Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Dopo il fisco, segreto bancario in ginocchio anche verso i creditori

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • Dopo il fisco, segreto bancario in ginocchio anche verso i creditori

    "Con una semplice consultazione dell’anagrafe dei rapporti finanziari – il conto corrente del debitore e l’eventuale disponibilità di somme presenti sullo stesso, il creditore potrà rivolgere il pignoramento direttamente in banca. Con l’anagrafe tributaria e dei rapporti di conto corrente, è di fatto abolito il pignoramento presso il datore di lavoro o l’istituto di previdenza."

    Con l’anagrafe tributaria e dei rapporti di conto corrente, è di fatto abolito il pignoramento presso il datore di lavoro o l’istituto di previdenza.

  • #2
    Cerco di semplificare, magari scadendo in termini atecnici ma per far capire meglio.
    Il creditore, tramite il proprio legale, può chiedere al Presidente del Tribunale di autorizzare l'Ufficiale Giudiziario a consultare gli archivi informatici (tra cui l'anagrafe tributaria e altro) per reperire info utili al reperimento di beni da pignorare.
    E' un utile strumento nelle mani dell'avvocato per recuperare il credito del proprio cliente.
    Diciamo che nella realtà quotidiana non sarà così semplice, molte delle imprese a cui stavo facendo gli atti sono fallite o in concordato, quelle che stanno ancora in piedi sono in rosso perenne...ma il legislatore vive in questo paese o si riunisce a Davos?

    Comment


    • #3
      Thanks a entrambi, a Boris per l'info e all'Avv. per la delucidazione.

      Una domanda dato che avrei una società IT da cui prendere circa 45.000 €: ma questa cosa non è banalmente quello che si può fare con un servizio online come quello di Cerved in cui si vede la solidità, il capitale se realmente versato, e lo stato di salute pagando circa 150 € ??

      Qui il consiglio che ho avuto da tutti i legali è stato: lascia perdere, perchè potresti fare causa e trovarti con un pugno di mosche, il fatto che loro hanno 300.000 € di capitale i.v. e che l'abbiano versato non vuol dire che ci sia, e sia in beni tangibili.

      mha.. vero ? falso ? con quanto da voi riportato potrei quindi richiedere il saldo di mio debito da un terzo ?

      grazie.
      www.best-privacy.com

      Comment


      • #4
        Salve poiuytr, occorre fare una distinzione tra i servizi offerti da Cerved e altre agenzia di investigazione autorizzate ex TULPS, che possono fornire informazioni sulla solvibilità (e in alcuni casi quelle più spregiudicate danno anche info sull'esistenza di conti bancari, ma spesso sono specchietti per le allodole) e invece l'autorizzazione del Tribunale ad effettuare ricerche su alti e registri riservati (quindi non consultabili neppure a pagamento) quali ad esempio l'anagrafe tributaria o il CATO della GdF, dove confluiscono anche i dati dei c/c.
        Se mi dai in pvt la p.iva del debitore intanto posso farti gratuitamente una prima valutazione se sia il caso di procedere e un preventivo dei relativi costi prima di decidere. Per ottenere l'autorizzazione del Tribunale devi avere in mano un titolo esecutivo (es. decreto ingiuntivo non opposto) e aver fatto almeno un tentativo di pignoramento andato a vuoto.
        Tieni conto che con 45.000 possiamo minacciare anche istanza di fallimento, che non è proprio simpatica come cosa.
        A presto

        Comment


        • #5
          Salve Avv. in primis grazie per il reply ed è molto interessante questa tua chiave di lettura (ma perchè i legali non le dicono ste cose ?? vuoi dire che in Italia è ancora una casta di quelle che "stanno bene ?" )

          non ho un decreto ingiuntivo non opposto ma diciamo che loro sono andati un po' oltre: non parliamo solo di fatture non pagate... ti mando mess. privato, la storia è un po' più complessa..
          www.best-privacy.com

          Comment


          • #6
            Ma non lo facevano già ? Io ci son passato 5 anni fà e tramite "pignoramento presso terzi " mi han congelato 2 conti ( italiani ovviamente ) , hanno semplicemente messo un atto di pignoramento presso terzi includendo tutte le banche della cittadina dove vivevo .

