
                  vogliono evitare a tutti costi le votazione perche i 5stelle prenderebbero il banco.
                  non scrivetemi perche no me ne frega niente.

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                  • sapete quanto ha speso per la campagna elettorale il signore renzi ? con i soldi del PD e chi glieli ha dati questi soldi al PD ??

                    Renzi punta sul cavallo di razza che riuscì a riportare Barack Obama alla Casa Bianca e questo è noto. Quello che esce oggi è che Jim Messina, il mago americano della comunicazione, prenderà dal Pd 400mila euro. Quasi un quinto del totale che il Partito Democratico prevede di spendere per la campagna referendaria a favore del …
                    non scrivetemi perche no me ne frega niente.

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                    • e spedire la lettera agli italiani all'estero invitandogli a votare SI , spendendo altri soldi pensi che è servita? si. che servita perche dal voto estero i MOCCALONI hanno dato il si senza capire che con quei soldi si poteva fare del bene ai terremotati o solo dio sa' a chi.

                      Un po' di chiarezza sulla discussa lettera spedita a 4 milioni di persone in vista del referendum costituzionale
                      non scrivetemi perche no me ne frega niente.

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                      • Le riforme si faranno e bene, sicuramente migliori della riformetta Renzi-Boschi!


                        Il popolo italoiano ha capito il merito del referendum, eccome se l'ha capito. Sono sicuro che se i quesiti fossero stati proposti separatamente in votazione 4 su 5 di essi sarebbero passati, tranne il Senato monco di lettimità popolare!


                        Si voleva velocizzare/semplificare il processo legislativo allora si "toglieva" una camera o la si designava a competenze diverse dall'altra camera, eliminando così le sovrapposizioni.

                        Poi, nella riforma il Governo poteva proporre disegni di legge imponendo alla Camera dei Deputati di esprimersi entro 70 giorni... per avere una data certa... ma daiiii
                        lo sanno tutti che più che la velocità conta fare una buona legge: la gatta furiosa fa i figli ciechi!!

                        Inoltre nei "70gg" ci vedevo una nota di superamento della centralità del Parlamento, Camera + Senato, portando ad un rafforzamento inusitato dell'esecutivo. Attualmente Governo e Parlamento hanno gli stessi poteri riguardo all'iniziativa legislativa, tranne nel caso dei Decreti leggi, limitati alle situazioni d'urgenza, che però devono essere approvati nei successivi 60gg. Invece se l'esecutivo "impone" i suoi tempi all'assemblea legislativa, i "semplici" parlamentari come potrebbero avere lo spazio di discussione per i loro disegni di legge?


