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WWW III idee e opzioni salvaguardare capitale

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  • WWW III idee e opzioni salvaguardare capitale

    L idea di questo post è di creare una discussione come scambio di idee e opinioni su come salvaguardare il capitale , minimizzare perdite, massimizzare il post war nel caso c’è ne fosse uno.

    Partendo dal fatto che nessuno ha la sera di cristallo e per WWW III non voglio intendere che moriremo tutti e quindi inutili discussioni del tipo che te ne fai dei soldi ecc ecc.

    Considerando il momento attuale geopolitico, tra tutto quello che comporta la guerra in Russia/ Ucraina , ma soprattutto adesso con i problemi tra Israele e Palestina e I casino che stanno succedendo nel mar rosso tra UK, USA, Yemen , Iran ecc ecc , senza considerare che la Cina potrebbe essere ad un passo grazie a questa instabilità geopolitica per prendersi il Taiwan con la forza e potrebbe creare il punto di non ritorno.

    Quindi, nel caso arriveremo a questo , i probabili scenari sarebbero catastrofici per tanti , le reazioni a catena potrebbero essere tante ecc ecc .

    Sperando per il meglio ma comunque preparai per il peggio per quel poco che ognuno può preparai potrebbe essere una delle poche cose da fare.

    Ipotizzando una situazione di questo genere credo le priorità dovrebbero essere , inanzitutto

    - vivere in una nazione che non dovrebbe essere sotto scontri diretti , o comunque non in una zona di massimo conflitto.

    - vivere in una nazione quanto più possibile indipendente, che abbia energie e cibo abbastanza per la popolazione , visto che import ed export subirebbero grandi problemi.

    Per quanto riguarda gli asset quale potrebbe essere una soluzione ?

    meglio avere proprietà o meglio avere il cash ? Nel senso i possibili scenari potrebbero essere inflazione alle stelle , interessi alle stelle , ma in un mondo selvaggio , probabilmente avere casa pagata e non liquidità potrebbe valere poco , sciacalli ? Affittuari che non pagano ?

    avere liquidità ma interessi alle stelle sarebbe una perdita , ma in compenso se così fosse , i prezzi delle case crollerebbero, e quindi avendo la liquidità si potrebbe tranquillamente comprarne altre per importo più basso del mutuo . In pratica con la liquidità si è sempre in tempo per fare la scelta migliore all ultimo momento e non viceversa o sbaglio ?

    il problema della liquidità è come tenerla ?
    cash probabilmente una minima discreta quantità , ma il rischio di perdere il cash è altissimo .

    mentre per le banche ? Quanto sarebbero sicuri i soldi depositati in banca ? Quanto potrebbe essere difficile accedere al proprio denaro ? E nel caso non fosse possibile quanto potremmo aspettarci in un dopo guerra avere indietro quello che avevano o tutti verrebbe resettato ?

    il rischio valutario del cash , il cash potrebbe perdere valore , quindi magari dividerlo in diverse monete potrebbe bilanciare il rischio di perdita e portare anche una crescita esponenziale , ma quanto sarebbero sicuri strumenti digitali come trasfer wise per intenderci, PayPal ecc ?

    per le azioni invece quando potrebbe essere solido il mercato azionario ? Salterebbe tutto , o appunto funzionerebbe sempre in qualche modo ? E anche se la maggiornoarte delle aziende perderebbero tutto o quasi mani un dopo guerra dovremmo sempre avere le nostre azioni se l azienda sopravviverebbe o sbaglio ? E comunque dovrebbero esserci aziende che grazie all inflazione potrebbero crescere tantissimo , specialmente quelle nel campo energia o sbaglio ? Quindi diversificare in certe aziende, commodity ecc ecc potrebbe essere un alternativa.

    quali sono le vostre opinioni e idee ?

  • #2
    Prendi spunto dalla guerra Russia Ukraina e muoviti di conseguenza….
    Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

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    • #3
      Preoccupazioni sostanzialmente inutili.

      Nel caso di guerra globale, e per guerra globale si intende che a Berlino, Roma, Parigi e NY piovono testate nucleari, il mondo occidentale come oggi lo conosciamo finisce. E con esso le sue logiche e la sua tecnologia.

      Se questo non è lo scenario ipotizzato, si andrà avanti con piccole scaramucce di confine dove a lasciarci la pelle sono e saranno sempre i poveri cristi senza mezzi per allontanarsi dalle zone di conflitto.

      Cash, azioni, titoli, cripto-valute, oro, diamanti non serviranno a nulla. Forse in una prima fase, oro, gioielli e pietre possono tornare utili, ma quando anche i trafficanti di turno si renderanno conto che con quelli non ci mangi, diventeranno "carta straccia".

      Quindi se il tuo pensiero è mantenere il capitale, dormi tranquillo che soluzioni valide non ve ne sono.

      Cosa ha valore in una situazione post-bellica?

      - medicinali (compresi Tyrosafe, iosat e simili)
      - potabilizzatori
      - attrezzi (senza attrezzi non costruisci e non coltivi nulla)
      - materiali da costruzione
      - gasolio
      - sementi
      - batterie/sistemi per produrre elettricità

      - Terreni non contaminati, magari con all'interno sorgenti profonde.