            Originariamente Scritto da avv.pallini Visualizza Messaggio
            Cerco di semplificare, magari scadendo in termini atecnici ma per far capire meglio.
            Il creditore, tramite il proprio legale, può chiedere al Presidente del Tribunale di autorizzare l'Ufficiale Giudiziario a consultare gli archivi informatici (tra cui l'anagrafe tributaria e altro) per reperire info utili al reperimento di beni da pignorare.
            E' un utile strumento nelle mani dell'avvocato per recuperare il credito del proprio cliente.
            Diciamo che nella realtà quotidiana non sarà così semplice, molte delle imprese a cui stavo facendo gli atti sono fallite o in concordato, quelle che stanno ancora in piedi sono in rosso perenne...ma il legislatore vive in questo paese o si riunisce a Davos?

            Comment


            • #7
              Si affratton, il ppt sui c/c esiste da tempo immemorabile, la novità è che l'Ufficiale Giudiziario può fare una ricerca telematica e andare a colpo sicuro. Fare un ppt su 10 banche costa circa 1000 euro senza la sicurezza di trovare qualcosa, non so se mi spiego...

              Comment


              • #8
                Capit . Infatti il conto "vero " lo tenevo ( e oramai lo posso scrivere pubblicamente ) in ING , conto corrente arancio . A nessuno è mai venuto in mente di verificare i conti online

                Comment


                • #9
                  Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                  Capit . Infatti il conto "vero " lo tenevo ( e oramai lo posso scrivere pubblicamente ) in ING , conto corrente arancio . A nessuno è mai venuto in mente di verificare i conti online
                  Quindi ... se non si sono preoccupati di cercare sui conti online italiani .... che possibilità concrete ci sono che vadano a "nasare" all'estero, seppure all'interno dell'EU ? ....... Anche se, da quanto ha ben spiegato l'avv. Pallini, si può supporre che con questo nuovo strumento elettronico possano vedere davvero tutta la consistenza del debitore senza nemmeno chiedergli nulla sull'esistenza o meno di conti.
                  A questo punto sembrerebbe davvero che l'unica soluzione plausibile sia il materasso, che per il momento ancora non compare sul'anagrafe tributaria !!! (ma ci arriveranno temo!! )

                  Comment


                  • #10
                    Originariamente Scritto da kenfalco Visualizza Messaggio
                    Quindi ... se non si sono preoccupati di cercare sui conti online italiani .... che possibilità concrete ci sono che vadano a "nasare" all'estero, seppure all'interno dell'EU ? ....... Anche se, da quanto ha ben spiegato l'avv. Pallini, si può supporre che con questo nuovo strumento elettronico possano vedere davvero tutta la consistenza del debitore senza nemmeno chiedergli nulla sull'esistenza o meno di conti.
                    A questo punto sembrerebbe davvero che l'unica soluzione plausibile sia il materasso, che per il momento ancora non compare sul'anagrafe tributaria !!! (ma ci arriveranno temo!! )
                    Diciamo che dal 2018, Cisco System permettendo, si potrebbe veramente estendere la verifica anche extra-UE. Dopodiché occorre sempre verificare se esistono convenzioni per le esecuzioni firmate tra Italia e lo stato dove ha sede il conto. Insomma, non basta trovare i soldi, occorre anche bloccarli e per farlo non sarà così semplice temo.

                    Comment


                    • #11
                      Se a SVG mandi ( dall'Itaia) una richiesta di pignoramento presso terzi del conto ti ridono in faccia

                      Comment


                      • #12
                        Originariamente Scritto da avv.pallini Visualizza Messaggio
                        Diciamo che dal 2018, Cisco System permettendo, si potrebbe veramente estendere la verifica anche extra-UE. Dopodiché occorre sempre verificare se esistono convenzioni per le esecuzioni firmate tra Italia e lo stato dove ha sede il conto. Insomma, non basta trovare i soldi, occorre anche bloccarli e per farlo non sarà così semplice temo.
                        Capisco il discorso fatto per l'extra-UE, ma per qunto riguarda la UE .... anche individuando il conto è davvero così semplice e rapido arrivare al blocco ?

                        Comment


                        • #13
                          In UE abbiamo una regolamentazione sia in merito ai procedimenti monitori (decreto ingiuntivo per intenderci) che per la successiva esecuzione. Ergo se il credito è elevato e il creditore è una banca o equitalia è probabile che prima o poi arriveranno se il conto è in UE. Se il credito è ridicolo e il creditore non istituzionale, è possibile che desista. Ricordo che l'insolvenza fraudolenta è un reato.

                          Comment

                          Working...
                          X