                        Cmq ... ciaone!
                        Last edited by Martin; 07/12/2016, 21:42.
                        Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                        • In molte cose concordo con Hero. In più vorrei aggiungere delle modeste riflessioni personali in risposta all'articolo sopra e dissentire da quanto ho letto. Prima però vorrei precisare che siamo al terzo governo non eletto, e già lì avrei gradito che a cambiare la costituzione fosse stato quanto meno un governo legittimato dai votanti e non insediato da Bruxelles.
                          In primis comincia con la "linea divisoria" tra chi si guadagna da vivere e chi campa con la rendita di beni immobili ereditati. Beh, a parte il fatto che non ci vedo nulla di male in questo, a parte il fatto che una cosa non è detto che escluda l'altra perché c'è anche gente che lavora ma ha anche una rendita di tale tipo, a parte il.fatto che una volta avere una seconda casa poteva essere un merito, il merito di chi avendo lavorato e risparmiato una vita, riusciva a farsi la seconda casetta al mare o in montagna. E qui, ripeto, non ci vedo nulla di sconveniente. A parte questo, da qualche anno a questa parte, correggetemi se sbaglio, molte di queste persone, le seconde case si sono dovute precipitare a venderle perché hanno reso altamente non conveniente possedere una seconda proprietà, pur percependoci sopra un affitto non si riesce ad andare in paro con le tasse spesso. E quindi, lungi dall'essere una rendita, in molti casi è diventato un fardello economico. Pure se trattasi di immobili ereditati e non comprati direttamente. Secondo punto: la linea divisoria tra chi vuole modernizzarsi e chi vorrebbe il posto fisso. A parte il fatto che precisa che la modernizzazione non passa necessariamente per il vivere piu tranquilli e protetti, io non vedo differenza fra le due cose e in più, ancora una volta non ci vedo nulla di male in questo. Quanti di voi amano la vita precaria, il lavoro che oggi c'è e domani forse no, soldi che oggi ci sono e domani sono spariti....dite la verità, la vorreste una vita così? O chi per un verso e chi per l'altro avete fatto in modo o state cercando di farlo, di avere una certa sicurezza economica anche per il futuro? C'È della colpa in questo? Io credo di no. Siamo sicuri che il mondo liquido e globalizzato e multi tutto sia la risposta migliore e lo sia per tutti? È proprio vero che dal treno della globalizzazione non si può scendere? E perché allora gli inglesi hanno votato brexit? Tutti ignoranti e cavernicoli come gli italiani? Mah. Intanto anche Trump ha sfiorato il discorso mercato protetto proponendo un dazio alle imprese che se ne vanno dal suolo usa....il caso Venezuela non calza perché li il malessere è provocato per ritorsione, per stroncare un presidente che non si piega e non perché sia una fisiologica risposta dei mercati. Il Venezuela non cede quindi va piegato con la forza per ottenere quello che non vuole cedere con le buone. Certo, anche qui succederebbe la stessa cosa. Ma succederebbe fisiologicamente o sarebbe una ritorsione voluta o creata? Vedi le sanzioni alla Russia, vedi l'embargo a Cuba ecc ecc ecc. I modi di mettere in ginocchio un paese ci sono e sono anche tanti. Il paragone con Brexit regge e come perché i mercati, alla fine come si è visto, vivono di vita propria, non seguono le dinamiche della ritorsione, i mercati vanno dove la gente è contenta, dove il denaro si muove, dove c'è fiducia nel futuro e tutto il resto che stare a spiegare è troppo lungo.
                          L' articolo prosegue mettendo sullo stesso piano i giovani italiani che non hanno cultura con quelli che vivono in casa coi genitori, inducendo a credere che alla fine siano la stessa cosa. Prima ti dicono che è da cavernicoli ambire al posto fisso poi però che è da bamboccioni vivere in casa coi genitori. Insomma, la modernità sarebbe andare a fare la fame da soli, magari sotto un ponte o dentro a una macchina. Nel più perfetto stile del sogno americano, liberi, indipendenti e con le pezze al c... Questo è il modello giusto? Quello a cui dovremmo ambire per i nostri figli? A 15 anni un calcio nel deretano, fuori di casa e tanti saluti? No, mi dispiace ma non ci sto. Se tanti hanno potuto studiare è perché i genitori hanno pagato gli studi e hanno mantenuto in casa i figli. Ciò non toglie che ci sono state tante persone che invece si sono laureate lavorando e automantenendosi. Io personalmente sono per l'indipendenza a costo delle sofferenze ma non mi sognerei mai di imporre questo mio modo di vivere a chi non la pensa come me. È una questione di caratteri. D'altronde voi, fra pagare poche tasse o molte tasse cosa scegliereste? La via del lavoro ipertassato che non ti lascia nulla in tasca o la via del lavoro che paghi le giuste tasse (meglio se basse) e mi fa togliere qualche sfizio?
                          Altro punto dell'articolo, i cinesi o russi o arabi che arrivano e si comprano l'Italia. A me sembra un déjà vu, a voi no? Poste italiane, Alitalia, perugina, e chi più ne ha più ne metta. A me pare che i saldi ci siano già stati e molto prima del referendum. Quindi sarà davvero colpa di chi ha votato no se già pezzi di economia italiana stanno rimpinguando le casse di altri paesi? Ed è veramente una economia così stagnante quella che cinesi o arabi si sono voluti accaparrare per vie traverse o per farci racimolare quei miliarducci che ci stanno succhiando da Bruxelles? Siamo nella situazione di uno che abbandona il lavoro perché deve pagare il mutuo e invece che guadagnare si mette in mano agli strozzini continuando a vendersi tutto quello che aveva. Finché non gli restano più nemmeno le mutande, ovviamente.
                          Quindi se il mondo si divide in falliti e riusciti e ciò si misura da quanti stranieri vogliono vivere, lavorare, studiare, investire e sposarsi qui, siamo veramente sicuri di essere dalla parte dei riusciti? Non è sbagliato questo discorso, anzi, peccato però che tanti di quegli stranieri stanno prendendo il volo da qui....non avete idea di quanti stranieri conosco che avevano attività qui e se ne sono andati, scontenti delle stesse cose di cui sono scontenti gli italiani....africani che vanno in Francia, indiani e bengalesi che vanno in uk, e via dicendo. Chi sono i falliti? E chi i riusciti? La nostra Italia non è più appetibile per gli stranieri "normali", quelli che venivano qui ad aprire i loro negozi o le loro piccole ditte di costruzioni, e poi facevano arrivare famiglia e parenti e amici a lavorare, perché il lavoro c'era! Resistono i cinesi perché possono lavorare qui avendo riconosciuto il diritto di assumere alle stesse condizioni dei contratti che fanno in Cina. Bella la globalizzazione così, eh? Per me un paese riuscito è quello che crea buone condizioni di lavoro per tutti e non quello che livella verso il basso e schiaccia stipendi, toglie le ferie la malattia e pure il lavoro stesso! Via, siete qui in questo forum perché anche voi ve ne siete andati a cercare di meglio. Chi lo ha trovato e chi ancora ci sta provando. Chi chiede come pagare poche o niente tasse sul suo lavoro, come mantenere una casa senza che le tasse su questa gli erodano pure lo stipendio, gente che di questo ne ha fatto un lavoro redditizio, consulenze, aiuto per andare via o per delocalizzare. Ragazzi, noi eravamo l'Italia, ed eravamo così tanto l'Italia che ancora oggi, pur con quelle famose pezze al c....il made in Italy è ancora un marchio col suo peso e il suo valore aggiunto nel mondo! Io scusate ma tutti questi bei discorsi impostici da fuori su quanto siamo bamboccioni, arretrati, comodi non li reggo più. Non ci vedo nulla di male a volere una bella vita, agiata, comoda, piena di affetti e di fiducia nel futuro. È quello che vogliamo tutti. Poi, come ognuno di noi la raggiunge è un altro discorso.

