Salve a tutti, mi scuso anzitutto perché ho il timore - nonostante vi legga da un po' - di fare domande che forse per alcuni di voi hanno risposta scontata, ma ammetto di essere abbastanza inesperto.
Dunque, io lavoro nell'ambito del design usando siti per il telelavoro come Elance e Freelancer. Dichiaro normalmente i miei proventi facendo fattura ai miei clienti (tutti stranieri). Ho una partita IVA con regime dei minimi 2014.
Fortunatamente - vuoi perché ho accumulato negli anni una discreta esperienza, vuoi perché all'estero pagano tutti meglio - i miei introiti sono discreti, abbastanza da avermi fatto già rischiare l'uscita dal regime nel 2014, che poi era il mio primo anno con la partita IVA.
Per evitarlo ho dichiarato 29.000 € ed i restanti introiti li ho in parte fatturati nel 2015 (i soldi restano in Escrow sui siti e posso "sbloccarli" quando voglio - ai clienti non frega nulla delle mie fatture italiane e quindi gliele dato come mi pare) ed in parte trasferiti su di un conto Payoneer, cosa che i siti di telelavoro permettono di fare in tutta tranquillità.
In un anno non ho trasferito sul conto Payoneer più di 5000 € (adesso lì ci sono 1500 $), e non ci ho collegato nessun conto corrente/Paypal, né l'ho usata per pagare bollette ed utenze di sorta.
Fondamentalmente ho usato la carta principalmente quando ero all'estero in vacanza e per comprare cose su Amazon (mai spese enormi, intendiamoci, nulla sopra i 250 €). Ci avrò prelevato un paio di volte.
Insomma sono ricorso a questo escamotage principalmente per non uscire dai minimi 2014 (visto che i nuovissimi minimi sono una fregatura incredibile).
La mia domanda é: quanti rischi sto correndo? Considerano che investire in un conto offshore per il momento sarebbe prematuro, ho alternative sensate economicamente parlando?
Contavo di tenermi almeno il 2015 "di buffer" per capire se mi conviene uscire dal regime dei minimi e passare al regime ordinario - diciamo che già guadagnassi 40000/45000 € sarei a posto e non ci andrei a perdere dichiarando tutto, ma ovviamente per ora dopo solo un anno e mezzo con la partita IVA fare stime é ancora un po' rischioso.
La fortuna di lavorare con l'estero é che i pagamenti sono pronti, puntuali e quantitativamente più che accettabili. La sfortuna é che nessuno mi può pagare cash, quindi devo farmi mille domande in più su queste cose.
Ultima osservazione: la mia carta Payoneer é emessa da Choice Bank, che é in Belize, ma mi sembra di capire che la banca di emissione sia abbastanza randomica e che esistono almeno altre due banche di emissione, la Wirecard Card Solutions e la First Covenant Bank, entrambe europee - sembra.
L'anno prossimo mi scadrà, e quando ho chiesto dettagli all'assistenza Payoneer su quale sarà la banca di emissione della mia prossima carta mi hanno detto che non potevano fornire queste informazioni.
Se la nuova carta non provenisse dal Belize ma da una di queste due banche, rischierei di più (sempre con gli stessi comportamenti)?
Dunque, io lavoro nell'ambito del design usando siti per il telelavoro come Elance e Freelancer. Dichiaro normalmente i miei proventi facendo fattura ai miei clienti (tutti stranieri). Ho una partita IVA con regime dei minimi 2014.
Fortunatamente - vuoi perché ho accumulato negli anni una discreta esperienza, vuoi perché all'estero pagano tutti meglio - i miei introiti sono discreti, abbastanza da avermi fatto già rischiare l'uscita dal regime nel 2014, che poi era il mio primo anno con la partita IVA.
Per evitarlo ho dichiarato 29.000 € ed i restanti introiti li ho in parte fatturati nel 2015 (i soldi restano in Escrow sui siti e posso "sbloccarli" quando voglio - ai clienti non frega nulla delle mie fatture italiane e quindi gliele dato come mi pare) ed in parte trasferiti su di un conto Payoneer, cosa che i siti di telelavoro permettono di fare in tutta tranquillità.
In un anno non ho trasferito sul conto Payoneer più di 5000 € (adesso lì ci sono 1500 $), e non ci ho collegato nessun conto corrente/Paypal, né l'ho usata per pagare bollette ed utenze di sorta.
Fondamentalmente ho usato la carta principalmente quando ero all'estero in vacanza e per comprare cose su Amazon (mai spese enormi, intendiamoci, nulla sopra i 250 €). Ci avrò prelevato un paio di volte.
Insomma sono ricorso a questo escamotage principalmente per non uscire dai minimi 2014 (visto che i nuovissimi minimi sono una fregatura incredibile).
La mia domanda é: quanti rischi sto correndo? Considerano che investire in un conto offshore per il momento sarebbe prematuro, ho alternative sensate economicamente parlando?
Contavo di tenermi almeno il 2015 "di buffer" per capire se mi conviene uscire dal regime dei minimi e passare al regime ordinario - diciamo che già guadagnassi 40000/45000 € sarei a posto e non ci andrei a perdere dichiarando tutto, ma ovviamente per ora dopo solo un anno e mezzo con la partita IVA fare stime é ancora un po' rischioso.
La fortuna di lavorare con l'estero é che i pagamenti sono pronti, puntuali e quantitativamente più che accettabili. La sfortuna é che nessuno mi può pagare cash, quindi devo farmi mille domande in più su queste cose.
Ultima osservazione: la mia carta Payoneer é emessa da Choice Bank, che é in Belize, ma mi sembra di capire che la banca di emissione sia abbastanza randomica e che esistono almeno altre due banche di emissione, la Wirecard Card Solutions e la First Covenant Bank, entrambe europee - sembra.
L'anno prossimo mi scadrà, e quando ho chiesto dettagli all'assistenza Payoneer su quale sarà la banca di emissione della mia prossima carta mi hanno detto che non potevano fornire queste informazioni.
Se la nuova carta non provenisse dal Belize ma da una di queste due banche, rischierei di più (sempre con gli stessi comportamenti)?
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