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Vendita porta a porta

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  • Vendita porta a porta

    Salve a tutti, ho un produttore di formaggi che mi passerebbe i prodotti (volendo con mie etichette) per poi rivenderli. Il mio obbiettivo sarebbe quello di scegliere una zona e venderli porta a porta.
    Calcolando che il fornitore è in italia, io pure sono in italia senza ancora nessun tipo di società, esiste qualche soluzione per non far sfumare tutto l'eventuale guadagno in tasse???
    Grazie

  • #2
    Sì, uno solo: non vendere formaggi

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    • #3
      Originariamente Scritto da Banzai Visualizza Messaggio
      Sì, uno solo: non vendere formaggi
      Seriamente, puoi dire il motivo per il quale non sarebbe possibile?
      Cioè puoi spiegare perché non può ottimizzarsi fiscalmente ?

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      • #4
        Se parto dal presupposto che compra il formaggio e non lo vende di prima mano, allora ha una spesa piuttosto alta e un guadagno basso in rispetto al costo, anche perché si aggiunge un eventuale magazzino, camion, l'inevitabile contabilità ecc.

        Alla fine potrà comprare formaggio (per semplicità) da 100 e rivenderlo per 120, dove come minimo dovrà prendere 1000 chili da 10 euro al mese e rivenderlo per 12.000 euro per farsi uno stipendio da 800 (levato le spese) se gli va grasso. Degli 9600 euro annuali dovrà pagare minimo 4.000 di INPS e l'ufficiale 44% di tasse (4000+), dove gli restano 1600 in tasca.

        Io, per 1600 all'anno piuttosto resto a casa e non faccio nulla.

        In questo senso.

        Comment


        • #5
          Originariamente Scritto da Banzai Visualizza Messaggio
          Se parto dal presupposto che compra il formaggio e non lo vende di prima mano, allora ha una spesa piuttosto alta e un guadagno basso in rispetto al costo, anche perché si aggiunge un eventuale magazzino, camion, l'inevitabile contabilità ecc.

          Alla fine potrà comprare formaggio (per semplicità) da 100 e rivenderlo per 120, dove come minimo dovrà prendere 1000 chili da 10 euro al mese e rivenderlo per 12.000 euro per farsi uno stipendio da 800 (levato le spese) se gli va grasso. Degli 9600 euro annuali dovrà pagare minimo 4.000 di INPS e l'ufficiale 44% di tasse (4000+), dove gli restano 1600 in tasca.

          Io, per 1600 all'anno piuttosto resto a casa e non faccio nulla.

          In questo senso.
          Ma il punto della discussione non era nel senso di quanto converrebbe svolgere l attività sotto il profilo del guadagno, ma se esiste un modo per non far sfumare tutto l eventuale guadagno in tasse.

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          • #6
            Originariamente Scritto da Banzai Visualizza Messaggio
            Se parto dal presupposto che compra il formaggio e non lo vende di prima mano, allora ha una spesa piuttosto alta e un guadagno basso in rispetto al costo, anche perché si aggiunge un eventuale magazzino, camion, l'inevitabile contabilità ecc.Alla fine potrà comprare formaggio (per semplicità) da 100 e rivenderlo per 120, dove come minimo dovrà prendere 1000 chili da 10 euro al mese e rivenderlo per 12.000 euro per farsi uno stipendio da 800 (levato le spese) se gli va grasso. Degli 9600 euro annuali dovrà pagare minimo 4.000 di INPS e l'ufficiale 44% di tasse (4000+), dove gli restano 1600 in tasca.Io, per 1600 all'anno piuttosto resto a casa e non faccio nulla.In questo senso.
            ...mettiamo che in questa attività il venditore sostiene spese pari a gran parte del suo guadagno ,per ottenere servizi da altro soggetto che ha a sua volta sostenuto spese ma non guadagnato.

            Comment


            • #7
              Originariamente Scritto da fabioc Visualizza Messaggio
              Ma il punto della discussione non era nel senso di quanto converrebbe svolgere l attività sotto il profilo del guadagno, ma se esiste un modo per non far sfumare tutto l eventuale guadagno in tasse.
              non c'è. l'ho detto. o vendi formaggi e ti sfuma tutto, oppure non vendi formaggi e non perdi nulla.

