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ed ora cari miei facciamo un po di politica VOTA SI O VOTA NO

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  • Originariamente Scritto da Martin Visualizza Messaggio
    Italia, Francia e UE

    Quello che conta è il rischio paese:

    - la Francia ha come rating AA, cioè può ancora indebitarsi a buon mercato (e fregarsene del 3%!)

    - l'Italia è Baa3 per Moody’s e BBB con outlook negativo per S&P che vuol dire che siamo, in media, un gradino e mezzo dal baratro "spazzatura", se in più ci becchiamo la Procedura d'infrazione sprofondiamo ulteriormente...


    Inutile dire che le attenzioni della Commissione europea sono rivolte al paese che, anche in ragione della sua stazza, potrebbe creare uno sconquasso al sistema Euro.
    Quindi le agenzie di rating, private e certamente fallibili, come dimostrano i trascorsi (Leeman docet), e che tra l'altro si basano su regole economiche anti scientifiche, vengono prima della politica e del benessere collettivo.
    Ottimo, buono a sapersi (ma lo sapevo già). Quello che fa ribrezzo è affermarlo con tale leggerezza.

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    • Originariamente Scritto da matmat Visualizza Messaggio
      Quindi le agenzie di rating, private e certamente fallibili, come dimostrano i trascorsi (Leeman docet), e che tra l'altro si basano su regole economiche anti scientifiche, vengono prima della politica e del benessere collettivo.
      Ottimo, buono a sapersi (ma lo sapevo già). Quello che fa ribrezzo è affermarlo con tale leggerezza.

      Volevi dire Lehman Brothers...


      A me fa ribrezzo il populismo d'accattoni, che nel 2018, da maggio in poi, ci è costato 1,5 miliardi di Euro causa l'aumento dello spread a 300 punti per rinnovare il nostro debito pubblico...
      Nel 2019, se continua così, il "benessere collettivo" dovrà fare a meno di 5/6 miliardi bruciati in maggiori interessi

      La Francia a 50 punti in più di spread rispetto alla Germania, l'Italia ben 300!!!
      Dato che i mercati finanziari che acquistano il debito pubblico italianodi oltre 2.300 miliardi non guardano in faccia a nessuno, corriamo il rischio, come dicono i tecnici, di subire un andamento "non lineare" dello spread, cioè che potrebbe impennarsi di brutto

      L'Italia con un rating BBB, certamente non favorevole, era riuscita a ridurre lo spread intorno ai 120 punti base, poi sono arrivati i soloni dell'uscita dall'Euro che solo a "parole" lo hanno fatto schizzare a 300
      Ricordiamoci questi fatti prima di sparare sull'Europa, sulle Agenzie di rating, sui gomblotti...
      Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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      • Originariamente Scritto da Martin Visualizza Messaggio
        Volevi dire Lehman Brothers...


        A me fa ribrezzo il populismo d'accattoni, che nel 2018, da maggio in poi, ci è costato 1,5 miliardi di Euro causa l'aumento dello spread a 300 punti per rinnovare il nostro debito pubblico...
        Nel 2019, se continua così, il "benessere collettivo" dovrà fare a meno di 5/6 miliardi bruciati in maggiori interessi

        La Francia a 50 punti in più di spread rispetto alla Germania, l'Italia ben 300!!!
        Dato che i mercati finanziari che acquistano il debito pubblico italianodi oltre 2.300 miliardi non guardano in faccia a nessuno, corriamo il rischio, come dicono i tecnici, di subire un andamento "non lineare" dello spread, cioè che potrebbe impennarsi di brutto

        L'Italia con un rating BBB, certamente non favorevole, era riuscita a ridurre lo spread intorno ai 120 punti base, poi sono arrivati i soloni dell'uscita dall'Euro che solo a "parole" lo hanno fatto schizzare a 300
        Ricordiamoci questi fatti prima di sparare sull'Europa, sulle Agenzie di rating, sui gomblotti...
        Martin, con tutto il rispetto, io non so se veramente sei intrappolato nell'incubo del contabile (cit. Keynes) o semplicemente cavalchi il liberismo pro domo tua.

