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Nominee director - se è legale e che poteri ha

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  • #31
    Originariamente Scritto da macgyver Visualizza Messaggio
    Quando apri una società (in alcun giurisdizioni no) o un conto in banca (in tutte) vengono richiesti dati e documenti dei beneficiari effettivi.

    Inviato dal mio ALCATEL ONE TOUCH P310X utilizzando Tapatalk
    Li richiede l'avvocato/commercialista/RA, giusto? Li tiene per se in custodia o lo trasmette da qualche parte?
    Per esempio so che a IOM e BVI vengono inseriti in un database statale PRIVATO. Però si sta parlando dei beneficiari (persone con voto/capitale >25%), non dei director...

    Io vorrei sapere quali giurisdizioni riconoscono e accettano la figura dei nominee RA.

    Grazie comunque per tutte le tue risposte!

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    • #32
      Nominee director - se è legale e che poteri ha

      Provo a rilanciare la discussione: come evitare che un nominee te lo metta nel c***?

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      • #33
        Nominee director - se è legale e che poteri ha

        Posto la definizione più accurata che ho trovato:

        A nominee director is a third party that is officially registered as the administrator of an offshore corporation instead of its real beneficial owner or manager, who may then remain anonymous. The nominee director is normally provided by the agency responsible for the formation of the company, or by the registered agent. It can be either an individual or legal person, i.e. another company specifically incorporated for this role. It is common to use the nominee director in conjunction with a nominee shareholder, since this way the client does not appear either as owner or as manager of the company.

        Because the main purpose of the nominee director is to protect the client's privacy, their function in most cases is merely formal. That is, they appear to be in charge on the documents of the company, but they do not perform any executive function and are merely required to sign certain documents, including the minutes of the annual meeting of the board of directors or some extraordinary resolutions taken at the request of the client. All the operating functions are usually performed by the real owner, to whom the nominee director has given a general power of attorney before a notary, entitling them to perform the daily activities of the company. This includes opening and managing bank accounts, signing contracts, etc... Because of their lack of executive power, these nominee directors are popularly known as straw men.
        E rilancio la discussione: come proteggersi da un nominee disonesto? Esistono precauzioni da prendere per metterlo in condizioni di non nuocere o bisogna per forza fidarsi?

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        • #34
          argomento interessantissimo. Anche io non riesco a capire a fondo come sia possibile effettivamente essere tutelato da una situazione del genere. In italia, ad esempio, l'intestazione fiduciaria è prerogative esclusiva di società fiduciarie che svolgono esattamente ed esclusivamente questa attività e che sono istituzionalmente riconosciute con tanto di elenco sul sito del ministero In Uk mi pare non sia così. Il nominee director e il nominee sharholders possono essere di fatto chiunque, senza aver alcun tipo di requisito, e ciò che tutela il reale beneficiario è solo una sorta di scrittura privata tra il nominee e quest ultimo. Mi sembra davvero poco rassicurante una situazione del genere. Tralaltro la considerazione fatta nei precedenti post dall'utente matmat e che non ha avuto risposta è assolutamente pertinente: l'accordo tra il beneficiario e il nominee ha natura prettamente privatistica, per cui non essendo stata elevata al pubblico con atto notarile, in che modo il reale beneficiario può tutelarsi rispetto a comportamenti non corretti del nominee nei confronti di terzi in buona fede? Scusate ma in una situazione del genere chiunque potrebbe inventarsi che un precedente atto/contratto posto in essere dal nominee potrebbe non essere valido (per convenienza ex post) sostenendo che il nominee fosse in quel momento già decaduto dalle sue funzioni. Ma il terzo in buona fede come diavolo deve fare a saperlo e come può essere tutelata la sua posizione? Mi pare davvero assurdo

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          • #35
            faccio un esempio concreto

            in data 10 giugno il mio nominee director e sharholder vendono parte delle quote della mia società in maniera fraudolenta e senza il mio consenso

            io, reale beneficiario, faccio leva sul fatto che a partire dal 5 giugno (inserendo io la data sul foglio firmato senza data dal mio nominee) quel nominee non avesse più facoltà di agire per mio conto richiedendo la nullità dell'atto di compravendita.

