Buon giorno a tutti e complimenti per il forum. Vi scrivo per avere qualche dritta e info in merito alla mia situazione. Premetto che sono un neofita dell'argomento anche se ho una laurea in economia e ho letto una decina di pagine di interventi qui sul forum. Alcune risposte le ho già trovate così come diversi partecipanti davvero preparati sull'argomento. Ancora complimenti. E fatte le presentazioni di rito, veniamo ai miei dubbi residui.
Per inquadrare la situazione di professione io posiziono siti internet sui motori di ricerca e a latere gestisco diversi progetti web miei. Con uno di questi siti riesco a fare tutti i mesi dei risultati discretamente significativi. Non da diventarci milionari ma comunque cifre che un dipendente in banca (così come anche un quadro) se le scorda. Quindi un discreto reddito. Posto che il mio lavoro io lo posso fare anche al polo sud se c'è un adsl e posto che qui mi stanno scorticando vivo con le tasse, ho già deciso senza ripensamenti di trasferirmi armi e bagagli all'estero spostando anche la residenza. A Gennaio per l'appunto farò un primo giro esplorativo in Repubblica Domicana (un più umano 25% di aliquota generale) e a seguire in Brasile (non ho verificato ma sarà di sicuro meno che qui) e se non mi dovessero piacere in Tailandia o in qualunque altro punto a caso del globo. Non qui in Italia e con l'aria che tira men che meno.
Fatta questa premessa che a prescindere di ogni ulteriore intervento dovrebbe farmi intascare una porzione ben maggiore dei risultati delle mie 12 ore lavorative giornaliere, Sabati inclusi, passiamo al punto due che se non ho capito male ci sono anche notevoli margini ulteriori (e chiedo conferma a voi che siete esperti per l'appunto).
Allo stato i nomi di dominio, il www.sito.it per intendersi, sono intestati tutti a me (ma posso cambiare l'intestazione a piacimento in 5 minuti). I ricavi vengono generati esclusivamente attraverso la pubblicità. Le concessionarie che mi pagano per esporre i loro banner sono dislocate in diversi paesi europei (non Italia) ed il danaro lo posso far accreditare dove mi pare. Il server su cui sono hostati i siti sta in Francia (ma lo posso spostare dove mi pare in un paio di giorni). Infine i miei collaboratori nella gestione del progetto principale sono, cosa documentabile, dislocati in diversi paesi asiatici. Ovvio il sito è in italiano e gli utenti sono italiani, ma se facessi un sito in cinese mandarino non è che le tasse le pago in Cina.
Con questi presupposti, dato che al di la della mia residenza qui, tutto il processo produttivo è delocalizzato in mezzo mondo, ho pensato che creare una o più società in un paese a bassa o nulla imposizione fiscale, a cui io cedo tutti i nomi di dominio dei miei siti e tutti gli introiti pubblicitari che avverrebbero con un bonifico estero su estero forse (se non mi manca qualche pezzo e qui chiedo a voi...) è la soluzione ideale. Ora, non so nella Repubblica Dominicana su cui ovviamente mi documenterò attentamente e sarà un elemento che pesa nella scelta del paese in cui andrò a risiedere, ma pure qui in Italia se mi si venisse a dire che si tratta di esterovestizione allora devo capire quando un servizio viene considerato legittimamente espletato all'estero. Ricavi da aziende estere, server fisico all'estero, collaboratori esteri, società estera... eh che diamine...!!
Ma forse mi manca qualche dettaglio essenziale che vanifica il ragionamento e nel caso vi chiedo lumi in merito. Se viceversa non fa una piega vi chiederei gentilmente di indicarmi nel concreto quali possono essere le soluzioni: paese, tipologia di società.. ecc più idonee (e possibilmente economiche) allo scopo per questo tipo di situazione. La parte 'pratica' insomma. Grazie per la cortese attenzione e vi ringrazio anche in anticipo per ogni cortese risposta.
Per inquadrare la situazione di professione io posiziono siti internet sui motori di ricerca e a latere gestisco diversi progetti web miei. Con uno di questi siti riesco a fare tutti i mesi dei risultati discretamente significativi. Non da diventarci milionari ma comunque cifre che un dipendente in banca (così come anche un quadro) se le scorda. Quindi un discreto reddito. Posto che il mio lavoro io lo posso fare anche al polo sud se c'è un adsl e posto che qui mi stanno scorticando vivo con le tasse, ho già deciso senza ripensamenti di trasferirmi armi e bagagli all'estero spostando anche la residenza. A Gennaio per l'appunto farò un primo giro esplorativo in Repubblica Domicana (un più umano 25% di aliquota generale) e a seguire in Brasile (non ho verificato ma sarà di sicuro meno che qui) e se non mi dovessero piacere in Tailandia o in qualunque altro punto a caso del globo. Non qui in Italia e con l'aria che tira men che meno.
Fatta questa premessa che a prescindere di ogni ulteriore intervento dovrebbe farmi intascare una porzione ben maggiore dei risultati delle mie 12 ore lavorative giornaliere, Sabati inclusi, passiamo al punto due che se non ho capito male ci sono anche notevoli margini ulteriori (e chiedo conferma a voi che siete esperti per l'appunto).
Allo stato i nomi di dominio, il www.sito.it per intendersi, sono intestati tutti a me (ma posso cambiare l'intestazione a piacimento in 5 minuti). I ricavi vengono generati esclusivamente attraverso la pubblicità. Le concessionarie che mi pagano per esporre i loro banner sono dislocate in diversi paesi europei (non Italia) ed il danaro lo posso far accreditare dove mi pare. Il server su cui sono hostati i siti sta in Francia (ma lo posso spostare dove mi pare in un paio di giorni). Infine i miei collaboratori nella gestione del progetto principale sono, cosa documentabile, dislocati in diversi paesi asiatici. Ovvio il sito è in italiano e gli utenti sono italiani, ma se facessi un sito in cinese mandarino non è che le tasse le pago in Cina.
Con questi presupposti, dato che al di la della mia residenza qui, tutto il processo produttivo è delocalizzato in mezzo mondo, ho pensato che creare una o più società in un paese a bassa o nulla imposizione fiscale, a cui io cedo tutti i nomi di dominio dei miei siti e tutti gli introiti pubblicitari che avverrebbero con un bonifico estero su estero forse (se non mi manca qualche pezzo e qui chiedo a voi...) è la soluzione ideale. Ora, non so nella Repubblica Dominicana su cui ovviamente mi documenterò attentamente e sarà un elemento che pesa nella scelta del paese in cui andrò a risiedere, ma pure qui in Italia se mi si venisse a dire che si tratta di esterovestizione allora devo capire quando un servizio viene considerato legittimamente espletato all'estero. Ricavi da aziende estere, server fisico all'estero, collaboratori esteri, società estera... eh che diamine...!!
Ma forse mi manca qualche dettaglio essenziale che vanifica il ragionamento e nel caso vi chiedo lumi in merito. Se viceversa non fa una piega vi chiederei gentilmente di indicarmi nel concreto quali possono essere le soluzioni: paese, tipologia di società.. ecc più idonee (e possibilmente economiche) allo scopo per questo tipo di situazione. La parte 'pratica' insomma. Grazie per la cortese attenzione e vi ringrazio anche in anticipo per ogni cortese risposta.
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