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      • #4
        Originariamente Scritto da bomber747 Visualizza Messaggio
        Prendi spunto dalla guerra Russia Ukraina e muoviti di conseguenza….
        Più che altro io prenderei spunto dal primo lockdown. Quello è lo scenario più simile ad una guerra globale che abbiamo vissuto.

        Immaginate un lockdown in cui anche le risorse energetiche sono scarse/assenti.
        Last edited by Andy Fratton; 01/02/2024, 12:18.

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        • #5
          A mio parere il posto migliore per vivere in ottica di WWW nel nostro continente è la Svizzera per i motivi scontati che tutti sappiamo.

          Per quanto riguarda il lato finanziario-economico nessuno ha le sfera di cristallo e l'unica cosa che possiamo fare è diversificare.

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          • #6
            La Svizzera ha ormai perso la sua neutralità, inoltre le radiazioni mica stanno a guardare i confini.

            Dovessi indicare una zona più sicura dove vivere direi Oceania.

            Altrove o vi sono tensioni interne/locali, o sono schierati da un lato piuttosto che dall'altro. Ti piazzi a Bora Bora ed aspetti. Manco ti serve chissà che per vivere.

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            • #7
              Originariamente Scritto da Andy Fratton Visualizza Messaggio
              La Svizzera ha ormai perso la sua neutralità, inoltre le radiazioni mica stanno a guardare i confini.

              Dovessi indicare una zona più sicura dove vivere direi Oceania.

              Altrove o vi sono tensioni interne/locali, o sono schierati da un lato piuttosto che dall'altro. Ti piazzi a Bora Bora ed aspetti. Manco ti serve chissà che per vivere.
              Pensi che la attaccherebbero? Farebbero presto a dichiarare ai 4 venti la loro neutralità e poi li ci sono i soldi di mezzo mondo.
              Ok le radiazioni ma per lo meno ci sono i bunker antiatomici pubblici.

              Concordo che ci sono luoghi migliori, io parlavo solo del nostro continente.

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              • #8
                Non siamo più agli inizi del 900 e la Svizzera non è autosufficiente.
                Inoltre non dimentichiamo che senza troppo impegno hanno letteralmente cancellato il loro gran segreto bancario.
                Infine la loro "forza" si basa appunto sulla finanza, ma se questa perde valore nel mondo a loro restano un mucchio di bravi passacarte senza lavoro.

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                • #9
                  Concordo con Andy , in caso di catastrofe non ci sono reali soluzioni .

                  In caso di mezza catastrofe , praticamente tipo covid lockdown, alla fine avere a disposizione materie prime , energia , materiali da lavoro , alla fine è tutto quello che conta , oltre ad essere in una nazione abbastanza indipendentemente.

                  La Svizzera a parer mio è proprio una nazione da evitare , al centro dell Europa , troppi confini , nazione troppo piccola e dipendente dalle altre nazioni . Anche se ci sono i bunker non è che le bombe atomiche ti avvertono e non è che i bunker possono ospitare l intera nazione , alla fine finché il fattaccio non succede , la gente vive normalmente, vai a lavoro , vai a fare la spesa , le radiazioni ti prendono prima che trovi posto nel bunker .Soprautto il problema di energia è una delle prime conseguenze in caso di guerra , vivere in un paese freddo è l ultima delle cose che vuoi quando ti manca l energia .



                  Io sono dell idea che l’Australia probabilmente è una delle nazioni meno coinvolte . Come hanno dimostrato durante il covid erano riusciti ad andare avanti alla grande paragonati al resto del mondo . L’Australia è indipendente , ha terreni a non finire , ha un grande export di latticini e carne quindi agricoltura è molto più che sufficiente per una popolazione di soli 25 milioni . Circa il 50% di case ha pannelli solari , e comunque la nazione non è così fredda quindi anche con scarsità di energia uno soffre meno che in paesi freddi.

                  La zona geografica a distanza da tutti aiuta a limitare i danni

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                  • #10
                    Non dimentichiamo inoltre che, nuovamente, non siamo né ai tempi della 1A-2A Guerra Mondiale, né ai tempi della guerra fredda.
                    Un missile Sarmat, da dichiarazioni Russe, è in grado di sganciare fino a 27 ordigni nucleari sull'Italia in meno di 5 minuti dal lancio. Mettiamo pure che abbiano gonfiato un pelo i dati, e diamo 10 minuti.

                    Veramente pensate di essere in grado di raggiungere un rifugio in 10 minuti? Veramente pensate che qualsiasi nazione in Europa (Svizzera compresa) abbia un adeguato numero di rifugi nel raggio di 10 minuti da qualsiasi abitante?
                    Ve lo dico io, no non ci sono. Non esiste neppure un adeguato piano di evacuazione. Se domani Putin o chi per lui tira tre Sarmat : Berlino, Roma, Parigi, na buona fetta della popolazione Europea viene vaporizzata senza neanche essersi resa conto di quanto stava per accadere.

