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    Apparso oggi sul quotidiano locale ...


  • #2
    Analizziamo l'articolo:

    >TRENTO - Trentini e altoatesini con disponibilità finanziarie corrono a portare i soldi nei paradisi fiscali.

    E Fanno bene! perchè non c'è da fidarsi delle banche locali e men che meno di chi dirige banche e istituzioni.

    >Nel 2012 i bonifici dalla regione verso i paesi a fiscalità privilegiata sono aumentati del 19% rispetto all'anno precedente, >raggiungendo i 469 milioni di euro. Sono cresciuti della stessa dimensione, peraltro, anche i flussi in entrata, pari a 471 milioni, segno >che dalle aree off-shore si continua a investire qui da noi, mantenendo i vantaggi fiscali delle piazze internazionali.

    i movimenti in e out ci sono come è giusto che ci sia. non crederete mica che chi ha intenzione di imprendere a livello internazionale si fermi di fronte a un poì di terrorismo mediatico fattod i grida al lupo al lupo e dei vari pseudostrumenti quali redditometro, spesometro ecc.. ma per piacere! come dico continuamente. fintanto che il business è legittimo, una società offshore oeprante in nome giuridico proprio ha tutto il diritto di imrpednere internazionalmente. punto.

    >Inoltre l'anno scorso hanno fatto un nuovo balzo le segnalazioni antiriciclaggio: 581 in regione, 318 in provincia di Trento, il 36% in >più dell'anno prima.

    ecco le grida "al lupo al lupo" ....

    >Il quadro emerge dall'ultimo rapporto annuale dell'Unità di Informazione Finanziaria (Uif) della Banca d'Italia, appena pubblicato. L'Uif >monitora i flussi di bonifici scambiati con controparti residenti all'estero, che a livello nazionale vedono nel 2012 una movimentazione di >oltre 1.300 miliardi di euro, legata in gran parte all'interscambio commerciale dell'Italia.

    pensate cosa accadrebbe se limitassero questo interscambio. una catastrofe finanziaria e commerciale. il tonfo sordo di un paese chè è già sull'orlo del disastro. la disinformazione diffusa sulla presunta indeducibilità dei costi sostenuti nei cosiddetti "paradisi fiscali" fa parte del lavaggio di cervello imposto dai governi ad atto dei media. Dimostrate che il vostro business è legittimo e deducete quello che spendete per il vostro business. fine della storia.

    >Particolare attenzione è riservata ai bonifici che interessano controparti o intermediari finanziari residenti in aree «sensibili» dal punto >di vista dell'evasione fiscale e dell'azione di contrasto del riciclaggio. Verso i paesi o territori a fiscalità privilegiata o non cooperativi la >movimentazione nazionale è di oltre 59 miliardi in uscita dall'Italia e di oltre 71 miliardi in entrata. La Svizzera continua a configurarsi >come la piazza finanziaria più importante, con più del 60% dei flussi in entrambe le direzioni, e in questo caso c'è una quota >importante di transazioni commerciali. Nelle posizioni più elevate continuano a collocarsi, pur con importi inferiori, piazze asiatiche >dell'estremo oriente (Hong Kong, Singapore, Taiwan), gli Emirati Arabi Uniti (Abu Dhabi, Dubai), il Principato di Monaco e la >Repubblica di San Marino.

    sono sempre più quelli che entrano invece di quelli che escono. provate a lasciarli fuori i capitali e poi vedrete come il bel paese si "disidrata" in un batter d'occhio!.

    >Nel recente convegno di Bolzano organizzato da Alpenbank, è stata riportata la stima di 300 miliardi di euro di patrimoni italiani >detenuti all'estero e non dichiarati e si è parlato delle soluzioni mirate necessarie per i flussi di rientro, anche alla luce del piano per il >rientro dei capitali del ministro dell'Economia Saccomanni. Sulla base di questa stima e della quota dei flussi negli ultimi anni dal >Trentino Alto Adige verso i paradisi fiscali, il patrimonio dei possidenti regionali nelle località off-shore dovrebbe essere superiore ai 2 >miliardi.

    farli rientrare? è proprio vero che quando lo stolto guarda il cielo vede il dito e non la luna..

    >Una nuova impennata si registra negli Sos, gli allarmi antiriciclaggio che arrivano dagli intermediari finanziari, primi fra tutti le banche, >e dai professionisti (poco in Trentino).

    oramai non solo il segreto bancario è MORTO DEFINITIVAMENTE in Italia, ma siamo ai livelli di russia e gemania ai tempi della guerra fredda. Le banche lavorano per i burocrati statali e hanno costruito il sistema in modo tale che fungano da vere e proprie spie di controllo.

    Ma come si può avere ancora un conto corrente in italia ??



    >Nel 2012 le segnalazioni in provincia sono state 318, il 35,9% in più delle 234 del 2011 e ormai
    >quasi tre volte gli Sos del 2009, che erano 112. A Bolzano le segnalazioni sono state 263, l'1,9% in più del 2011.
    >Dall'ultima relazione sull'attività della Dia, la Direzione Investigativa Antimafia, presentata in Parlamento dal ministro dell'Interno, >emerge che sono state 40 in regione le segnalazioni antiriciclaggio 2012 passate alla Dia, in nessuna delle quali è stato trovato un >legame con la criminalità organizzata. I fatti di reato rilevati sono 4 nel riciclaggio e 1 nell'impiego di denaro, beni o utilità di >provenienza illecita.

    come volevasi dimostrare... gridare "al lupo al lupo" non serve a niente, ma solo a far venir "paura" ai piccoli e far passare loro la voglia di imprendere oltreconfine. Alla fin fine si scopre che il lupo non è una minaccia.. tutt'altro, come quello della foto.

    tanto scalpore per niente. come al solito il giornalista non aveva di meglio su cui scrivere oppure sta anche lui sulla "paylist" di chi muove le pedine sulla scacchiera.


    I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

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    • #3
      Un dato interessante però l'ammontare del "solo trentino" . Tieni presente che in regione siamo 1M di abitanti . Non parliamo dell'Alto Adige dove , anche grazie alla lingua , i soldi finiscono tutti in banche austriache .

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      • #4
        ... e alla Raiffeisen che è tedesca

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        • #5
          La Raiffeisen da noi va forte . "Legami sentimentali" ....

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