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Ultima genialata del governo italiano per tassare le web company - cosa ne pensate?

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  • #16
    Anche perchè me li vedo Google & Co. dire: "Ahhh visto che ci obbligate a fare le fatture in Italia daremo molto peso alla cosa".

    Probabilmente gli inserzionisti AdWords si troveranno a non scaricare questi costi ...

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    • #17
      Originariamente Scritto da viper Visualizza Messaggio
      In poche parole la proposta è:visto che si chiama google tax obbligare google , amazon yahoo ecc a fatturare con partita iva italiana tutti i servizi web venduti sul territorio italiano e quindi pagare le tasse degli introiti in italia, mahh d' altronde al governo abbiamo dei geni!!!!!
      Per regolamentare tre o quattro giganti del web non bisogna poi creare delle leggi che impediscono ai piccoli di crescere. Invece, si manda una delegazione "robusta" a ognuna sede e si mettono chiaro le cose a livello di forza fisica: se non paghi le tasse ti verrò a tagliare le palle. Non è legale ma funziona

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      • #18
        Originariamente Scritto da Malachai Visualizza Messaggio
        E ci sono un sacco di italioti che sono contenti di questa legge, perchè così "finalmente Google pagherà le tasse in Italia e Amazon la smetterà di fare concorrenza ai negozietti locali".
        Questo è lo spessore intellettuale e l'intelligenza dell'italiota medio.
        E questo mi fa temere che seppure questa legge probabilmente naufragherà perchè l'Europa ha dei trattati precisi che l'Italia non può ignorare in materia di doppia imposizione, sede fiscale e cosine così, troveranno un modo di farlo lo stesso, probabilmente censurando il web.

        Anche se ad oggi sembra un'ipotesi campata in aria, ci sono vari economisti che hanno ipotizzato come i vari Paesi, che prima si disinteressavano della rete, ora hanno iniziato a cercare tutti i modi di "chiudere" la rete a livello locale.
        La Germania si sta attivando in questo senso con varie ricerche pagate dallo Stato.
        Spero non ci riescano, ma ho l'impressione che come stiamo tornando all'800 in temi di diritti e libertà individuali, così faranno in un modo o nell'altro per la rete.

        Mah.

        Tra l'altro, per curiosità, ho letto di uno che era contento che bloccassero google, perchè google "ha la pornografia" (scritto più o meno in questo modo sgrammaticato) ed è colpa di google se gli italiani non fanno più figli, perchè si fanno le pippe.
        Ora, se questo è (e lo è) il livello medio degli italiani, come possiamo pensare di fare "new economy" in questo Paese?

        Mah
        Hai spiegato in modo semplice il problema economico e dove applicare gli sforzi. Penso però che sia meglio lasciare questo genere di teste dove vogliono restare.

        A livello tecnologica, la chiusura delle frontiere su Internet e informazione globale era prevedibile. E' comunque di vantaggio di chi sa fare e quindi apre un mercato nuovo di impressionanti dimensioni. Se escludiamo gli occasionali visitatori di Internet, possiamo dare soluzioni tecniche senza limiti e senza frontiere a chi deve e vuole fare business.

        Io mi sto muovendo da anni in questa direzione e aspetto solo il momento a far entrare in funzione le porte alternative. Laddove sono già in funzione (per ora solo a titolo di studio e analisi) si vede l'esponenziale crescita di utilizzo. Più che aumenta il controllo delle attività, più viene richiesta la privacy, che il più delle volte è proprio semplicissima. Ma, la privacy ha ancora un costo troppo elevato in rispetto al guadagno. Tuttavia penso che alla fine sia vincente l'utilizzo della tecnologia base per incanalare il vero business senza che le istanze di controllo verranno anche solo a sospettarlo.

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        • #19
          questa iniziativa sta solo a dimostrare quanto l'italia e i propri amministratori sia arrivata letteralemnte alla canna del gas e che non sanno più che pesci prendere o dove attaccarsi. Il collasso totale è più vicino di quanto possiate pensare, l'esortazione che continuo a fare da mesi è sempre valida: fate le valigie e andatevene! (fisicamente e lavorativamente) prima che sia troppo tardi!



          Quanto mi suonano bene queste parole!

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          • #20
            tranquilli... non succederà proprio un bel niente...

            e il solito patetico tentativo di questi inetti di dare a bere agli imbecilli che li votano che stanno facendo qualcosa...
            mentre in realtà non sono capaci neanche di pulirsi il culo !!
            ....e non si sa proprio perché siano in quella posizione a sparare cazzate anziché a spalare letame in qualche stalla...

