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aprire una società all'estero e poi trasferirsi, passibile di controlli? mi consiglia

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  • aprire una società all'estero e poi trasferirsi, passibile di controlli? mi consiglia

    ciao a tutti
    avrei un quesito e sopratutto mille dubbi che mi/ci affliggono...cerco di spiegarvi al meglio l'idea e la questione...

    - ho un attività qui in Italia che non va molto bene, non ho problemi a chiuderla
    - ho un idea che spero mi aprirà nuove strade...ho sviluppato un sofware che non ho ancora commercializzato. Ho fatto varie stime e, se la cosa va male ipotizzo di guadagnare 100.000 euro, se la cosa andasse bene potrei guadagnare anche 3.000.000 di euro. Tutto questo , lo so entro 6 mesi o massimo 1 anno dal lancio.

    ho già parlato con una persone per eventualmente fare una società in irlanda che in questo caso si appoggerebbe ad una terza società estera....ma non è propriamente quello in cui vorrei imbarcarmi.
    L'idea è quella di andare via dall'Italia ma per motivi miei preferirei andare negli USA in particolare ad esempio Florida o Texas.

    ARRIVO QUINDI ALLA DOMANDA
    - se io aprissi una società come italiana in USA. Questa società resterebbe inattiva fino al momento del lancio del software. Al momento in cui si aprono le porte e inizia a vendere mi do un mese o due di tempo per capire come va e, in caso vada bene, parto e mi trasferisco a vivere fuori dall'Italia....
    - sarei passibile di controlli?
    - mi verrebbe opinato il fatto che il software è stato creato già prima della mia partenza e che quindi avrei dovuto versare le imposte italiane? oppure, dal momento in cui lo lancia la società estera e subito dopo prendo residenza e mi trasferisco la cosa diventa più remota?
    - quanti anni ci sono per cui rischio di essere passibile di controlli?
    - nel caso in cui non ottengo immediatamente la green card ma solo il visto lavorativo temporaneo e quindi ogni x mesi devo tornare in Italia (senza lavorare) rischio qualcosa?

    quali alternative lecite ci sono per una persona che non vuole riportare il proprio capitale in italia? ma vuole vivere fuori? tutto questo perché vorrei evitare di trasferirmi prima e darmi tempo quel mese o due e vedere come va la vendita.
    specifico che in questo lasso di tempo e nel futuro non farei alcun tipo di trasferimento bancario tra Usa e Italia di nemmeno 10 euro

    grazie

  • #2
    Per darti indicazioni anche di massima serve qualche info in più.

    Questo software lo commercializzi in Italia o altri paesi ?
    Lo sviluppo e la manutenzione del software dove avviene ? La fai tu, hai personale dipendente (dove ?) o freelance ?
    Lo hai già registrato alla SIAE ?

    E' downloadable da internet o su supporto (eg. CD) ? E' personalizzato per un cliente specifico o standard per gruppi omogenei di utenti ? Se standard e su supporto ricade fiscalmente nell'ambito di un bene altrimenti è un servizio, ci sono diverse conseguenze fiscali a seconda che sia un bene o un servizio.
    Two roads diverged in a wood, and I took the one less traveled by. And that has made all the difference.

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    • #3
      È un applicativo xbe non venderei direttamente al cliente finale ma Adda attraverso lo store di Google, Apple e simili. Perciò a me arriverebbero soldi da queste aziende Trallaltro a quanto ho capito la cosa dubbia è che loro nemmeno emettono fattura pertanto so che molti fanno un auto fatturazione per essere in regola il fisco ma questa cosa se non erro sta cambiando proprio ora. La stima che abbiamo fatto è che se va bene lo sappiamo entro 6 mesi ma il grosso a mio parere nel primo mese. Se dopo il primo mese non va come pensiamo diciamo che raccogliamo "spiccioli" poi. Se va come deve va bene e si fa il 70% del guadagno tutto nel
      primo mese. Io sarei diparto a spostare subito residenza altrove e quindi aprire società fuori e fare tutto da fuori ma non sono solo. Perciò abbiamo fatto varie ipotesi. Una quella di passare da una società in Irlanda controlla da una alle Seychelles (questo quello che ci è stato proposto) Ma che non tutto farebbero.
      Cosi mi chiedevo cosa succederebbe se si aprisse una società fuori. Si lancia la cosa e non si prendono utili e, se la cosa va bene nel primo mese, ci si sposta a vivere fuori e solo allora si prelevano gli utili. Forse è fantascienza

