Azienda in wyoming a residenza in Italia

[Nutellino1]

Salve ragazzi

Avrei bisogno di un vostro aiuto per capire le seguenti:

Vorrei aprire adesso azienda in wyoming ma ho residenza in Italia e vorrei capire come avviene la tassazione, vengo tassato come persona fisiche residente in Italia per reddito prodotto in italia ?

E in caso di fatturazione, lavorando quasi esclusivamente con clienti italiani, devo applicare l'iva ?

Grazie di eventuale aiuto.

[bomber747]

Esterovestizione al 100%, lascia stare e apri una srl italiana che tanto e’ uguale.

[Nutellino1]

Esterovestizione al 100%, lascia stare e apri una srl italiana che tanto e’ uguale.

Come è difficile trovare qualcuno che risponda solo alle domande poste

[frama]

Se hai una organizzazione in US vieni tassato lì. e quando distribuisci dividendi paghi su questi.
Se non hai organizzazione, e quindi viene in rilievo l'esterovestizione, La US diviene una CFC e vieni tassato qui, ai fini delle IIDD, con le specifiche regole. Su parte IVA si deve approfondire rispetto alla specifica attività. Il tutto se non apri una stabile organizzazione o, meglio, una sede fiscalizzata in Italia e quindi diviene tutto più semplice: è come se avessi una srl italiana. Ovviamente non entro nel merito del pecé fare una società tra gli indiani invece che direttamente in Italia perché potrebbero esserci 1.000 buoni motivi

[bomber747]

Se hai una organizzazione in US vieni tassato lì. e quando distribuisci dividendi paghi su questi.
Se non hai organizzazione, e quindi viene in rilievo l'esterovestizione, La US diviene una CFC e vieni tassato qui, ai fini delle IIDD, con le specifiche regole. Su parte IVA si deve approfondire rispetto alla specifica attività. Il tutto se non apri una stabile organizzazione o, meglio, una sede fiscalizzata in Italia e quindi diviene tutto più semplice: è come se avessi una srl italiana. Ovviamente non entro nel merito del pecé fare una società tra gli indiani invece che direttamente in Italia perché potrebbero esserci 1.000 buoni motivi

Di ragioni ne puoi avere anche 1000 ma rimane il fatto che c’è poco da discutere, se sei residente in Italia, vivi in Italia e il tuo business e’ incentrato solo verso clienti italiani rientri al 100% in esterovestizione.

Poi vai pure a perdere tempo spiegando i tuoi 1000 motivo nelle apposite sedi, in bocca al lupo

[Nutellino1]

Se hai una organizzazione in US vieni tassato lì. e quando distribuisci dividendi paghi su questi.
Se non hai organizzazione, e quindi viene in rilievo l'esterovestizione, La US diviene una CFC e vieni tassato qui, ai fini delle IIDD, con le specifiche regole. Su parte IVA si deve approfondire rispetto alla specifica attività. Il tutto se non apri una stabile organizzazione o, meglio, una sede fiscalizzata in Italia e quindi diviene tutto più semplice: è come se avessi una srl italiana. Ovviamente non entro nel merito del pecé fare una società tra gli indiani invece che direttamente in Italia perché potrebbero esserci 1.000 buoni motivi

Grazie della risposta anche se ci ho capito poco. Da quello che mi sono informato basta (e bisogna) comunicare a ADE l'apertura della azienda nello stato estero e pagare senza problema le tasse in Italia ma aspetto risposte da chi è più esperto. Grazie

[ubiquo]

Io non sono aggiornato, ma sono rimasto fermo a quanto dice bomber e sono completamente d'accordo.
A volerla fare 100% legale è uno spreco di soldi perché ti costa almeno quanto una srl italiana, se non di più quando inizi a pagare consulenti vari da entrambe le parti...
altro discorso se hai già srl italiana e vuoi espanderti su mercato americano con clienti americani.

Mi dicono che l'Italia si stia aggiornando alle norme internazionali, ma non credo che cambi tanto rispetto al passato.

Mi hanno inviato questa recente circolare.
In mezzo, da qualche parte, tra trust gruppi multinazionali, profit shifting etc parla chiaramente dell'applicazione della norma CFC anche alle persone fisiche, con i requisiti vari già sottolineati in questa discussione.

https://www.agenziaentrate.gov.it/po...7-7065ab79376d

Buona lettura.

