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redditi da capitale/tassazione dividendi (dichiarazione di partecipazione in società)

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  • redditi da capitale/tassazione dividendi (dichiarazione di partecipazione in società)

    Ciao a tutti mi scuso anticipatamente se uso termini e/o concetti non appropriati.
    Si dice/legge che creare/possedere una società non italiana (perfino dei paesi black list) è 100% legale; che addirittura molte società quotate in borsa e perfino gruppi bancari hanno partecipazioni e quasi sempre di controllo, in società residenti nei paradisi fiscali, mi chiedevo: che cosa "previene" a dichiararle a chi possiede queste partecipazioni? Non mi dite l'entità della tassazione che (leggendo questo articolo ben fatto) sembra veramente modesta (nel caso peggiore è del 12.5% sul 100% del loro ammontare addirittura, qualche pazzo, per provare ad ottenere la tassazione sul 50% dell'ammontare, leggo potrebbe addirittura effettuare un apposito interpello allo scopo di dimostrare che la partecipazione qualificata non consegue l’effetto di localizzare i propri redditi in uno Stato a fiscalità privilegiata.)
      La tassazione dei dividendi percepiti da persone fisiche non nella veste di imprenditori dipende dai seguenti fattori: La percentuale di partecipazione posseduta dalla persona fisica nella società che distribuisce i dividendi (partecipazione qualificata o non qualificata). Il luogo di residenza della società che distribuisce...


    E' forse tutto vero ma il problema è che diciamo non si deve venir "beccati" a lavorare dall' italia attivamente e costantemente durante l'anno per la società? Eppure dicono che il "successo" (anche tra molti residenti italiani) delle "Limited UK" è proprio per questo principio in questo caso si viene tassati anche un 20% dal regno unito mi chiedevo se si potesse fare di meglio per esempio per chi avesse "business" con i requisiti per rientrare nell'abbattimento o quasi della tassazione..... (tipicamente avere il business FUORI del paese di costituzione della società, e senza neanche andare in paesi black list mi viene da pensare a paesi europei da 5-10% o lo 0% della Scozzese LP 0% se business fuori UK)
    Last edited by Boooooo; 11/02/2014, 13:24.

  • #2
    Il motivo per il quale si va off-shore sta soprattutto nel fatto che i paesi più "neri" su questo fronte offrono la più totale tutela della privacy. Qui, la privacy è stata violata per diversi motivi, ma uno è l'evasione fiscale, e un altro non di meno, è lo spionaggio industriale e commerciale.

    Chi va offshore si può muovere tranquillamente e contrattare con chi vuole, senza dover andare obbligatoriamente contro la legge. Lo stesso lavoro non può essere svolto qui con la stessa tranquillità, perché c'è troppa gente che ascolta e guarda, e per farsi fregare un affare basta un attimo di lieve disattenzione.

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    • #3
      Grazie per la risposta oltre al perchè andare offshore la mia considerazione "nascondeva" il cercare appigli per legittimare la spendibilità dei soldi perché capisco che è sempre meglio avere fondi da qualche parte e pensarci successivamente a come spenderli piuttosto che non averli/farseli mangiare dallo stato, ma partire con l'idea che a parte qualche prelievo bancomat ci si può "scordare" di bonificare per comperare l'auto, casa è un po' "avvilente" (e non mi sto riferendo all'Italia in generale, anche da qualsiasi altra parte non credo che si possa facilmente comperare una casa con un bonifico dal Belize)

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      • #4
        Compri la casa con la società del belize e la prendi in affitto no?

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        • #5
          Ciao Boooooo, per acquistare un immobile sito in Italia da parte di una società estera non ci sono problemi, purché la giurisdizione in cui opera garantisca condizioni di reciprocità con l'Italia. Questo puoi chiederlo a qualsiasi Notaio. Quindi è necessaria una procura notarile apostillata del legale rappresentante della società estera a qualcuno in Italia che interviene al rogito per conto della società acquirente. Poi fai quello che ha detto Hooper. Come vedi gli strumenti ci sono, ma mi chiedo, se qualcuno riesce a portar fuori denari, poi ha tutto questo interesse a riportarli dentro e per di più acquistando un immobile? La questione è semplice, hai bisogno di sistemi per alleggerire legittimamente la pressione fiscale in Italia e tenere i soldi qua, oppure hai intenzione di lanciare un business internazionale e giustificabile?

