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    16 Febbraio 2013

    Trieste Libera: minacce di arresto a chi si dichiara cittadino del TLT



    RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

    In questi giorni sta circolando una notizia sulle nuove disposizioni che le forze dell’ordine italiane avrebbero ricevuto per “trattare” i cittadini di Trieste che dichiarano la propria cittadinanza esibendo quale documento di riconoscimento la carta di identità del Territorio Libero.
    La carta di identità in questione è rilasciata dal Movimento Trieste Libera, che si batte per il rispetto della legalità e per il riconoscimento dello status giuridico di Trieste quale Zona A del Territorio Libero di Trieste dichiarata dall’articolo 21 comma 2 del Trattato di Pace del 1947 tuttora in vigore. L’Italia ha imposto invece una propria illegittima sovranità di fatto su Trieste dopo essersela annessa nel 1975 a seguito di un accordo (Trattato di Osimo) con l’ex dittatura Jugoslava del maresciallo Tito. Una annessione con la quale i cittadini di Trieste sono stati brutalmente spogliati dei loro diritti, a partire da quello fondamentale della loro cittadinanza. Una annessione con la quale l’Italia ha voluto così “regolarizzare” una situazione di effettiva occupazione che durava dal 1954.
    Trieste è stata così privata delle sue autonomie, assoggettata fiscalmente al pagamento del debito pubblico italiano, militarizzata ufficialmente, ed ha subito la politica di graduale riduzione e dismissione del Porto Franco internazionale di Trieste a beneficio dei porti concorrenti della Penisola italiana.
    Ma ora, dopo decenni di questa repressione, i triestini hanno cominciato a ribellarsi allo Stato occupante, ragruppandosi nel nuovo movimento indipendentista Trieste Libera, e chiedendo appunto il rispetto dei propri diritti sanciti dal Trattato di Pace. Cosa non gradita alle autorità italiane. I triestini dichiarano illegittime le elezioni svolte dall’Italia a Trieste, si rifiutano di pagare le tasse, non si riconoscono nell’autorità giudiziaria italiana che li giudica. Una vera rivoluzione della legalità in cui i cittadini dello Stato occupato, praticando la disobbedienza civile, disconoscono quella fittizia sovranità autoproclamata dall’Italia e frutto di decenni di menzogne.
    Ecco così che un documento di riconoscimento, il primo rilasciato dagli indipendentisti, può diventare “casus belli”. Se i triestini che già usano la propria carta di identità del Territorio Libero la esibissero, in caso di controlli, ai rappresentanti dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato italiana, potrebbero essere passibili di fermo fino a 48 ore.
    Questa la notizia che viene diffusa a Trieste. Ovviamente l’atto sarebbe pesantemente intimidatorio e in violazione di qualsiasi forma di diritto (anche di quello italiano). Ma è sempre meglio tenerne conto. Ecco perché Prefetto e Questore di Trieste sono stati opportunamente informati della pericolosità della situazione che si potrebbe innescare a seguito di simili arbitrari comportamenti da parte degli amministratori temporanei del Territorio Libero di Trieste. Attendiamo risposte pubbliche dai rappresentanti delle forze dell’ordine italiane presenti a Trieste.
    Roberto Giurastante
    Trieste Libera

  • #2
    Le autorità italiane non gradiscono i cittadini del Territorio Libero



    di ROBERTO GIURASTANTE
    Ne ho parlato in un post di qualche giorno fa. A Trieste, il Movimento Trieste Libera sta diffondendo un documento di valore politico con il quale viene affermata la tuttora esistente cittadinanza del Territorio Libero di Trieste. Le autorità italiane non “tollerano” tale dichiarazione. L’Italia infatti ha cancellato d’un colpo tutti i diritti dei triestini annettendosi la Zona A del Territorio Libero di Trieste con il trattato di Osimo del 1975, accordo bilaterale con la dittatura comunista dell’ex Jugoslavia.
    Una spartizione di uno Stato esistente e dichiarato tale in base al Trattato di Pace di Parigi del 1947, che ovviamente stride con il Diritto internazionale. La Jugoslavia, uno degli autori del crimine non c’è più. Ma rimane l’Italia.
    Ecco perché quando i cittadini di Trieste sollevano i loro diritti calpestati, la cosa non viene gradita affatto dagli amministratori temporanei (questa è l’unico mandato effettivo ricevuto dall’Italia su Trieste), trasformatisi in occupatori tollerati solo per le esigenze internazionali determinate dalla cortina di ferro. Che ora non esiste più. Si spiega così che le forze dell’ordine italiane abbiano ricevuto disposizioni per ritirare per accertamenti tutti i documenti esibiti dai triestini e in cui viene affermata la cittadinanza del Territorio Libero. Una prevaricazione dei diritti fondamentali di tutti i cittadini del TLT che ovviamente assume la caratteristica di atto intimidatorio.
    Per questi motivi e come autotutela il Movimento Trieste Libera ha già provveduto ad avvisare le autorità italiane di quali siano i loro obblighi nel rispetto del Trattato di Pace, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana che da questi trae le sue origini.
    I DOCUMENTI PROTOCOLLATI (clicca e ingrandisci)



    - See more at: http://www.lindipendenza.com/trieste....2cTFr7ye.dpuf

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    • #3
      Onestamente, queste forme di protesta non portano a nulla. Ogni "statarello" dovrebbe essere abolito del tutto, come presente anche in altre regioni, allo scopo di formare un'Italia unita. Con le separazioni si ottiene nulla e sono parte del male che affligge il paese.

      Con la suddivisione, è vero, si ottiene indipendenza, ma questa indipendenza deve essere sostenuta dai separatisti. In realtà, ogni separazione è pagata e sostenuta in tutto e per tutto dallo Stato "oste", e quindi è solo un altro modo per non fare un cazzo e farselo pure pagare.

      Se vogliamo parlare di opinioni, bene, ma se parliamo di politica Italiana, allora questa forma di protesta non è politica, ma ribellione con il culo degli altri ... nostri. E io non ci sto.

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      • #4
        Ogni Paese ha territori autonomi e a regimi speciali in cui vengono offerti benefit di tutto rispetto dai servizi legati al sociale, alla tassazione agevolata.

        Vedi i territori di Livigno, Campione d'Italia e perhcè no già solo le regioni autonome..

        Concordo con Admin che la questione "separatista" non sia assolutamente nè da prendere in considerazione nè da supportare.

        Se è pur vero che quando il pesce puzza puzza dalla testa, lo è anche che se chi guida un paese è una classe di leader messa li dal "cittadino che non ha cervello" allora vol dire che "me la cerco" e quindi, vuol dire che "me la merito".

        Non seguo da anni la politica interna italiana in dettaglio, perchè da buon espatriato preferisco rivolgere la mia attenzione nel trovare opportunità in giro per il mondo, ma l'altro giorno mi sono imbattuto per caso sulla notizia sull'elezione del sindaco di Siena, che se non sbaglio, ma correggetemi vi prego, è dentro fino al collo a PD e MPS.

        Allora dico, se ai senesi non è bastata la batosta MPS, e ne cercano un'altra ben venga, se la vogliono.

        Insomma, inutile dare la colpa al "capo" quando l'"esercito" è composto da formiche!
        I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

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