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Aprire partita iva estero come non residente

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  • Aprire partita iva estero come non residente

    ciao a tutti, vorrei avere da voi un consiglio su dove aprire una partita iva all'estero, per pagare meno o zero tasse, mantenendo se possibile la residenza in Italia (sono proprietario di casa).

    Vi spiego brevemente la mia situazione.
    Ho una partita iva in nuovo regime dei minimi (5% irpef + 27% inps + 101% anticipo inps anno seguente) intestata a me e un altra intestata alla mia compagna. Svolgo attività di consulenza e le due partite ive sono prossime al limite del regime dei minimi, ovvero 30+30 = 60.000 euro. Al superamento del 60.000 entro in regime ordinario e sto valutando di chiuderle entrambe e aprire all'estero, da non residente se possibile.

    Lavoro al 90% con aziende, perlopiù italiane.

    Mi sono informato ma vorrei sapere se c'è secondo voi un modo e un paese adatto alla mia situazione e alla volontà di non trasferirmi del tutto.

    grazie per eventuali risposte

  • #2
    La consulenza e' online ho presso gli uffici delle aziende con la quale collabori? Le aziende con la quale collabori sono disposte a ricevere fatture da aziende estere?

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    • #3
      Ciao,
      fintanto che hai la residenza Italiana devi pagare le tasse in Italia.
      Pertanto i tuoi soldi non solo saranno tassati all'estero ma anche in Italia (doppia tassazione).

      Soprattutto se apri una partita iva

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      • #4
        Quello che ti hanno detto non è del tutto corretto

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        • #5
          Ciao, interessa anche a me questa discussione.

          @simon hai altro da consigliare?

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          • #6
            il motto della nostra Company... "Si vis pacem, para bellum"

            Originariamente Scritto da emarketer Visualizza Messaggio
            ciao a tutti, vorrei avere da voi un consiglio su dove aprire una partita iva all'estero, per pagare meno o zero tasse, mantenendo se possibile la residenza in Italia (sono proprietario di casa).

            Vi spiego brevemente la mia situazione.
            Ho una partita iva in nuovo regime dei minimi (5% irpef + 27% inps + 101% anticipo inps anno seguente) intestata a me e un altra intestata alla mia compagna. Svolgo attività di consulenza e le due partite ive sono prossime al limite del regime dei minimi, ovvero 30+30 = 60.000 euro. Al superamento del 60.000 entro in regime ordinario e sto valutando di chiuderle entrambe e aprire all'estero, da non residente se possibile.

            Lavoro al 90% con aziende, perlopiù italiane.

            Mi sono informato ma vorrei sapere se c'è secondo voi un modo e un paese adatto alla mia situazione e alla volontà di non trasferirmi del tutto.

            grazie per eventuali risposte
            messa cosi siamo troppo sul vago....
            ci vuole un analisi circostanziata e precisa....
            ti mando il mio indirizzo skype in MP

            se vuoi possiamo parlarne e in una decina di minuti chiarisci la/le soluzioni più convenienti/opportune.



            St.George.dragonslayer LLC



            "Si vis pacem, para bellum"


            Last edited by Edmond_Dantès; 02/02/2014, 16:47.

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            • #7
              grazie a tutti delle risposte, per essere più preciso chiedo il vostro parere sulla fattibilità di questa strategia:

              1. apro offshore, tipo in in Delaware con la possibilità di pagare lo 0% (a parte i costi fissi annuali).
              2. tengo la partita iva italiana come succursale e mera attività di rappresentanza (non stabile organizzazione)
              3. dichiaro comunque una piccola parte del business in Italia per non insospettire
              4. risulto come consulente o responsabile italiano delle attività della società che è anonima
              5. le fatture vengono emesse dall’estero e all’estero vengono pagate oppure vengono pagate in Italia e fatturate a sua volta alla società madre portandole così in detrazione.

              fatemi sapere

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              • #8
                qualunque strategia tu metta in campo se rimani residente in Italia o loro affermano tale presupposto (Valentino Rossi)

                sei esposto al loro libero arbitrio, alias "spada di Damocle", delle loro perverse fantasie (studi di settore) e dei loro metodi terroristici !

                Condicio sine qua non, per operare in Italia è predisporsi un "coefficente di costrizione", ">0" ,
                in fisica e matematica si dice (tendente a zero)
                ....

                solo dopo questo "accorgimento opportuno", si può iniziare a teorizzare soluzioni....

                Se hai imparato questo concetto fondamentale,
                sei a meta strada per conseguire la laurea in "Elusione Fiscale internazionale"....

                per la laurea in "Elusione ed Evasione Fiscale Nazionale" ti devi iscrivere a Napoli, Reggio Calabria, Palermo.... dove gli esami sono ovviamente più facili... ma il concetto e le pertinenze del "coef. cost." è sempre primaria materia di studio, anzi ne fanno l'apoteosi della didattica elusiva/evasiva in quanto allo "stato dell'arte" contemporaneo...


                infatti da Napoli in giù se chiedi ad un imprenditore:

                hai versato l'IVA ??

                99% ti risponderà: IVA chi ??? chilla e Berluscooniii ??



                e pensare che c'era un Tempo in cui l'IVA... suscitava libidine.....