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              • #8
                Originariamente Scritto da fabioc Visualizza Messaggio
                ...mettiamo che in questa attività il venditore sostiene spese pari a gran parte del suo guadagno ,per ottenere servizi da altro soggetto che ha a sua volta sostenuto spese ma non guadagnato.
                è peggio. così lo stato può prendere di più perché il guadagno è maggiore!

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                • #9
                  Originariamente Scritto da Banzai Visualizza Messaggio
                  è peggio. così lo stato può prendere di più perché il guadagno è maggiore!
                  Vediamo nel dettaglio
                  Utente compra a 10k e vende a 12k.
                  800 euro al mese al netto di spese
                  totale 9600
                  4.000 di INPS
                  rimangono 5600
                  44% di tasse fanno 2500
                  Rimarrebbero 3100
                  Ma facciamo che siano 1600 come hai detto .

                  Quale importo di spese dovrebbe sostenere per avere tasse uguali a zero ?
                  Last edited by fabioc; 24/08/2014, 14:16.

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                  • #10
                    Non deve guadagnare nulla per non pagare nulla. Deve lavorare a titolo gratuito.

                    La tassazione reale era (ma facciamo finta che lo sia ancora) del 74% qualche mese fa, perché bisogna considerare alcune cose che la corte dei conti, istat e lo stato tendono a nascondere. Molto furbi, hanno spostato alcune tasse in modo che non risultano. Ma, chi ha fatto l'imprenditore, sa che non mette in tasca 64, ma solo 26 Euro per ogni 100 Euro.

                    Di ogni 26 Euro che prende, dovrà pagare ulteriormente il 74% + 22% di tasse, ma questa volta come consumatore, e così arriviamo al punto dove ognuno si dovrà chiedere perché ci lavora ancora. Il valore reale di ogni prodotto è di 1,04 per ogni 100 Euro. Quando sono venuto in Italia nel 1982, il valore reale era ancora ampiamente del 4%.

                    Se vuoi approfondire apriamo un'altra discussione. C'è tanto da dire al riguardo, ma è troppo per questa domanda.

                    Se il venditore di formaggi può fare 25.000 Euro al netto delle spese, soltanto in questo caso gli conviene aprire un'attività, perché possa mettersi in tasca 6000 Euro senza che si deve sentire in colpa. Questa è la verità e l'ho vissuta sulla mia pelle per 12 anni. Tutto il resto è fuffa

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                    • #11
                      Il mio quesito era questo
                      Avendo 9600 euro di guadagno e poi 4000 di INPS e quindi 5600 euro residue ..quante spese deve sostenere per avere tasse uguali a zero:9600 o 5600?

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                      • #12
                        Ma veramente siamo arrivati al punto che è meglio rubare e truffare che lavorare???
                        Ma è mai possibile che in questo paese di merda uno non può vivere onestamente?

                        Comment


                        • #13
                          Originariamente Scritto da antonio66 Visualizza Messaggio
                          Ma veramente siamo arrivati al punto che è meglio rubare e truffare che lavorare???
                          Ma è mai possibile che in questo paese di merda uno non può vivere onestamente?
                          E non dimenticare che quando uno ruba e truffa,poi comunque sempre beni e servizi dovrà comprare.
                          E anche se li paga in nero ci saranno sempre tasse e imposte che verserà al fisco.

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                          • #14
                            Non c'è una cifra in quanto per l'AdE non puoi avere reddito zero da un attività .
                            Originariamente Scritto da fabioc Visualizza Messaggio
                            Il mio quesito era questo
                            Avendo 9600 euro di guadagno e poi 4000 di INPS e quindi 5600 euro residue ..quante spese deve sostenere per avere tasse uguali a zero:9600 o 5600?

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                            • #15
                              Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                              Non c'è una cifra in quanto per l'AdE non puoi avere reddito zero da un attività .
                              Si può invece


                              i contribuenti che hanno annotato nelle scritture contabili ricavi o compensi,oppure registrato corrispettivi, per un ammontare inferiore a quello che risulta dall’applicazione dei parametri possono essere assoggettati ad accertamento. In questo caso, l’attività istruttoria dell’Agenzia delle entrate viene sempre preceduta da un invito al contraddittorio. Si tratta di un’opportunità concessa al contribuente per produrre elementi e informazioni che permettono di giustificare del tutto, o in parte, lo scostamento dalle risultanze dei parametri.

                              Quanto debbono essere le spese per pareggiare ?
                              Last edited by fabioc; 25/08/2014, 12:21.

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