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      • #4
        Originariamente Scritto da italia Visualizza Messaggio
        È un applicativo xbe non venderei direttamente al cliente finale ma Adda attraverso lo store di Google, Apple e simili. Perciò a me arriverebbero soldi da queste aziende Trallaltro a quanto ho capito la cosa dubbia è che loro nemmeno emettono fattura pertanto so che molti fanno un auto fatturazione per essere in regola il fisco ma questa cosa se non erro sta cambiando proprio ora. La stima che abbiamo fatto è che se va bene lo sappiamo entro 6 mesi ma il grosso a mio parere nel primo mese. Se dopo il primo mese non va come pensiamo diciamo che raccogliamo "spiccioli" poi. Se va come deve va bene e si fa il 70% del guadagno tutto nel
        primo mese. Io sarei diparto a spostare subito residenza altrove e quindi aprire società fuori e fare tutto da fuori ma non sono solo. Perciò abbiamo fatto varie ipotesi. Una quella di passare da una società in Irlanda controlla da una alle Seychelles (questo quello che ci è stato proposto) Ma che non tutto farebbero.
        Cosi mi chiedevo cosa succederebbe se si aprisse una società fuori. Si lancia la cosa e non si prendono utili e, se la cosa va bene nel primo mese, ci si sposta a vivere fuori e solo allora si prelevano gli utili. Forse è fantascienza
        Per esperienze personali:
        - ti sconsiglio in questo caso Irlanda, per due motivi: 1. Se è controllata da offshore subirà comunque DWT sui dividendi oltre al pagamento del 12.5% di tasse 2. Può eventualmente operare come Agent della offshore lasciando in IRL il 7-8% dell'imponibile e su quello paghi il 12.5%
        - ti consiglierei piuttosto una UK LLP con una IBC come shareholder. La UK LLP è pass-through quindi i profitti passano direttamente alla offshore senza essere tassati (sempre che Google/apple non ti fatturino da UK ma sono quasi certo fatturano da IRL). La LLP avrà una partita iva inglese (VAT) che ti permetterà quindi di fare transazioni rilevanti VAT in tutta europa senza alcun problema. Non potrai però spendere in UK i profitti della LLP altrimenti dovrai dichiararli (per la parte spesa) e pagarci le tasse lì. Puoi spenderli in qualunque altro paese.
        - rimane da vedere dove vuoi trasferirti per la residenza come persona fisica, non so come funziona in US lato tassazione/dichiarazione con una struttura tipo LLP. L'ideale è andare a vivere in un paese dove non sei tassato proprio (credo in EU ci sia solo Monaco o - forse- Andorra) oppure dove puoi usare il regime del non-dom (UK-IRL) o paese comunque con agevolazioni fiscali (Malta, Portogallo). Secondo me il punto della tua residenza è la cosa più delicata in tutta la faccenda, considera anche che per il fisco italiano se ti iscrivi aire dopo il 30 giugno sei comunque residente x tutto l'anno.
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        • #5
          Aggiungo che se trasferisci la residenza in Irlanda (quindi regime non dom), Andorra, Monaco, puoi anche (lato tassazione) intestarti personalmente la UK LLP (se hai bisogno di privacy il discorso è diverso ovviamente).
          Teoricamente anche con residenza UK non dom potresti intestarti la LLP personalmente e non verrebbe tassata purché il conto sia all'estero; è facile però a questo punto che essendo tu il direttore della LLP (lo shareholder è sempre anche il direttore nelle llp - o meglio il designated member) allora il fisco inglese possa contestare il fatto che la LLP è gestita e amministrata in UK richiedendoti quindi la tassazione dei profitti, indipendentemente dal fatto se rimessi o meno. Dato che il costo di una IBC è sui 500-700 US$/anno non rischierei quindi in caso di residenza in UK.
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          • #6
            Diciamo che tendenzialmente non siamo pronti per una società offshore Quindi l ipotesi già è scartata . Perciò l idea era di non usare società offs. E valutare queste alternative amminiche il fisco italiano non ci faccia comunque il mazzo. Ed ecco le idee :