        Se si continua così, o addirittura va peggio, l'Italia e altri paesi usciranno dall'euro, e la sciagura dell'austerità finirà.
        Tornerà il benessere avuto fino alla prima metà degli anni 90.
        La moneta tornerà in mano alla politica, che magari ci farà qualche cazzatina, tipo spese per clientelismo elettorale, ma poco importa, è il male minore da sopportare (a differenza di mani pulite, che ha buttato via il bambino con l'acqua sporca).
        Non ho nessun problema ad ammettere che la democrazia non è perfetta, perché l'uomo che la compone non è in se perfetto, ma è la miglior forma possibile all'attuale stato di evoluzione dell'uomo.
        Invece non si capisce perché un privato dovrebbe essere così buono da gestire la moneta per l'interesse collettivo e non per cose che interessano a lui. Infatti, il QE ha inondato di liquidità, creando una quantità pazzesca di denaro dal nulla, molto più elevata di quella creata da qualunque politico anche il peggiore, alla faccia di quelli che "l'inflazzzzziooooneeee", i mercati finanziari mentre la gente comune muore letteralmente di fame.

        I vincoli di bilancio, la EU, Maastrict, ma anche lo stesso liberismo, sono convenzioni umane e non certo leggi della fisica.

        Quindi finiamola per spacciare i mercati e il rating come vincoli della natura.


        È oltraggioso verso l'umanità.

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        • L'EUROPA, dopo le dichiarazioni di Moscovici per cui la #Francia potrebbe permettersi di aumentare il deficit fino al 3.4% mentre "l'Italia no", dimostra ancora una volta di non esistere, di esistere solo come stato di polizia istituzionale utile a fare gli interessi politici o economici di chi ha maggiore potere.
          #Moscovici dovrebbe essere "per il bene di tutti" vista la sua posizione istituzionale e invece dichiara cose FALSE E SCIOCCHE (al solo scopo di avvantaggiare il proprio paese a discapito del nostro?).

          Vediamo.
          La Francia ha SEMPRE fatto più deficit dell'Italia negli ultimi 10 anni, toccando il 6-7% negli anni successivi alla crisi. La Francia ha quasi un debito al 100%. Chi ha detto che secondo le regole Europee 97% è un debito "buono" e 131% "cattivo"? Non è specificato, il limite ragionevole per loro è 60. Scientificamente non esiste un limite oltre il quale il debito PUBBLICO freni la crescita, dunque tutto questo non ha senso a prescindere. Invece il debito PRIVATO, quello sì che è sempre all'origine di problemi di sostenibilità, e la Francia lo ha di circa 235% del Pil , l'Italia 168. Inoltre la Francia ha un DEFICIT della bilancia commerciale (7 miliardi) che l'Italia non ha, perchè è in SURPLUS di circa 40 miliardi!!! Questo sì parametro REALMENTE significativo. Lo spread, di cui in genere si guarda la dinamica (la "stabilità") più che il valore assoluto, è aumentato in Francia di 10 punti base da inizio Dicembre.

          L'arbitrarietà (e quindi la violenza) istituzionale sta qui nel considerare uno squilibrio pubblico INTRINSECAMENTE immorale perchè "difficile da onorare", mentre uno squilibrio privato un non-problema. Perchè? Ma perchè "il mercato si autoregola"!! E' ovvio! Se "il mercato libero" dice che un certo numero di privati possono prendere in prestito vuole dire che il mercato trova essi utili e prevede che in futuro ripagheranno. Il settore pubblico, invece.. chi lo sa? Non segue le regole del mercato, potrebbe comportarsi in maniera inefficiente.

          Questo pregiudizio quasi razziale verso il potere dell'intervento pubblico, che spesso è l'unico a poter risolvere situazioni in cui il privato è avverso al rischio e si defila, in cui il privato ama giocare d'azzardo per guadagni a breve termine quando occorrerebbero progetti che pianificano esternalità a lungo termine, è la più grande incomprensione SCIENTIFICA della filosofia politica contemporanea: il non capire che l'asimmetria informativa, e quindi il "fallimento di sistema" spesso si annida più nel privato (proprio perchè consiste in individui isolati e con differente potere) che nel pubblico.

          Domenico Cortese - Filosofiadeldebito.it
          .

