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quali parametri di valutazione si usano per determinare la bonta di una nazione?

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  • quali parametri di valutazione si usano per determinare la bonta di una nazione?

    In Italia ormai è stato portato a termine il progetto di distruzione delle piccole e media impresa.
    Ma non è qualcosa che riguarda solo l’Italia, ma direi un po tutto il mondo.
    Parlavo con una donna di Taiwan e mi diceva che addirittura anche da loro c’è crisi.

    Ora quelle imprese che delocalizzano all’estero, quali garanzie hanno, che quanto avvenuto in Italia, non avvenga anche nei terriori ove delocalizzano ?
    Qui abbiamo visto, bastano solo 10 anni per portare una potenza economica, come l’Italia, alle pezze al culo.
    E se lo hanno fatto con l'Italia e gli italiani (che proprio cosi deficenti non sono, se paragonati agli altri popoli ) perche non possono farlo anche nelle altre nazioni?

    Vi ricordo che ad inizio secolo, i vostri nonni delocalizzavano in America del Sud, Stati Uniti, Romania, Australia, ecc
    Andavano in queste terre, perché c’era una situazione migliore dell’Italia, tanto da indurli a lasciare padri madre, fratelli, amici, non sapendo se un giorno li avrebbero rivisti.
    Poi dopo qualche decennio alcuni di loro avrebbero voluto ritornare in Italia, ma non avevano neanche i soldi per pagare il viaggio di ritorno.

    Ora la domanda da farsi è
    quali paramentri di valutazione sono stati adottati, per considerare ad esempio la Slovenia (visto che qui se ne parla spesso) potenzialmente migliore dell’Italia ?
    Chi ci assicura che fra 5-6 anni, la Slovenia non faccia la stessa fine dell’Italia, della Grecia, Spagna, Francia, Germania, ecc ecc ecc
    e non si finisca addirittura dalla padella nella brace?
    e chissa magari nel frattempo gli italiani si svegliano, e danno un calcio in culo a tutta la classe politica e riparte una nuova democrazia ed economia sana ed efficente (vi ricordo che questo c'è mancato un pelo che non fosse già avvenuto nel febraio 2013 con il M5S)
    e riparte meglio di tutti gi altri?

    Ho detto la Slovenia per dire un nome, ma potrei fare lo stesso esempio per qualsiasi altro paese nel mondo.
    Last edited by Agan; 07/04/2015, 10:49.

  • #2
    Molto semplicemente ci si sposta dove conviene

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    • #3
      Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
      Molto semplicemente ci si sposta dove conviene
      ho capito, ma è ovvio che non certo si va dove non conviene
      il problema è capire come viene valutata tale convenienza, visto che quando si fa una dislocazione, è necessario fare anche investimenti immobiliari, aperture di contabilità, visti e passaporti, ecc ecc ecc
      che è qualcosa che interessa un arco temporale medio lungo.

      il fato che solo 10 anni fa gli inglesi (ma non erano i soli) ritenevano convenienti e con assoluta certezza gli investimenti immobiliari in Italia e facevano acquisti al rialzo
      e adesso non sanno neanche come riuscire a svenderli
      rende un po l'idea di cosa intendo dire.

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      • #4
        Non esiste un sistema standard , dipende dalle necessità individuali di ogni persona .
        Ad un azienda manifatturiera interessarà la qualità della manodopera ed il costo , le infrastrutture , i servizi , eventuali incentivi e non da ultimo le tasse locali .
        A chi investe nel turismo interessano altri parametri . Ad uno che vive di investimenti finanziari altri ancora . Chi opera ( come il sottoscritto ) quasi esclusivamente online o comunque " senza fissa dimora" si preoccupa del binomio tasse/residenza ( e mettiamoci pure cittadinanza ) rapportato alla qualità ed al costo della vita .
        Senza dubbio un investitore accorto , diversificherà sempre e comunque gli investimenti .
        Come spesso ripetiamo , non è detto che uno debba investire dove vive . Potrebbe benissimo avere a cittadinanza in un Paese , risiedere ufficialmente in un altro , domiciliarsi in un terzo ed avere investimento in ulteriori 3-4 o più giurisdizioni in nome di una società registrata altrove .

