Salve a tutti,
grazie e complimenti per l'eccellente servizio che fornite.
Avrei necessità di un consiglio illuminato da parte degli esperti del forum.
Una srl italiana (con VIES), relativamente alla fornitura del sw installato nei propri prodotti, ha stipulato un contratto con un fornitore costituito da LTD inglese di proprietà di una holding offshore. Entrambe le società hanno director nominee.
La società (presente su internet) che ha creato le incorporazioni, che chiameremo fiduciaria, sostiene che, per quanto riguarda le fatturazioni, è necessario procedere così:
E' stato fatto notare a più riprese che questo modo di procedere non ha nessun senso logico:
Sono state chieste consulenze al riguardo a molti commercialisti italiani e stranieri: tutti sostengono che questa tesi è sbagliata, assurda ed infondata. Per inciso, un commercialista straniero sostiene che, nello Stato del quale lui fa parte, una società senza VIES può fatturare senza iva verso clienti nel proprio stato, ma non può in alcun modo fatturare a clienti UE aventi Stato differente dal proprio. Quindi, se così fosse anche in Inghilterra, la LTD non potrebbe fatturare alla italiana.
Il servizio fornito dalla fiduciaria è vergognoso, non c'è più modo di parlare con queste persone. Quando "il consulente" risponde al cellulare dice che è impegnato e che ci richiamerà quanto prima: questo non è mai successo. Questo "avvocato" non mantiene mai la parola data.
Dalla fiduciaria può, al massimo, arrivare una mail dopo infinite sollecitazioni, nella quale, con poche righe, si ribadisce questa soluzione. Inoltre dicono che l'iva non verrà di fatto versata per effetto di "compensazioni". Che tipo di compensazioni? Iva inglese-offshore? Crediamo sia una follia!
Non si capisce nemmeno il motivo per il quale spingano un cliente verso una soluzione sbagliata e soprattutto così pericolosa. Sarà ignoranza, malafede o entrambe? Se si pensa che una delle voci presenti nel pacchetto fornito dalla fiduciaria è "consulenza di gestione"...
Io credo che le fatture dovrebbero essere tutte senza iva.
Ora la società fornitrice del sw deve assolutamente fatturare, ma non sa come procedere per non commettere errori.
Quindi chiedo cortesemente agli esperti del forum:
Grazie infinite a chi mi vorrà rispondere.
grazie e complimenti per l'eccellente servizio che fornite.
Avrei necessità di un consiglio illuminato da parte degli esperti del forum.
Una srl italiana (con VIES), relativamente alla fornitura del sw installato nei propri prodotti, ha stipulato un contratto con un fornitore costituito da LTD inglese di proprietà di una holding offshore. Entrambe le società hanno director nominee.
La società (presente su internet) che ha creato le incorporazioni, che chiameremo fiduciaria, sostiene che, per quanto riguarda le fatturazioni, è necessario procedere così:
- la LTD (senza VAT!!!) fattura alla italiana con iva inglese 20%
- la offshore fattura alla LTD con iva offshore (giurisdizione senza presentazione contabilità) del 18%
E' stato fatto notare a più riprese che questo modo di procedere non ha nessun senso logico:
- come può la LTD applicare iva se non possiede VAT?
- a che titolo la offshore applica una propria iva senza poi doverla girare allo stato di appartenenza?
Sono state chieste consulenze al riguardo a molti commercialisti italiani e stranieri: tutti sostengono che questa tesi è sbagliata, assurda ed infondata. Per inciso, un commercialista straniero sostiene che, nello Stato del quale lui fa parte, una società senza VIES può fatturare senza iva verso clienti nel proprio stato, ma non può in alcun modo fatturare a clienti UE aventi Stato differente dal proprio. Quindi, se così fosse anche in Inghilterra, la LTD non potrebbe fatturare alla italiana.
Il servizio fornito dalla fiduciaria è vergognoso, non c'è più modo di parlare con queste persone. Quando "il consulente" risponde al cellulare dice che è impegnato e che ci richiamerà quanto prima: questo non è mai successo. Questo "avvocato" non mantiene mai la parola data.
Dalla fiduciaria può, al massimo, arrivare una mail dopo infinite sollecitazioni, nella quale, con poche righe, si ribadisce questa soluzione. Inoltre dicono che l'iva non verrà di fatto versata per effetto di "compensazioni". Che tipo di compensazioni? Iva inglese-offshore? Crediamo sia una follia!
Non si capisce nemmeno il motivo per il quale spingano un cliente verso una soluzione sbagliata e soprattutto così pericolosa. Sarà ignoranza, malafede o entrambe? Se si pensa che una delle voci presenti nel pacchetto fornito dalla fiduciaria è "consulenza di gestione"...
Io credo che le fatture dovrebbero essere tutte senza iva.
Ora la società fornitrice del sw deve assolutamente fatturare, ma non sa come procedere per non commettere errori.
Quindi chiedo cortesemente agli esperti del forum:
- può la LTD fare fatture alla italiana?
- come si deve comportare, relativamente all'iva, la LTD per le fatture da emettere vs. la italiana?
- come la srl italiana deve gestire contabilmente la fattura ricevuta dalla LTD (auto-fatturazione e reverse charge oppure no, visto che non può fare intra servizi a causa della mancanza di VIES LTD)?
- come si deve comportare, relativamente all'iva, la offshore per le fatture da emettere vs. la LTD?
- come la LTD deve gestire contabilmente la fattura offshore ricevuta?
- per l'anno in corso è necessario produrre fatture per un importo superiore a £81.000 (di poco); come è opportuno procedere, considerato che la fiduciaria, nonostante ripetute richieste, non chiede VAT?
- gli adempimenti contabili verso le autorità inglesi in cosa, di fatto, consistono? Ci sono controlli incrociati tra i due paesi?
- nel caso si voglia successivamente chiudere la LTD è sufficiente "non fare niente", oppure è opportuno procedere in qualche modo particolare?
Grazie infinite a chi mi vorrà rispondere.
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