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          • #Moscovici: “La Francia può sforare il 3% ma solo in modo limitato, temporaneo ed eccezionale" \\ Cioè 9 volte in 10 anni (vedi sotto). E l'unica volta che l'hanno portato sotto il 3% (l'anno scorso) han dovuto fare marcia indietro o esplodeva il Paese. Immondo cialtrone bugiardo



            Vogliamo fare il paragone con l'Italia? Deficit sopra il 3% solo 3 volte in dieci anni (essenzialmente in occasione della crisi globale del 2008) e sempre di due/tre punti di PIL in meno rispetto alla Francia \\ #MoscoWC




            Ah, e a chi dice "la Francia ha meno debito", ricordo che NON esiste alcuna correlazione tra il rapporto Debito/PIL (che tra l'altro dovrebbe essere 60% e sia Francia che Italia sforano), e il rapporto Deficit/PIL annuo (che è 3% ma superato dal Fiscal Compact che lo ha peggiorato). Sono proprio due parametri diversi, NON correlati tra di loro.

            Infine, non ricordo che in nessun trattato ci sia scritto "si può fare tutto il deficit che si vuole, purché il debito sia inferiore a quello dell'Italia".

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            • L'infrazione...

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              • «Le politiche d’#austerità non hanno solo il difetto di essere sorde ai suggerimenti di Keynes e, così facendo, di credere (o mostrare di credere) che il malessere diffuso sia una medicina amara ma benefica. Esse lanciano infatti un altro ben più inquietante messaggio. Dicono che il denaro – l’integrità della moneta, la sua salvaguardia, la sua salute – è la cosa più importante. E non per modo di dire» (Prof. Pierangelo Dacrema, economista, Unical).

                Dire che l'INTEGRITA' della moneta - cioè ripararsi da qualsiasi pericolo d'inflazione - sia la cosa più importante significa semplicemente che si è scelto politicamente di dare più valore a chi ricava i suoi maggiori redditi DALLA MONETA, e non dal lavoro. Il reddito da lavoro può aggiustarsi all'inflazione. Il reddito da rendita finanziaria non sempre, soprattutto se esiste un'erogatore di moneta pubblico che decide di togliere potere di negoziazione all'erogatore di moneta privato.

                Il reddito da lavoro trae il suo valore dall'utilità del lavoro offerto. Il reddito da rendita finanziaria solo dal POSSESSO della moneta da parte del creditore, moneta che viene così divinizzata e resa "scarsa".

                Per il reddito da lavoro il valore nominale della moneta è una convenzione che si adegua ai rapporti di utilità reciproca. Per il reddito da rendita è una base sacra da mantenere nel suo essere reale. E' la forma che ha assunto il latifondo dopo la sua abolizione materiale.

                Domenico Cortese - Filosofiadeldebito.it

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                • Nel periodo che va dal 2007 al 2015 i Paesi dell'Europa non aderenti all'euro sono cresciuti dell'8,1%, quelli dell’Eurozona dello 0,6%. L'euro è un progetto fallimentare, che ostacola la crescita e aumenta la divergenza tra Stati

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                  • avete rotto il cazzo.

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                    • Deutsche Bank: una bomba finanziaria pronta a esplodere


                      Roma, 14 dic – Mentre la Commissione Europea, con la complicità del governo gialloverde, fa le pulci alla nostra manovra e alla pagliuzza degli zerovirgola del deficit italiano, una trave si aggira per l’Europa. E il suo nome, che tradisce indubbie origine dalle parti dei sedicenti “virtuosi”, è Deutsche Bank.

                      Da tempo le indiscrezioni sul colosso tedesco si sono intensificate. Non è un mistero che da anni le finanze di Deutsche Bank siano in crisi. Una crisi lunga, che poggia sulle fragili basi della speculazione e dei derivati. Tanto da arrivare perfino ad ipotizzare la nazionalizzazione. Nonostante i tagli – gli ultimi 7mila licenziamenti erano stati annunciati a maggio – la dirigenza del più importante istituto teutonico non sembra però aver riportato i conti in ordine. E nel corso degli ultimi giorni la situazione sembra perfino essere precipitata.