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        • #5
          Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
          Non esiste un sistema standard , dipende dalle necessità individuali di ogni persona .
          Ad un azienda manifatturiera interessarà la qualità della manodopera ed il costo , le infrastrutture , i servizi , eventuali incentivi e non da ultimo le tasse locali .
          si ma quello che è vero oggi, non significa che lo sia anche domani.
          Una azienda manufatturiera che delocalizza ad esempio in un paese dell'Est, ha bisogno di comprare capannoni, creare ossature produttive ecc ecc ecc
          Insomma non è un giochetto da nulla ed è qualcosa che riguarda un arco temporale di decenni

          E se domani mattina la questione degenera in poco tempo, come quanto avvenuto ad esempio in Grecia,
          che si fa?

          Qui la crisi sociale de economica, è ormai chiaro sia indotta volutamente dai padroni della UE,
          in cui adesso vi fanno parte anche i paesi dell'est europa

          Quali sono le argomentazioni a sostegno, perche ad esempio la Slovenia (dico solo per dire un nome), nel prossimo decennio non faccia una fine ancora peggiore dell'Italia?

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          • #6
            Nessuno ha la sfera magica , si chiama "rischio d'impresa"

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            • #7
              Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
              Nessuno ha la sfera magica , si chiama "rischio d'impresa"
              Ricordo ad i tempi del 11 settebre 2001, vi fu uno spaventoso ed inaspettato crollo delle borse.
              Eppure vi furono delle societa che vendettero grossi volumi azionari, proprio qualche tempo prima.

              Adesso dicono ad ogni TG che l'economia italiana è in ripresa, cosi come anche il mercato immobiliare, l'occupazione, ecc
              Ovviamente il popolino ci crede veramente.
              Ma una persona avveduta, che capisce qualcosa di economia, sa che sono tutte frottole e non ci pensa neanche a buttarsi in qualche investimento in territorio italiano.

              Questo per dire che per conoscere il futuro (più o meno approssimativamente), non sempre è necessario una sfera magica,
              alcune volte puo essere anche un fatto di conoscenza dei veri meccanismi di come funzionano le cose.

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              • #8
                Ciao Agan,

                Originariamente Scritto da Agan Visualizza Messaggio
                In Italia ormai è stato portato a termine il progetto di distruzione delle piccole e media impresa.
                ogni giorno che passa è sempre peggio: http://www.today.it/economia/partite...mi-novita.html

                ancora vi ostinate a rimanere in italia?? ESPATRIARE SUBITO è l'unica soluzione per la SOPRAVVIVENZA.

                Ma non è qualcosa che riguarda solo l’Italia, ma direi un po tutto il mondo.
                Parlavo con una donna di Taiwan e mi diceva che addirittura anche da loro c’è crisi.
                credimi che ci sono posti dove la parola "crisi" è veramente aleatoria. Un paese che cresce al +14% annuo aspetta solo chi ha voglia di fare per iniziare a investirvi!

                Ora quelle imprese che delocalizzano all’estero, quali garanzie hanno,
                che quanto avvenuto in Italia, non avvenga anche nei terriori ove delocalizzano ?
                in futuro tutto può succedere, ma ci sono luoghi dove le probabilità sono molto minori che se rimani bloccato nel paese in cui ti trovi adesso.