            1. Aprire una società ad esempio in USA (dico USA perché tutti noi ci andremmo a vivere volentieri ma non tutti andrebbero prima di sapere con certezza di aver guadagnato). Quindi aprire società in USA con soci ancora italiani. Tempo due mesi per vedere come vanno gli introiti e poi i soci prendono e vanno a vivere la (la faccio un attimo facile per capire se C è possibilità o meno poi analizzo le difficoltà del caso). Se quindi andassimo via e spostassimo in USA la residenza, il fisco cosa ci obietterebbe? Obietta o meno il fatto che la lavorazione può essere stata fatta mente i soci erano residenti in Italia? Pur non prendendo nessun compenso da questa società fino al
            cambio di residenza?
            Oppure, come ipotizzo, le tasse personali seguono il paese di residenza e l Italia non ha nulla da pretendete dal mio 730/740?


            2. Opzione 2. Aprire una srl in Italia. Ipotizziamo un guadagno di un milione di euro. Ipotesi eh. La srl viene tassata al
            27 + 4 %. I soci non tirano fuori utili ne nessun compenso. Dopo due mesi dall'apertura della srl e dai primi incassi (che restano fermi nella srl) ,due dei soci decidono di trasferirsi in USA. Il terzo potrebbe andare anche lui in USA come restare in Italia. Cosa succede? Dove paghiamo le tasse personali noi che siamo andati in USA ? Come spostiamo nel paese di residenza i utili della srl ?
            Last edited by italia; 20/06/2015, 21:45.

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            • #7
              Aggiungo xbe l obiettivo non è non pagare tasse ma pagare meno del 49% che pagherei in Italia nel 740 perciò valutavo queste opzioni

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              • #8
                Ti do 2 risposte ( riferite ad USA ) :
                -1 in linea puramente teorica anche se vi trasferite dopo ( diciamo partendo ora ad ottobre/ novembre) i vostri guadagni di quest anno andrebbero comunque tutti dichiarati e tassati in Italia
                -2 molto piu realisticamente se vi trasferite realmente con la tempistica proposta ci potreste anche stare . Non è il massimo ovviamente

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                • #9
                  Originariamente Scritto da italia Visualizza Messaggio
                  Diciamo che tendenzialmente non siamo pronti per una società offshore Quindi l ipotesi già è scartata . Perciò l idea era di non usare società offs.
                  Una LLP non è una società "offshore" ma una società in UK con partita IVA (VAT) e obbligo di contabilità e deposito bilanci. Una specie di SRL tassata per trasparenza. "Offshore" sarebbe eventualmente lo shareholder sulla base delle considerazioni che ti ho fatto sopra. Su società negli USA non ho esperienza specifica quindi passo la palla.
                  Two roads diverged in a wood, and I took the one less traveled by. And that has made all the difference.

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                  • #10
                    Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                    Ti do 2 risposte ( riferite ad USA ) :
                    -1 in linea puramente teorica anche se vi trasferite dopo ( diciamo partendo ora ad ottobre/ novembre) i vostri guadagni di quest anno andrebbero comunque tutti dichiarati e tassati in Italia
                    -2 molto piu realisticamente se vi trasferite realmente con la tempistica proposta ci potreste anche stare . Non è il massimo ovviamente
                    L'ideale sarebbe aver fatto tutto entro il 30 giugno (es. costituzione società a gennaio, si vede come parte e a giugno ci si iscrive all'aire) ma se si potessero decidere le tempistiche e i ritorni di un business staremmo tutti già sotto una palma a prendere il fresco.
                    Two roads diverged in a wood, and I took the one less traveled by. And that has made all the difference.

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