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                          • Questo era il mio NO alla troika, a Bruxelles, all'austerity, ai mercati liquidi e globali che se usati mali fanno più danni della bomba atomica, il mio no a quanti nel mondo cercano di convincere gli italiani che fanno schifo e che l'italia è un paese finito e si merita il peggio però poi cercano di accaparrarsene pezzi ad ogni costo (possibilmente stracciato), che gli italiani sono ignoranti e arretrati però i lavoratori specializzati sono i più richiesti nel mondo. La scuola fa schifo e c'è chi dopo due lauree fa errori grammaticali (si, l'ho visto coi miei occhi e confermo) ma ci sono milioni di italiani che sono l'esatto contrario di questo. La scuola fa schifo, è vero. Riforme assurde l'hanno resa una barzelletta. E i risultati si toccano con mano.

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                            Tutto quello che vuoi è dall' altra parte della paura.

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                            • IO, COME HO GIÀ DETTO PIÙ VOLTE MI BASO SOLO SUI FATTI REALI,

                              DELLE CHIACCHIERE DEI TANTI CHE SENTO IN CONTINUAZIONE,

                              NON SO CHE FARMENE...

                              BORSA ITALIANA
                              OGGI/ Milano,
                              news: chiusura a
                              +2,1%, Unicredit a +9,42% (7 dicembre 2016)



                              Vero fabio !??

                              Renzi ha dichiarato che il 40% hanno votato per lui quindi a suo dire ha vinto !

                              di quei 40% quanti hanno votato si spaventati dalle sciagure che ci paventava il "Grande Buffone" e la schiera dei suoi magnamagna !!???

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                              • Si, ha votato per il 40% di chi è andato a votare. Si facesse fare due conti...

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                                Mai voltarsi indietro, nemmeno per prendere la rincorsa.
                                Tutto quello che vuoi è dall' altra parte della paura.

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