Originariamente Scritto da Martin
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“A che gioco sta giocando?”, si è chiesto il capo politico. Qualcuno dei suoi ha provato a rassicurarlo: “Sta parlando ai suoi”.
Poco dopo lo sgomento. Perché sulla scrivania del vicepremier arrivano le tre vere condizioni poste da segretario Pd di fronte al presidente della Repubblica per il varo di una cosa giallorossa: abolizione tout court dei due decreti sicurezza, stop all’iter del taglio dei parlamentari così come è stato concepito finora e del referendum propositivo, messa a punto dei contenuti della prossima legge di stabilità prima di chiudere qualsivoglia accordo.
Al quartier generale 5 stelle sono sbiancati. “Ma è possibile far uscire condizioni capestro così prima di sedersi al tavolo? Roba da dilettanti”. Un uomo vicino a Di Maio aggiunge: “Da dilettanti, forse. O da chi vuol far saltare la trattativa”.
Una nota del M5s ha smentito certe notizie riportate della stampa. Vabbè...
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