Ciao a tutti mi scuso anticipatamente se uso termini e/o concetti non appropriati.
Si dice/legge che creare/possedere una società non italiana (perfino dei paesi black list) è 100% legale; che addirittura molte società quotate in borsa e perfino gruppi bancari hanno partecipazioni e quasi sempre di controllo, in società residenti nei paradisi fiscali, mi chiedevo: che cosa "previene" a dichiararle a chi possiede queste partecipazioni? Non mi dite l'entità della tassazione che (leggendo questo articolo ben fatto) sembra veramente modesta (nel caso peggiore è del 12.5% sul 100% del loro ammontare addirittura, qualche pazzo, per provare ad ottenere la tassazione sul 50% dell'ammontare, leggo potrebbe addirittura effettuare un apposito interpello allo scopo di dimostrare che la partecipazione qualificata non consegue l’effetto di localizzare i propri redditi in uno Stato a fiscalità privilegiata.)
E' forse tutto vero ma il problema è che diciamo non si deve venir "beccati" a lavorare dall' italia attivamente e costantemente durante l'anno per la società? Eppure dicono che il "successo" (anche tra molti residenti italiani) delle "Limited UK" è proprio per questo principio in questo caso si viene tassati anche un 20% dal regno unito mi chiedevo se si potesse fare di meglio per esempio per chi avesse "business" con i requisiti per rientrare nell'abbattimento o quasi della tassazione..... (tipicamente avere il business FUORI del paese di costituzione della società, e senza neanche andare in paesi black list mi viene da pensare a paesi europei da 5-10% o lo 0% della Scozzese LP 0% se business fuori UK)
Si dice/legge che creare/possedere una società non italiana (perfino dei paesi black list) è 100% legale; che addirittura molte società quotate in borsa e perfino gruppi bancari hanno partecipazioni e quasi sempre di controllo, in società residenti nei paradisi fiscali, mi chiedevo: che cosa "previene" a dichiararle a chi possiede queste partecipazioni? Non mi dite l'entità della tassazione che (leggendo questo articolo ben fatto) sembra veramente modesta (nel caso peggiore è del 12.5% sul 100% del loro ammontare addirittura, qualche pazzo, per provare ad ottenere la tassazione sul 50% dell'ammontare, leggo potrebbe addirittura effettuare un apposito interpello allo scopo di dimostrare che la partecipazione qualificata non consegue l’effetto di localizzare i propri redditi in uno Stato a fiscalità privilegiata.)
E' forse tutto vero ma il problema è che diciamo non si deve venir "beccati" a lavorare dall' italia attivamente e costantemente durante l'anno per la società? Eppure dicono che il "successo" (anche tra molti residenti italiani) delle "Limited UK" è proprio per questo principio in questo caso si viene tassati anche un 20% dal regno unito mi chiedevo se si potesse fare di meglio per esempio per chi avesse "business" con i requisiti per rientrare nell'abbattimento o quasi della tassazione..... (tipicamente avere il business FUORI del paese di costituzione della società, e senza neanche andare in paesi black list mi viene da pensare a paesi europei da 5-10% o lo 0% della Scozzese LP 0% se business fuori UK)
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