[Andy Fratton]

Grazie della risposta anche se ci ho capito poco. Da quello che mi sono informato basta (e bisogna) comunicare a ADE l'apertura della azienda nello stato estero e pagare senza problema le tasse in Italia ma aspetto risposte da chi è più esperto. Grazie

Da come capisco tu vuoi sapere come lavorare legalmente in Italia con una USA senza doverti nascondere.
L'unico modo è utilizzare una stabile organizzazione, pagando tutte le regolari imposte che pagheresti con una SRL.
In sostanza, non ne vale la pena visto che sicuramente:
-A) nessuna banca italiana aprirà facilmente il conto
-B) non potrai porre in atto nessun tipo di ottimizzazione
-C) finirai sicuramente sotto attente verifiche della GdF.

Non esiste (o almeno finora non ne hai fatto cenno) nessuna valida ragione a cui tu ti possa appellare per spiegare (non a noi, ma alla AdE) la tua scelta.
A dirla tutta, benché in EU esista il principio del libero stabilimento, non avresti neanche una valida motivazione per scegliere un diverso stato europeo.

PS: ovviamente regolarizzare la posizione in Italia della LLC significa anche comunicare titolari e beneficiari finali.

[ubiquo]

poi se proprio vuoi insistere: questo detto da big4 in consulenza qualche tempo fa, la LLC che fa impresa controllata da un res. italiano persona fisica per l'agenzia delle entrate è un'entità ibrida. Cioè in italia sarebbe soggetta ad IRES e tutto il resto. Giusto per rendere l'idea dell'utilità della cosa...

[Andy Fratton]

Da qualsiasi lato la guardi, paghi in Italia. Su questo non vi è dubbio.

Se la necessità è solo quella di non detenere direttamente le quote di una SRL per evitare pignoramenti, basta usare un UK semplicissima come holding.
Agenzia Entrate non rompe perchè tutti i dati sono pubblici, se poi si evita pure di distribuire dividendi meglio ancora. Neanche serve aprire conti e la UK rimane dormiente a costo irrisorio.

[Jason Bourne]

Andy come faccio a contattarti?

[Nutellino1]

Da come capisco tu vuoi sapere come lavorare legalmente in Italia con una USA senza doverti nascondere.
L'unico modo è utilizzare una stabile organizzazione, pagando tutte le regolari imposte che pagheresti con una SRL.
In sostanza, non ne vale la pena visto che sicuramente:
-A) nessuna banca italiana aprirà facilmente il conto
-B) non potrai porre in atto nessun tipo di ottimizzazione
-C) finirai sicuramente sotto attente verifiche della GdF.

Non esiste (o almeno finora non ne hai fatto cenno) nessuna valida ragione a cui tu ti possa appellare per spiegare (non a noi, ma alla AdE) la tua scelta.
A dirla tutta, benché in EU esista il principio del libero stabilimento, non avresti neanche una valida motivazione per scegliere un diverso stato europeo.

PS: ovviamente regolarizzare la posizione in Italia della LLC significa anche comunicare titolari e beneficiari finali.

Grazie a tutti per le cortesi e valide risposte

[Nutellino1]

poi se proprio vuoi insistere: questo detto da big4 in consulenza qualche tempo fa, la LLC che fa impresa controllata da un res. italiano persona fisica per l'agenzia delle entrate è un'entità ibrida. Cioè in italia sarebbe soggetta ad IRES e tutto il resto. Giusto per rendere l'idea dell'utilità della cosa...

Si è soggetti solo IRES o anche INPS e altre ? grazie

[elleerre]

Da qualsiasi lato la guardi, paghi in Italia. Su questo non vi è dubbio.

Se la necessità è solo quella di non detenere direttamente le quote di una SRL per evitare pignoramenti, basta usare un UK semplicissima come holding.
Agenzia Entrate non rompe perchè tutti i dati sono pubblici, se poi si evita pure di distribuire dividendi meglio ancora. Neanche serve aprire conti e la UK rimane dormiente a costo irrisorio.

Se la necessità è quella di evitare pignoramenti delle quote della SRL, utilizzare una UK come holding non espone a rischio di pignoramento della holding stessa , visto che , tutti i dati , sono pubblici ?

[Andy Fratton]

Hai voglia a pignorare le quote, ammesso di muoversi velocemente e non di star imbambolati ad aspettare gli eventi.