Un mio amico, proprietario di una casa in Italia, mi ha posto una serie di domande alle quali non ho saputo rispondere. Le pongo qui nella speranza che qualcuno mi aiuti a fare chiarezza.
Il mio amico vorrebbe acquistare quote di una società estera (centroamerica) che si occupa di turismo a livello internazionale e, non avendo liquidi sufficienti, potrebbe dare in pagamento la propria abitazione. Probabilmente in futuro si trasferirebbe all’estero ma questa eventualità non è certa per motivi familiari e di salute. Molto più probabile che possa trascorrere solo alcuni mesi all’estero e altri in Italia. Nei mesi trascorsi all’estero il mio amico potrebbe lavorare per la suddetta società ricevendo uno stipendio fisso,
Ovviamente la nuova società dovrebbe accollarsi il pagamento di ogni imposta in Italia (Imu, Tari, etc.) e di eventuali consumi. La casa potrebbe essere affittata e i cespiti le sarebbero altrettanto ovviamente riconosciuti.
Al contempo il mio amico dovrebbe provvedere al pagamento delle tasse per i profitti che la società gli potrebbe riconoscere in base alla quota in suo possesso.
Prima di tutto: è possibile?
In secondo luogo: con questa operazione potrebbe essere accusato di una sorta di esterovestizione o comunque qualcosa di non perfettamente legale? I suoi dubbi nascono dal fatto che la società si trova in centroamerica e che l’intera operazione possa far nascere dubbi.
Ribadisco che le sue intenzioni sono oneste e che non intende sottrarsi al pagamento di imposte dovute. Non riuscendo a vendere la casa ad un prezzo equo vorrebbe semplicemente capitalizzare il suo patrimonio. La società di cui sopra, tra l’altro, metterebbe immediatamente in vendita l’immobile.
Spero di essere stato chiaro e, disponibile a fornire altri chiarimenti, porgo un saluto a tutto il forum.
Il mio amico vorrebbe acquistare quote di una società estera (centroamerica) che si occupa di turismo a livello internazionale e, non avendo liquidi sufficienti, potrebbe dare in pagamento la propria abitazione. Probabilmente in futuro si trasferirebbe all’estero ma questa eventualità non è certa per motivi familiari e di salute. Molto più probabile che possa trascorrere solo alcuni mesi all’estero e altri in Italia. Nei mesi trascorsi all’estero il mio amico potrebbe lavorare per la suddetta società ricevendo uno stipendio fisso,
Ovviamente la nuova società dovrebbe accollarsi il pagamento di ogni imposta in Italia (Imu, Tari, etc.) e di eventuali consumi. La casa potrebbe essere affittata e i cespiti le sarebbero altrettanto ovviamente riconosciuti.
Al contempo il mio amico dovrebbe provvedere al pagamento delle tasse per i profitti che la società gli potrebbe riconoscere in base alla quota in suo possesso.
Prima di tutto: è possibile?
In secondo luogo: con questa operazione potrebbe essere accusato di una sorta di esterovestizione o comunque qualcosa di non perfettamente legale? I suoi dubbi nascono dal fatto che la società si trova in centroamerica e che l’intera operazione possa far nascere dubbi.
Ribadisco che le sue intenzioni sono oneste e che non intende sottrarsi al pagamento di imposte dovute. Non riuscendo a vendere la casa ad un prezzo equo vorrebbe semplicemente capitalizzare il suo patrimonio. La società di cui sopra, tra l’altro, metterebbe immediatamente in vendita l’immobile.
Spero di essere stato chiaro e, disponibile a fornire altri chiarimenti, porgo un saluto a tutto il forum.
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