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Campione d'Italia è ancora un paradiso fiscale?

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  • Campione d'Italia è ancora un paradiso fiscale?

    Un residente a Como o Varese con un'attività a Campione d'Italia, che commercia con la Svizzera, quali vantaggi ottiene?
    Oppure bisogna risiedervi per ottenere le agevolazioni?
    Last edited by gigi0000; 08/08/2023, 17:34.

  • #2
    art. 7, co. 1, lett. a) del PDR n. 633/720% – ALIQUOTA IVA Campione d’Italia non rientra nella territorialità Iva
    Art. 188-bis del TUIR, co. 2 - I redditi d’impresa realizzati dalle imprese individuali, dalle società di persone e da società ed enti di cui all’articolo 73, iscritti alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Como e aventi la sede sociale operativa, o un’unità locale, nel Comune di Campione d’Italia, prodotti in franchi svizzeri nel Comune di Campione d’Italia, sono computati in euro sulla base del cambio di cui all’articolo 9, comma 2, ridotto forfetariamente del 30 per cento.

    ? - D.L. n. 34/20 art. 129 - riduzione al 50% delle imposte sui redditi e dell’IRAP per le persone fisiche e le società che risiedono o sono iscritte alla camera di commercio di Campione d’Italia

    La residenza anagrafica del titolare d'impresa non sembrerebbe assumere valenza ai fini dei benefici previsti.


    Campione d'Italia paradiso Fiscale?

    Esempio: acquisto un bene a € 1000, rivenduto in Svizzera a CHF3000 (niente IVA all'acquisto, né alla vendita) per comodità cambio 1:1 €-CHF,
    reddito €2000 - 30% = €1400
    imponibile IRPEF/IREF + IRAP = €1400/2 = €700

    Sostanzialmente 1/3 delle imposte che si pagherebbero in Italia, di fatto una sorta di flat tax, in maniera assolutamente legale e senza necessità di trasferimenti di residenza.
    I benefici sembrerebbero concessi anche alle imprese individuali, senza necessità di costituire società o strutture complesse.
    Sembrerebbe ovvio avere davvero almeno una sede fisica in loco e non una semplice casella postale.

    Certamente la tassazione non è zero, gli acquisti o gli affitti di immobili sono cari e vi è anche poca disponibilità, inoltre il costo della vita è elevato, ecc. ma vale la pena farci un pensierino.

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    • #3
      Ciao, ma quindi meglio campione della società in svizzera e residenza da frontaliere?

      Ho letto che ultimamente per questi ultimi ci sono parecchie restrizioni?

      Ma aver l'abitazione principale a Campione dove metti la sede dell'attività e seconda casa a Milano dove ci vai spesso a soggiornare lavorando online è un problema?

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      • #4
        Società in Svizzera e residenza in Italia = esterovestizione.

        Residenza a Campione d'Italia = pagamento imposte in Italia, col 50% di riduzione.
        Se ti facessi pagare in CHF, avresti anche la riduzione minima del 30% sugli importi percepiti, attualmente 37,07%. Pagheresti sostanzialmente un terzo delle imposte.
        Esenzione IVA, sostituita dall'imposta locale ILCC del 7,7%, ma solo per prestazioni a privati, mentre è esente per le aziende.

        I vecchi frontalieri continueranno a pagare le imposte solo in Svizzera, mentre i nuovi saranno tassati anche in Italia.

        La residenza non deve essere fittizia, ma senza esagerare, potresti usare lanche a casa di Milano.
        Lavorando online, potresti agevolmente operare da Campione: il panorama del lago e delle montagne è preferibile a quello di Milano.

        Da tener presente però il costo della vita a Campione d'Italia, che è analogo a quello svizzero, colle dovute eccezioni.
        Gli affitti sono cari, quindi conviene acquistare un appartamento. Costo di un monolocale di 30/40 mq 150/200K.

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        • #5
          Dimenticavo la riduzione del 50% anche per contributi Inps.
          Forse vige anche il regime rimpatriati, ma in tal caso è impossibile il forfettario.

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          • #6
            Per l'IVA dipende da che attività svolgi, visto che siamo in Europa presumo funzionerà come per le Canarie; ossia la merce fa dogana, qualsiasi merce. Provate ad inviare una busta con documenti dall'Italia alle Canarie, e vedrete che il corriere vi manda una dichiarazione doganale da compilare.

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            • #7
              L'esenzione IVA è totale, mentre l'ILCC (attualmente al 7,7%) si applica solo sulle cessioni al consumatore finale e non tra imprese:

              https://www.finanze.gov.it/it/fiscalita-nazionale/manovra-di-bilancio/manovra-di-bilancio-2020/imposta-locale-sul-consumo-di-campione-ditalia-/

              colle seguenti eccezioni sulle importazioni:

              https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getAttoNormativoDetail.do?ACTION=getArticolo&id=%7 BE32F0DD0-9A79-4635-8B99-B2B8288A299C%7D&codiceOrdinamento=200001100000000& articolo=Articolo%2011
              ?
              ?
              Dal 1° gennaio 2024 l'IVA svizzera passerà al 8,1%, pertanto dovrebbe adeguarsi a tale aliquota anche l'ILCC di Campione.

              I dazi doganali invece si pagano per merci extra UE introdotte nel territorio di Campione, colle franchigie dianzi indicate per i beni personali.

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              • #8
                Si ma appunto è locale. Se parliamo di digitale, quando la prestazione di servizi o la vendita di beni ha come destinazione l'estero (EU ovviamente) si dovrà applicare l'IVA del destinatario (se consumatore finale) o il reverse charge se azienda.
                Come per le Canarie l'esenzione è locale. Difatti se un e-commerce italiano vende a consumatore delle Canarie, l'iVA da applicare è pari a zero (importante per il venditore tenere traccia della spedizione verso le Canarie).

                In ambito IVA siamo su un vero e proprio terreno minato, le nuove normative sono chiare: va applicata l'IVA della nazione del consumatore finale.
                Alle Canarie ad esempio in ambito commercio l'ufficio fiscale spagnolo verifica l'adeguata sostanza economica dell'azienda per concedere l'esenzione ( lo dico con cognizione di causa visto che ad ottobre ho seguito una ispezione per un cliente).

                Detto ciò so benissimo che vi sono centinaia di aziende, e-commerce, servizi digitali che vendono ovunque in Europa applicando regime interno delle Canarie, finché va ... ma legalmente sono in piena evasione IVA, c'è poco su cui discutere.

                Semplificando il tutto, venditore delle Canarie (o da Germania, Francia, Italia):

                - Se vende a consumatore finale :
                1) Applica la sua IVA (o sta in esenzione se non applicabile nella sua regione) nazionale in caso di vendite a consumatori nazionali
                2) Applica l'IVA del destinatario in caso di cessioni/prestazioni UE.

                - Se vende a soggetto IVA:
                1) Applica il suo regime se cessione/prestazione interna al paese
                2) Va in reverse charge. In questo caso sarà fondamentale mantenere traccia (bolla, documenti di spedizione) che dimostri l'effettiva uscita dal territorio nazionale della merce.
                E per essere ancora più chiari, se "X-Italia" cede ad "Y-Germania" con destinazione "Z-Italia" (la classica triangolazione) il reverse charge non si applica in quanto manca l'uscita della merce dal territorio nazionale.

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