            In questo caso, il terzo acquirente in buona fede, che di certo non può sapere degli accordi privati tra nominee e reale beneficiario dato che non sono elevati al pubblico tramite atto notarile, come fa a tutelarsi?

            cosa mi sfugge in tutto questa ricostruzione ?

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            • #36
              Finalmente è arrivata una persona che si pone le mie stesse domande!

              Nessuno mi ha dato mai risposta. Tutti sempre evadevano la domanda in qualche modo.

              Nessuno ha linkato una legge o documento ufficiale che riconosce la figura del nominee e nessuno ha rispondo con riferimenti legali in generale, ma solo "si fa e basta". Sembra quasi il "dogma del nominee".

              Adesso che siamo in due chissà... Addendo fiducioso!

              Comment


              • #37
                Originariamente Scritto da matmat Visualizza Messaggio
                Finalmente è arrivata una persona che si pone le mie stesse domande!

                Nessuno mi ha dato mai risposta. Tutti sempre evadevano la domanda in qualche modo.

                Nessuno ha linkato una legge o documento ufficiale che riconosce la figura del nominee e nessuno ha rispondo con riferimenti legali in generale, ma solo "si fa e basta". Sembra quasi il "dogma del nominee".

                Adesso che siamo in due chissà... Addendo fiducioso!

                credo, leggendo qui e lì, che assolutamente il nominee ti possa fregare e atti compiuti nei confronti dei terzi in buona fede non siano assolutamente annullabili...d'altronde sarebbe stato strano il contrario

                per cui la scelta del nominee è di fondamentale importanza, perchè un soggetto che ti può fregare in qualsiasi momento, potrebbe avere interessi a farlo, e l'unica cosa che ti rimarrebbe da fare sarebbe chiedere i danni a lui per atti compiuti contro la tua volontà

                spero di sbagliarmi ma temo sia così

                Comment


                • #38
                  Originariamente Scritto da goingtopanama Visualizza Messaggio
                  credo, leggendo qui e lì, che assolutamente il nominee ti possa fregare e atti compiuti nei confronti dei terzi in buona fede non siano assolutamente annullabili...d'altronde sarebbe stato strano il contrario

                  per cui la scelta del nominee è di fondamentale importanza, perchè un soggetto che ti può fregare in qualsiasi momento, potrebbe avere interessi a farlo, e l'unica cosa che ti rimarrebbe da fare sarebbe chiedere i danni a lui per atti compiuti contro la tua volontà

                  spero di sbagliarmi ma temo sia così
                  Guarda anche io ho studiato molto il tema da fonti molto diversificate e sono arrivato alla tua stessa conclusione.

                  Ti dico quello che ho scoperto io e spero di essere smentito ma temo di aver in realtà capito bene.

                  La figura del nominee in se, a livello giuridico, non esiste e non è mai esistita. Si tratta di una pratica comune, è vero, ma non è regolamentata da nessuna legge in nessun paese, nemmeno nei paradisi fiscali più totali. È solo un "costrutto" comune.

                  Ciò detto, e fermo restando che la figura giuridica del "nominee director", semplicemente, non esiste, a livello di "pratica comune", i nominee possono essere divisi in due categorie:

                  Nominee attivo: la figura che più si avvicina al "normale" director. Una persona che viene pagata per fare il director e svolge il ruolo attivamente in prima persona, ma invece di prendere decisioni autonome, queste gli vengono "suggerite" (dettate) dal reale amministratore (amministratore "di fatto" o "occulto"). Cosa lo contraddistingue da un "normale" director? Beh, l'indipendenza decisionale che ci si aspetterebbe da un "normale" director.


                  Nominee passivo: è director solo sulla carta, ma non si occupa per nulla della società (magari non ne ricorda a memoria nemmeno il nome). Egli infatti si limita a firmare una procura plenipotenziaria a favore del reale amministratore, e sarà quest'ultimo a portare avanti gli affari della società, agendo mediante procura. Non dimentichiamoci che questo nominee rimane comunque a tutti gli effetti il director della società, a livello legale, e potrebbe alzarsi una mattina pensando bene di svaligiarla, e potrebbe farlo benissimo.

