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consiglio per una nuova società fuori italia

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  • consiglio per una nuova società fuori italia

    buonasera a tutti,sono nuovo di questo forum,e mi sono deciso a scrivere perchè dopo aver letto parecchie pagine ho capito che non si trattava del solito sito dove propongo società offshore dicendo che è tutto facile e possibile solo per spillare soldi,ma che ci sono persone come me,imprenditori che hanno necessità di abbattere i costi.Vi spiego brevemnte la mia situazione:ho iniziato nel 2007 un attivita di commercio automobili usate,ditta individuale,non avendo il salone ho aperto come commercio elettronico di autoveicoli.ho lavorato fino a gennaio con questa ditta,poi dato che i fatturati salivano a febbraio sotto consiglio del commercialista ho chiuso ed ho aperto una srls nuova a sè,senza assorbire la precendete ditta individuale,sempre svolgendo lo stesso lavoro.Lavoro sulla Lombardia,dove la crisi c'è ma dove pensando in primis ad abbattere i costi,cosi da poter essere sul mercato con auto valide a prezzi molto interessanti,riesco ad avere una piccola crescita annua.Il mio futuro comunque non è l italia,sono giovane ed avendo avuto rapporti lavorativi con l estero,vorrei fare una sede in austria,dapprima muovermi sull asse bergamo-salisburgo,e una volta consolidati i miei rapporti lavorativi con l austria,sperando di avere fortuna ;-) sganciarmi totalmente dall italia ed usarla solo per l acquisto dei veicoli da esportare,se caso.
    Ora,per poter lavorare in italia,comprare le auto e poi rivenderle,ed avere le agevolazioni al pra,credo di dover essere comunque registrato alla camera di commercio (necessito l'articolo 451001);in Austria,ho bisogno di prendere in affitto un garagino,ed avere una società che possa acquistare e vendere.Ora,fatto piu o meno un quadro della mia situazione,c'è un sistema nelle varie società europee o offshore,dove io posso inquadrarmi per risparmiare sulle tasse e gestione,senza essere fuorilegge^??????????

  • #2
    Se hai stabile organizzazione in Italia paghi le tasse e stop!

    Diciamo che non lavorando nel settore hi-tech non puoi neanche far finta di essere una società straniera che vuole lavorare in Italia, e inserirsi nel mercato Italiano..

    Purtroppo non vedo grossi spazi di manovra, a meno che non inseriamo in mezzo una Società ue a bassa tassazione, (bulgaria o cipro)

    Ma qua il discorso diventa complesso, e costoso.

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    • #3
      quindi secondo te mi conviene continuare a lavorare cosi,e poi aprire la ditta nuova direttamente in austria,dove poi lavorero concretamente e pagando le tasse con regime austriaco?

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      • #4
        Perchè invece di Austria non apri in Rep.Ceka ,Slovacchia , Slovenia o quelle zone lì ? Saprai meglio di me che la maggior parte degli usati va a finire là .

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        • #5
          Originariamente Scritto da francesco85 Visualizza Messaggio
          buonasera a tutti,sono nuovo di questo forum,e mi sono deciso a scrivere perchè dopo aver letto parecchie pagine ho capito che non si trattava del solito sito dove propongo società offshore dicendo che è tutto facile e possibile solo per spillare soldi,ma che ci sono persone come me,imprenditori che hanno necessità di abbattere i costi.
          Ciao Francesco e benvenuto. Hai colto nel segno. Il successo di un business sia esso onshore che offshore, passa per quella che definirei più propriamente come "ottimizzazione dei costi". (non tanto abbattimento). Certo in fase di startup è ancora pù importante poichè è necessario riuscire ad avere abbastanza cash flow da reinvestire nella crescita dell'impresa, ma lo è altrettanto quando l'azienda è datata e necessita di entrare in una fase di rinnovamento.


          Vi spiego brevemnte la mia situazione:ho iniziato nel 2007 un attivita di commercio automobili usate,ditta individuale,non avendo il salone ho aperto come commercio elettronico di autoveicoli.
          ottima l'idea del "commercio elettronico". meno quella della ditta individuale. è tutto c'è rimedio però.

          ho lavorato fino a gennaio con questa ditta,poi dato che i fatturati salivano a febbraio sotto consiglio del commercialista ho chiuso ed ho aperto una srls nuova a sè,senza assorbire la precendete ditta individuale,sempre svolgendo lo stesso lavoro.Lavoro sulla Lombardia,dove la crisi c'è ma dove pensando in primis ad abbattere i costi,cosi da poter essere sul mercato con auto valide a prezzi molto interessanti,riesco ad avere una piccola crescita annua.
          e questo è già un ottimo punto a tuo favore.

          Il mio futuro comunque non è l italia, sono giovane ed avendo avuto rapporti lavorativi con l estero, vorrei fare una sede in austria, dapprima muovermi sull asse bergamo-salisburgo, e una volta consolidati i miei rapporti lavorativi con l austria, sperando di avere fortuna ;-) sganciarmi totalmente dall italia ed usarla solo per l acquisto dei veicoli da esportare, se caso.
          valuta anche e soprattutto il mercato dell'est europa per la rivendita di auto esportandole dall'italia. ci potresti trovare il modo di fare affari interessanti.

          Ora,per poter lavorare in italia,comprare le auto e poi rivenderle,ed avere le agevolazioni al pra,credo di dover essere comunque registrato alla camera di commercio (necessito l'articolo 451001);in Austria,ho bisogno di prendere in affitto un garagino,ed avere una società che possa acquistare e vendere.Ora,fatto piu o meno un quadro della mia situazione,c'è un sistema nelle varie società europee o offshore,dove io posso inquadrarmi per risparmiare sulle tasse e gestione,senza essere fuorilegge^??????????
          un paio di opzioni le vedrei anche, soprattutto per ilf atto ch efai "commercio elettronico" di auto praticamente, anche se poi queste si muovono "fisicamente" potrebbe essere una società europea abass atassazione oppure un'abbinata con un'offshore che ti permetta di abbattere l'imponibile localmente generando spese per lo sviluppo e l'espansione dell'attivita. credo valga la pena prendere in esame analizzando tutte quante lo soluzioni possibili.
          I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

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