                Last edited by Edmond_Dantès; 18/02/2014, 03:40.

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                • #9
                  Originariamente Scritto da emarketer Visualizza Messaggio
                  grazie a tutti delle risposte, per essere più preciso chiedo il vostro parere sulla fattibilità di questa strategia:

                  1. apro offshore, tipo in in Delaware con la possibilità di pagare lo 0% (a parte i costi fissi annuali).
                  dipende da cosa ci devi fare, che attività svolgi e che servizi correlati ti servono. se non sei costretto per ovvi motivi meglio stare alla larda dal delaware.

                  2. tengo la partita iva italiana come succursale e mera attività di rappresentanza (non stabile organizzazione)
                  ok, qualcosa dovrai dimostrare che fai dove vivi in qualche modo.

                  3. dichiaro comunque una piccola parte del business in Italia per non insospettire
                  quelli che sono i tuoi guadagni personali che fatturi con al tua p.iva

                  4. risulto come consulente o responsabile italiano delle attività della società che è anonima
                  indipendent contractor.

                  5. le fatture vengono emesse dall’estero e all’estero vengono pagate oppure vengono pagate in Italia e fatturate a sua volta alla società madre portandole così in detrazione.
                  meglio la prima.

                  fatemi sapere
                  fatto.
                  I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

                  Comment


                  • #10
                    ciao emarketer,
                    per "anonima" intendi con director o nominee (persona fisica residente all'estero) ? altrimenti chi firma il modello che ho allegato ?
                    interessa anche a me sbrogliare questa matassa perchè agli uffici mi hanno saputo dare solo il modulo (figurati..).
                    il consulente mi ha detto che richiederanno l'apostille con la costituzione della società ma quali altri documenti nessuno ne è certo.
                    allora mi chiedo come si possa scegliere la migliore giurisdizione per valutare i costi di costituzione ma pure la fattibilità dei documenti che possano richiedere.

                    Comment


                    • #11
                      scusate, allegato troppo pesante.
                      qui il link: http://www.ratio.it/ratio2/ratioonline.nsf/0/E14D776B4C62AFC5C1257A3300557ADE/$FILE/rati8984.pdf

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                      • #12
                        se vai a chiedere informazioni all' A.d.E.,

                        su come pagare meno tasse, siamo messi proprio bene....

                        e come se prima di fare i corni alla mogli gli chiedessi il permesso, e per sedurre la sua migliore amica gli chiedessi pure consiglio sulla tattica giusta, per portartela a letto....

                        se mi contatti su skype, forse riesco a darti qualche dritta....

                        mandami il tuo nikname in MP....



                        Comment


                        • #13
                          255508231bbff53383c.jpg

                          Abbiate fiducia questa sarà l'arma letale!!!!!!!!

                          Comment


                          • #14
                            Originariamente Scritto da Edmond_Dantès Visualizza Messaggio
                            se vai a chiedere informazioni all' A.d.E.,

                            su come pagare meno tasse, siamo messi proprio bene....

                            e come se prima di fare i corni alla mogli gli chiedessi il permesso, e per sedurre la sua migliore amica gli chiedessi pure consiglio sulla tattica giusta, per portartela a letto....

                            se mi contatti su skype, forse riesco a darti qualche dritta....

                            mandami il tuo nikname in MP....



                            se ti riferisci a me, non sono andato a chiedere niente all'AdE. ho solo incrociato dati dai siti ufficiali delle sanguisughe e mi sono confrontato con professionisti che conoscono le procedure italiane.
                            ed infatti avendo verificato il costo dell'operazione a fronte dei possibili benefici (ognuno ha un proprio business e le soluzioni si devono anche adattare) avevo abbandonato la strada.
                            ma visto che il ns amico citava l'eventualità nel suo modello ero curioso se ci era andato a sbattere il muso di persona come il sottoscritto o avesse trovato una via d'uscita.

                            cmq se possibile raccolgo il tuo invito , avevo fatto delle ricerche sul forum ed ero interessato all'operazione "Tortuga" ma se possiamo proseguire in pvt no skype perchè le alluvioni mi bloccano la connessione veloce.
                            grazie

                            Comment


                            • #15
                              innanzitutto grazie a tutti delle risposte.
                              Cerco di venire incontro a una soluzione condivisa.

                              Se io, come faccio al momento, svolgo consulenza a clienti italiani B2B e risiedo in Italia, la vedo dura a quanto ho capito.

                              Ma se io, come sto per fare, apro un sito (hostato non in Italia) che vende corsi online a tutto il mondo, magari posso aprire una posizione fiscale all'estero per questa attività (che è totalmente online e lavora con tutto il mondo, come un qualsiasi ecommerce)

                              E poi con questa posizione estera potrei forse fatturare anche le consulenze fatte in Italia cercando di evitare la doppia imposizione, oppure tenendo una "succursale" italiana (tipo Google Italia / Irlanda).

                              E' percorribile secondo voi?

                              E se sì, su quale giurisdizione e conto corrente? Delaware (ma non posso vendere in USA o mi sbaglio?)? Malta? Cipro? Irlanda? Altro?

                              Grazie anticipate a tutti della disponibilità.

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