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E-Commerce dropshipping B2B in EU con merce in Italia

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  • #31
    Originariamente Scritto da gigi0000 Visualizza Messaggio
    Non conosco la materia così bene da poter ribattere senza ombra di dubbio, per tale ragione ho citato chi ne sa più di me e, forse più di noi e di molti commercialisti.
    Cito un altro articolo, da fonte autore esattamente in linea col precedente:

    IT1 emette fattura con IVA nei confronti del suo cliente tedesco DE.
    Quest’ultimo potrà recuperare l’IVA ai sensi dell’art. 38-bis2 del DPR 633/72,
    senza obbligo di identificarsi in Italia direttamente o tramite rappresentante
    fiscale;
     IT1 non compila il modello Intrastat cessioni di beni;
     IT2 riceve il documento di acquisto da DE senza alcuna imposta;
     IT2 integra la fattura del cliente tedesco ai sensi dell’art. 17, co. 2 DPR
    633/72, che richiama gli artt. 46 e 47 DL 331/93


    Una bella chiacchierata con l'AdE forse risolverebbe il problema.

    Riguardo a Intrastat mi sono certamente espresso male, ma mi baso sugli acuisti esteri di diverse aziende che conosco, con tanto di IVA in fattura al 21/22%, a cui segue rivendita ad aziende italiane e a privati con IVA al 22%, o aliquote agevolate al 10% o 4%.
    In questi ultimi casi recuperando la differenza.
    Gigi che ti devo dire, non ha più senso stare qua a discutere.

    Provate a chiedere un rimborso iva senza essere identificati ai fini fiscali in una nazione europea diversa dalla vostra dove avete la società e vedremo
    Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

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    • #32
      Mi inserisco in questa discussione perché anche io ho una problematica simile:
      Anche il mio fornitore,un negozio retail italiano, non da la possibilità di applicare il “reverse charge” sulle fatture, oltretutto accetta solo numeri di partita iva italiani e non europei… quindi alla fine sto acquistando sempre come privato.

      (lo so è una cosa stra-illegale non accettare VAT EU ma in italia, purtroppo, in certe realtà funziona così e uno per fare affari si adegua altrimenti muore)

      Fatte queste premesse qual’è la strada più economica e veloce per recuperare l’IVA sugli acquisti? L’idea che mi è venuta in mente è aprire una branch italiana di una Oü estone o uk ltd e utilizzarla esclusivamente per acquistare da quel fornitore e alla fine ottenere il rimborso del credito IVA. Può funzionare? Se tutto va bene ogni quanto dovrei ricevere i rimborsi?

      Scusate la domanda banale ma non ho mai avuto una SRL in italia e per sentito dire quando bisogna avere soldi indietro dallo stato ci sono sempre problemi
      Last edited by Prestige Dubai; 21/07/2022, 09:11.

      Comment


      • #33
        Originariamente Scritto da Lorenzs Visualizza Messaggio
        Mi inserisco in questa discussione perché anche io ho una problematica simile:
        Anche il mio fornitore,un negozio retail italiano, non da la possibilità di applicare il “reverse charge” sulle fatture, oltretutto accetta solo numeri di partita iva italiani e non europei… quindi alla fine sto acquistando sempre come privato.

        (lo so è una cosa stra-illegale non accettare VAT EU ma in italia, purtroppo, in certe realtà funziona così e uno per fare affari si adegua altrimenti muore)

        Fatte queste premesse qual’è la strada più economica e veloce per recuperare l’IVA sugli acquisti? L’idea che mi è venuta in mente è aprire una branch italiana di una Oü estone o uk ltd e utilizzarla esclusivamente per acquistare da quel fornitore e alla fine ottenere il rimborso del credito IVA. Può funzionare? Se tutto va bene ogni quanto dovrei ricevere i rimborsi?

        Scusate la domanda banale ma non ho mai avuto una SRL in italia e per sentito dire quando bisogna avere soldi indietro dallo stato ci sono sempre problemi
        Per i rimborsi iva in Italia aspetti e speri… di solito si mette in compensazione con quella che devi pagare.

        Se sei residente in Italia e vivi in Italia usa una srl italiana e stop.

        Fermo restando che io prima di tutto cercherei un nuovo fornitore, ce ne saranno a bizzeffe presumo.
        Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

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        • #34
          Originariamente Scritto da Lorenzs Visualizza Messaggio
          Mi inserisco in questa discussione perché anche io ho una problematica simile:
          Anche il mio fornitore,un negozio retail italiano, non da la possibilità di applicare il “reverse charge” sulle fatture, oltretutto accetta solo numeri di partita iva italiani e non europei… quindi alla fine sto acquistando sempre come privato.

