Ciao a tutti,
Ho scoperto questo forum un po' per caso, quando qualche giorno fa mi è balenata in testa l'idea di provare ad aprire una società offshore, anche se temo che nel mio caso sia una perdita di tempo.
Vi spiego in breve la mia situazione:
Mi sono da poco laureato e sto svolgendo uno stage, ovviamente sottopagato, per acquisire un po' di esperienza. Tuttavia da un po' di tempo, a seguito di un'esperienza lavorativa in tale settore, mi occupo di "ri-vendita" di spazi pubblicitari sul web. Diciamo che mi accordo con vari siti sul prezzo per la pubblicazione di vari servizi pubblicitari che personalmente creo, e li rivendo ad un giro di clienti che mi sono creato ad un prezzo maggiorato del solo 10%-20%.
In questo modo riesco a tirare su qualche soldo in più e tiro avanti. Il punto è che al momento non fatturo e non ho partita iva, con tutti i rischi che ne conseguono.
In italia non mi è possibile aprire una partita iva, in quanto di quello che mi viene versato dal cliente (ipotizziamo 100 euro), l'80% devo riversarlo al proprietario del sito in questione, guadagnando solamente 20 euro. Con una partita IVA finirei per fatturare cifre spropositate (e pagare le relative tasse), guadagnando una miseria (se non perdendoci addirittura, al netto delle imposte).
Inoltre non posso chiedere al cliente di pagare direttamente il sito e poi la mia percentuale, perchè solitamente acquistano pachetti di 5-10-15 contenuti, ed in tal caso dovrebbero effettuare 5-10-15 versamenti + la mia parte.
In ogni caso il profitto al momento è molto volatile e dipende dal tempo che ho a disposizione: diciamo che si aggira sui 300-400 euro mensili in media. Sono perà convinto che con una società regolare potrei incrementarlo.
Avevo quindi pensato ad una società offshore, ma ho il timore che per il profitto attuale non sia la scelta giusta. Inoltre non mi è chiaro se è possibile fare il tutto autonomamente, oppure l'unica via è affidarsi alle società che si occupano di questo. Ho visto che il costo si gira intorno ai 1000 euro, e non credo mi convenga più di tanto.
Un'alternativa sarebbe quella di costituire con circa 200 euro una società a risponsabilità limitata in un paese dell'est europa tramite un amico che vive li, ed in tal caso, fino a 16.000 euro di ricavi lordi l'anno, non ci sarebbero alcune imposte da pagare.
Il rovesco della medaglia è che 16.000 euro di ricavi, significherebbero per me 3.000-4.000 euro l'anno di profitti, alle quali dovrò sottrarre le spese del commercialista (ancora da definire) ed altre spesucce varie. Inoltre se dovessi sforare tale cifre, finirei per pagare quasi come in italia. Infine tali profitti dovranno rimanere all'interno della società, per traferirli vi è un imposta ulteriore da pagare. Quest'ultimo sarebbe il punto meno dolente, perchè potrei considerarli come un tesoretto per il futuro.
In sostanza, cosa mi consigliate di fare?
Ho scoperto questo forum un po' per caso, quando qualche giorno fa mi è balenata in testa l'idea di provare ad aprire una società offshore, anche se temo che nel mio caso sia una perdita di tempo.
Vi spiego in breve la mia situazione:
Mi sono da poco laureato e sto svolgendo uno stage, ovviamente sottopagato, per acquisire un po' di esperienza. Tuttavia da un po' di tempo, a seguito di un'esperienza lavorativa in tale settore, mi occupo di "ri-vendita" di spazi pubblicitari sul web. Diciamo che mi accordo con vari siti sul prezzo per la pubblicazione di vari servizi pubblicitari che personalmente creo, e li rivendo ad un giro di clienti che mi sono creato ad un prezzo maggiorato del solo 10%-20%.
In questo modo riesco a tirare su qualche soldo in più e tiro avanti. Il punto è che al momento non fatturo e non ho partita iva, con tutti i rischi che ne conseguono.
In italia non mi è possibile aprire una partita iva, in quanto di quello che mi viene versato dal cliente (ipotizziamo 100 euro), l'80% devo riversarlo al proprietario del sito in questione, guadagnando solamente 20 euro. Con una partita IVA finirei per fatturare cifre spropositate (e pagare le relative tasse), guadagnando una miseria (se non perdendoci addirittura, al netto delle imposte).
Inoltre non posso chiedere al cliente di pagare direttamente il sito e poi la mia percentuale, perchè solitamente acquistano pachetti di 5-10-15 contenuti, ed in tal caso dovrebbero effettuare 5-10-15 versamenti + la mia parte.
In ogni caso il profitto al momento è molto volatile e dipende dal tempo che ho a disposizione: diciamo che si aggira sui 300-400 euro mensili in media. Sono perà convinto che con una società regolare potrei incrementarlo.
Avevo quindi pensato ad una società offshore, ma ho il timore che per il profitto attuale non sia la scelta giusta. Inoltre non mi è chiaro se è possibile fare il tutto autonomamente, oppure l'unica via è affidarsi alle società che si occupano di questo. Ho visto che il costo si gira intorno ai 1000 euro, e non credo mi convenga più di tanto.
Un'alternativa sarebbe quella di costituire con circa 200 euro una società a risponsabilità limitata in un paese dell'est europa tramite un amico che vive li, ed in tal caso, fino a 16.000 euro di ricavi lordi l'anno, non ci sarebbero alcune imposte da pagare.
Il rovesco della medaglia è che 16.000 euro di ricavi, significherebbero per me 3.000-4.000 euro l'anno di profitti, alle quali dovrò sottrarre le spese del commercialista (ancora da definire) ed altre spesucce varie. Inoltre se dovessi sforare tale cifre, finirei per pagare quasi come in italia. Infine tali profitti dovranno rimanere all'interno della società, per traferirli vi è un imposta ulteriore da pagare. Quest'ultimo sarebbe il punto meno dolente, perchè potrei considerarli come un tesoretto per il futuro.
In sostanza, cosa mi consigliate di fare?
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