                  Ho notato che si fa molto leva sul fatto che in banca si può bloccare il conto e indicare come firma autorizzata quella del reale amministratore. Questa cosa è efficace ma protegge soltanto il conto bancario. Tutti gli altri beni della società (immobili, titoli, ecc) sarebbero esposti ad eventuale azione fraudolenta da parte del (nominee) director.

                  Ricapitolando, il "nominee" director, a livello giuridico, non differisce in alcun modo dal "normale" director, dato che la figura giuridica del "nominee" semplicemente non esiste. A livello legale, quindi, il nominee director è il director, punto e basta.
                  Se ci si vuole proteggere da azioni fraudolente, bisognerebbe mettere in atto le stesse misure per proteggersi da un "normale" director (non nominee), proprio perché davanti alla legge le due figure sono identiche. Quali sono queste misure? Non lo so, forse in alcune giurisdizioni si possono limitare i poteri del director nello statuto, a patto che lo statuto sia elevato a pubblico, e prevedere che per compiere determinare operazioni, il director debba avere la delibera degli azionisti; questa potrebbe essere un'idea.


                  Riguardo il "nominee shareholder" invece, proprio oggi ne parlavamo in un'altra discussione.

                  Un utente ha affermato che il nominee shareholder è una persona che si intesta partecipazioni o azioni nominative e si impegna a detenerle in nome e per conto del beneficiario ultimo (per mezzo di un contratto privato), affermando altresì che questo costrutto non sarebbe un Trust.

                  Ora, io non sono un consulente e lungi da me mettere in discussione la parola di chi eventualmente lo è e sicuramente è più esperto di me. Però mi vengono in mente delle domande/obiezioni (che poi pongo e puntualmente o non ricevono risposta o ricevono risposte evasive e sfuggenti):

                  Se questo contratto non è un Trust, che diavolo sarebbe? Una promessa scritta?

                  Di seguito la definizione di Trust da Wikipedia:

                  Codice:
                  Il settlor (disponente) trasferisce l'intestazione (non la proprietà, così come è intesa nel diritto italiano) di quei beni perché vengano amministrati dal trustee nell'interesse dei beneficiari e nei limiti di quanto stabilito nell'atto istitutivo.
                  Creare un contratto in cui io intesto un bene a qualcun altro e questo qualcun altro si impegna a gestirlo (e magari anche a restituirmelo se in un futuro gliene farò richiesta) cosa è se non l'instaurazione di un Trust?

                  Dico questo proprio perché il Trust è uno strumento giuridico non solo riconosciuto dalla legge ma altamente regolamentato (a differenza del "nominee director").

                  Il nominee shareholder quindi non sarebbe altro che il trustee del trust che detiene le partecipazioni della società.
                  È questo sì che si può fare in sicurezza, dato che la legge riconosce il trust e se il trustee viola le regole del trust, gli atti fraudolenti vengono dichiarati nulli da un giudice e il trustee passa pure i guai (non so come va a finire verso i terzi di buona fede in ogni caso).

                  Ci sono anche giurisdizioni che prevedono, nella propria legge sui Trust, che il trustee debba avere una licenza. Questa è una cosa buona perché quando si trova un professionista con licenza quantomeno si ha la sicurezza di non trovarsi davanti un attore.


                  Questa è la mia disamina, e ribadisco che non sono un professionista in questo settore, quindi potrebbero esserci degli errori.

                  Mi auguro che se qualcuno voglia contestare le mie affermazioni, lo faccia con riferimenti alla mano.

                  Comment


                  • #39
                    Originariamente Scritto da matmat Visualizza Messaggio
                    Guarda anche io ho studiato molto il tema da fonti molto diversificate e sono arrivato alla tua stessa conclusione.

                    Ti dico quello che ho scoperto io e spero di essere smentito ma temo di aver in realtà capito bene.

                    La figura del nominee in se, a livello giuridico, non esiste e non è mai esistita. Si tratta di una pratica comune, è vero, ma non è regolamentata da nessuna legge in nessun paese, nemmeno nei paradisi fiscali più totali. È solo un "costrutto" comune.