            Quello che non ho ancora capito, e come facciano i comunisti italiani a continuare a votare ancora certi soggetti acefali, dopo aver avuto leader del calibro di Enrico Berlinguer ??

            negli anni 70 Giorgio Gaber cantava:

            (1974 - Gaber, Luporini)

            Un'idea, un concetto, un'idea
            finché resta un'idea è soltanto un'astrazione
            se potessi mangiare un'idea
            avrei fatto la mia rivoluzione.

            In Virginia il signor Brown
            era l'uomo più antirazzista
            un giorno sua figlia sposò
            un uomo di colore
            lui disse: "Bene"
            ma non era di buonumore.

            Ad una conferenza
            di donne femministe
            si parlava di prender coscienza
            e di liberazione
            tutte cose giuste
            per un'altra generazione.

            Un'idea, un concetto, un'idea
            finché resta un'idea è soltanto un'astrazione
            se potessi mangiare un'idea
            avrei fatto la mia rivoluzione.

            Su un libro di psicologia
            ho imparato a educare mio figlio
            se cresce libero il bimbo
            è molto più contento
            l'ho lasciato fare
            m'è venuto l'esaurimento.

            Il mio amico voleva impostare
            la famiglia in un modo nuovo
            e disse alla moglie
            "Se vuoi, mi puoi anche tradire".
            Lei lo tradì
            lui non riusciva più a dormire.

            Un'idea, un concetto, un'idea
            finché resta un'idea è soltanto un'astrazione
            se potessi mangiare un'idea
            avrei fatto la mia rivoluzione.

            Aveva tante idee
            era un uomo d'avanguardia
            si vestiva di nuova cultura
            cambiava ogni momento
            ma quand'era nudo
            era un uomo dell'Ottocento.

            Ho voluto andare
            ad una manifestazione
            i compagni, la lotta di classe
            tante cose belle
            che ho nella testa
            ma non ancora nella pelle.

            Un'idea, un concetto, un'idea
            finché resta un'idea è soltanto un'astrazione
            se potessi mangiare un'idea
            avrei fatto la mia rivoluzione
            la mia rivoluzione, la mia rivoluzione.

            Ieri mentre prendo un caffe alle 8 mi cade l'occhio sul messaggero veneto...

            Web tax, ora Matteo Renzi cambi verso

            L’opinione

            Renzi




            Se c'è un tema su cui l'Italia ha bisogno di «cambiare verso», come recita il mantra di Matteo Renzi, è il rapporto tra regole e digitale. Nel suo discorso all'assemblea che l'ha formalmente incoronato, il neosegretario Pd ha provato a imprimere una inversione di rotta: dicendosi contrario alla «web tax» - peraltro fortemente voluta dal compagno di partito, Francesco Boccia – che imporrebbe ai fornitori di servizi online operanti sul nostro territorio di aprire una partita Iva in Italia, in barba al mercato unico; e bocciando il regolamento Agcom sul diritto d'autore appena promulgato, perché non si può chiudere un sito «senza passare da un giudice».
            Ma se è vero, come dice Renzi, che «dalla nuvola digitale siamo passati alla nuvola nera di Fantozzi», è bene ricordare al sindaco di Firenze che per vincerne la tenacia non bastano gli annunci. La dimostrazione più lampante viene dal travagliato percorso per la creazione e l'adozione dei provvedimenti sull'Agenda Digitale, di cui il presidente del Consiglio ribadisce la centralità fin dal discorso di insediamento dello scorso aprile e che tuttavia ancora oggi annega tra i ritardi.
            Non è solo questione di tempi: è la qualità delle decisioni prese dall'esecutivo e in Parlamento, così come il peso di quelle non prese, a suscitare i dubbi – inascoltati – degli esperti del settore. Perché, per esempio, prevedere detrazioni fiscali per «favorire una maggiore diffusione dei libri cartacei» e non applicare gli stessi benefici agli ebook? Forse la quota di mercato attuale, intorno al 2%, non fa pensare ci sia bisogno di incentivi? Senza contare che l'Iva sui primi è al 4%, contro il 22% delle controparti digitali.
            Ancora, perché il Parlamento lascia mano libera a un'autorità amministrativa, quella Garante delle comunicazioni, che si autoattribuisce arbitrariamente il potere di sostituirlo? E perché il governo tace? A parte il sottosegretario ******** Legnini, che si è detto «molto soddisfatto» dall'idea che Agcom possa decidere in sostanziale autonomia della vita e della morte dei contenuti online, senza tuttavia precisare se si tratti o meno di una posizione personale.
            Ma le domande si moltiplicano. Perché la SIAE può scriversi il proprio decreto sull'equo compenso, imponendone dal prossimo anno un rincaro su smartphone, tablet e PC del 500%? Perché si può giustificare il sovrapprezzo a danno dei consumatori con l'idea di adeguarsi alla «media europea», quando è proprio il quadro legislativo UE a essere ignorato o semplicemente scavalcato – con i contenziosi che ne verranno - sulla tutela del diritto d'autore, così come per la «web tax»?
            Il legislatore sembra da un lato impreparato ad affrontare le sfide, complesse, portate da Internet e dall'altro succube dei diktat dell'industria del copyright. A volte reagisce con eccessivo furore a questioni poste dai media, finendo per riscoprire ciclicamente il «problema dell'odio in rete» e suggerire risposte normative inefficaci e pericolose per la libertà di espressione. Altre, semplicemente, tace. Come per il Datagate, ignorato da Let. ta per mesi nonostante lo scandalo della sorveglianza di massa della National Security Agency avesse raggiunto proporzioni mondiali, e toccato anche l'Italia; e poi affrontato fornendo o spiegazioni che non spiegano nulla o, più semplicemente, mentendo.
            Risultato? La questione di come mettere la privacy dei cittadini italiani al riparo dagli abusi dell'intelligence USA resta un mistero. Ora tocca a Renzi, e non resta che augurarsi che ai suoi propositi seguano i fatti. Ma non si può non rilevare come il neosegretario sia la stessa persona che fin dalle primarie contro Pierluigi Bersani confonde trasparenza «reattiva» (quella ottenuta su precisa indicazione dei cittadini) e «proattiva» (cioè fornita spontaneamente dalle amministrazioni pubbliche). E che solo pochi giorni fa definiva «di sinistra» l'idea – discutibile, ma apartitica - che il digitale crei posti di lavoro. La strada per «cambiare verso», insomma, appare ancora lunga.

