Originariamente Scritto da Martin
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Con Savona ci saremmo ritrovati in Europa l'avatar scassa-€uro di Varouakis!!
Riprendo dal TG7 il servizio del caporedattore economia Marco Fratini sul pensiero del prof Savona riguardo alla "teoria dei giochi" e la "pseudo-minaccia di uscita dall'Euro". Guarda caso si trattano di idee foto-copia di quelle dell'ex-ministro greco Yanis Varoufakis!
Dal servizio TG7 http://tg.la7.it/repliche-tgla7?id=242834 :
Savona sottolinea che non avrebbe mai messo in discussione la moneta unica, dichiara che avrebbe chiesto all’Unione Europea di dare risposte di cambiamento che provengono dall’interno di tutti i suoi paesi membri
Aggiunge, Savona che tutto questo si sarebbe dovuto svolgere secondo la strategia di negoziazione della Teoria dei giochi, che raccomanda di non svelare i limiti dell’azione perchè sennò si è sconfitti.
Pensiero alto, altissimo, tecnico.Tradotto: so di non poter uscire dall’Euro ma se ti dico che lo so non ti metto paura, se ti tengo nel dubbio invece tratto.
Savona però nel dubbio di chi assisteva al suo avvicinamento alla poltrona di Quintino Sella, ha fatto paura in ogni caso ed alla fine ha mancato l’aggancio!
Se la prende: Il vero europeista è chi chiede la riforma dell’Europa per salvarne gli obiettivi, il Quirinale invece ha seguito la moda dei like, del mi piace sulle pagine dei social per chi è alla ricerca di popolarità.
Vediamo la posizione assunta a suo tempo da Varoufakis, ministro delle Finanze della Grecia per qualche mese nel 2015.
L'articolo è del febbraio 2015, l'inizio del ministero alle Finanze di Varoufakis nel quale esprimeva il suo programma, molto simile al pensiero odierno del prof Savona.
The Greek crisis cannot be quarantined. This is the beauty and the horror of a common currency: Without the shock absorbers of some modicum of common debt and surplus recycling, the tragedies of the weak become the calamities of the powerful.
Just like the recession in tiny Nevada could not be kept separate from that of the richer and larger states, and would have brought the USA down with it if an attempt was made to subject it to a Greek bailout-like ordeal, so Greece’s debt crisis cannot be decoupled from the unfolding eurozone crisis (which it ignited in the first place). A Greek default will start a mighty bushfire that will rage through the eurozone’s heartland.
You can decide for yourself whether that’s quite in keeping with his view that none of the European states are selfish. Later in 2011 Varoufakis also said that the “immense pain of the poorer Greeks is the fuel that keeps Mrs. Merkel’s procrastination machine running”.
Varoufakis believed four years ago that the position of the Troika-backing European states was an incredible threat, because if Greece left the euro it would be the first step in the whole currency union’s collapse. He says he still believes that, and also insists that he’s not bluffing.
If that’s true, it seems like Varoufakis is still approaching the eurogroup negotiations in the same way now as he thought about them in 2011.
L'approccio trattativista del prof Varoufakis della "corda tesa che se si spezza..." viene giù tutta l'Europa è stato fallimentare: la Grecia è stata umiliata e spolpata!
Ma vi sembra che a Bruxelles, a Berlino, a Parigi, piacciono sti giochetti teorici del cavolo Ma siamo seriiii...
Riprendo il discorso del Presidente Mattarella:
Ho condiviso e accettato tutte le proposte per i ministri tranne quella per il ministro per l’Economia, la designazione del Ministro dell’Economia costituisce sempre un messaggio immediato di fiducia o di allarme per gli operatori economici e finanziari
Ho chiesto per quel ministero la designazione di un autorevole esponente politico della maggioranza coerente con l’accordo di programma, un esponente che aldilà della considerazione e della stima per la persona NON SIA VISTO COME SOSTENITORE DI LINEA PIU' VOLTE MANIFESTATA che potrebbe provocare probabilmente, o addirittura inevitabilmente, la fuoriuscita dell’Italia dall’Euro, cosa ben diversa dall’atteggiamento vigoroso nell’ambito dell’Unione Europea per cambiarla in meglio dal punto di vista italiano.
E ripeto: Bravissimo Presidente!
Dato che l'Europa è entrata tramite i trattati in essere sotto la tutela costituzionale, il Presidente della Repubblica ha il dovere tutelare gli interessii italiani nell'UE con chi lo assolva con spirito collaborativo e propositivo, evitando contrapposizioni ideologiche. Credo sono queste le ragioni che hanno spinto il Capo dello Stato ad eccepire sul nome del candidato ministro all'Economia, che a provocato l'arrabbiatura di Salivini: doppia fatica
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