                    Di fatto la fine prima o poi sarà quella, na vampata improvvisa e tanti saluti.

                    Questa è la cruda realtà, ed onestamente fanno ridere politici ed esperti vari che pensano basti dispiegare militari e carri armati...

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                    • #11
                      Esattamente quello che sto pensando anch’io, indipendentemente da quello che ognuno dice di avere, anche se potrebbero esagerare ecc ecc, non essendo un “bombarolo esperto” ma usando il buon senso , basta prendere per esempio l atomica sganciata a Hiroshima e considerare 50 anni e oltre di nuove tecnologie, test ecc ecc per rendersi conto quanto gli armamenti sono migliorati indipendentemente da quello che ogni nazione proclama.

                      50 anni e oltre di sviluppo sono veramente tanti da dover considerare veramente il peggio.

                      A me viene da ridere quando sin dall inizio della guerra in Ucraina , news e leoni da tastiera giudicassero gli armamenti russi come da terzo mondo , vecchi e obsoleti, senza rendersi conto che andarci morbidi è solo la nostra fortuna perché se dovessero scalare ad usare le maniere forti ci sarebbe poco da prendere per il culo.

                      Leggendo news recenti sembrerebbe che l’America dovrebbe riportare 3 bombe nucleari in UK delle dimensioni 3 volte quelle di Hiroshima tanto per avere un idea. Se poi si considerano tutte le altre già pronte nelle varie basi militari in Europa , la situazione diventa critica.

                      Alla fine non ci sono molte che di uscita, Putin ha usato la mano leggera, l’idea era una guerra lampo, il mondo si è messo di mezzo e quindi non finirà mai. Putin non può ritirarsi, sarebbe un suicidio per lui è comunque non è nella sua natura. Alla fine le vie di uscite credo sono :

                      Putin muore/ scompare ? E magari con un nuovo regime vengono resettati in conflitti oppure rischio comunque che le cose peggiorino se andasse al comando qualcuno senza sangue freddo.

                      Putin vince e finisce linka storia , ma la vedo difficile.

                      Putin non riesce a vincere, o peggio ancora perde , viene messo alle strette e la situazione degenera fino al punto che va all in , oppure la nato usa il nucleare prima per prevenire e quindi la Russia va all in con tutto quello che gli rimane diventando una catastrofe su scala globale.

                      sinceramente, purtroppo non ci vedo molte vie di uscita , l unica via di uscita era trovare l accordo subito dopo l inizio della guerra, nel momento che hanno già perso tanto, oramai sarebbe troppo tardi per un accordo equo, oramai per Putin sara solo vincere ad ogni costo… e se questo non succede ho paura che sara solo una questione di tempo prima che si arrivi al punto di non ritorno

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                      • #12
                        Per farsi una idea delle conseguenze, basta leggersi il resoconto del test della Czar: palla di fuoco di 8km, danni in un raggio di 1000Km, onda d'urto percepita in tutto il mondo.
                        Ora i Sarmat non arrivano a quella potenza in quanto si è passati da singola testata pesante a diverse testate minori, ma che comunque il loro lavoro lo fanno.

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                        • #13
                          Ho lavorato in Svizzera e progettato/curata la direzione lavori di parecchi rifugi antiatomici, sia per singole abitazioni, che per decine/centinaia di posti.
                          Conservo ancora tutta la normativa.
                          Dalle informazioni di cui dispongo, i rifugi svizzeri dovrebbero garantire protezione a tutta la popolazione e forse più.
                          Allora il rifugio veniva garantito per l'esplosione di un ordigno di media potenza a 2/3 Km.
                          L'uscita dal rifugio, colle dovute precauzioni e con il cambio d'abiti e la doccia al rientro, veniva consigliata non prima di 3 giorni, ma meglio 2 settimane, con tempi rigorosamente contingentati.
                          Tutto bene dunque?
                          Le scorte del rifugio potevano garantire un paio di mesi di sopravvivenza, ma poi?
                          Il ritorno alla "vita normale" fuori dal rifugio, che cosa avrebbe riservato?
                          Difficile pensare di riprendere "come se niente fudesse" con la contaminazione di animali, vegetali e tutto il resto.
                          Certamente l'importante sarebbe stato il salvare la pelle nel momento critico e poi magari scappare in qualche parte del mondo rimasta incontaminata, appunto Australia, Polinesia, ecc.
                          Ma a quel punto che cosa conterebbe di più?
                          Denaro, cibarie, armi? Forse quest'ultime, sia per difendersi da predatori, che, eventualmente, per procurarsi il necessario.
                          Un libro/sceneggiato TV di qualche decennio fa: I sopravvissuti, raccontava qualcosa di simile, seppur dovuto a una pandemia.
                          Poi ne parla anche Nostradamus, ma chissenefrega, di doman non v'è certezza...

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                          • #14
                            La vedrei comunque dura riuscire a prendere un volo per la Polinesia dopo un eventuale attacco nucleare. Dubito restino in piedi le necessarie strutture (e gli aerei).

                            Io ricordo ancora (avevo 8 anni) tutte le precauzioni che vennero prese dopo Chernobyl ... vedete un pò voi.

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