                Qui abbiamo visto, bastano solo 10 anni per portare una potenza economica, come l’Italia, alle pezze al culo. E se lo hanno fatto con l'Italia e gli italiani (che proprio cosi deficenti non sono, se paragonati agli altri popoli ) perche non possono farlo anche nelle altre nazioni?
                gli italiani non sono deficenti ??? stiamo scerzando vero?? se non fossero stati deficenti avrebbero già fatto da anni la "rivoluzione francese"



                Vi ricordo che ad inizio secolo, i vostri nonni delocalizzavano in America del Sud, Stati Uniti, Romania, Australia, ecc
                Andavano in queste terre, perché c’era una situazione migliore dell’Italia, tanto da indurli a lasciare padri madre, fratelli, amici, non sapendo se un giorno li avrebbero rivisti.Poi dopo qualche decennio alcuni di loro avrebbero voluto ritornare in Italia, ma non avevano neanche i soldi per pagare il viaggio di ritorno.
                è pieno di milionari italiani e di origine italiana d'oltroceano. Non tutit possono avere "fortuna" o meglio la "fortuna" non è per tutti. Servono anche doti "personali" e non basta solo EMIGRARE e andare a vivere in un altro paese per sbarcare il lunario.

                Ora la domanda da farsi è quali paramentri di valutazione sono stati adottati, per considerare ad esempio la Slovenia (visto che qui se ne parla spesso) potenzialmente migliore dell’Italia ? Chi ci assicura che fra 5-6 anni, la Slovenia non faccia la stessa fine dell’Italia, della Grecia, Spagna, Francia, Germania, ecc ecc ecc e non si finisca addirittura dalla padella nella brace? e chissa magari nel frattempo gli italiani si svegliano, e danno un calcio in culo a tutta la classe politica e riparte una nuova democrazia ed economia sana ed efficente (vi ricordo che questo c'è mancato un pelo che non fosse già avvenuto nel febraio 2013 con il M5S) e riparte meglio di tutti gi altri? Ho detto la Slovenia per dire un nome, ma potrei fare lo stesso esempio per qualsiasi altro paese nel mondo.
                I parametri variano, ma non solo rispetto al paese, ma soprattutto rispetto alla persona che sei TU e come/dove intendi vivere.
                Le grandi aziende, le multinazionali, aprono e chiudono a loro piacimento nel giro di 2/3 anni spostano e ricollocano. lo fanno per un motivo e hanno margini ali che possono coprire le spese per farlo (che comunque detraggono). Tu come eprsona fisica che magari ha una piccola/media impresa havrai parametri di valutazione diversi. La realtà è che prima di decidere doe "sabilirsi" (e non per forza dove risiedere ufficialmente) si deve rima conoscere le proprie aspettative e i propri valori e necessità di vita. Dopo si effettua una valutazione incrociata con i paesi nei quali possa essere possibile/più facile ricollocarsi.

                Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                Molto semplicemente ci si sposta dove conviene
                perdonami ma la ritengo una risposta un po' troppo semplicistica. non per tutti vale la stessa regola del vagabondaggio internazionale.

                Originariamente Scritto da Agan Visualizza Messaggio
                ho capito, ma è ovvio che non certo si va dove non conviene il problema è capire come viene valutata tale convenienza, visto che quando si fa una dislocazione, è necessario fare anche investimenti immobiliari, aperture di contabilità, visti e passaporti, ecc ecc ecc che è qualcosa che interessa un arco temporale medio lungo. il fato che solo 10 anni fa gli inglesi (ma non erano i soli) ritenevano convenienti e con assoluta certezza gli investimenti immobiliari in Italia e facevano acquisti al rialzo e adesso non sanno neanche come riuscire a svenderli rende un po l'idea di cosa intendo dire.
                il problema degli investimenti è "l'immobilità" e il rischio d'impresa c'è sempre e comunuqe. Come viene valutata tale convenienza, continuo a ripeterlo è una questione soggettiva perchè ciò che è conveniente per te potrebbe non esserlo per altri.

                Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                Come spesso ripetiamo , non è detto che uno debba investire dove vive . Potrebbe benissimo avere a cittadinanza in un Paese , risiedere ufficialmente in un altro , domiciliarsi in un terzo ed avere investimento in ulteriori 3-4 o più giurisdizioni in nome di una società registrata altrove .
                sono da sempre stato fautore e promotore di ciò, il primo a dirlo fin da quando quasi nessuno pensava si dovesse agire in questo modo.