                      A illustrarlo, sia pur sinteticamente, un grafico che compara l’andamento di borsa di Deutsche Bank e di Lehman Brothers negli istanti prima del drammatico crac. Twittato da un giornalista economico tedesco, mostra una sovrapposizione pressoché totale e che non fa dormire sonni per niente tranquilli a Berlino. Tanto da aver contribuito all’accelerata verso la fusione con l’altro colosso d’oltralpe, Commerzbank. Una fusione alla quale il governo tedesco sta lavorando da tempo, complice anche l’ennesimo scandalo riciclaggio in cui Deutsche Bank è stata coinvolta.

                      Ciliegina sulla torta, una curiosa coincidenza. Proprio in queste settimane, il fondo europeo “salva-Stati” ESM ha varato alcune modifiche statutarie per poter agire anche in sostegno delle banche in difficoltà. Che si prepari, con i nostri contributi, a intervenire proprio in soccorso di Deutsche Bank?


                      Filippo Burla

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                      • ITALIENISCHER SELBSTHASS



                        Recentemente un amico mi ha fatto notare, ragionevolmente, come l'Italia sia stata piena di problemi anche prima dell'ingresso nell'euro (terrorismo, corruzione, mafia, burocrazia asfissiante, ecc.), e che perciò le accuse all'UE e ai suoi vincoli rischino di apparire come mere scuse.

                        Ebbene, non c'è alcun dubbio che l'Italia non era il giardino dell'Eden prima del trattato di Maastricht e che non si trasformerà in una valle di latte e miele il giorno dopo che questo disgraziato esperimento sovranazionale verrà meno.

                        E' vero e non c'è ragione per negarlo.

                        E tuttavia confesso anche di averne davvero le tasche piene della costante autosvalutazione, confinante con l'autorazzismo, che permea da quando ne ho memoria la coscienza pubblica italiana.

                        Ho vissuto abbastanza a lungo in altri paesi europei: belli, civili e tutt'altro che privi di magagne e disfunzionalità. Solo in Italia però ho trovato questa perenne disposizione autodistruttiva e rassegnata ("italienischer Selbsthass" lo chiamava un amico austriaco).

                        Ora, io capisco che abbiamo avuto il fascismo, e capisco che la tronfia retorica autocelebrativa di quel regime possa aver creato una crisi di rigetto. Però, santo cielo, propria la stessa retorica la si poteva trovare nel colonialismo razzista dell'Inghilterra o della Francia, per tacere delle gaie peripezie della Germania, e tutti hanno superato da mezzo secolo le relative crisi di coscienza.

                        Noi invece abbiamo continuato a pensare che il gioco della critica distruttiva fosse segno distintivo di finezza d'animo e libero pensiero, crescendo così generazioni convinte di abitare nella sentina d'Europa.

                        Un paese che, con tutti i suoi difetti, era comunque riuscito a collocarsi tra i maggiori paesi industrializzati, con uno stato sociale più che dignitoso, un paese che possiede una tradizione culturale tra le prime dieci del pianeta, che vive in un territorio universalmente riconosciuto come benedetto da madre natura, che ha uno dei più grandi patrimoni storici e monumentali del mondo, ecco, questo paese viene costantemente percepito dai suoi abitanti, e dalla sua pensosa intellighentsia, come una sorta di irrecuperabile buco nero, un luogo di smarrimento, perdizione, neghittosità e sciatteria.

                        E naturalmente per un paese a lungo andare accade ciò che capita ad un singolo essere umano: se gli si ripete costantemente che è un buono a nulla finisce per crederci e adeguarsi suo malgrado al ruolo assegnatogli.

                        Il processo che condusse prima al distacco tra Tesoro e Banca d'Italia, poi all'ingresso nell'UE e infine nella moneta unica fu da questo punto di vista emblematico. Una classe dirigente sempre più mediocre, e perciò sempre più convinta dell'irrecuperabilità del paese, ritenne di poterlo 'rimettere in riga' imponendogli vincoli esterni di tipo economico e giuridico.
                        Negli anni '90 era infatti un'idea diffusa, quella per cui delegando sovranità a classi dirigenti altrui (pateticamente idealizzate), il paese ne avrebbe tratto beneficio. Per quanto oggi possa sembrare incredibile, era davvero di smercio comune l'idea che se noi non eravamo in grado di fare i nostri interessi, mettendoci il basto europeo, magicamente altri li avrebbero fatti per noi.