                    Ciò detto, e fermo restando che la figura giuridica del "nominee director", semplicemente, non esiste, a livello di "pratica comune", i nominee possono essere divisi in due categorie:

                    Nominee attivo: la figura che più si avvicina al "normale" director. Una persona che viene pagata per fare il director e svolge il ruolo attivamente in prima persona, ma invece di prendere decisioni autonome, queste gli vengono "suggerite" (dettate) dal reale amministratore (amministratore "di fatto" o "occulto"). Cosa lo contraddistingue da un "normale" director? Beh, l'indipendenza decisionale che ci si aspetterebbe da un "normale" director.


                    Nominee passivo: è director solo sulla carta, ma non si occupa per nulla della società (magari non ne ricorda a memoria nemmeno il nome). Egli infatti si limita a firmare una procura plenipotenziaria a favore del reale amministratore, e sarà quest'ultimo a portare avanti gli affari della società, agendo mediante procura. Non dimentichiamoci che questo nominee rimane comunque a tutti gli effetti il director della società, a livello legale, e potrebbe alzarsi una mattina pensando bene di svaligiarla, e potrebbe farlo benissimo.

                    Ho notato che si fa molto leva sul fatto che in banca si può bloccare il conto e indicare come firma autorizzata quella del reale amministratore. Questa cosa è efficace ma protegge soltanto il conto bancario. Tutti gli altri beni della società (immobili, titoli, ecc) sarebbero esposti ad eventuale azione fraudolenta da parte del (nominee) director.

                    Ricapitolando, il "nominee" director, a livello giuridico, non differisce in alcun modo dal "normale" director, dato che la figura giuridica del "nominee" semplicemente non esiste. A livello legale, quindi, il nominee director è il director, punto e basta.
                    Se ci si vuole proteggere da azioni fraudolente, bisognerebbe mettere in atto le stesse misure per proteggersi da un "normale" director (non nominee), proprio perché davanti alla legge le due figure sono identiche. Quali sono queste misure? Non lo so, forse in alcune giurisdizioni si possono limitare i poteri del director nello statuto, a patto che lo statuto sia elevato a pubblico, e prevedere che per compiere determinare operazioni, il director debba avere la delibera degli azionisti; questa potrebbe essere un'idea.


                    Riguardo il "nominee shareholder" invece, proprio oggi ne parlavamo in un'altra discussione.

                    Un utente ha affermato che il nominee shareholder è una persona che si intesta partecipazioni o azioni nominative e si impegna a detenerle in nome e per conto del beneficiario ultimo (per mezzo di un contratto privato), affermando altresì che questo costrutto non sarebbe un Trust.

                    Ora, io non sono un consulente e lungi da me mettere in discussione la parola di chi eventualmente lo è e sicuramente è più esperto di me. Però mi vengono in mente delle domande/obiezioni (che poi pongo e puntualmente o non ricevono risposta o ricevono risposte evasive e sfuggenti):

                    Se questo contratto non è un Trust, che diavolo sarebbe? Una promessa scritta?

                    Di seguito la definizione di Trust da Wikipedia:

                    Codice:
                    Il settlor (disponente) trasferisce l'intestazione (non la proprietà, così come è intesa nel diritto italiano) di quei beni perché vengano amministrati dal trustee nell'interesse dei beneficiari e nei limiti di quanto stabilito nell'atto istitutivo.
                    Creare un contratto in cui io intesto un bene a qualcun altro e questo qualcun altro si impegna a gestirlo (e magari anche a restituirmelo se in un futuro gliene farò richiesta) cosa è se non l'instaurazione di un Trust?

                    Dico questo proprio perché il Trust è uno strumento giuridico non solo riconosciuto dalla legge ma altamente regolamentato (a differenza del "nominee director").

                    Il nominee shareholder quindi non sarebbe altro che il trustee del trust che detiene le partecipazioni della società.
                    È questo sì che si può fare in sicurezza, dato che la legge riconosce il trust e se il trustee viola le regole del trust, gli atti fraudolenti vengono dichiarati nulli da un giudice e il trustee passa pure i guai (non so come va a finire verso i terzi di buona fede in ogni caso).