                Vero è però che per qualcuno tutto questo è semplicmente e praticamente "troppo complicato" e preferiscono una strutturazione più lineare di tutto quanto.

                C'è chi se ne va perchè ha l'obiettivo di andarsene e chi invece se ne và perchè scappa da qualcosa. e chi lo fa per entrambe le motivaizoni.

                Originariamente Scritto da Agan Visualizza Messaggio
                quello che è vero oggi, non significa che lo sia anche domani. E se domani mattina la questione degenera in poco tempo, come quanto avvenuto ad esempio in Grecia, che si fa? Qui la crisi sociale de economica, è ormai chiaro sia indotta volutamente dai padroni della UE, in cui adesso vi fanno parte anche i paesi dell'est europa Quali sono le argomentazioni a sostegno, perche ad
                esempio la Slovenia (dico solo per dire un nome), nel prossimo decennio non faccia una fine ancora peggiore dell'Italia?
                con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Ripeto, i grandi accusano il colpo e riaprtono.
                I piccoli si adattano nello stesso modo, ma devono muoversi con più accuratezza dei primi.

                Originariamente Scritto da Agan Visualizza Messaggio
                Ricordo ad i tempi del 11 settebre 2001, vi fu uno spaventoso ed inaspettato crollo delle borse.
                Eppure vi furono delle societa che vendettero grossi volumi azionari, proprio qualche tempo prima.
                ci fu chi in short divento ultra milionario. non c'è solo il "crollo".

                Adesso dicono ad ogni TG che l'economia italiana è in ripresa, cosi come anche il mercato immobiliare, l'occupazione, ecc
                Ovviamente il popolino ci crede veramente. Ma una persona avveduta, che capisce qualcosa di economia, sa che sono tutte frottole e non ci pensa neanche a buttarsi in qualche investimento in territorio italiano.
                solo un consiglioal volo rivolto a tutti: spegnete il televisore e smettete totalmente di vedere i TG e leggere i gironali. Ne avrete già guadagnato in qualità di vita il 30%+ anche senza dover espatriare.

                take it easy, tutto è possibile, ci vuole solo lo stato mentale giusto per poter analizzare in modo distaccato le cose. Solo così si può ottenere un giudizio più obiettivo su cosa sia migliore fare e su quale sia il paese migliore nel quale ricollocarsi.

                good luck!
                I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

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                • #9
                  Grazie per i post
                  pero sembra che non sia stata capita la domanda.

                  Mi rendo conto anche, delle necessita di non dover spiattellare tutto ad i 4 venti,
                  anche perche in questo genere di forum si ricovera la peggiore gentaglia che non hanno ne cervello e ne morale, (che se non esistessero sarebbe meglio per tutti )
                  pero c’è anche gente per bene e con cui è possibile fare scambi costruttivi di ogni genere.

                  Se parliamo sempre con chiacchiere vuote, dobiamo renderci conto che si tende anche a svuotare il forum.

                  Allora li dico io un po di parametri concreti per poter fare una valutazione di uno stato, di modo da non parlare troppo genericamente e fumosamente ed alla fine non arrivare a nulla di veramente interessante

                  1) debito pubblico. Più un paese sarà indebitato, più non promette nulla di buono, (benché fior di economisti e sapienti vi diranno, che il debito puo essere considerato alla pari del latte di mucca)
                  il debito pubblico va poi distinto in debito pubblico sovrano e non sovrano (importantissima differenza)
                  debito procapite,
                  debito in rapporto al PIL

                  2) cultura e mentalita dei popoli
                  c’è poco da fare ma se io prendo la gente del Trentino e la porto in Campania o la gente della Campania in Trentino, il trentino diventerà come la Campania e la Campania come il trentino.

                  3) valori demografici
                  percentuale della fascia di persone, rispetto alla popolazione complessiva, che puo lavorare ed essere produttiva. Se in uno stato ci sono troppi vecchi a cui bisogna pagargli la pensione e le cure mediche, capite che c’è una zavorra da trasportare nella sua crescita.