                        Così la miseria umana, intellettuale e morale di quelle classi dirigenti, incapaci di proporre al paese qualcosa di diverso da un'abdicazione, ha inferto danni che neppure il fascismo era riuscito a infliggere: non ha solo impoverito materialmente il paese, ma soprattutto ne ha anche abbattuto profondamente la capacità di reazione.

                        E così, arrivati a questo punto, credo sia giunta veramente l'ora di fare un falò di questo insensato disprezzo di sé.
                        Il nostro paese ha seri problemi, che andranno affrontati con pazienza, fatica e buona volontà.
                        Tuttavia esservi nati è e resta qualcosa di cui essere orgogliosi, così come cercare di contribuirvi dev'essere qualcosa che rende orgogliosi.

                        Può sembrare retorica, ma la verità è che, qualunque cosa vogliamo costruire, è proprio da qui che si parte.
                        nota di Andrea Zhok

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                        • Testimone oculare smentisce l'on. Lapia, M5S, sull'aggressione: "Si è inventata tutto, si è gettata a terra da sola"



                          VERGOGNA!!


                          Ci sarebbe una testimone oculare che avrebbe visto tutta la scena della presunta aggressione alla deputata di M5S Mara Lapia, che riferisce di aver assistito all'episodio al supermercato Lidl di Nuoro. Il battibecco tra la deputata e un uomo, accompagnato dall'anziana madre, sarebbe iniziato alla barriera delle casse. Secondo quanto apprende l'Adnkronos sarebbero cadute due lattine mentre il cassiere faceva il conto e tra i due sarebbe nata una discussione.


                          La deputata quindi gli avrebbe detto "lasci i documenti, lei non sa chi sono io" e avrebbe iniziato a filmare la scena con il cellulare mentre l'uomo con l'anziana madre si avviavano verso l'auto parcheggiata per deporre la spesa. La parlamentare invece, riferisce la testimone oculare, una crocerossina che lavora all'ospedale di Nuoro sentita dalla Squadra Mobile, che la Lapia continuava a filmare e a litigare con l'uomo nel parcheggio.


                          A quel punto l'anziana donna si sarebbe avvicinata alla deputata grillina e "le ha toccato la spalla", come per calmarla e chiederle di smetterla. "Lei si è buttata a terra, così, d'improvviso". Tutto è a verbale della Squadra Mobile. "A quel punto mi sono avvicinata e ho chiesto alla signora (che non sapevo chi fosse) se avesse bisogno d'aiuto perché pensavo fosse svenuta".


                          Prosegue il racconto: "Non ha visto che sono stata aggredita, che mi hanno spinto?", le ha replicato la Lapia. "Io - dice la testimone - sono rimasta shoccata da quell'affermazione; e le ho detto 'Signora ma di cosa sta parlando? Aggredita? Guardi che ho visto tutto e non l'ha aggredita nessuno". "In quel momento è arrivata la Polizia che ovviamente sapeva chi avrebbe trovato, ma io - prosegue la testimone oculare - non sapevo minimamente chi fosse. Quindi la Lapia (che ho scoperto dopo fosse lei) ha raccontato la sua versione ai poliziotti".


                          Sentendo cosa riferiva Lapia, la testimone si è avvicinata alla Polizia per riferire la sua versione agli agenti della Volante: "Non è vero nulla di quello...

                          Il motore di ricerca ti aiuta a trovare esattamente ciò che stai cercando. Trova informazioni, video, immagini e risposte pertinenti in tutto il Web.









                          Spero siano presi i giusti provvedimenti, in primis quelli interni al M5S nei confronti della stuntwoman...
                          Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                            • Tranquilli, tranquilli. È solo un grande gomblotto...

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                              • Il programma di approfondimento quotidiano condotto da Lilli Gruber, con ospiti in studio ed il punto di Paolo Pagliaro


                                Otto e mezzo - Salvini, Di Maio e l'Italia incattivita (Puntata 07/12/2018)



                                Mi rifaccio ad una puntata di Otto e mezzo oramai caduta del dimenticatoio, ma che ha mio parere reca in se il germe della "confusione", leggasi impreparazione, che il M5S lascia trasparire nel come si rapporto alla Stato ed al suo ordinamento.