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          • #6
            Originariamente Scritto da Boooooo Visualizza Messaggio
            Si dice/legge che creare/possedere una società non italiana (perfino dei paesi black list) è 100% legale;
            esatto

            che addirittura molte società quotate in borsa e perfino gruppi bancari hanno partecipazioni e quasi sempre di controllo, in società residenti nei paradisi fiscali,
            yes

            mi chiedevo: che cosa "previene" a dichiararle a chi possiede queste partecipazioni? Non mi dite l'entità della tassazione che (leggendo questo articolo ben fatto) sembra veramente modesta (nel caso peggiore è del 12.5% sul 100% del loro ammontare addirittura, qualche pazzo, per provare ad ottenere la tassazione sul 50% dell'ammontare, leggo potrebbe addirittura effettuare un apposito interpello allo scopo di dimostrare che la partecipazione qualificata non consegue l’effetto di localizzare i propri redditi in uno Stato a fiscalità privilegiata.) http://www.studiomastromattei.it/news-commercialisti-milano/la-tassazione-dei-dividendi
            le tassazioni dei dividendi in entrata e in uscita come per le royalties e i capital gains sono soggette ai vari DTA firmati fra le varie nazioni. questo a livello societario. se poi vuoi spenderti i tuoi denari a titolo personale sarai soggetto all'aliquota riguardante le persone fisiche nel paese in cui risiedi. C'è di nuovo differenza fra un paese a bassa tassazione onshore come Cipro, Lettonia, Bulgaria, Ungheria e uno completamente offshore come Belize, Sheychelle, Marshall Islands etc.. In alcuni casi la combinazione dei due permette non solo un abbattimento dell'imponibile della onshore ma anche la distribuzione senza ritenute dei dividendi stessi, rendendoli fruibili al beneficiario della offshore in maniera immediata. Il tutto nel pieno rispetto dei trattati internazionali e delle leggi societarie dei vari paesi.

            E' forse tutto vero ma il problema è che diciamo non si deve venir "beccati" a lavorare dall' italia attivamente e costantemente durante l'anno per la società?
            ogni situazione è diversa e dipende da che business svolge l'azienda in questione, in che mercato e anche qual'è il tuo inquadramento personale secondo residenza e cittadinanza

            Eppure dicono che il "successo" (anche tra molti residenti italiani) delle "Limited UK" è proprio per questo principio in questo caso si viene tassati anche un 20% dal regno unito
            ne abbiamo parlato a lungo, ma sono come sempre costretto a ripetermi, le ltd UK sono "di moda" fra gli italiani, che poi rischiano di finire in ogni caso per ritrovarsi nei guai se non stanno attenti..

            mi chiedevo se si potesse fare di meglio per esempio per chi avesse "business" con i requisiti per rientrare nell'abbattimento o quasi della tassazione..... (tipicamente avere il business FUORI del paese di costituzione della società, e senza neanche andare in paesi black list mi viene da pensare a paesi europei da 5-10% o lo 0% della Scozzese LP 0% se business fuori UK)
            si, certo che si può fare di meglio !!! Le LP scozzesi funzionano, ma dipende dal tuo settore di business, non sono il massimo per far business in europa. Cipro è ottima per un UE based business. Una combinazione di onshore+offshore può fare la differenza ed essere la pinaificazione migliore, come lo potrebbe essere semplicemente una societàdi Nevis o delle Seychelle, ma stiamo facendo solo supposizioni al momento non avendo i dettagli esatti di come si svolgono le cose all'interno del business di cui stai parlando

            ...oltre al perchè andare offshore la mia considerazione "nascondeva" il cercare appigli per legittimare la spendibilità dei soldi perché capisco che è sempre meglio avere fondi da qualche parte e pensarci successivamente a come spenderli piuttosto che non averli/farseli mangiare dallo stato,
            il primo passo è la CREAZIONE del capitale. i passi successivi sono la pianificazione in temrini di spendibilità. E' come chiedere come è possibile registrare uno yatch con bandiera del Belize, quando si ha solamente la barca a remi. Le soluzioni ci sono, in ogni caso ogni cosa deve essere affrontata al momento opportuno.

            ma partire con l'idea che a parte qualche prelievo bancomat
            a parte qualche prelievo bancomat? da 4-10k al giorno vorrai dire... se spendi più di 100k al mese esistono molte soluzioni credimi.

            ci si può "scordare" di bonificare per comperare l'auto,
            beh, anche per l'auto esistono soluzioni... ma è il miglior modo per finire sotto la lente d'ingrandimento.. la vera debolezza dell'uomo... l'auto!

