dunque, vorrei dare la mia 'ignorante opinione'
io è da quando ho quindici anni (ora ne ho trentasei) che valuto l'opzione emigrare....
ho avuto molto tempo per valutare pro e contro e sono arrivato ad una conclusione, tenendo sempre bene e mente ciò che mio zio mi ha sempre ripetuto e cioè 'la vera pacchia è qua':
emigrare per me sta a significare la ricerca di una miglior qualià di vita e conseguente felicità, giusto?
dunque dalle mie valutazioni è emerso questo:
cosa è per me la felicità?
per me la felicità è:
svolgere le mie aattività extra lavorative (hobbies ed altro)
-suonare con la mia band composta da amici con i quali ho condiviso decenni di situazioni gioiose ed anche pianti
-attività sportive sempre con amici di una vita che difficilmente (impossibile) riuscirei a conciliare vivendo all'estero. sci, mountain bike in alta montagna.
-abbracciare i miei cari a seguito di situazioni gioiose o meno
-incontrarmi nel corso della settimana, sempre con i medesimi amici/familiari per una cena, un aperitivo
-ricevere una telefonata di amici/parenti che si autoinvitano a casa mia per scroccare un prosecco o un piatto di spaghetti
-incontrare casualmente amici che non si vedono da una vita e tornare a casa brilli perchè le ultime ore si sono passate ad ooffrire a vicenda discorrendo delle vicende passate, presenti e future
-ricevere la telefonata di mio padre che mi dice di passare da lui perchè ha una cassetta di pomodori 'ruspanti' da darmi
-ricevere una email da amici/parenti alle 17 con un invito a un concerto dei rolling stones per le 21 dello stesso giorno
-andare a comprare del buon vino in campagna dal proprio contadino di fiducia
-altro...
la domanda ora è questa:
posso fare tutto ciò abitando in qualche sperduta isola dei caraibi? La risposta è NO.
sarà che vivo in una località che io reputo l' EDEN, anche avendo viaggiato molto, (il lago di garda) e che tutti ci invidiano, ad un passo da tutto, dal mare e dalle montagne....
ma effettivamente devo dare massima ragione a mio zio, 'la vera pacchia è qua'....
è vero, l' Italia e l'Europa hanno i loro gravissimi problemi e mi fa schifo la casta di burocrati e corrotti che ci governa, ma comunque facciamo parte del 95% di chi si divide la ricchezza della Terra ma bene o male un tetto e un piatto di pasta lo abbiamo quasi tutti.
avendo visto e parlato con persone di altri paesi meno fortunati del nostro ne ho la conferma.
è vero, la situazione potrebbe peggiorare, ma come ho più volte letto in questo forum, perchè farsi troppe paranoie e fasciarsi la testa prima di averla sbattuta?
verissimo, emigrando in determinati paesi si può avere una vita agiata spendendo pochissimo, ma a quale prezzo?
concludendo, posso dire, la scelta ideale per ognuno di noi, specialmente chi frequenta questo forum e dunque presumibilmente ha una mentalità più aperta della 'massa' è quella di: attuare un business che permetta di operare completamente offshore e di guadagnare da quello, le opportunità non mancano.... basta muoversi e darsi da fare, pasti pronti non ce ne sono, No Pain, No Gain.
per chi ha delle proprietà in Italia: o le vende e piazza il ricavato a rendita in banca offshore, o acquista proprietà in paesi ove può ottenere agevolazioni, oppure, volendo mantenerle nel belpaese, cerca di blindarle il più possibile.
questa la mia umilissima opinione da fresco frequentatore del forum e del mondo offshore.
ora sono qua, che scrivo dal mio giardino, ascoltando i Cure, contemplando il lago di garda con le varie cittadine che si speccchiano su di esso, assaporando un buon bicchiere di vino locale e avendo appena litigato sulla scelta dei sentieri da fare in mountainbike il sabato, con gli amici di sempre.... WoW
io è da quando ho quindici anni (ora ne ho trentasei) che valuto l'opzione emigrare....