                  4) Campana di distribuzione dei redditi
                  ovvero percentuale di classe media rispetto alla popolazione totale.
                  Più tale campana sarà piatta, più funzionerà meglio la democrazia, più saranno garantiti i diritti, piu ci sarà benessere per tutti, più funzioneranno meglio le cose, più i poteri occulti avranno difficoltà a fare robe mafiose.
                  Più le classi medie saranno ridotte, più c’è il pericolo di dittature dove i pochi ricchissimi possono fare quello che vogliono e tutti gli altri sopportano supinamente, (esempio nei paesi ex comunisti, ove se la tua azienda contrasta gli interessi di qualche oligarca, non ti rimane molto da fare o da vivere)

                  5) libertà e pluralità di informazione.
                  Questo è un parametro considerato una cazzata, ma è il più importante di tutti,
                  perché chi controlla l’informazione di un popolo, determina tutto.
                  Ad esempio in Italia se siamo arrivati fino qui, la responsabilità è per primo del giornalismo, che ha costantemente ingannato la gente.
                  Ma incredibilmente di questo non se ne rende conto nessuno.

                  6) Ricchezza di materie prime di un territorio.
                  (metalli preziosi, petrolio, fertilità dei terreni, patrimonio storico-turistico, clima, ecc)

                  7) infiltrazioni di reti segrete nelle istituzioni.
                  In Italia (cosi come un po ovunque) non esiste un politico, un burocrate, un uomo di potere, un giornalista, un vescovo, un capo mafia, ecc che non faccia parte della massoneria, ovvero quella struttura che determina tutto, benché il popolo non immagina neanche della sua esistenza.
                  E nonostante questo ormai viene denunciato soventemente in parlamento, finanche dai parlamentari dei movimenti di protesta tipo il M5S.

                  8) grado di esasperazione della popolazione
                  paradossalmente i popoli che sono stati già martoriati, tipo la Grecia, l’Italia, la Spagna, (ma in altra misura anche la Francia, l’Inghilterra, ecc ed in cui sono già nate forze politiche di protesta) danno maggiore sicurezza e garanzia per il futuro, rispetto agli stati, in cui ancora SEMBRA vada tutto bene, ma che dovranno fare presumibilmente, prima o poi la stessa fine.


                  9) ecc (si puo aggiungere altro)
                  Last edited by Agan; 10/04/2015, 15:33.

                  Comment


                  • #10
                    Tutto condivisibile , resta però in primis da valutare ( caso per caso ) le necessità in fase di delocalizzazione sia personale che societaria . Il tuo discorso è validissimo quando si parla di trasferirsi ,nel senso più stretto della parola e nel senso dato al "trasferimento" dalla maggior parte delle persone . Nel momento in cui , il sig Mario Bianchi decide di emigrare ,prender casa nel nuovo Paese , trovare lavoro o aprire un azienda sul posto .
                    A mio avviso , parlando di imprenditoria manifatturiera , l'imprenditore potrebbe benissimo avviare attività produttiva in una location ideale per costi e professionalità del personale , gestire il proprio business tramite una società una location ideale a livello di immagine e/o fiscalità , ed infine vivere e "metter su famiglia" in un Paese stabile , sicuro e con un buon standard di vita ( potendoselo economicamente permettere ) .
                    é chiaro che se il livello economico del business non permette questo , si dovrà scendere a compromessi .

                    PS : essendo Trentino di nascita , ringrazio a nome di tutto il Sud Tirolo

                    Comment


                    • #11
                      Si Afraton concordo con questo
                      ma la questione è come trovare la nazione ideale, sia per la location, che per la gestione fiscale, che per la residenza, ecc

                      Purtroppo le cose non sono come appaiono alla gente comune e anche agli esperti
                      e se ad esempio per la location scelgo un paese con basso costo del lavoro
                      ma in cui i poteri invisibili stanno creando un indebitamento insostenibile, tipo quello della Grecia
                      anche se oggi hai operai a basso costo, ti faranno suicidare lo stesso, perche poi ti massacreranno di tasse, e ti faranno fare la fine di tanti imprenditori greci

