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INPS e piccole attività in Italia

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  • INPS e piccole attività in Italia

    C'è una cosa che mi lascia estremamente perplesso (come tanti in situazione simile alla mia in Italia) e cioè che a prescindere da quanto fatturi, se hai un'azienda come persona fisica DEVI pagare 3000 e rotti € annui all'inps.
    Soldi buttati tra l'altro, in quanto se non superi un certo fatturato, non versi abbastanza da prendere una pensione comunque.
    Ora, se uno ha un'onesta attività sotto i 10.000 €, e non ha la possibilità di lavorare per qualcun altro (dato che un dipendente ha l'inps pagata dall'azienda e quindi può fare attività collaterali senza pagare altra inps praticamente) nè di fare "prestazioni occasionali" (che funzionano poco e male e solo per poche singole prestazioni), c'è un qualsiasi sistema legale per fare attività di questo tipo, in Italia, ed evitare questo balzello sproporzionato?

    Ovunque all'estero, prendiamo l'inghilterra per esempio, paghi le tasse anche della pensione in proporzione al reddito, e su redditi molto bassi paghi molto poco. Come cacchio è possibile che solo da noi non si possa fare?
    Ho chiesto ai commercialisti e mi hanno sempre detto di no: se lavori devi aprire partita IVA e se la apri SDENG 3000 € di inps a prescindere che tu faccia 1000 € di lavoro o 20.000 (aumenta mi pare dopo i 24.000).

    Sto Paese fa veramente venire voglia di andarsene, ma avrei delle oggettive difficoltà familiari al momento per spostare baracca e burattini senza soldi in tasca praticamente. Lavoro ne ho, ma l'INPS mi ammazza più delle altre tasse -__-

  • #2
    Abassi il fatturato di ulteriori 5.000 euri e quindi entri nel privilegio del povero, che poi non paga tasse. Non è del tutto vero, perché comunque paghi l'IVA.

    Consiglio a risiedere all'estero dove è possibile "assicurarsi" all'INPS in base ai reali guadagni e oltrettutto avere la certezza di percepirla. Perché qui in Italia i soldi sono finiti e i 50enni e minori non riceveranno mai una lira di quel che hanno pagato. L'ha detto in via ufficiale perfino Mario Monti. Peccato che tutti hanno fatto i sordi.

    Una via però è percorribile, che ho cominciato a mettere in atto: denunciare i dipendenti, che ci fanno concorrenza sleale, ai loro datori di lavoro. Perché così facendo almeno restano fuori dalle palle. Non tutti i datori di lavoro collaborano, ma chi vuole dai suoi dipendenti il massimo, ci guarda e anche bene.

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    • #3
      beato chi è dipendente e l'inps la paga il datore di lavoro !!!!
      l'Irpef è pagata dalla busta paga e lo stipendio che percepisce il dipendente è netto.

      1200€ di stipendio netto = 2500€ lordi

      Prova a parlarne ad un autonomo di quei 2500€ al mese.....

      A giugno la mazzata : TUTTA IRPEF e Cassa pensione

      cosa fai ? li tieni sul conto tutto l'anno ?

      MAi visto nessuno che ci riesca dovendo pagare le spese ogni mese

      niente cassa integrazione se non hai lavoro
      niente diaria se sei malato

      Proprio una bella vita quella dell'autonomo....

      Certo potresti farti una assicurazione a tutela da Infortuni e salute ma poi non avanza proprio più niente (che già non c'è)

      Se sommiamo tutte le spese per esistere fiscalmente capisci perchè esistono tanti disoccupati o inoccupati.

      e lo chiamano lavoro nero....

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      • #4
        Infatti ho un cliente che ha la fortuna di aver lavorato a lungo in inghilterra per Alenia, e si è fatto la pensione la e ha aperto una ltd di persona perchè così può pagare delle tasse ONESTE e vedere che quello che versa ha un senso.