          (lo so è una cosa stra-illegale non accettare VAT EU ma in italia, purtroppo, in certe realtà funziona così e uno per fare affari si adegua altrimenti muore)

          Fatte queste premesse qual’è la strada più economica e veloce per recuperare l’IVA sugli acquisti? L’idea che mi è venuta in mente è aprire una branch italiana di una Oü estone o uk ltd e utilizzarla esclusivamente per acquistare da quel fornitore e alla fine ottenere il rimborso del credito IVA. Può funzionare? Se tutto va bene ogni quanto dovrei ricevere i rimborsi?

          Scusate la domanda banale ma non ho mai avuto una SRL in italia e per sentito dire quando bisogna avere soldi indietro dallo stato ci sono sempre problemi
          Dipende da vari fattori, in primis di che prodotti pariamo e la loro finalità.
          E' altrettanto ovvio che, come scritto sopra, se non fai spedire fuori Italia, non ti può applicare il reverse.
          Dal primo luglio inoltre vige l'obbligo di fatturazione elettronica anche per le cessioni estere, quindi probabilmente se chiedi reverse ad un retail per pochi valore non te lo accetta perchè è più una rottura che altro.

          PS: non esiste nessun "obbligo a contrarre", il fornitore può benissimo rifiutarsi di entrare in affari con te.

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          • #35
            Per quanto riguarda i rimborsi iva:

            ​​​​​​https://europa.eu/youreurope/busines...s/index_it.htm

            Per saperne di più sui rimborsi IVA nell'UE. Quando si può chiedere un rimborso IVA Come si può chiedere un rimborso IVA Rimborsi IVA per le imprese extra UE

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            • #36
              Grazie ad entrambi per le risposte

              Originariamente Scritto da Andy Fratton Visualizza Messaggio

              Dipende da vari fattori, in primis di che prodotti pariamo e la loro finalità.
              Si tratta di prodotti “particolari” che acquisto da un negozio che ci applica l’IVA anche se non dovrebbe…

              Forse anche per questo non è nemmeno scontato che si riesca ad ottenere l’IVA che si è pagata in fattura indietro… (per altri dettagli in privato)

              L’unica è che bisognerebbe provare… io purtroppo non conosco nessuno che ha una SRL italiana per fare la prova ma se qualcuno qui sul forum ce l’ha scriviamoci in privato magari torna utile anche a voi scaricare un po’ di iva

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              • #37
                Non suona molto bene...

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                • #38
                  Ad ulteriore conferma di quanto scritto finora, vi riporto quanto scritto nel volume "IVA Imposta sul valore aggiunto", anno 2022, autori Renato ed Alessandro Portale ( Giuffrè Editore), capitolo "territorialità delle operazioni intracomunitarie, 4.2 Triangolazioni comunitarie interne "non semplificate", caso n.3, p.2185

                  Cito testualmente:

                  IT1, primo cedente, vende a FR, promotore della triangolazione ("operatore intermedio")e su incarico di quest'ultimo invia direttamente a IT2 i beni che non escono dall'Italia.

                  IT1:
                  1) effettua vendita che è assoggettata ad imposta in Italia (la merce non esce dal territorio nazionale), emette fattura CON IVA nei confronti del suo cliente FR che può recuperarla a norma dell'art. 38-bis2 del D.P.R 633/1972, senza obbligo di identificarsi in Italia direttamente o tramite rappresentante fiscale.
                  2)NON compila il modello Intrastat (non effettua cessione intracomunitaria)

                  IT2:
                  1) riceve documento di acquisto da FR senza alcuna imposta;
                  2) integra la fattura del cedente francese ai sensi dell'art.17, secondo comma del D.P.R. 26 ottobre 1972 n.633 che richiama i successivi articoli 46 e 47;
                  3) NON compila il modello Intrastat degli acquisti.


                  E con questo abbiamo definitivamente chiarito la questione.

                  Comment


                  • #39
                    Originariamente Scritto da Andy Fratton Visualizza Messaggio
                    Ad ulteriore conferma di quanto scritto finora, vi riporto quanto scritto nel volume "IVA Imposta sul valore aggiunto", anno 2022, autori Renato ed Alessandro Portale ( Giuffrè Editore), capitolo "territorialità delle operazioni intracomunitarie, 4.2 Triangolazioni comunitarie interne "non semplificate", caso n.3, p.2185

                    Cito testualmente:

                    IT1, primo cedente, vende a FR, promotore della triangolazione ("operatore intermedio")e su incarico di quest'ultimo invia direttamente a IT2 i beni che non escono dall'Italia.

                    IT1:
                    1) effettua vendita che è assoggettata ad imposta in Italia (la merce non esce dal territorio nazionale), emette fattura CON IVA nei confronti del suo cliente FR che può recuperarla a norma dell'art. 38-bis2 del D.P.R 633/1972, senza obbligo di identificarsi in Italia direttamente o tramite rappresentante fiscale.
                    2)NON compila il modello Intrastat (non effettua cessione intracomunitaria)

                    IT2:
                    1) riceve documento di acquisto da FR senza alcuna imposta;
                    2) integra la fattura del cedente francese ai sensi dell'art.17, secondo comma del D.P.R. 26 ottobre 1972 n.633 che richiama i successivi articoli 46 e 47;
                    3) NON compila il modello Intrastat degli acquisti.