                      La Libia qualche hanno fa, rappresentava un buona location per imprenditori italiani, sia per la questione tasse, che costo del lavoro.
                      Poi pero i poteri finanziari occidentali hanno deciso di togliere di mezzo Gheddafi, ed in poco tempo hanno fatto quel disatro che oggi è
                      I motivi della guerra sono chiari. La francia vuole gettarsi a capofitto nelle ricchezze della Libia fregandoci,temo che un nuovo probabile governo st

                      Stessa cosa hanno fatto in tanti altri stati sovrani nel mondo e hanno tentato di farlo ultimamente finanche con una superpotenza come la Russia,
                      ove tanti imprenditori italiani che andavano bene, la hanno presa nel deretano

                      Quindi se nnon vengono seriamente studiati i motivi per cui conviene delocalizzare in altra nazione, ed i veri paramentri che ne determinano la bonta della scelta
                      e che riguardano non solo l'immediato presente, ma anche il futuro remoto
                      si rischia di rovinarsi la propria vita e quella dei figli.

                      Ad esempio tutta l'europa è in bolla e se qui non fanno una rivoluzione francese, prima o poi dovra scoppiare
                      e nel prossimo decennio servira una cariola di euro, per comprare una unita di valuta cinese o russa o africana o indiana o ecc ecc ecc

                      P.S
                      veramente non volevo fare un complimento ad i trentini ne un offesa ad i campani,
                      ma semplicemente mettere in evidenza la marcata differenza culturale e di mentalita, tra i due popoli
                      ove comunque se si osserva a 360° ad entrambi si possono trovare lati positivi e meno positivi, cosi come ovunque nel mondo.

                      Comment


                      • #12
                        i parametri che valuto io sono

                        0) invasività dello stato nella mia vita (idealmente dovrebbe essere 0)
                        1) tassazione diretta
                        2) tassazione indiretta
                        3) tasso di criminalità
                        4) numero di immigrati (meno sono meglio è)
                        5) possibilità di possedere armi

                        Comment


                        • #13
                          Total Factor Productivity: la pruduttività attira gli investimenti e via di seguito con la crescita economica.

                          Bisogna distinguere tra paesi leader e follower. Il paese leader crea innovazione con un mix di investimenti pubblici e privati in istruzione e formazione di grado elevato; ricerca di base, in genere pubblica, e ricerca applicata, preminentemente privata; in certi paesi si parla di ricerca indirizzata quando si è fatta una scelta di politica industriale a favore di certi settori ritenuti strategici; settori industriali capaci di organizzare la risorsa umana in capitale cognitivo in grado attraverso la R&S ed altri processi di produrre beni e servizi con funzioni avanzate, o che costano meno.
                          Poi, tutto il sistema paese intorno, dai trasporti alle infrastrutture, dall'energia alle materie prime, dalla giustizia alle relazioni industriali, ecc

                          Vorrei ricordare, benchè mi sia soffermato sull'aspetto economico, che ci può benissimo essere sviluppo umano anche senza crescita economica!
                          Last edited by Martin; 11/04/2015, 17:08.
                          Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                          • #14
                            vedi caro Martin
                            ad i tempi di Prodi ci dicevano che la globalizzazione era la nostra grande fortuna, perche dovevamo diventare più bravi e competere con il resto del mondo investendo in istruzione e formazione
                            e nel frattempo venivano agevolate politiche, per cui il nostro tessuto produttivo venisse distrutto o dislocato, a beneficio dei paesi emergenti

                            I risultati di queste filosofie economiche sublimi, trasferite con i media nella testa del popolino (di cui fanno parte anche le classi intellettuali), gli abbiamo sotto gli occhi
                            e fior di laureati in discipline economiche e politiche alla Bocconi, vi verranno a ripetere tutt'oggi ancora tali boiate

                            Ma quando mai l'istruzione è davvero servita ad istruire i popoli????
                            Ma non lo vedete quanti fior di dottor commercialisti (non parliamo di tutte le altre classi intellettuali) sono uno più coglione dell'altro
                            e non riescono a connettere neanche le robe più banali????