            Farebbe molto meglio ai suoi comizi,
            a mettere i dischi di Gaber anziché i Negrita !!

            e rottamare alla svelta i coglioni che gli stanno attorno !!!
            a cominciare dalla Boldrini che se ne va in vacanza, portandosi pure dietro i suoi numerosi amici, a nostre spese, con gli aerei di stato
            Last edited by Edmond_Dantès; 17/12/2013, 13:06.

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            • #21
              Sì, però hanno fatto passare anche altre due leggi che in fine dei conti mettono fine all'era Internet, e così anche fine all'impresa. Cioè dobbiamo metterci l'anima in pace e lasciare che la merda superi il livello sostenibile.

              Io credo che (il governo) non abbia chiaro cosa succede realmente in questo paese e quindi stanno a promuovere delle leggi del cazzo per incular le pecore. Ma chi è mediamente intelligente si è già mosso in anticipo e se non è fuori di testa (nel senso buono) allora è almeno già fuori con le sue attività e i suoi soldi. IMHO

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              • #22
                Concordo con Admin, anche perchè forse - e dico forse - il web è l'unico modo per salvare diverse PMI in Italia e generare nuovi introiti.
                Ma castrandolo ne vedremo delle belle...

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                • #23
                  Alla fine ci siamo già mossi nella direzione giusta: mercatino internazionale senza restrizione di merci e inosservanza di leggi del cazzo per l'altro validi solo in Italia ... e non perché le leggi Italiane siano le migliori del mondo.

                  Significa che se le leggi saranno approvate in ultima istanza, nessuna società Italiana potrebbe più comprare un qualsiasi prodotto online da un paese estero. E' equivalente a una chiusura dei confini nel confronto del resto del mondo, monopolizzando quindi i servizi e i prodotti Italiani per soli Italiani. Con questa mossa però violano il trattato di Schengen e quindi andrebbero espulsi dalla comunità Europea, dopo anni di agonia e di cause giustificate contro il popolo, la costituzione e quant'altro.

                  Il problema reale è che i colossi web si sono mossi nel miglior modo per non pagare tasse e questo va risolto, ma secondo me in modo inconvenzionale. Non bisogna mai cadere nell'errore di far pesare un errore a tutti che riguarda una frazione di esercizi. Per questo ad esempio esistono i servizi segreti, che appunto non devono seguire alcuna regola particolare e quindi possono fare che continuo a proporre: una visitatina ai vertici delle società con una proposta che non possono rifiutare, "o paghi le tasse o tagliamo le tue palle" ... e non solo a livello retorico. Quando sarà depallizzato uno e reso noto pubblicamente, gli altri pagheranno volentieri.

                  La stessa cosa che si potrebbe applicare tanto bene anche con gli spammer. Essendo solo un migliaio in tutto il mondo, la soluzione sarebbe tanto bene alla portata, ma ovviamente ci sono interessi troppo forti

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