            In ogni caso puoi far rientrare i fondi per l'auto pagandoci le dovute imposte e comprarti l'auto che vuoi. Oppure andartene a vivere all'estero e con residenza estera prenderti l'auto dove "risiedi", insomma credimi una volta che hai da parte il tuo bel gruzzoletto allora la questione "auto" è risolvibile.

            casa è un po' "avvilente" (e non mi sto riferendo all'Italia in generale, anche da qualsiasi altra parte non credo che si possa facilmente comperare una casa con un bonifico dal Belize)
            in realtà è possibile. ma come dice giustamente l'avv. se hai creato ricchezza fuori, che senso ha pensare a voler poi finire per riportare tutto e reinvestire onshore? puoi sempre prenderti un lotto di terreno fronte oceano in thailandia o ai caraibi e costruirci la tua villa. e poi prendere in affitto come dice hooper la casa che ti serve dove sei adesso..

            la domanda conclusiva è quella che ti ha fatto l'avv, ovvero " hai bisogno di sistemi per alleggerire legittimamente la pressione fiscale in Italia e tenere i soldi qua, oppure hai intenzione di lanciare un business internazionale e giustificabile?"

            se ci fai sapere di più forse riusciamo anche a darti una mano a trovare una soluzione..
            I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

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            • #7
              Grazie mille David per l'esaurientissima spiegazione, sempre disponibilissimo!
              Nel mio specifico caso sono (quasi) arrivato alla conclusione che la cosa migliore è fare entrambe le cose per vari motivi:
              1)diventerebbe una attività che mi terrebbe impegnato per gran parte della giornata (la cosa migliore sarebbe dedicarci metà giornata e trovare lavoro da dipendente altrove.....) e far risultare che non faccio niente mi obbligherebbe al tenore di vita da barbone, ok posso prelevare dal bancomat tanti k euro ma recenti norme in Italia vogliono che poi le spese sopra 1000 euro devono essere tutte tracciate
              2)Anche se fa male partire con -4000 di spese fisse annue sul groppone (INPS+commercialista+camera di commercio ecc tra l'altro INPS che va integrato di ulteriore 20% e oltre per il reddito che supera i 15000 euro annui... mortacci loro) a cui si vanno ad aggiungere il favorevolissimo 5% dei regimi minimi di cui si potrebbe godere per qualche anno arriverei a una tassazione attorno al 30%. Se con società offshore + conto bancario spendo 2500 per partire 1500 per il mantenimento annuale e ma poi devo fare i "salti mortali" e pagare le dovute imposte se voglio spendere qualche soldo (e non parlo tanto di italia, non è che vado in germania a comperare la golf e li mi fanno usare i soldi dal Belize)
              3)una parte dell'attività è praticamente impossibile regolarizzarla, una parte si ma camuffandola bene....e ho il timore che il passo della regolarizzazione mi possa ritorcersi contro (ispezioni ecc ecc invece di andare ad accendere un cero a chi contribuisce a pagare la pensione degli altri....)

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              • #8
                Originariamente Scritto da Boooooo Visualizza Messaggio
                Grazie mille David per l'esaurientissima spiegazione, sempre disponibilissimo!
                è un piacere.

                Nel mio specifico caso sono (quasi) arrivato alla conclusione che la cosa migliore è fare entrambe le cose per vari motivi:
                1)diventerebbe una attività che mi terrebbe impegnato per gran parte della giornata (la cosa migliore sarebbe dedicarci metà giornata e trovare lavoro da dipendente altrove.....) e far risultare che non faccio niente mi obbligherebbe al tenore di vita da barbone, ok posso prelevare dal bancomat tanti k euro ma recenti norme in Italia vogliono che poi le spese sopra 1000 euro devono essere tutte tracciate
                se è per quest'ultima questione allora sopra ai 1k puoi pagare con la carta di credito non nominativa ... e poi a tutto (o quasi) c'è una soluzione se è necessario trovarla..

                2)Anche se fa male partire con -4000 di spese fisse annue sul groppone (INPS+commercialista+camera di commercio ecc tra l'altro INPS che va integrato di ulteriore 20% e oltre per il reddito che supera i 15000 euro annui... mortacci loro) a cui si vanno ad aggiungere il favorevolissimo 5% dei regimi minimi di cui si potrebbe godere per qualche anno arriverei a una tassazione attorno al 30%.
                vedi di rimanere con un netto sotto i 15k dunque, almeno all'inizio

                Se con società offshore + conto bancario spendo 2500 per partire 1500 per il mantenimento annuale e ma poi devo fare i "salti mortali" e pagare le dovute imposte se voglio spendere qualche soldo
                non serve fare i salti mortali

                (e non parlo tanto di italia, non è che vado in germania a comperare la golf e li mi fanno usare i soldi dal Belize)
                in reltà nessuno ti vieta di farlo..

                3)una parte dell'attività è praticamente impossibile regolarizzarla, una parte si ma camuffandola bene....e ho il timore che il passo della regolarizzazione mi possa ritorcersi contro (ispezioni ecc ecc invece di andare ad accendere un cero a chi contribuisce a pagare la pensione degli altri....)
                e qui di nuovo dipende da come si svolge e in che cosa consiste l'attività della società. comprendo tu non voglia "svelare" tutti gli arcani, ma se ci fai sapere di più forse riusciamo anche a darti una mano a trovare una soluzione altrimenti giriamo intorno alle cose senza mai arrivare al punto.
                I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

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