                    E con questo abbiamo definitivamente chiarito la questione.
                    Vuol dire tutto e niente poiché ai fini iva la merce viene distinta per categorie merceologiche.

                    Elettronica, orologi, carburanti, materie prime, e qualche altra categoria che ora non mi viene in mente così a memoria si tratta solo ed esclusivamente in reverse.
                    Poi mettiamola come vogliamo ma e’ così
                    Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

                    Comment


                    • #40
                      Originariamente Scritto da bomber747 Visualizza Messaggio

                      Per i rimborsi iva in Italia aspetti e speri… di solito si mette in compensazione con quella che devi pagare.

                      Sono esportatore abituale con srl italiana in perenne credito IVA e ricevo rimborsi IVA regolari con bonifici diretti da ADE , tempo medio dalla richiesta di rimborso circa 4 mesi, la storia dell'aspetta e speri non è assoulutamente vera se la tua SRL italiana ha tutto in regola (ovviamente fanno tutti i controlli del caso)

                      Comment


                      • #41
                        Originariamente Scritto da gunny99 Visualizza Messaggio

                        Sono esportatore abituale con srl italiana in perenne credito IVA e ricevo rimborsi IVA regolari con bonifici diretti da ADE , tempo medio dalla richiesta di rimborso circa 4 mesi, la storia dell'aspetta e speri non è assoulutamente vera se la tua SRL italiana ha tutto in regola (ovviamente fanno tutti i controlli del caso)
                        Con tutto rispetto vuol dire che esporti poco altrimenti non avresti scritto questo post.

                        Sai cosa vuol dire avere un rimborso iva a 4 mesi?

                        Vuol dire che se esporti qualche milione di euro al mese (mettiamo 1 solo per fare i conti semplici) sono 220k di iva al mese che “presti allo stato”
                        220k * 4 = 880k iva prestati.

                        Aggiungo anche questo piccolo dettaglio poiché probabilmente non ne sei a conoscenza, oltre i 100k sei obbligato a metterli in deduzione dai contributi/tasse/iva dovuta e non puoi assolutamente effettuare richiesta rimborso iva trimestrale + 1 di erogazione, totale 4 mesi come da te detto bensì dovrai effettuare richiesta semestrale + 1 di erogazione = 7 mesi, morale della favola ti trovi a 7 mesi con 1,5M € di iva “prestata”.

                        Se ti piace essere una banca per lo stato accomodati pure
                        Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

                        Comment


                        • #42
                          Originariamente Scritto da gunny99 Visualizza Messaggio

                          Sono esportatore abituale con srl italiana in perenne credito IVA e ricevo rimborsi IVA regolari con bonifici diretti da ADE , tempo medio dalla richiesta di rimborso circa 4 mesi, la storia dell'aspetta e speri non è assoulutamente vera se la tua SRL italiana ha tutto in regola (ovviamente fanno tutti i controlli del caso)
                          Occhi alla nuova normativa in vigore dal 1 luglio.

                          In ogni caso sono tutte problematiche che si andranno a risolvere nel giro di qualche anno (si spera), il regime finale in Europa sarà quello dell'IVA a destino applicata in fattura, come avviene già oggi per le operazioni B2C.
                          Ogni operatore andrà poi ad effettuare mensilmente le dichiarazioni su un portale stile OSS.

                          Comment


                          • #43
                            Grazie a tutti per le risposte!

                            Mi chiedo: aprendo P. IVA italiana alla SL spagnola, a quel punto sembra logico fatturare con IVA italiana verso clienti (sia Business che privati) e incassare regolarmente l’IVA per poi versarla allo stato (sottraendo l’IVA già pagata sulle fatture di acquisto dal fornitore italiano).

                            Perché dovrebbe applicarsi il reverse charge se si ha P. IVA italiana?

                            Comment


                            • #44
                              Originariamente Scritto da nemad Visualizza Messaggio
                              Grazie a tutti per le risposte!

                              Mi chiedo: aprendo P. IVA italiana alla SL spagnola, a quel punto sembra logico fatturare con IVA italiana verso clienti (sia Business che privati) e incassare regolarmente l’IVA per poi versarla allo stato (sottraendo l’IVA già pagata sulle fatture di acquisto dal fornitore italiano).

                              Perché dovrebbe applicarsi il reverse charge se si ha P. IVA italiana?
                              Che prodotti vendi ?
                              Categoria merceologica.
                              Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

                              Comment


                              • #45
                                Originariamente Scritto da Andy Fratton Visualizza Messaggio

                                Occhi alla nuova normativa in vigore dal 1 luglio.
                                a cosa ti riferisci? azz ne inventano sempre di nuove

                                Comment

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