Originariamente Scritto da Andy Fratton
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In realtà digital nomad vuol dire per i più solamente poter lavorare da remoto e viaggiare per il mondo appunto stando meno dei 183 giorni in ogni nazione per evitare di diventare residente fiscale (tanti italiani lo fanno perfino tenendo la partita iva italiana per intenderci che a mio modo di vedere è piuttosto assurdo).
L'idea della Romania o della Bulgaria non è sicuramente sofisticata come quella da te descritta che sarebbe la configurazione ottimale, ma anche molto più costosa credo.
In Romania 3% di tasse sul fatturato fino a un milione di euro, tasse sui dividendi al 5% da residente.
Costo dell'operazione 2k o anche meno per il setup e 1/2k all'anno di mantenimento.
In Bulgaria è meno conveniente ma nemmeno troppo.
La mia domanda era semplicemente, dato che questo setup a uno possa andare bene, a livello fiscale/legislativo, una volta avviato il tutto se non hai voglia di stare effettivamente sul territorio perchè non ti piace, ha senso mantenere comunque li la residenza, o è più sicuro muoversi su Malta/Dubai/Cipro/Portogallo dove magari 2/3 mesi all'anno li passi più volentieri (o non cambia nulla?).
In teoria avere l'azienda e la residenza fiscale nello stesso posto ti espone meno a problematiche di CFC o contestazione di esterovestizione o residenza fittizia visto che ognuna delle due condizioni rafforza l'altra e viceversa.
Per favore correggimi se sbaglio, grazie
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