                    Ci sono anche giurisdizioni che prevedono, nella propria legge sui Trust, che il trustee debba avere una licenza. Questa è una cosa buona perché quando si trova un professionista con licenza quantomeno si ha la sicurezza di non trovarsi davanti un attore.


                    Questa è la mia disamina, e ribadisco che non sono un professionista in questo settore, quindi potrebbero esserci degli errori.

                    Mi auguro che se qualcuno voglia contestare le mie affermazioni, lo faccia con riferimenti alla mano.

                    guarda anche le mie ricerche hanno portato alla tua stessa conclusione

                    il succo è che almeno nel sistema inglese, uno shareholder è uno sharholder, ed un director è un director. Il fatto che sia "nominee" lo sanno solo lui e il beneficiario sulla base di una scrittura privata.

                    Per la legge, per i terzi, per tutti, quello è un director e/o un azionista a tutti gli effetti per cui fa quello che gli pare. Dovrebbe agire sulla scorta di direttive precise, ma potrebbe anche non farlo. Se un giorno ricevesse una mazzetta in nero per cedere le tue quote a terzi ad un prezzo irrisorio potrebbe farlo e dopo tu ti attaccheresti al tram.

                    Anche io, come te, spero di non aver capito e concordo sul fatto che almeno dovrebbe esserci un elenco di soggetti/persone giuridiche abilitate all'intestazione fiduciaria in base al rispetto di determinati requisiti altrimenti è il far west

                    Speriamo che qualche consulente ci smentisca. Mi auguro di non aver capito nulla

                    Comment


                    • #40
                      Originariamente Scritto da goingtopanama Visualizza Messaggio
                      guarda anche le mie ricerche hanno portato alla tua stessa conclusione

                      il succo è che almeno nel sistema inglese, uno shareholder è uno sharholder, ed un director è un director. Il fatto che sia "nominee" lo sanno solo lui e il beneficiario sulla base di una scrittura privata.

                      Per la legge, per i terzi, per tutti, quello è un director e/o un azionista a tutti gli effetti per cui fa quello che gli pare. Dovrebbe agire sulla scorta di direttive precise, ma potrebbe anche non farlo. Se un giorno ricevesse una mazzetta in nero per cedere le tue quote a terzi ad un prezzo irrisorio potrebbe farlo e dopo tu ti attaccheresti al tram.

                      Anche io, come te, spero di non aver capito e concordo sul fatto che almeno dovrebbe esserci un elenco di soggetti/persone giuridiche abilitate all'intestazione fiduciaria in base al rispetto di determinati requisiti altrimenti è il far west

                      Speriamo che qualche consulente ci smentisca. Mi auguro di non aver capito nulla
                      Credo che abbiamo sollevato una questione rara e di difficile risposta. E l'eventuale risposta temo andrebbe contro gli interessi degli stessi consulenti di questo forum.

                      Ripeto, spero come te di essere smentito, ma se ci abbiamo visto giusto, dovrebbero ammettere pubblicamente che la pratica di nominee è una cosa non prevista dalla legge, non regolamentata e ad altissimo rischio, soprattutto per chi si fa fare il nominee da consulenti di cui non conosce nemmeno il nome e non ha mai visto in faccia (come la maggior parte su questo forum).

                      Perché un conto è far gestire una società da una grossa società di Trust, tutt'altra cosa è farlo fare da un consulente di cui non si sa nemmeno che faccia ha. Finché non ne conosci i rischi non ti poni il problema, ma una volta scoperti, visto il rischio in gioco, molti non si fiderebbero più.

                      E se togli la pratica dei noninee perchè rischiosa, temo che vadano fuori mercato: perché la maggior parte dei clienti offshore sicuramente non muore dalla voglia di apparire in un registro pubblico.
                      Quindi una volta compresi i veri rischi, o rinuncia all'offshore, o se può si rivolge a grossi studi che hanno ufficio, nome, cognome, reputazione, licenza e sono iscritti a un albo, e non solo un misero contatto Skype, senza offesa per nessuno.