                                Nell'occasioe era ospite della Gruber la candidata alla Presidenza della regione Abruzzo, Sara Marcozzi e gioco forza è stato trattato con lei l'argomento di quel giorno, cioè il passaggio del dep Dall'Osso dalle fila del M5S a Forza Italia.

                                Gruger - Secondo lei, il dep Dall'Osso dovrebbe pagare i 100.000€ come firmato dai parlamentari del M5S?

                                Marcozzi - Credo di si, perchè ha firmato un contratto, accettato un regolamento...
                                Io sono da sempre una ferma sostenitrice del "vincolo di mandato", perchè ritengo che se sei stato eletto con un programma politico... se passi d un'altra parte DEVI pagare la penale, sarebbe meglio addirittura le dimissioni e farsi rieleggere

                                Augias - ... mi pare che nella sua risposta abbia confuso 2 cose:
                                - una è che il vincolo di mandato, o l'assenza ..., ha un livello costituzionale
                                - un'altra che il contratto che il candidato firma con il suo partito che è un rapporto privato, perchè i partiti sono associazioni private

                                Marcozzi - ... ho fatto un'associazione d'idee... siccome sono una sostenitrice del vincolo di mandato... se il candidato firma un contratto e passa ad un altro partito deve restituire i 100.000€

                                Gruber - Si però, diciamo nel "vincolo" non c'era il decreto di SAlvini sulla Sicurezza...

                                [inizia la confusione totale!!!] Marcozzi - C'è nel Contratto di governo... che è stato votato dal M5S, dagli elettori, ... dal blog, dagli iscritti del M5S, approvato dagli elettori della Lega, ... noi rappresentiamo gli elettori del M5S e della Lega

                                Agius - ... di questo ne parla nelle riunioni di partito perchè dopo sbatte contro la Costituzione, ... ci vuole una modifica della Costituzione...



                                Riporto anche che pochi giorni prima della puntata di Otto e mezzo l'on Stafano Buffagni, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, in un'intervista aveva lui stesso espresso la sua posizione a favore dell'introduzione del vincolo di mandato per i parlamentari.




                                Ricordiamo la Costituzione della Repubblica Italiana all'art. 67 recita Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. E a me sta benissimo così!!!



                                Ora, ci sarebbe parecchio da disquisire del vincolo di mandato in merito alla vita della democrazia, al funzionameto del parlamento, al rapporto elettore-eletto, ecc

                                Insomma, se modificassimo la Costituzione introducendo il "vincolo di mandato", il parlamentare a cosa/chi dovrebbe essere vincolato???

                                La risposta, a dir poco, confusa dell'avvenente [Augias dixit] candidata Marcozzi del M5S non fa altro che confermare quanto la materia sia scoscesa e ingarbugliata.

                                Prendiamo una legislatura come l'attuale che i partiti in campagna elettorale hanno promesso mari e monti, poi nessuno ha ottenuto una maggioranza assoluta e, in ogni caso, i programmi per i quali avevano ottenuti il consenso non erano realizzabili per i vincoli di bilancio. Così si è dovuta formare una maggioranza di coalizione raggiungendo dei compressi sui programmi e non sforare più di tanto sul lato finanza pubblica per evitare attacchi speculativi, vedi spread.


                                La miglior cosa, secondo me, resta che il politico non abbia vincoli giuridici nei confronti di partiti/movimenti, programmi elettorali e neanche da parte dei suoi elettori per evitare il voto di scambio.
                                Il rappresentante parlamentare, quindi, deve sentrisi investito unicamente dalla responsabilità politica senza pressioni e/o ritorsioni esterne!
                                Questo è il concetto che fu introdotto da quel fantastico laboratorio costituzionale che è stata la Rivoluzione francese del 1789, e sul quale si sono fondate successivamente le moderne democrazie rappresentative.

                                Purtroppo, quello che viene chiamato il trasformismo parlamentare ha ri-posto all'attenzione per alcuni la "necessità" del mandato imperativo. Non sono d'accordo, anche se mi girano le OO a vedere i cosiddetti "responsabili" che pur di sfangare la legislatura, e la pensioncina, puntellano qualsiasi governo!!!




                                P.S.

                                l'on Dall'Osso non deve pagare nulla al M5S perchè il contratto firmato è palesemente contra legem!!!
                                Last edited by Martin; 20/12/2018, 21:54.
                                Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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