                            Vuoi scommettere che se prendo un capo reparto di una industria elettronica, che ha fatto a malapena gli studi superiori, gli fa il culo quadrato a qualsiasi plurilaureato ricercatore, nelle nostre università?
                            Io conosco personalmente un prof. ricercatore universitario e più lobotomizzato-rincoglionito di quanto sia, non avrebbe potito essere
                            e l'unica cosa che ha saputo fare con successo nella sua vita e imparare a memoria quella marea di cretinate scritte sui testi accademici e poi insegnarle ad altri, convinto trattasi di chissà quale suprema verità .

                            Ma scusate ma il governo tecnico Monti, fatto di fior di accademici universitari, sara ma possibile che non vi abbia fatto riflettere su nulla?

                            Quando una azienda ha possibilita di produrre ed andare avanti, la ricerca VERA, se la fa da sola, perche è motivata a farla per dover crescere e reggere la competizione
                            dove chi è incapace viene eliminato per selezione naturale.

                            Quindi almeno noi di questo forum, cerchiamo di non ripetere le solite mediocrità, che trasferiscono i poteri nel cervello del popolino
                            e sforziamoci di far funzionare il nostro cervello autonomamente, se vogliamo davvero cercare di capirci qualcosa di serio.

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                            • #15
                              Originariamente Scritto da Agan Visualizza Messaggio
                              vedi caro Martin
                              ad i tempi di Prodi ci dicevano che la globalizzazione era la nostra grande fortuna, perche dovevamo diventare più bravi e competere con il resto del mondo investendo in istruzione e formazione
                              e nel frattempo venivano agevolate politiche, per cui il nostro tessuto produttivo venisse distrutto o dislocato, a beneficio dei paesi emergenti

                              I risultati di queste filosofie economiche sublimi, trasferite con i media nella testa del popolino (di cui fanno parte anche le classi intellettuali), gli abbiamo sotto gli occhi
                              e fior di laureati in discipline economiche e politiche alla Bocconi, vi verranno a ripetere tutt'oggi ancora tali boiate

                              Ma quando mai l'istruzione è davvero servita ad istruire i popoli????
                              Ma non lo vedete quanti fior di dottor commercialisti (non parliamo di tutte le altre classi intellettuali) sono uno più coglione dell'altro
                              e non riescono a connettere neanche le robe più banali????

                              Vuoi scommettere che se prendo un capo reparto di una industria elettronica, che ha fatto a malapena gli studi superiori, gli fa il culo quadrato a qualsiasi plurilaureato ricercatore, nelle nostre università?
                              Io conosco personalmente un prof. ricercatore universitario e più lobotomizzato-rincoglionito di quanto sia, non avrebbe potito essere
                              e l'unica cosa che ha saputo fare con successo nella sua vita e imparare a memoria quella marea di cretinate scritte sui testi accademici e poi insegnarle ad altri, convinto trattasi di chissà quale suprema verità .

                              Ma scusate ma il governo tecnico Monti, fatto di fior di accademici universitari, sara ma possibile che non vi abbia fatto riflettere su nulla?

                              Quando una azienda ha possibilita di produrre ed andare avanti, la ricerca VERA, se la fa da sola, perche è motivata a farla per dover crescere e reggere la competizione
                              dove chi è incapace viene eliminato per selezione naturale.

                              Quindi almeno noi di questo forum, cerchiamo di non ripetere le solite mediocrità, che trasferiscono i poteri nel cervello del popolino
                              e sforziamoci di far funzionare il nostro cervello autonomamente, se vogliamo davvero cercare di capirci qualcosa di serio.


                              Vabbè, come al solito è colpa mia, do troppa fiducia alle persone...


                              Agan, scusa il disturbo e continua pure con la tua ricerca. Good luck!
                              Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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