                      Comment


                      • #41
                        Vi state facendo una marea di ipotesi basata sul nulla . L’utilizzo dei nominee è perfettamente legale e riconosciuto in ambito giuridico .

                        Comment


                        • #42
                          Nominee director - se è legale e che poteri ha

                          Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                          Vi state facendo una marea di ipotesi basata sul nulla . L’utilizzo dei nominee è perfettamente legale e riconosciuto in ambito giuridico .
                          Quello che noi ci auguriamo è proprio di essere smentiti infatti, ma possibilmente con leggi alla mano... E non con "fidatevi di me, è così..." senza offesa per nessuno.
                          Last edited by matmat; 30/05/2018, 14:16.

                          Comment


                          • #43
                            Personalmente non me ne può fregar di meno di smentirvi ,semplicemente non me ne va e non me ne viene.
                            Come ho scritto nell altra discussione , se uno non vuol seguire certe strade è liberissimo di usare altre soluzioni . L’offshore non è un obbligo di legge e funziona proprio per la sua flessibilità operativa / legislativa ; e , mi spiece dirlo ma funziona così e se non sta bene a qualcuno ... amen .

                            Comment


                            • #44
                              Originariamente Scritto da matmat Visualizza Messaggio
                              Credo che abbiamo sollevato una questione rara e di difficile risposta. E l'eventuale risposta temo andrebbe contro gli interessi degli stessi consulenti di questo forum.

                              Ripeto, spero come te di essere smentito, ma se ci abbiamo visto giusto, dovrebbero ammettere pubblicamente che la pratica di nominee è una cosa non prevista dalla legge, non regolamentata e ad altissimo rischio, soprattutto per chi si fa fare il nominee da consulenti di cui non conosce nemmeno il nome e non ha mai visto in faccia (come la maggior parte su questo forum).

                              Perché un conto è far gestire una società da una grossa società di Trust, tutt'altra cosa è farlo fare da un consulente di cui non si sa nemmeno che faccia ha. Finché non ne conosci i rischi non ti poni il problema, ma una volta scoperti, visto il rischio in gioco, molti non si fiderebbero più.

                              E se togli la pratica dei noninee perchè rischiosa, temo che vadano fuori mercato: perché la maggior parte dei clienti offshore sicuramente non muore dalla voglia di apparire in un registro pubblico.
                              Quindi una volta compresi i veri rischi, o rinuncia all'offshore, o se può si rivolge a grossi studi che hanno ufficio, nome, cognome, reputazione, licenza e sono iscritti a un albo, e non solo un misero contatto Skype, senza offesa per nessuno.
                              concordo dalla prima all'ultima parola....sempre nella speranza di essere smentito

                              Comment


                              • #45
                                Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                                Personalmente non me ne può fregar di meno di smentirvi ,semplicemente non me ne va e non me ne viene.
                                Come ho scritto nell altra discussione , se uno non vuol seguire certe strade è liberissimo di usare altre soluzioni . L’offshore non è un obbligo di legge e funziona proprio per la sua flessibilità operativa / legislativa ; e , mi spiece dirlo ma funziona così e se non sta bene a qualcuno ... amen .
                                Ma guarda che a me sta benissimo e non me ne frega niente se qualcuno si fa fare il nominee da "XXSuperConsulente80XX" di Skype. Io non lo farei mai ma ognuno è libero di fare quello che vuole.

                                Io e l'altro utente quello che dovevamo capire l'abbiamo capito, e consultando anche studi legali, ci hanno detto chiaramente che la figura GIURIDICA del nominee NON ESISTE. Il nominee è nominee perché lo sai tu e lui, ma per la legge è un director punto e basta.
                                E sopratutto non esiste alcuna protezione contro azioni fraudolente del nominee, perché il terzo di buona fede non può essere coinvolto negli "imbrogli" fatti tra privati.

                                Ripeto, noi lo abbiamo capito e visto che nessuno è in grado di smentire significa che probabilmente abbiamo ragione.

                                Se continuo a portare avanti la domanda è più per gli utenti che verranno.

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