ho avuto molto tempo per valutare pro e contro e sono arrivato ad una conclusione, tenendo sempre bene e mente ciò che mio zio mi ha sempre ripetuto e cioè 'la vera pacchia è qua':
emigrare per me sta a significare la ricerca di una miglior qualià di vita e conseguente felicità, giusto?
dunque dalle mie valutazioni è emerso questo:
cosa è per me la felicità?
per me la felicità è:
svolgere le mie aattività extra lavorative (hobbies ed altro)
-suonare con la mia band composta da amici con i quali ho condiviso decenni di situazioni gioiose ed anche pianti
-attività sportive sempre con amici di una vita che difficilmente (impossibile) riuscirei a conciliare vivendo all'estero. sci, mountain bike in alta montagna.
-abbracciare i miei cari a seguito di situazioni gioiose o meno
-incontrarmi nel corso della settimana, sempre con i medesimi amici/familiari per una cena, un aperitivo
-ricevere una telefonata di amici/parenti che si autoinvitano a casa mia per scroccare un prosecco o un piatto di spaghetti
-incontrare casualmente amici che non si vedono da una vita e tornare a casa brilli perchè le ultime ore si sono passate ad ooffrire a vicenda discorrendo delle vicende passate, presenti e future
-ricevere la telefonata di mio padre che mi dice di passare da lui perchè ha una cassetta di pomodori 'ruspanti' da darmi
-ricevere una email da amici/parenti alle 17 con un invito a un concerto dei rolling stones per le 21 dello stesso giorno
-andare a comprare del buon vino in campagna dal proprio contadino di fiducia
-altro...
la domanda ora è questa:
posso fare tutto ciò abitando in qualche sperduta isola dei caraibi? La risposta è NO.
sarà che vivo in una località che io reputo l' EDEN, anche avendo viaggiato molto, (il lago di garda) e che tutti ci invidiano, ad un passo da tutto, dal mare e dalle montagne....
ma effettivamente devo dare massima ragione a mio zio, 'la vera pacchia è qua'....
è vero, l' Italia e l'Europa hanno i loro gravissimi problemi e mi fa schifo la casta di burocrati e corrotti che ci governa, ma comunque facciamo parte del 95% di chi si divide la ricchezza della Terra ma bene o male un tetto e un piatto di pasta lo abbiamo quasi tutti.
avendo visto e parlato con persone di altri paesi meno fortunati del nostro ne ho la conferma.
è vero, la situazione potrebbe peggiorare, ma come ho più volte letto in questo forum, perchè farsi troppe paranoie e fasciarsi la testa prima di averla sbattuta?
verissimo, emigrando in determinati paesi si può avere una vita agiata spendendo pochissimo, ma a quale prezzo?
concludendo, posso dire, la scelta ideale per ognuno di noi, specialmente chi frequenta questo forum e dunque presumibilmente ha una mentalità più aperta della 'massa' è quella di: attuare un business che permetta di operare completamente offshore e di guadagnare da quello, le opportunità non mancano.... basta muoversi e darsi da fare, pasti pronti non ce ne sono, No Pain, No Gain.
per chi ha delle proprietà in Italia: o le vende e piazza il ricavato a rendita in banca offshore, o acquista proprietà in paesi ove può ottenere agevolazioni, oppure, volendo mantenerle nel belpaese, cerca di blindarle il più possibile.
questa la mia umilissima opinione da fresco frequentatore del forum e del mondo offshore.
ora sono qua, che scrivo dal mio giardino, ascoltando i Cure, contemplando il lago di garda con le varie cittadine che si speccchiano su di esso, assaporando un buon bicchiere di vino locale e avendo appena litigato sulla scelta dei sentieri da fare in mountainbike il sabato, con gli amici di sempre.... WoW
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