Salve,
avrei una domanda per voi.
Come si configura un azienda estera che svolge parte della sua attività in Italia e parte all'estero? Come paga le tasse e quali criteri per il calcolo del profitto adopera?
Non potendo fisicamente muovermi dall'Italia per ora e avendo un opportunità di gestire un contratto che dovrebbe arrivare a breve per alcuni servizi vorrei prenderlo mediante azienda estera.
La domanda è cosa succederebbe se mi trovassi in questa situazione:
- Azienda aperta nel paese X io sono, da residente Italia, shareholder e amministratore
- Il contratto prevede di fare due attività (esempio controllo di gestione/accounting di progetto e project management)
- Nel paese X l'azienda identifica persone capaci di fare il controllo di gestione/accounting e subcontratta a loro
- Io curo la parte di management , poi con il tempo ho modo di cercare personae qualificato nel paese X per poter portare là anche questa attività.
Sono in una configurazione in cui si può dire che i profitti sono in parte generati da attività ester e in parte da attività italiane e quindi dovrei pagare ognuno dei due paesi per competenza?
La mia idea è quella di:
- Posizionarsi in un paese dove le aziende siano gestibili senza balzelli e complicazioni (vedi atti notarili a ogni pie sospinto)
- Come shareholder non percepire dividendi (e quindi non pagare IRPEF) così che l'azienda possa avere capacità per svilupparsi
- Iniziare con una configurazione dove le attività svolte direttamente da me siano significative ma nel futuro aumentare le attività delocalizzate nel paese X per scaricare me stesso e contemporaneamente risparmiare sulle tasse (che finanzierebbero così la crescita dell'azienda)
E' una cosa possibile?
Quali accorgiment vanno fatti?
Come giustifichi/documenti ad ognuna delle due fiscalità il valore della competenza?
avrei una domanda per voi.
Come si configura un azienda estera che svolge parte della sua attività in Italia e parte all'estero? Come paga le tasse e quali criteri per il calcolo del profitto adopera?
Non potendo fisicamente muovermi dall'Italia per ora e avendo un opportunità di gestire un contratto che dovrebbe arrivare a breve per alcuni servizi vorrei prenderlo mediante azienda estera.
La domanda è cosa succederebbe se mi trovassi in questa situazione:
- Azienda aperta nel paese X io sono, da residente Italia, shareholder e amministratore
- Il contratto prevede di fare due attività (esempio controllo di gestione/accounting di progetto e project management)
- Nel paese X l'azienda identifica persone capaci di fare il controllo di gestione/accounting e subcontratta a loro
- Io curo la parte di management , poi con il tempo ho modo di cercare personae qualificato nel paese X per poter portare là anche questa attività.
Sono in una configurazione in cui si può dire che i profitti sono in parte generati da attività ester e in parte da attività italiane e quindi dovrei pagare ognuno dei due paesi per competenza?
La mia idea è quella di:
- Posizionarsi in un paese dove le aziende siano gestibili senza balzelli e complicazioni (vedi atti notarili a ogni pie sospinto)
- Come shareholder non percepire dividendi (e quindi non pagare IRPEF) così che l'azienda possa avere capacità per svilupparsi
- Iniziare con una configurazione dove le attività svolte direttamente da me siano significative ma nel futuro aumentare le attività delocalizzate nel paese X per scaricare me stesso e contemporaneamente risparmiare sulle tasse (che finanzierebbero così la crescita dell'azienda)
E' una cosa possibile?
Quali accorgiment vanno fatti?
Come giustifichi/documenti ad ognuna delle due fiscalità il valore della competenza?