        Mic, è proprio quello che penso anche io. Ho un sacco di amici dipendenti (spesso pubblici) che l'unica cosa che sanno dire è "gli autonomi evadono le tasse, noi siamo gli unici a pagarle".
        Certo, le pagano perchè è il datore di lavoro che le paga per loro. Se mi fanno lavorare come dipendente, onestamente non me ne frega un piffero di quante tasse si prende lo stato, tanto a me interessa lo stipendio NETTO: so quanto mi entra ogni mese, so le mie spese e bon.

        Invece da autonomo devo pagare le tasse, l'iva, l'inps e se i clienti non pagano o tardano a pagare, non so come pagare l'affitto di casa -_-

        Infatti ormai lavoro sempre più con l'estero e faccio fatica a prendere clienti italiani, almeno gli stranieri 2 su 3 pagano subito, poi il furbo lo trovi anche all'estero, ma qua è la norma avere clienti che se ti pagano lo fanno dopo mesi.
        Ma lo Stato invece no, quello lo devi pagare puntuale come la morte.

        Cmq mi viene difficile per ora scendere sotto i 5000 €, a dire il vero sono anche sopra i 10000, ma lordi. Il problema è quello che mi resta in tasca alla fine tolte tasse e inps.
        Ormai mi sto caricando di debiti con equitalia, perchè o pago lo Stato o faccio mangiare la famiglia, e fra le due cose onestamente scelgo sempre la seconda.

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        • #5
          Tra l'altro, io rispondo sempre anche a lavori dall'estero. Spostarmi ora non avrebbe senso finchè lavoro da casa praticamente. È vero che sul lungo periodo avrei dei vantaggi, ma il problema è che sono troppo incasinato di debiti al momento per riuscire a mettere da parte quello che mi servirebbe per spostare l'attività altrove, con tutto quello che ne consegue.
          Però se trovassi anche solo un lavoro mezza giornata con un'azienda sul posto che mi da una mano a spostarmi, la colgo al volo, tanto mia moglie lavora come consulente delle agenzie immobiliari, e al momento è un settore talmente in crisi in Italia che non si batte chiodo e fattura cifre ridicole.

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          • #6
            fai una succursale di una società estera, ti metti come rappresentante fiscale, e non hai l'obbligo dell'inps

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            • #7
              senti anche un legale perché se hai famiglia a carico, la questione dei 5k non regge più e magari scopri che hai pagato senza doverlo fare.

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              • #8
                Originariamente Scritto da Escape Visualizza Messaggio
                fai una succursale di una società estera, ti metti come rappresentante fiscale, e non hai l'obbligo dell'inps
                Cosa si intende per rappresentante fiscale in una succursale di società estera ?
                ero rimasto all'amministratore delegato

                Se poi la società estera è tua, forse anonima, puoi essere aministratore anche della succursale ?

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                • #9
                  la società estera deve essere intestata a terzi, apri succursale in italia e ti metti solo come rappresentante fiscale.... non hai obbligo di inps, ne di assunzione in regola..



                  perchè devi cercarti rogne a metterti come amministratore?

                  l'amministratore deve avere un compenso, paga irpef e inps, cosa avresti risolto? a questo punto resta come sei..

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                  • #10
                    Originariamente Scritto da Escape Visualizza Messaggio
                    la società estera deve essere intestata a terzi, apri succursale in italia e ti metti solo come rappresentante fiscale.... non hai obbligo di inps, ne di assunzione in regola..



                    perchè devi cercarti rogne a metterti come amministratore?

                    l'amministratore deve avere un compenso, paga irpef e inps, cosa avresti risolto? a questo punto resta come sei..
                    chiedo scusa ma non sapevo dell'esistenza di questa figura.
                    Il dubbio è dato dal fatto che la società estera è di terzi.

                    Nel caso di una mia società all'estero dovrei cercarmi un rappresentante in Italia

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                    • #11
                      ti serve un prestanome, altrimenti ti possono accusare di esterovestizione, reato penale.

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